Guida dello studente della Facoltą di Giurisprudenza A.A. 2009/10

Diritto dell'Unione Europea
Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza - Classe LMG/01 Secondo Ciclo Semestrale
Docenti
LA MANNA MARIANGELA, Esercitazioni
VITELLINO GAETANO, Titolare
Obiettivi del corso
Il corso si propone di fornire agli studenti un ampio e approfondito quadro dell’ordinamento giuridico dell'Unione e delle Comunità europee. Tenuto conto dell’attuale fase di transizione, è richiesta agli studenti la conoscenza non solo dei dei trattati vigenti, così come da ultimo modificati dal trattato di Nizza del 2001 e dagli ultimi trattati di adesione, ma anche del trattato di Lisbona del dicembre 2007.
Premessa una presentazione di carattere storico-giuridico del processo di integrazione europea, dall’immediato secondo dopoguerra al Trattato di Lisbona, sarà in primo luogo illustrata la struttura istituzionale dell’Unione europea e il complesso processo decisionale che caratterizza il c.d. «metodo comunitario», alla luce dei principi relativi alle competenze comunitarie e al loro esercizio, sia sul piano interno che su quello delle relazioni esterne. Sarà inoltre esaminato il sistema delle fonti del diritto dell’Unione europea, con riguardo soprattutto all’ordinamento giuridico comunitario, e attentamente analizzato, alla luce della pertinente giurisprudenza, il rapporto tra il diritto comunitario e il diritto nazionale, dalla prospettiva della tutela degli individui. L’ultima parte del corso sarà infine dedicata al sistema di tutela giurisdizionale.
Programma
I.   Origini e sviluppo dell’integrazione europea.
1.    Le ragioni e le forme giuridiche dell’integrazione europea.
2.    Lo sviluppo dell’integrazione europea: dal trattato CECA al trattato di Lisbona del 2007.
 
II.  La struttura istituzionale dell’Unione europea.
3.    La ripartizione delle competenze tra Unione europea e Stati membri; il principio di attribuzione; competenze esclusive e concorrenti; principio di sussidiarietà e proporzionalità.
4.    Le relazioni esterne: in particolare, l’estensione e la natura della competenza esterna ala luce della giurisprudenza comunitaria.
5.    La struttura c.d. a tre pilastri dell’attuale Unione europea: il pilastro comunitario; la politica estera e di sicurezza comune (PESC) e la cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale. L’unitarietà giuridica dell’Unione europea alla luce del Trattato di Lisbona.
6.    Il quadro istituzionale unico dell'Unione europea: le istituzioni “politiche” (Consiglio europeo, Consiglio, Parlamento europeo e Commissione); le istituzioni giurisdizionali.
7. Gli altri organi comunitari: in particolare, gli organi dell’Unione economica e monetaria.
8.    Le cooperazioni rafforzate.
 
III. Le fonti del diritto dell’Unione europea.
9.    Le norme contenute nei trattati istitutivi (il c.d. diritto primario). I principi generali del diritto, in particolare i diritti umani fondamentali.
10.  La cittadinanza dell’Unione europea.
11.  Le fonti di diritto internazionale, consuetudinario e patrizio.
12.  Il c.d. diritto secondario o derivato: A) le fonti dell’ordinamento giuridico comunitario.
13.  Gli atti vincolanti: regolamenti, direttive e decisioni.
14.  Gli atti non vincolanti e gli atti atipici.
15.  B) Le fonti del III pilastro (cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale): in particolare, le decisioni-quadro e le decisioni.
16.  Le procedure di formazione degli atti comunitari e degli atti del II e III pilastro.
17.  Il rapporto tra le diverse fonti del diritto dell’Unione. Il rapporto tra i tre pilastri.
 
IV. Il rapporto tra il diritto dell’Unione europea e gli ordinamenti nazionali dal punto di vista degli individui.
18.  La diretta efficacia delle norme comunitarie: il fondamento teorico, con riguardo alle diverse fonti; i presupposti; la portata e i limiti della diretta efficacia
19.  L’obbligo di interpretazione dei diritto nazionale in senso conforme al diritto comunitario: fondamento e portata del principio; estensione alle decisioni-quadro adottate nell’ambito del III pilastro; limiti.
20.  La responsabilità degli Stati membri per i danni causati ai singoli dalla violazione del diritto comunitario: fondamento e portata del principio; le condizioni della responsabilità statale (in part., la condizione della violazione grave e manifesta del diritto comunitario.
21.  La tutela giurisdizionale effettiva dei diritti attribuiti agli individui dal diritto comunitario: principio dell’autonomia procedurale degli Stati membri; limiti posti dai principi di equivalenza ed effettività; applicazioni particolari.
22.  Il primato del diritto comunitario sul diritto nazionale: gli orientamenti della Corte di giustizia e della Corte costituzionale italiana; la posizione del Trattato di LIsbona.
23.  L’adeguamento dell’ordinamento italiano al diritto comunitario.
24.  Norme comunitarie e ordinamento regionale italiano.
 
IV. Il sistema giurisdizionale dell’Unione europea.
25.  La ripartizione di competenze tra Corte, Tribunale di primo grado e Camere giurisdizionali.
26.  A) I procedimenti contenziosi: le controversie sul comportamento degli Stati membri (il ricorso di infrazione).
27.  (segue): i giudizi sulla legittimità degli atti delle istituzioni comunitarie (ricorso di legittimità) e sul loro comportamento omissivo (ricorso in carenza).
28.  (segue): le controversie in materia di responsabilità extracontrattuale della Comunità europea.
29.  B) La giurisdizione non contenziosa della Corte di giustizia: il rinvio pregiudiziale di interpretazione e di validità come meccanismo di cooperazione giudiziaria con i giudici nazionali.
30.  (segue): i pareri.
Modalitą d'esame
La prova di esame si svolgerà al termine del corso e sarà esclusivamente orale. Durante il corso verranno distribuiti agli studenti frequentanti materiali dottrinali e giurisprudenziali per l’approfondimento di specifici temi, della cui conoscenza sarà tenuto debito conto in sede di esame. Il corso sarà completato da un ciclo di seminari di approfondimento su temi specifici, non necessariamente oggetto di disamina durante il corso. La frequenza dei seminari e la conoscenza dei temi ivi trattati saranno tenuti in debito conto in sede di esami.
Bibliografia
1) Pocar, F., Diritto dell’Unione e delle Comunità europee, Giuffrè, Milano, ultima edizione disponibile.
 
2) Materiale didattico di supporto che sarà reso disponibile sul sito web della Facoltà o presso d’Istituto, che consiste in particolare in una selezione ragionata della giurisprudenza relativa a taluni dei temi più importanti del corso. La comprensione di tale giurisprudenza, oggetto di attenta disamina nel corso delle lezioni, costituisce parte fondamentale della preparazione dell’esame. Per chi volesse approfondire, è poi consigliata la consultazione di:
Nascimbene, B., Condinanzi, M., (a cura di), Giurisprudenza di diritto comunitario. Casi scelti, Giuffrè, Milano, 2007.
 
3) È infine richiesta la conoscenza delle disposizioni dei Trattati istitutivi vigenti e del Trattato di Lisbona, relative agli argomenti elencati nel programma di cui sopra. A tal fine, tra le diverse raccolte normative esistenti, si consigliano in particolare:
Pocar, F., Tamburini, M., (a cura di), Norme fondamentali dell'Unione e della Comunità europea, Giuffrè, Milano, ultima edizione disponibile.
Nascimbene, B., (a cura di), Comunità e Unione europea. Trattati istitutivi, Giappichelli, Torino, ultima edizione disponibile.
 
4) La preparazione dell’esame sulla base di altri testi manualistici, italiani o stranieri, potrà essere concordata con il docente.