Guida dello studente: Facoltà di Ingegneria A.A. 2005/06

L’ordinamento degli studi in Ingegneria e i percorsi formativi LIUC

La Facoltà di Ingegneria dell’Università Cattaneo – LIUC ha completato nell’anno accademico 2002/03 l’iter per l’attuazione del Decreto Ministeriale 3.11.99, che aveva significativamente modificato la struttura dei percorsi formativi universitari, così che i contenuti della riforma sono ora pienamente recepiti e operativi nei Piani degli Studi della Facoltà.
In questa parte della Guida vengono dapprima presentate le informazioni più importanti per gli studenti che desiderano avviarsi agli studi universitari in Ingegneria; successivamente, vengono descritti i percorsi formativi che nell’ambito di tale quadro normativo la LIUC propone.
L’ordinamento didattico degli studi in Ingegneria
L’attuale ordinamento didattico prevede un percorso formativo universitario articolato in due livelli:
1.       Corsi di Laurea, di durata triennale, cui si accede al termine della scuola media superiore;
2.       Corsi di Laurea Specialistica, di durata biennale, cui si accede dopo il conseguimento della Laurea.
Laurea e Laurea Specialistica si conseguono acquisendo un numero minimo di crediti formativi, con i quali viene valutato il volume di lavoro complessivo (comprensivo di partecipazione alle lezioni, studio individuale, eventuali attività di laboratorio) necessario ad ogni studente per acquisire le conoscenze e le abilità caratterizzanti il percorso di studio. I crediti vengono acquisiti tramite il superamento degli esami e/o attraverso altre forme di verifica, quali, per esempio, la valutazione dell’attività di stage in azienda.
Per convenzione, 1 credito formativo corrisponde a 25 ore di lavoro dello studente. Per ogni anno di corso è prevista l’acquisizione mediamente di 60 crediti, pari dunque a 1500 ore di lavoro stimate. Per conseguire la Laurea è necessario acquisire 180 crediti, e per conseguire la Laurea Specialistica è necessario acquisire ulteriori 120 crediti.
La Laurea in Ingegneria Gestionale
Il corso di studio per il conseguimento della Laurea in Ingegneria Gestionale ha l’obiettivo di formare figure professionali con preparazione di livello universitario, capaci di operare con competenza nell’analisi e nella gestione dei processi aziendali. Si tratta quindi di figure destinate a livelli aziendali medio-alti.
Coerentemente con questo obiettivo, il corso di studio assicura un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, ma anche concrete competenze professionali relative alla gestione dell’impresa e delle attività industriali. A complemento delle tradizionali discipline matematiche e scientifiche di base, assumono perciò particolare rilievo le componenti tecnologiche, economico-aziendali e gestionali. In sintesi, i laureati in Ingegneria Gestionale devono:
·         conoscere adeguatamente gli aspetti metodologici e operativi della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell’ingegneria;
·         conoscere adeguatamente gli aspetti metodologici e operativi dell’ingegneria ed essere in grado di identificare, formulare e risolvere problemi di analisi e gestione di processi utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati;
·         essere in grado di comprendere l’impatto delle soluzioni ingegneristiche nel contesto sociale e fisico-ambientale e conoscere le proprie responsabilità professionali ed etiche;
·         conoscere i contesti aziendali e la cultura d’impresa nei suoi aspetti economici, gestionali e organizzativi;
·         avere capacità relazionali e decisionali ed essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in italiano e in almeno un’altra lingua dell’Unione Europea;
·         possedere gli strumenti cognitivi di base per l’aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.
La normativa in cui sono inquadrati i Corsi di Laurea in Ingegneria Gestionale offerti dalle Università Italiane prevede che i laureati debbano essere capaci di operare in diversi ambiti professionali, quali la progettazione assistita, la produzione, la gestione e organizzazione, l’assistenza delle strutture tecnico-commerciali, sia nella libera professione sia nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche. I principali sbocchi occupazionali sono rappresentati da imprese manifatturiere, imprese di servizi e pubblica amministrazione per l’approvvigionamento e la gestione dei materiali, per l’organizzazione aziendale e della produzione, per l’organizzazione e l’automazione dei sistemi produttivi, per la logistica, per il project management e il controllo di gestione, per l’analisi di settori industriali, per la valutazione degli investimenti e per il marketing industriale.
La Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale
Il corso di studio per il conseguimento della Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale ha l’obiettivo di formare figure professionali in grado di ricoprire ruoli di elevata qualificazione nell’ambito delle imprese e delle pubbliche amministrazioni, di gestire organizzazioni e processi complessi, promuovendo l’innovazione (organizzativa, tecnologica e gestionale) e lo sviluppo scientifico e tecnologico. Si tratta quindi di figure professionali destinate a livelli aziendali direzionali.
Coerentemente con quest’obiettivo, il corso di studio di Laurea Specialistica assicura un’approfondita padronanza delle conoscenze teorico-scientifiche di base, accanto a solide competenze professionali nella progettazione e nella gestione di processi, nel contesto di imprese industriali e di servizi. In sintesi, i laureati specialisti in Ingegneria Gestionale devono:
·         conoscere adeguatamente gli aspetti teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per affrontare problemi dell’ingegneria con caratteristiche di rilevante complessità o che richiedono un approccio interdisciplinare;
·         conoscere adeguatamente gli aspetti teorico-scientifici dell’ingegneria ed essere in grado di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi;
·         essere in grado di progettare e gestire esperimenti di elevata complessità;
·         avere buone capacità relazionali e decisionali;
·         essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in italiano e in inglese e conoscere, almeno per le linee essenziali, un’ulteriore lingua straniera;
·         essere dotati di conoscenze di contesto e di capacità trasversali adeguatamente potenziate rispetto a quelle acquisite nel Corso di Laurea di provenienza.
La normativa in cui sono inquadrati i Corsi di Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale offerti dalle Università Italiane prevede che gli ambiti professionali tipici dei laureati specialistici in Ingegneria Gestionale sono quelli dell’innovazione e dello sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi. I laureati specialistici in Ingegneria Gestionale potranno trovare occupazione per esempio presso imprese manifatturiere, imprese di servizi e pubblica amministrazione per approvvigionamento e gestione dei materiali, organizzazione aziendale e della produzione, organizzazione e automatica dei sistemi produttivi, logistica, project management e controllo di gestione, analisi di settori industriali, valutazione degli investimenti, marketing industriale.
I percorsi formativi della LIUC
L’offerta formativa dell’Università Cattaneo, per quanto rigurada sia il percorso di Laurea che quello di Laurea Specialistica, è strutturata combinando gli elementi necessari a una solida formazione di base con discipline finalizzate a una preparazione professionalizzante, con l’obiettivo di consentire al tempo stesso un rapido inserimento nel mondo del lavoro e una elevata competenza metodologica necessaria per affrontare un contesto lavorativo in rapida evoluzione.
Inquadrati nella classe dell’Ingegneria Industriale, i corsi di Ingegneria Gestionale proposti dall’Università Cattaneo sono progettati con uno specifico riferimento alla realtà industriale, in cui l’ingegnere gestionale svolge sempre più spesso il ruolo di responsabile dei processi aziendali, soprattutto per quanto riguarda la gestione della produzione, la logistica, la gestione della qualità e lo sviluppo e la gestione dei sistemi informativi: più che un ingegnere gestionale tradizionale, il laureato LIUC si può dunque considerare un ingegnere industriale specializzato nella gestione della produzione industriale e della logistica.
Questa caratterizzazione origina dall’intensa collaborazione con le Associazioni Industriali di categoria, che storicamente hanno dato vita alla LIUC e che da sempre ne sostengono le attività e lo sviluppo. I periodici incontri con i rappresentanti delle imprese, finalizzati a garantire la formazione di una professionalità sempre più aderente alle necessità delle aziende, hanno indicato e indicano le aree di un possibile e continuo miglioramento del progetto su cui l’intero corso di studio è fondato.
Il percorso della Laurea, il cui schema è illustrato nella figura 1, prevede cinque curricula: Logistico-Generale, Meccanico, Grafico-cartotecnico, Tessile, ICT.
Il curriculum Logistico-Generale si concentra sulle materie di base e su quelle ingegneristiche, mentre gli insegnamenti più professionalizzanti, specifici per i diversi settori industriali, sono previsti nella Laurea Specialistica, che si pone dunque come suo naturale completamento. Il buon livello della preparazione metodologica offre comunque al laureato di questo curriculum concrete prospettive di occupazione anche nel caso in cui dovesse decidere di non proseguire con la Laurea Specialistica.
Figura 1.        I curricula attivati all’interno del percorso della Laurea.
Gli altri curricula della Laurea, Meccanico, Grafico-cartotecnico, Tessile e ICT, sono progettati per consentire un immediato inserimento nel mondo del lavoro, sebbene anche ai laureati di questi curricula sia comunque consentita l’iscrizione senza debiti al percorso di Laurea Specialistica.
Nella scelta tra questi curricula, lo studente dovrebbe considerare anche il fatto che quelli Tessile e Grafico-cartotecnico sono progettati con un riferimento specifico al percorso triennale, mentre quelli Meccanico e ICT (Information & Communication Technology), anticipano al triennio alcuni insegnamenti del settore di riferimento che nel progetto “generale” sono previsti all’interno della laurea specialistica.
Questa impostazione nasce dalla considerazione che i settori Tessile e Grafico-cartotecnico sono caratterizzati da un’elevata percentuale di piccole e medie imprese, in cui viene privilegiata una immediata disponibilità operativa e dove serve soprattutto una buona capacità gestionale piuttosto che le competenze di progettazione dei processi produttivi proprie della Laurea Specialistica.
Per i settori Meccanico e ICT, invece, si è preferito privilegiare una preparazione più ampia e approfondita, ma allo stesso tempo si vuole offrire anche all’ingegnere triennale di acquisire le competenze professionali proprie di questi contesti.
Come indica la figura 1, i primi tre semestri del percorso della Laurea sono comuni a tutti i curricula, cosa che consente di posticipare la scelta del proprio curriculum al secondo anno di corso, in coerenza anche con l’impostazione a “Y” stabilita dalla normativa approvata dal Parlamento nel corso del 2004. Anche nei semestri successivi la maggior parte degli insegnamenti è comune a tutti i curricula, che si differenziano dunque solo per un numero limitato di insegnamenti, come illustrato nella figura 2.
Figura 2.        La distribuzione degli insegnamenti all’interno del percorso di Laurea: ogni semestre richiede un impegno corrispondente a 30 crediti. Sono indicati in chiaro gli insegnamenti comuni a tutti i curricula, mentre sono riportati in colore i riquadri corrispondenti agli insegnamenti che si differenziano in base al curriculum scelto (i numeri corrispondono ai codici degli insegnamenti riportati nelle pagine seguenti).
Il percorso della Laurea Specialistica, il cui schema è illustrato nella figura 3, prevede tre curricula: Meccanico-Generale, Chimico, Materie Plastiche e Gomma.
Figura 3.        I curricula attivati all’interno del percorso della Laurea Specialistica.
Il curriculum Meccanico-Generale si propone come la naturale prosecuzione del percorso Logistico-Generale, con l’obiettivo di completare la preparazione degli studenti e metterli in grado di occupare in azienda i ruoli manageriali di più alto livello, dove diventano praticamente indispensabili competenze di progettazione dei processi aziendali e di gestione dei flussi informativi e dei materiali. Il percorso di studi previsto in questo curriculum fa riferimento alla gestione dei processi produttivi in un contesto manifatturiero che vuole essere il più ampio possibile e che per questo motivo si identifica con il settore meccanico.
I curricula Chimico e Materie Plastiche e Gomma nascono dal confronto con le aziende dei settori industriali di riferimento, settori caratterizzati da una significativa complessità dei processi produttivi e in cui le aziende privilegiano l’impiego di laureati quinquennali, piuttosto che di quelli triennali.
Come indica la figura 3, il primo semestre della Laurea Specialistica è comune a tutti i curricula, cosa che consente di posticipare la scelta del proprio curriculum al completamento del primo semestre. Anche nei semestri successivi la maggior parte degli insegnamenti è comune a tutti i curricula, che si differenziano solo per un numero limitato di corsi, come illustrato nella figura 4.
Figura 4.        La distribuzione degli insegnamenti all’interno del percorso di Laurea Specialistica: sono indicati in chiaro gli insegnamenti comuni a tutti i curricula, mentre sono riportati in colore i riquadri corrispondenti agli insegnamenti che si differenziano a seconda del curriculum scelto (i numeri corrispondono ai codici degli insegnamenti riportati nelle pagine seguenti).
L’offerta formativa rivolta agli studenti che nel percorso della Laurea hanno scelto un curriculum diverso da quello Logistico-Generale e che poi decidono di proseguire gli studi di Laurea Specialistica è riportata nella figura 5.
Gli studenti che hanno completato il curriculum Meccanico della Laurea hanno comunque la possibilità di rientrare nel curriculum Meccanico-Generale della Laurea Specialistica; gli studenti dei curricula Tessile e Grafico-cartotecnico possono accedere al percorso della Laurea Specialistica senza cambiare settore industriale di riferimento; infine, gli studenti del curriculum ICT possono comunque seguire uno dei tre curricula previsti nella Laurea Specialistica.
Figura 5.        Anche gli studenti che hanno scelto nel percorso di Laurea un curriculum diverso da quello Logistico-Generale possono iscriversi senza debiti formativi a percorsi di Laurea Specialistica.
Le specializzazioni settoriali
L’Università Carlo Cattaneo – LIUC, nell’ambito del curriculum industriale della Laurea e della Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale offre la possibilità di un percorso di specializzazione in uno dei seguenti settori industriali: chimico, gomma e materie plastiche, grafico-cartotecnico, meccanico, tessile, ICT. Conseguire una Laurea o una Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale con una specifica specializzazione settoriale significa un inserimento nel mondo del lavoro più rapido ed efficace sia dal punto di vista del laureato che delle imprese. Il percorso di specializzazione settoriale, infatti, è stato progettato dai docenti dell’Università in stretta collaborazione con le principali associazioni di riferimento di ciascun settore e con alcune aziende del territorio. Tale percorso prevede quattro insegnamenti caratterizzanti ciascun settore, per un totale di 20 crediti formativi, collocati al secondo e terzo anno della Laurea o al primo e secondo anno della Laurea Specialistica. Tali insegnamenti sono mirati ad approfondire le problematiche tecniche e tecnologiche specifiche dell’attività di ciascun comparto industriale e ad analizzarne le implicazioni gestionali ed organizzative. I programmi degli insegnamenti caratterizzanti le specializzazioni sono concordati con docenti provenienti dal mondo industriale e vengono annualmente rivisti e aggiornati, al fine di garantire agli studenti una preparazione sempre aderente alla realtà industriale e quindi coerente con le aspettative e le richieste del mondo del lavoro. La LIUC ha costituito a tal fine una specifica attività di coordinamento settoriale, individuando una figura di riferimento – il coordinatore delle attività di settore – che, per ciascuna specializzazione settoriale, si preoccupa di garantire la completezza e la coerenza (interna ed esterna) dei programmi degli insegnamenti e di integrare le attività più tipicamente “scolastiche”, quali la didattica frontale, con i laboratori e le visite aziendali che, nell’insieme, contribuiscono a completare con gli aspetti più operativi la preparazione degli studenti.
La specializzazione settoriale si completa con l’attività di tirocinio, l’elaborazione di tesi e la discussione della stessa nella prova finale. In particolare, per quanto riguarda il tirocinio, l’ufficio stage e il coordinatore del tirocinio si preoccupano di indirizzare gli studenti presso aziende operanti nello specifico settore di specializzazione.
La specializzazione nel settore meccanico
Come già detto in precedenza, la Laurea e la Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale dell’Università Carlo Cattaneo – LIUC si caratterizzano per una spiccata attenzione alla gestione e alla progettazione dei processi produttivi, per questo motivo il settore meccanico, che raccoglie una fetta rilevante delle imprese manifatturiere italiane, diventa lo sbocco naturale degli Ingegneri Specialistici.
Sono quattro gli insegnamenti propri del settore, insegnamenti cioè che non si trovano negli altri percorsi di studio; si tratta dei corsi di Tecnologia Meccanica, Tecnologie Industriali, Studi di Fabbricazione e Sistemi di Produzione Automatizzati. Questi insegnamenti permettono agli studenti di approfondire, mantenendo comunque l’ottica dell’Ingegnere Gestionale, le tematiche connesse alle tecnologie meccaniche, ai processi di produzione e di trasformazione dei materiali, ai sistemi di lavorazione e agli impianti di servizio.
L’indirizzo meccanico mira quindi alla formazione di un tecnico-manager in grado di operare scelte ottimali, anche sotto il profilo economico, sia nella definizione delle caratteristiche dei mezzi di produzione, sia nel mantenimento dell’efficienza produttiva. Queste competenze consentono all’Ingegnere Gestionale con indirizzo Meccanico-Generale di ricoprire diversi ruoli all’interno dei sistemi di produzione: dalla progettazione di massima alla definizione delle specifiche prestazionali di impianti produttivi e/o dei servizi di stabilimento, dalla programmazione della produzione alla definizione delle politiche di manutenzione e alla misura delle prestazioni produttive. Gli sbocchi professionali riguardano non solamente l’area produzione, bensì tutte le attività connesse alle operations quali la logistica, la sicurezza, la qualità, il project management, la manutenzione, etc. Lo sbocco naturale di questi Ingegneri è l’impiego in aziende industriali (non solo del settore meccanico), ma non hanno difficoltà neppure ad inserirsi in società di ingegneria e in società di consulenza e di servizio.
D’altro canto il settore della meccanica in Italia è talmente ampio da offrire ottime opportunità di lavoro anche ai Laureati che decidono di non completare il loro percorso formativo con la Laurea Specialistica. Per questo motivo uno dei percorsi proposti all’interno della Laurea in Ingegneria Gestionale è proprio quello Meccanico, in cui i quattro insegnamenti propri del settore vengono anticipati al 2° e 3° anno, in modo che gli studenti possano acquisire fin da subito quelle competenze che permettono loro un inserimento immediatamente operativo nel mondo del lavoro.
La specializzazione nel settore grafico-cartotecnico
Un’azienda grafica, oggi, è un concentrato delle più moderne tecnologie e delle più stimolanti problematiche produttive. Nel settore dell’industria grafica-cartotecnica si trovano stabilimenti dedicati ad una vastissima gamma di prodotti: dai giornali ai sacchetti di plastica, dai libri d’arte alle carte di credito, dalle scatole di cartone ondulato alla carta moneta. Non meno varie ed importanti sono le attrezzature ausiliarie che devono fare da supporto ai macchinari principali: condizionatori d’aria, gruppi frigoriferi, gruppi elettrici di continuità, impianti per la produzione di aria compressa, di aria soffiata, pompe da vuoto, sistemi di depurazione e demineralizzazione dell’acqua, sistemi di trasporti interni per movimentare in maniera efficiente i notevoli quantitativi di supporti (carta, materie plastiche etc.) da stampare. La gestione di un così complesso assieme di attrezzature, unito alla varietà delle problematiche di un’ industria che lavora sempre su commessa (e praticamente mai per magazzino) fanno della conduzione di uno stabilimento grafico uno dei più interessanti luoghi di lavoro per un ingegnere gestionale.
L’industria grafica è da tempo uscita dal semplice mondo artigianale ed oggi necessita di persone in grado di gestire una tecnologia sofisticata ed in continua evoluzione. La facile collocazione nel mondo del lavoro dei laureati in questo settore ne è la più lampante dimostrazione. Bisogna però considerare che il settore Grafico-cartotecnico (come pure quello Tessile) è caratterizzato da un’elevata percentuale di piccole e medie imprese, in cui viene privilegiata una immediata disponibilità operativa e dove serve soprattutto una buona capacità gestionale piuttosto che le competenze di progettazione dei processi produttivi proprie della Laurea Specialistica, per questo motivo questa specializzazione è oggi articolata in modo da adattarsi soprattutto agli studenti della Laurea piuttosto che a quelli della Laurea Specialistica. Gli insegnamenti propri del settore sono quattro e riprendono la struttura di quelli propri del settore Meccanico declinandoli però secondo la specificità delle aziende grafico-cartotecniche; si tratta dei corsi di Tecnologie Speciali (Grafiche), Tecnologie Industriali (Grafiche), Studi di Fabbricazione (Grafici) e Sistemi di Produzione Automatizzati (Grafici).
Un ingegnere gestionale che conosca bene le problematiche della produzione del settore grafico-cartotecnico troverà innumerevoli campi di applicazione della propria specializzazione:
·         presso fabbricanti di macchine grafiche o aziende di rappresentanza, dove l’ingegnere gestionale grafico rappresenta il giusto tecnico che può comprendere le esigenze del cliente e suggerire il macchinario più adatto a soddisfarle;
·         in un’azienda grafica, in cui gli compete naturalmente la responsabilità della produzione, o il settore tecnico, ove si devono scegliere le metodologie e le attrezzature più adatte alla specifica produzione della fabbrica in cui opera;
·         nel settore commerciale, perché il costo della produzione (e quindi il prezzo di vendita) è strettamente correlato ai diversi metodi di produzione;
·         nel settore della manutenzione, per sovrintendere all’efficienza della variegata gamma di macchinari presenti in un complesso stabilimento.
La specializzazione nel settore tessile
Inserirsi e operare nel mondo delle imprese tessili italiane oggi rappresenta una vera sfida. Il settore, infatti, è caratterizzato da una forte concorrenza internazionale, da una costante pressione per la riduzione dei costi, dalle aggressive politiche di penetrazione nel Mercato Unico da parte dei paesi di nuova industrializzazione. Questo costringe le imprese occidentali ad una esasperata ricerca del nuovo, del bello, del tecnologicamente avanzato. Proprio per questa ragione scegliere un corso di studi in Ingegneria Gestionale con specializzazione nel settore Tessile significa imparare ad applicare le conoscenze apprese durante il corso di studi in un contesto particolarmente difficile. Temi come il controllo di gestione, la programmazione e la gestione della produzione, l’organizzazione del lavoro e la gestione delle risorse umane, applicati al settore tessile, costringono gli studenti a riflettere in maniera profonda sui concetti e sulle nozioni teoriche e ad adattarle alle specifiche difficoltà del contesto competitivo. Questo consente a chi sceglie la specializzazione tessile di acquisire una capacità di utilizzo pratico delle conoscenze tipiche dell’ingegnere gestionale che non “chiude” la sua professionalità al settore tessile, ma che, al contrario, lo prepara ad operare in qualunque contesto caratterizzato da forte turbolenza, complessità e pressione competitiva.
Bisogna inoltre considerare che il settore Tessile (come già quello Grafico-cartotecnico) è caratterizzato da un’elevata percentuale di piccole e medie imprese, in cui viene privilegiata l’immediata disponibilità operativa e dove serve soprattutto una buona capacità gestionale piuttosto che le competenze di progettazione dei processi produttivi proprie della Laurea Specialistica, per questo motivo questa specializzazione è oggi articolata in modo da adattarsi soprattutto agli studenti della Laurea piuttosto che a quelli della Laurea Specialistica. Gli insegnamenti propri del settore sono quattro e riprendono la struttura di quelli propri del settore Meccanico declinandoli però secondo la specificità delle aziende tessili: Tecnologie Speciali (Tessili), Tecnologie Industriali (Tessili), Studi di Fabbricazione (Tessili) e Sistemi di Produzione Automatizzati (Tessili).
La specializzazione nel settore ICT (Information & Comminication Technology)
Nella realtà attuale, la gestione dei processi aziendali è sempre più legata alla gestione dei flussi informativi e l’utilizzo dell’ICT sta diventando sempre più strategico per la corretta gestione e progettazione della produzione e della logistica aziendali. Insegnamenti che fanno riferimento ai settori dell’informatica e delle telecomunicazioni si trovano perciò inseriti in tutti i percorsi di studio (triennali o quinquennali) proposti agli studenti di Ingegneria Gestionale.
La specializzazione nel settore ICT è stata pensata con l’obiettivo di offrire anche ai Laureati che decidono di non completare il loro percorso formativo con la Laurea Specialistica la possibilità di approfondire le tematiche di ICT anticipando al 2° e 3° anno della Laurea gli insegnamenti di area ICT inseriti nel percorso della Laurea Specialistica. In questo modo si vuole garantire che questi studenti possano acquisire fin da subito quelle competenze che permettono loro un inserimento immediatamente operativo nel mondo del lavoro soprattutto in quelle aziende fanno dell’utilizzo diffuso dell’ICT un loro punto di forza.
La specializzazione nel settore chimico
L’obiettivo di questo percorso formativo non è di preparare ingegneri chimici specializzati nella progettazione di impianti chimici, ma ingegneri gestionali che possano operare con competenza tecnica adeguata non solo nelle aziende chimiche ma anche in tutte quelle aziende in cui la chimica ha un ruolo rilevante. Dal confronto con alcune aziende e con le principali associazioni del settore è emerso i processi produttivi sono caratterizzati da un’elevata complessità per cui le aziende privilegiano l’impiego di laureati quinquennali, piuttosto che di quelli triennali.
In linea con questa impostazione la specializzazione nel settore chimico è progettata appositamente per gli studenti iscritti alla Laurea Specialistica e prevede due corsi introduttivi di Chimica (Organica) e di Tecnologie dei Polimeri, cui fanno seguito altri due insegnamenti più specifici del settore, uno di Impianti Industriali (Chimici) e un altro di Tecnologie Industriali (Chimiche). In questi insegnamenti ci si preoccupa di approfondire la conoscenza delle principali apparecchiature chimiche basate sui concetti di trasferimento di materia e calore, una conoscenza indispensabile per una corretta valutazione e gestione economica dei processi industriali del settore chimico. Viene anche esaminato il quadro generale dell’industria chimica, riguardante le materie prime ed i prodotti, gli aspetti energetici e chimici, e vengono presi in esame alcuni processi, privilegiando quelli di interesse industriale (soprattutto per quello che riguarda le aziende presenti sul territorio vicino all’Università, da sempre molto ricco di attività chimiche di vario tipo).
Il rapporto con le aziende del territorio permette di completare la preparazione degli studenti con giornate di studio e di lavoro direttamente nei siti industriali.
La specializzazione nel settore delle materie plastiche e gomma
Il settore delle materie plastiche e gomma è caratterizzato da una vasta gamma di attività, attività che vanno ben oltre la produzione della materie prime e in cui il nostro paese mantiene una tra le prime posizioni a livello mondiale. Per capire quali possono essere alcune di queste attività basta pensare che la realizzazione di manufatti in plastica o in gomma passa per la specializzazione del materiale mediante l’aggiunta di particolari additivi (compounding), la progettazione e la realizzazione di stampi e la eventuale successiva trasformazione dei materiali (estrusione, stampaggio, filmatura, ecc.). È facile perciò comprendere come anche in questo caso (come per il settore Chimico) i processi produttivi siano caratterizzati da un’elevata complessità per cui le aziende privilegiano l’impiego di laureati quinquennali, piuttosto che di quelli triennali.
In linea con questa impostazione la specializzazione nel settore delle materie plastiche e gomma è progettata per gli studenti iscritti alla Laurea Specialistica e prevede degli insegnamenti che mirano a fornire anzitutto le conoscenze di base della Chimica (Organica) e delle Tecnologie dei Polimeri (i polimeri, infatti, sono i materiali di base per la realizzazione delle materie plastiche e della gomma). Vengono anche affrontate le tematiche del riciclo e del recupero dei materiali polimerici, un problema che è ormai fondamentale per la gestione ambientale ed economica del ciclo produttivo.
Nei corsi successivi, Tecnologie Industriali (Materie Plastiche e Gomma) e Studi di Fabbricazione (Materie Plastiche e Gomma), ci si concentra sulle principali tecnologie di sintesi e sulle famiglie di prodotti, per arrivare fino alle principali modalità di compounding ed esaminare le tecnologie di trasformazione. Il taglio di questi ultimi corsi è decisamente applicativo, cioè rivolto alla comprensione delle tecnologie più che alle teorie sottostanti. Ciò in linea con l’obiettivo di questa specializzazione, che è di fornire le conoscenze tecniche per una gestione corretta dei sistemi produttivi, gestione che non può prescindere dalla conoscenza delle tecnologie specifiche e molto particolari del settore gomme e plastiche. Per questo motivo, la preparazione degli studenti viene completata con visite ad aziende e a fiere di settore.