Obiettivo del corso di laurea in
Giurisprudenza è di dare una preparazione che affianchi a una solida conoscenza
della sostanza e delle forme del diritto la capacità di comprenderne il senso
economico e di dare forma giuridica a contenuti economici, così che sia
possibile operare con competenza nelle imprese, negli studi professionali,
negli enti pubblici, in Italia e all'estero.
A tal fine, i laureati devono:
• possedere
il sicuro dominio dei principali saperi afferenti all’area giuridica, in
particolare negli ambiti storico-filosofico, privatistico, pubblicistico,
processualistico, penalistico e internazionalistico, istituzionale,
comparatistico e comunitario;
• possedere
il sicuro dominio dei principali saperi afferenti all’area economico-politica e
economico-aziendale;
• saper
utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, oltre alla lingua italiana,
anche la lingua inglese, nell’ambito specifico di competenza
economico-giuridica, oltre che per lo scambio di informazioni generali;
• possedere
adeguate competenze per la comunicazione e la gestione dell’informazione, anche
con strumenti e metodi informatici e telematici.
I laureati della classe
svolgeranno attività professionali in ambito giuridico-amministrativo, pubblico
e privato, nelle amministrazioni, nelle imprese e in altri settori del sistema
sociale, istituzionale e libero-professionale.
I corsi privilegiano la qualità
del processo di apprendimento rispetto alla quantità delle nozioni impartite.
L’articolazione dei programmi di insegnamento e degli esami di profitto è
organizzata, nel rispetto della libertà di insegnamento, in modo da assicurare
l’efficacia degli obiettivi formativi anche attraverso seminari, esercitazioni
scritte e orali, tutorati, moduli didattici complementari ed altre forme di
didattica, tra cui quella interattiva e quella per studenti lavoratori, nei
limiti delle risorse disponibili.
Il piano di studi per il
triennio, articolato secondo gli standard della Riforma universitaria, prevede
un impegno didattico di 180 crediti.
Il credito formativo misura
sinteticamente il volume di lavoro complessivo necessario allo studente per
acquisire le conoscenze e le abilità caratterizzanti il corso di studio ed
equivale a un impegno per lo studente di 25 ore tra lavoro in aula e studio
individuale. Ogni anno accademico comporta quindi attività per un totale di
1500 ore di impegno effettivo. I diversi insegnamenti possono comportare un
numero di crediti differenziato. Nel computo dei crediti è inserito, nei primi
3 anni, l’insegnamento della lingua inglese, che è considerata lingua di
scambio corrente.
È anche possibile seguire un
numero consistente dei normali insegnamenti in lingua inglese. Inoltre sono
attivi corsi e seminari di lingua francese, spagnola e tedesca.