L’area sviluppa le conoscenze e competenze tecniche
e metodologiche in tutte le aree funzionali dell’azienda con sensibilità per i
diversi contesti settoriali tipici del Made in Italy.
Insegnamenti
Crediti
Economia delle Imprese del Made in Italy
6
Economia delle Piccole e Medie Imprese
6
Psicologia del Consumo
6
Gestione dei Beni Turistici e Culturali
6
Che
cosa è il Made in Italy e quale è la sua rilevanza?
L’espressione Made in Italy è oramai
un’etichetta sfumata e forse abusata, dai contorni indefiniti. Ciononostante
l’espressione Made in Italy è tuttora in grado di evocare sensazioni di grande
interesse, per il suo forte richiamo a concetti quali quello di qualità,
prestigio, ricercatezza, tradizione, gusto estetico dei prodotti che
caratterizzano le produzioni italiane. Il Made in Italy è certamente uno dei
marchi più importanti del mondo. A quali settori ci stiamo riferendo quando
parliamo di Made in Italy?
A tutti quelli che per anni si sono
imposti a livello internazionale e che ovunque sono riconosciuti come emblemi
dell’Italian style, quel particolare
e innato piacere di vivere che ha reso celebre il Bel Paese in tutto il mondo,
dal Dopoguerra (dagli anni della Dolcevita) ad oggi. Stiamo parlando del sistema
moda, dell’industria del design, del sistema eno-gastronomico; del settore
turistico-culturale; dell’industria del lusso e degli accessori; dell’industria
motociclistica ed automobilistica, tanto per fare alcuni esempi.
Dietro a questi settori si trovano
imprese, luoghi, uomini e prodotti, che nel tempo hanno costruito un’immagine
forte e spiccata, sinonimo di qualità a livello mondiale. Il Made in Italy è
dunque fatto di grandi stilisti, famosi designer, imprenditori lungimiranti e
caparbi, famiglie di lunga tradizione, luoghi di secolare tradizione
industriale talvolta abbinata a una indiscutibile bellezza paesaggistica.
Divengono così oggetti del Made in Italy
la Vespa e la Ferrari, la lana di Biella e gli ori di Vicenza, il marmo di
Carrara e il Chianti. E dire Made in Italy significa dire Italia senza confini
geografici, dagli occhiali di Belluno ai vetri di Murano, attraverso il
prosciutto di Parma fino ai divani delle Murge. Significa grandi città (Milano,
Napoli) e piccoli comuni (Canneto sull’Oglio), tradizione (gli strumenti
musicali di Cremona) e innovazione (i motori di Modena).
Si tratta, in altre parole, di un Corso
di Laurea in Economia Aziendale orientato ad approfondire la cultura
imprenditoriale italiana, originale e diversa da tutte le altre, anche per
qualità imprenditoriale e gestione delle imprese.
A prova di questo basti pensare che i settori tipici
del Made in Italy (moda, arredo-casa, alimentare e meccanica) da soli
costituiscono il 65% dell’intera industria manifatturiera, e il 57% dell’export
italiano, impiegando 3.167.552 addetti e con un saldo attivo con l’estero di 80
mld di Euro (dati Istat 2001). A trainare le esportazioni è sicuramente il
settore della meccanica, seguito dal tessile-abbigliamento, alimentari e
arredamento.
Perché
un Triennio dedicato al mondo delle imprese del Made in Italy?
Perché l’intento è quello di offrire un
percorso di studi in economia aziendale che sappia cogliere e trasmettere agli
studenti quegli elementi che fanno da sempre del Made in Italy non solo un
fenomeno di tipo imprenditoriale e industriale, ma anche e soprattutto un
fenomeno storico, culturale, estetico e sociale riconosciuto nel mondo.
Si vuole, quindi, offrire agli studenti
non solo gli strumenti per comprendere a fondo le radici del fenomeno del Made
in Italy, con approfondimenti su specifici settori (dalla moda alle auto, dal
design al lusso all’eno-gastronomia), ma costruire solide basi per lavorare in
imprese del Made in Italy o gestirle da imprenditori.
In sintesi, il corso di laurea in
Economia Aziendale con orientamento in Management del Made in Italy si pone
l’obiettivo di fornire gli strumenti necessari a comprendere ed analizzare le
peculiarità delle produzioni tipiche nazionali per valorizzarle all’interno di
un mercato competitivo globale.
A
chi è rivolto questo triennio?
Il triennio è rivolto a tutti coloro di
voi che vogliono essere i protagonisti tra 3, 4 o 5 anni delle performance
competitive della moda, del design italiano o dell’eno-gastronomia sui mercati
globali. Alcuni nostri ex-studenti sono oggi imprenditori e manager di successo
nelle imprese di punta del Made in Italy.
Il triennio è quindi rivolto a tutti
coloro che guardano al più ampio settore manifatturiero italiano. L’ampiezza
settoriale del sistema del Made in Italy assicura allo studente la possibilità
di affrontare problematiche e temi connessi ad un vario numero di industrie aprendo
dunque spazi di conoscenza molto ampi e spendibili in diversi settori
industriali e quindi incontrando le variegate preferenze degli studenti
iscritti.
In un momento di acceso dibattito
economico, sociale e politico su questi temi, uno studio triennale sui temi del Management del Made in Italy, oltre a
rappresentare un profilo formativo del tutto innovativo e unico nel panorama
dei corsi di laurea, permette agli studenti di acquisire un bagaglio di
conoscenze e di competenze aggiornato e direttamente spendibile presso molte
delle imprese e delle istituzioni che compongono il nostro sistema industriale.
Quali gli sbocchi professionali?
I temi
trasversali affrontati dal triennio sono di grande interesse e attualità e il
loro approfondimento assicura allo studente un profilo di grande interesse per
il mercato del lavoro, sia in termini di ampiezza dei settori sia in termini di
apertura internazionale sui mercati globali.
Il laureato
secondo questo indirizzo, infatti, potrà proporsi in diversi ambienti
lavorativi:
le PMI italiane, che necessitano di nuove
competenze ed energie per rinnovare le loro strategie negli ambiti della
produzione, del marketing e del commercio internazionale;
le grandi imprese italiane e straniere
attive nei settori in cui l’Italia vanta da sempre un grosso vantaggio
competitivo (fashion, design, arredo, alimentari, …), come responsabili di
prodotto o di brand, assistenti di direttori generali o direttori
marketing o creativi di imprese di moda e design, ecc.
le pubbliche amministrazioni, le
istituzioni e le associazioni attive nella promozione industriale del
paese, presso le quali il laureato potrà proporsi con idee creative e
identificando le più opportune leve per il sostenimento della
competitività locale e/o nazionale.