Guida dello studente: Facoltą di Economia A.A. 2008/09

Management del made in Italy

L’area sviluppa le conoscenze e competenze tecniche e metodologiche in tutte le aree funzionali dell’azienda con sensibilità per i diversi contesti settoriali tipici del Made in Italy.
Insegnamenti
Crediti
Economia delle Imprese del Made in Italy
6
Economia delle Piccole e Medie Imprese
6
Psicologia del Consumo
6
Gestione dei Beni Turistici e Culturali
6

Che cosa è il Made in Italy e quale è la sua rilevanza?
L’espressione Made in Italy è oramai un’etichetta sfumata e forse abusata, dai contorni indefiniti. Ciononostante l’espressione Made in Italy è tuttora in grado di evocare sensazioni di grande interesse, per il suo forte richiamo a concetti quali quello di qualità, prestigio, ricercatezza, tradizione, gusto estetico dei prodotti che caratterizzano le produzioni italiane. Il Made in Italy è certamente uno dei marchi più importanti del mondo. A quali settori ci stiamo riferendo quando parliamo di Made in Italy?
A tutti quelli che per anni si sono imposti a livello internazionale e che ovunque sono riconosciuti come emblemi dell’Italian style, quel particolare e innato piacere di vivere che ha reso celebre il Bel Paese in tutto il mondo, dal Dopoguerra (dagli anni della Dolcevita) ad oggi. Stiamo parlando del sistema moda, dell’industria del design, del sistema eno-gastronomico; del settore turistico-culturale; dell’industria del lusso e degli accessori; dell’industria motociclistica ed automobilistica, tanto per fare alcuni esempi.
 
Dietro a questi settori si trovano imprese, luoghi, uomini e prodotti, che nel tempo hanno costruito un’immagine forte e spiccata, sinonimo di qualità a livello mondiale. Il Made in Italy è dunque fatto di grandi stilisti, famosi designer, imprenditori lungimiranti e caparbi, famiglie di lunga tradizione, luoghi di secolare tradizione industriale talvolta abbinata a una indiscutibile bellezza paesaggistica.
Divengono così oggetti del Made in Italy la Vespa e la Ferrari, la lana di Biella e gli ori di Vicenza, il marmo di Carrara e il Chianti. E dire Made in Italy significa dire Italia senza confini geografici, dagli occhiali di Belluno ai vetri di Murano, attraverso il prosciutto di Parma fino ai divani delle Murge. Significa grandi città (Milano, Napoli) e piccoli comuni (Canneto sull’Oglio), tradizione (gli strumenti musicali di Cremona) e innovazione (i motori di Modena).
Si tratta, in altre parole, di un Corso di Laurea in Economia Aziendale orientato ad approfondire la cultura imprenditoriale italiana, originale e diversa da tutte le altre, anche per qualità imprenditoriale e gestione delle imprese.
A prova di questo basti pensare che i settori tipici del Made in Italy (moda, arredo-casa, alimentare e meccanica) da soli costituiscono il 65% dell’intera industria manifatturiera, e il 57% dell’export italiano, impiegando 3.167.552 addetti e con un saldo attivo con l’estero di 80 mld di Euro (dati Istat 2001). A trainare le esportazioni è sicuramente il settore della meccanica, seguito dal tessile-abbigliamento, alimentari e arredamento.
 
Perché un Triennio dedicato al mondo delle imprese del Made in Italy?
Perché l’intento è quello di offrire un percorso di studi in economia aziendale che sappia cogliere e trasmettere agli studenti quegli elementi che fanno da sempre del Made in Italy non solo un fenomeno di tipo imprenditoriale e industriale, ma anche e soprattutto un fenomeno storico, culturale, estetico e sociale riconosciuto nel mondo.
Si vuole, quindi, offrire agli studenti non solo gli strumenti per comprendere a fondo le radici del fenomeno del Made in Italy, con approfondimenti su specifici settori (dalla moda alle auto, dal design al lusso all’eno-gastronomia), ma costruire solide basi per lavorare in imprese del Made in Italy o gestirle da imprenditori.
In sintesi, il corso di laurea in Economia Aziendale con orientamento in Management del Made in Italy si pone l’obiettivo di fornire gli strumenti necessari a comprendere ed analizzare le peculiarità delle produzioni tipiche nazionali per valorizzarle all’interno di un mercato competitivo globale.
 
 
A chi è rivolto questo triennio?
Il triennio è rivolto a tutti coloro di voi che vogliono essere i protagonisti tra 3, 4 o 5 anni delle performance competitive della moda, del design italiano o dell’eno-gastronomia sui mercati globali. Alcuni nostri ex-studenti sono oggi imprenditori e manager di successo nelle imprese di punta del Made in Italy.
Il triennio è quindi rivolto a tutti coloro che guardano al più ampio settore manifatturiero italiano. L’ampiezza settoriale del sistema del Made in Italy assicura allo studente la possibilità di affrontare problematiche e temi connessi ad un vario numero di industrie aprendo dunque spazi di conoscenza molto ampi e spendibili in diversi settori industriali e quindi incontrando le variegate preferenze degli studenti iscritti.
In un momento di acceso dibattito economico, sociale e politico su questi temi, uno studio triennale sui temi del Management del Made in Italy, oltre a rappresentare un profilo formativo del tutto innovativo e unico nel panorama dei corsi di laurea, permette agli studenti di acquisire un bagaglio di conoscenze e di competenze aggiornato e direttamente spendibile presso molte delle imprese e delle istituzioni che compongono il nostro sistema industriale.
 
Quali gli sbocchi professionali?
I temi trasversali affrontati dal triennio sono di grande interesse e attualità e il loro approfondimento assicura allo studente un profilo di grande interesse per il mercato del lavoro, sia in termini di ampiezza dei settori sia in termini di apertura internazionale sui mercati globali.
 
Il laureato secondo questo indirizzo, infatti, potrà proporsi in diversi ambienti lavorativi:
  • le PMI italiane, che necessitano di nuove competenze ed energie per rinnovare le loro strategie negli ambiti della produzione, del marketing e del commercio internazionale;
  • le grandi imprese italiane e straniere attive nei settori in cui l’Italia vanta da sempre un grosso vantaggio competitivo (fashion, design, arredo, alimentari, …), come responsabili di prodotto o di brand, assistenti di direttori generali o direttori marketing o creativi di imprese di moda e design, ecc.
  • le pubbliche amministrazioni, le istituzioni e le associazioni attive nella promozione industriale del paese, presso le quali il laureato potrà proporsi con idee creative e identificando le più opportune leve per il sostenimento della competitività locale e/o nazionale.