Art.
1 – Denominazione e classe di appartenenza
In virtù delle delibere del Consiglio della Facoltà di Ingegneria
del 14/12/2009 e 18/01/2010, del Senato Accademico del 20.01.2010 e del
Consiglio di Amministrazione del 26.01.2010, è istituito presso l’Università
Carlo Cattaneo – LIUC di Castellanza (VA), Scuola di Ingegneria Industriale,
il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione
Industriale appartenente alla Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria
Gestionale (classe LM-31).
Art.
2 – Obiettivi formativi
Obiettivo formativo del Corso di Laurea Magistrale in
Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale è formare laureati che
rispettino i requisiti formativi della Classe delle Lauree Magistrali in
Ingegneria Gestionale e che quindi devono:
- conoscere approfonditamente gli aspetti
teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base ed essere
capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi
complessi dell'ingegneria che richiedono un approccio interdisciplinare;
- conoscere approfonditamente gli aspetti
teorico-scientifici dell'ingegneria, sia in generale sia in modo approfondito,
relativamente a quelli dell'ingegneria gestionale, in modo da saper
identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi
che
richiedono un approccio interdisciplinare;
- essere capaci di ideare, pianificare,
progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi;
- essere capaci di progettare e gestire
esperimenti di elevata complessità;
- essere dotati di conoscenze di contesto e
di capacità trasversali;
- avere conoscenze nel campo
dell'organizzazione aziendale (cultura d'impresa) e dell'etica professionale;
- essere in grado di utilizzare fluentemente,
in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre
l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
Per raggiungere questi obiettivi il percorso formativo
della laurea magistrale si articola in un primo anno caratterizzato da
insegnamenti riconducibili ai Settori Scientifico Disciplinari caratterizzanti
(principalmente l’ingegneria economico-gestionale e gli impianti industriali
meccanici). Vengono inoltre impartiti insegnamenti connessi coi metodi e
modelli a supporto delle decisioni e ai sistemi informativi aziendali, al fine
di approfondire le conoscenze acquisite nei precedenti corsi di studio e
affrontare in modo appropriato le discipline di contenuto più specialistico e
applicativo dell’anno successivo.
Il secondo anno prevede la combinazione tra insegnamenti
di approfondimento delle tematiche caratterizzanti e quelli a scelta dello
studente, raggruppati in percorsi di eccellenza, tra i quali lo studente potrà
scegliere quello a lui più confacente, orientati a definire una caratterizzazione
forte e riconoscibile del curriculum dell’allievo.
La figura del laureato magistrale si caratterizza
pertanto per:
- una solida preparazione per la gestione del
sistema impresa;
- la capacità di analizzare e interpretare i
rapporti nelle filiere di prodotti;
- la capacità di guidare (leadership) gruppi
di persone e la capacità di rapportarsi positivamente con collaboratori con
diverse responsabilità e conoscenze.
La preparazione a 360°, la flessibilità e la capacità di
applicare il metodo ingegneristico alla progettazione di soluzioni per problemi
complessi rendono il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la
Produzione Industriale capace di inserirsi con facilità in diverse posizioni di
responsabilità sia nelle imprese manifatturiere o di servizi, sia nella libera
professione, sia nelle amministrazioni pubbliche. Solo a titolo esemplificativo
vengono elencati i seguenti ruoli:
- gestione
dell'innovazione, dello sviluppo e della produzione;
- progettazione
avanzata dei processi aziendali;
- pianificazione
e programmazione della produzione;
- gestione di
sistemi complessi;
- gestione degli
approvvigionamenti e dei materiali,organizzazione aziendale e della produzione;
- organizzazione
ed automazione dei sistemi produttivi e della logistica;
- project management;
- controllo di
gestione;
- analisi di
settori industriali e valutazione degli investimenti;
- marketing
industriale.
La progettazione e lo svolgimento di una “tesi” di laurea
magistrale dotata di un congruo numero di crediti formativi supporta il
raggiungimento di una buona capacità di elaborazione dei problemi e di una decisa
autonomia decisionale e operativa.
Art.
3 – Risultati di apprendimento attesi (descrittori europei del titolo di
studio)
Conoscenza
e comprensione (knowledge
and understanding)
Un laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la
Produzione Industriale deve aver acquisito una conoscenza e una comprensione
approfondite di tutti gli aspetti dell’Ingegneria Gestionale e, in particolare,
della gestione aziendale, della produzione e della logistica.
Rispetto a un laureato triennale, un laureato magistrale
deve essere in grado di affrontare una lettura maggiormente “sistemica”
dell’impresa e del contesto dove essa opera. Il laureato magistrale deve cioè
riuscire ad affrontare (anche con la capacità di progettarne le soluzioni)
problematiche aziendali che per loro natura hanno una caratterizzazione
marcatamente “trasversale”, nel senso che richiedono modelli interpretativi ed
approcci risolutivi originali e basati sulla contemporanea considerazione delle
variabili tecnologiche, organizzative e strategiche.
Le conoscenze e competenze sono raggiunte attraverso la
frequenza attiva dello studente alle lezioni, lo studio su testi di livello
avanzato e, in molti casi, la realizzazione di progetti individuali o di
gruppo.
Capacità
di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding)
Un laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la
Produzione Industriale deve:
- saper
utilizzare le conoscenze acquisite per modellare, analizzare e risolvere
problemi di gestione di sistemi complessi;
- saper
progettare i processi aziendali, con particolare riferimento ai sistemi
produttivi e distributivi e alla gestione della tecnologia;
- saper risolvere
i problemi tipici dell'Ingegneria Gestionale applicando le opportune
metodologie, eventualmente innovative rispetto a quanto proposto
tradizionalmente;
- essere in grado
di verificare se sussistano le condizioni per sviluppare approcci "ad
hoc" per risolvere problematiche emergenti in contesti incerti.
Un
momento importante per dimostrare l’acquisizione di conoscenza e comprensione è
costituito dalla elaborazione della tesi finale, nel corso della quale lo
studente avrà modo di affrontare un problema complesso, comprendendo e
proponendo soluzioni che riuniscano teoria e pratica.
Autonomia
di giudizio (making
judgements)
Il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la
Produzione Industriale deve sviluppare la capacità di formulare giudizi sulla
base di informazioni limitate o incomplete, prevedendo le implicazioni a largo
spettro delle proprie scelte. Si troverà ad affrontare tutti quei problemi
dell'ingegneria che richiedono un approccio interdisciplinare e, nel progettare
le soluzioni di questi problemi, il laureato magistrale in Ingegneria
Gestionale per
la Produzione Industriale deve saper considerare anche le responsabilità
sociali ed etiche collegate all'applicazione delle soluzioni proposte.
Il percorso di studio proposto nel Corso di Laurea
Magistrale in
Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale,
composto di insegnamenti tradizionali sviluppati nel primo anno di corso e, nel
secondo anno, di insegnamenti che richiedono sempre più l'elaborazione di
progetti (anche di gruppo), la stesura di relazioni, la valutazione critica di
situazioni incerte, accompagna lo studente ad assumere un crescente grado di
autonomia di giudizio e di responsabilità delle scelte.
Abilità
comunicative (communication
skills)
Il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la
Produzione Industriale deve essere in grado di discutere con un insieme di
persone e figure professionali eterogeneo, ampio e diversificato per
competenze, età e cultura, assumendo anche il ruolo di leader nella gestione dei progetti e dei gruppi. Inoltre, il
laureato magistrale deve saper lavorare e comunicare efficacemente in contesti
internazionali.
Per accompagnare lo studente nella maturazione e nella
crescita delle sua abilità di comunicazione, il corso di studi è stato
impostato in modo che in alcuni insegnamenti e nel lavoro di tesi siano
comprese forme di verifica e modalità di partecipazione attiva dello studente,
incentivando l'attitudine propositiva e valutando la capacità di presentazione
e di comunicazione dei risultati del lavoro svolto.
Capacità
di apprendimento (learning
skills)
Il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la
Produzione Industriale deve possedere una capacità di apprendimento che gli
consenta di affrontare in modo efficace le mutevoli problematiche lavorative
connesse con l'innovazione tecnologica ed organizzativa nel campo dei processi
industriali in generale e logistico-produttivi in particolare, in linea con i
mutamenti e la rapida evoluzione del sistema economico, produttivo e
competitivo.
Strumento utile al perfezionamento delle competenze
cognitive e relazionali è la tesi di laurea, che prevede che lo studente svolga
in modo originale un progetto o una ricerca. La tesi di laurea sarà quindi un
importante strumento utile al perfezionamento non solo delle abilità cognitive,
ma anche relazionali (soft skills),
stimolando lo studente a confrontarsi con vari ambienti organizzativi.
Art.
4 – Organizzazione e durata del Corso di Laurea Magistrale
La durata normale del Corso di Laurea Magistrale in
Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale è di due anni. Per
conseguire la laurea magistrale lo studente deve acquisire almeno 120 crediti
formativi universitari (CFU) coerenti con l’ordinamento didattico vigente e
l’offerta formativa prescelta
Il credito formativo misura sinteticamente il lavoro
complessivo necessario allo studente per acquisire le conoscenze e le abilità
caratterizzanti il corso di studio ed equivale a un impegno per lo studente di
25 ore tra attività in aula, studio individuale, stage e altre attività
formative. Ogni anno di corso comprende mediamente 60 crediti e, di conseguenza, comporta
attività per un totale di circa 1500 ore di impegno effettivo. I diversi insegnamenti possono
comportare un numero di crediti differenziato.
Gli studenti possono chiedere di acquisire crediti in
sovrannumero fino ad un massimo di 20 CFU oltre il carico medio standard
annuale. Eventuali vincoli di profitto cui subordinare la possibilità di
anticipare i CFU aggiuntivi sono deliberati dal Consiglio della Scuola. Le
richieste di frequenza anticipata agli insegnamenti devono pervenire alla
Scuola entro l’inizio del semestre di erogazione dell’insegnamento.
Art.
5 – Accesso al Corso di Laurea Magistrale
Ogni anno il Consiglio di Amministrazione, su indicazione
del Consiglio Accademico e sentito il Consiglio della Scuola, delibera il numero
programmato di accesso al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale
per la Produzione Industriale.
Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in
Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale occorre essere in possesso
della laurea o del diploma universitario di durata triennale ovvero di titolo
di studio equipollente
conseguito all’estero, e avere un’adeguata conoscenza della lingua inglese
dimostrata dall’acquisizione di un livello di certificazione almeno pari a quello
stabilito dal Consiglio della Scuola con apposita delibera. Per l’iscrizione di
studenti stranieri è richiesta anche la conoscenza della lingua italiana.
Gli studenti che hanno conseguito la Laurea in Ingegneria
Gestionale presso l’Università Carlo Cattaneo – LIUC sono ammessi senza condizioni
al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione
Industriale.
Sono ammessi senza vincoli anche i candidati in possesso
di un titolo di laurea in Ingegneria conseguito presso uno degli Atenei
italiani associati alla CRUI in una delle seguenti classi di laurea:
L-7 – Ingegneria civile e ambientale
L-8 – Ingegneria dell’informazione
L-9 – Ingegneria industriale
A tali candidati potranno essere proposti suggerimenti
per consolidare la loro preparazione di
partenza senza
peraltro aggravare, se non marginalmente, il numero totale di crediti previsti.
Gli studenti provenienti da altra Scuola o da altro
Ateneo saranno invitati, prima dell’inizio dell’attività didattica, a un
incontro con il Direttore della Scuola (o suo delegato) per una presentazione
dell’impostazione didattica del Corso di Laurea Magistrale e per valutare
l’opportunità di modificare il piano degli studi in relazione alla loro laurea
di primo livello.
Sono ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria
Gestionale per la Produzione Industriale con eventuali vincoli i
candidati in possesso di un titolo di laurea conseguito presso uno degli Atenei
italiani associati alla CRUI in una delle seguenti classi di laurea:
L-2 – Biotecnologie
L-4 – Disegno industriale
L-13 – Scienze biologiche
L-16 – Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione
L-17 – Scienze dell’architettura
L-18 – Scienze dell’economia e della gestione aziendale
L-21 – Scienze della pianificazione territoriale,
urbanistica, paesaggistica e ambientale
L-23 – Scienze e tecniche dell’edilizia
L-25 – Scienze e tecnologie agrarie e ambientali
L-26 – Scienze e tecnologie alimentari
L-27 – Scienze e tecnologie chimiche
L-28 – Scienze e tecnologie della navigazione
L-29 – Scienze e tecnologie farmaceutiche
L-30 – Scienze e tecnologie fisiche
L-31 – Scienze e tecnologie informatiche
L-32 – Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura
L-33 – Scienze economiche
L-34 – Scienze geologiche
L-35 – Scienze matematiche
L-38 – Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni
animali
L-41 – Statistica
Si ricorda che a norma di legge (DM 270/04) l’ammissione
al Corso di Laurea Magistrale non prevede debiti: anche a questi allievi viene
proposto un percorso di Laurea Magistrale di 120 CFU. Gli eventuali vincoli
saranno definiti dal Direttore della Scuola (o suo delegato), eventualmente
coadiuvato da un’apposita Commissione di ammissione, sulla base del curriculum
del candidato.
I candidati in possesso di una laurea di una classe non
compresa negli elenchi riportati sopra potranno comunque essere ammessi al
corso di Laurea Magistrale previa frequenza con profitto a insegnamenti
propedeutici variabili a seconda del curriculum. Gli insegnamenti propedeutici
e gli eventuali vincoli sul piano degli studi saranno definiti dal Direttore (o
suo delegato), eventualmente coadiuvato da un’apposita Commissione di ammissione,
sulla base del curriculum del candidato.
Ai fini dell’ammissione al Corso di Laurea Magistrale in
Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale valgono anche le seguenti
considerazioni:
- le classi di
laurea (di primo livello) indicate dal DM 509/99 sono equiparate alle
corrispondenti classi di laurea definite nel DM 270/04 e qui utilizzate come
riferimento;
- i titoli di
Laurea Magistrale o Specialistica (laurea di secondo livello) ovvero di vecchio
ordinamento (precedenti cioè all’ordinamento definito con il DM 509/99) vengono
considerati come equivalenti a quelli di primo livello delle corrispondenti
classi di laurea. Tuttavia sulla base del curriculum del candidato potranno
essere riconosciuti ulteriori crediti per l’abbreviazione della carriera;
- i candidati in
possesso di un titolo di Diploma Universitario ovvero di altro titolo di studio
conseguito all’estero dovranno sottoporre il proprio curriculum alla Direzione della Scuola.
Il Direttore (o suo delegato), eventualmente coadiuvato da un’apposita
Commissione di ammissione, provvede a definire l’ammissibilità della richiesta
e gli eventuali vincoli al pano di studi.
Possono pre-iscriversi al Corso di Laurea Magistrale in
Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale gli studenti ammessi che
stiano completando la laurea triennale purché abbiano conseguito 140 CFU.
L’iscrizione si perfeziona solo al conseguimento del titolo triennale entro
il termine stabilito dall'Università.
L'immatricolazione per trasferimento da altro Corso di
Laurea Magistrale o Università è soggetta a valutazione della Scuola, circa la
sussistenza dei requisiti necessari. Il Consiglio della Scuola definisce, con
apposita delibera, il riconoscimento parziale o totale dei CFU per attività
universitarie svolte in precedenza (DM 270/2004 art. 5, comma 5). Il Consiglio
della Scuola può prevedere il riconoscimento di CFU in relazione ad accordi
internazionali con Università partner.
La Segreteria studenti istruisce le pratiche relative
alle richieste di trasferimento.
Si riconoscono al massimo 20 CFU per attività formative
extra-universitarie e per conoscenze e abilità professionali certificate (DM
270/2004 art.5 c. 7 e DM 16/3/2007).
Per le attività formative cui l’Università abbia
partecipato per la progettazione e l’organizzazione sono riconosciuti CFU fino
ad un massimo di 40 e comunque in relazione al numero di CFU previsti per dette
attività.
Art.
6 – Attività formative
Le attività formative prevedono un’ampia gamma di
argomenti riconducibili prevalentemente alle discipline caratterizzanti
l’ingegneria gestionale, oltre all’acquisizione di competenze complementari.
Gli organi accademici deputati assicurano un costante aggiornamento delle
attività formative al fine di assicurare il miglior processo formativo
possibile per gli studenti, nel rispetto del vigente ordinamento didattico
dettagliato nell’allegato A.
La didattica è strutturata secondo un calendario
semestrale in modo da favorire l’adesione a progetti di scambio internazionale.
La frequenza, ancorché non obbligatoria, è consigliata. I
singoli docenti possono, per gli insegnamenti loro affidati, prevedere
programmi e/o modalità di esame differenziati tra studenti frequentanti e non
frequentanti purché di tali differenze sia dato esplicito ed esauriente avviso
nel programma dell’insegnamento. È responsabilità del docente titolare
dell’insegnamento accertare e certificare, laddove richiesta, la presenza alle
lezioni.
Eventuali vincoli di propedeuticità tra le diverse
attività formative sono decisi, su proposta dei responsabili degli
insegnamenti, dal Consiglio della Scuola e comunicati agli studenti nel
Manifesto degli Studi.
Art.
7 – Offerta formativa
L’allegato B, che è parte integrante del presente
regolamento, presenta l’offerta formativa con l’indicazione dei singoli
insegnamenti con il rispettivo numero di crediti formativi, Settore Scientifico
Disciplinare (SSD) e natura dell’attività formativa (caratterizzante, affine o
integrativa, altra attività). Gli insegnamenti proposti agli studenti come
possibili opzioni per le attività formative a libera scelta dello studente sono
riportati anch’essi nell’allegato B.
Una caratteristica rilevante degli insegnamenti opzionali
proposti dalla Scuola di Ingegneria per gli allievi del Corso di Laurea
Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale è l’adozione
di metodologie formative che siano capaci di trasmettere le conoscenze
tecnico-disciplinari e, contemporaneamente, di sviluppare competenze
metodologiche e capacità relazionali. In questi corsi sono enfatizzate le forme
di didattica interattiva, i lavori di gruppo con dimensione progettuale
interdisciplinare, le presentazioni scritte e orali degli studenti. Inoltre la
proposta della Scuola si incentra su Percorsi di Eccellenza (o advanced course per enfatizzare la
componente di internazionalizzazione inclusa nel progetto) che sappiano essere
caratterizzanti, che permettano cioè agli studenti di approfondire un tema specifico
seguendo un ciclo di insegnamenti corrispondente a un numero significativo di
crediti formativi universitari. Il Consiglio della Scuola si riserva la
possibilità di modificare i Percorsi di Eccellenza (insegnamenti a scelta) di
anno in anno, sviluppati preferibilmente con la collaborazione del mondo
imprenditoriale, in relazione all’evoluzione degli obiettivi formativi, delle
competenze accademiche e delle esigenze del mercato del lavoro. Le variazioni
determinano l’aggiornamento del Manifesto degli Studi.
La Scuola si riserva la possibilità di proporre la
cancellazione dei soli insegnamenti opzionali che dovessero risultare
scelti da un numero di studenti inferiore a 10.
Art.
8 – Definizione dei percorsi di studio individuale
All’atto dell’immatricolazione, ogni studente fornisce
un’indicazione preliminare dei percorsi a scelta che intende seguire. Tale
scelta può essere modificata entro il termine deliberato dal Consiglio della
Scuola e indicato nel Manifesto degli Studi. La modifica deve essere comunicata
alla Segreteria studenti specificando gli insegnamenti che lo studente intende
seguire.
Decorso il termine suddetto, per mutare il percorso
prescelto, lo studente deve proporre richiesta motivata al Direttore della
Scuola.
Art.
9 – Accertamento di conoscenze e competenze: acquisizione dei crediti
L’acquisizione dei crediti associati alle diverse
attività formative si ottiene con il superamento di un esame o di altra forma
di verifica del profitto. Il voto o il giudizio indicano il livello di profitto
raggiunto dallo studente. Il programma di ciascuna attività formativa
(insegnamento) deve presentare anche le modalità di svolgimento delle prove
d’esame (o delle altre eventuali forme di verifica del profitto).
La partecipazione alle prove di verifica del profitto
(esame o altro) è subordinata alla relativa iscrizione che avviene, di norma,
in via telematica, mai oltre il terzo giorno lavorativo precedente la data
della prova. Nella mattinata del giorno seguente (2 giorni lavorativi prima
della prova) è pubblicata la lista degli iscritti all’esame, sì da permettere
l’immediato riscontro di eventuali errori o carenze. Il giorno precedente
l’esame, operate le rettifiche opportune, è resa pubblica la lista definitiva
degli studenti ammessi alla prova. Non sono permesse eccezioni, salvo in caso di
forza maggiore.
L’ammissione alle prove di verifica del profitto per
l’acquisizione dei crediti (esame o altro) è subordinata all’ottenimento della
frequenza delle relative attività formative.
La valutazione degli insegnamenti afferenti specifici Settori
Scientifico Disciplinari (SSD) è in trentesimi, mentre negli altri casi si
esplicita in un giudizio di “Approvato”/”Non Approvato”. I CFU di un
insegnamento sono acquisiti se la valutazione della prova è di almeno 18/30 o
se si concretizza in un giudizio di “Approvato”.
Poiché il Consiglio della Scuola può proporre al
Consiglio Accademico di cambiare l’offerta formativa al fine di
aggiornarla rispetto alle esigenze del mercato del lavoro e all’evolversi delle
discipline, le prove di accertamento di competenze e conoscenze per
l’assegnazione dei CFU sono comunque garantite. Per gli insegnamenti di cui viene disposta la
cessazione, il Consiglio della Scuola deve individuare la Commissione d’esame, tenuto conto delle
competenze dei docenti dello stesso Settore Scientifico Disciplinare o settore
affine. Gli esami sostenuti presso le Università partner o altre
università frequentate come “free
mover” pre-autorizzati dall’Ufficio Relazioni Internazionali sono sempre
riconosciuti come esami a scelta. Possono anche sostituire esami di
insegnamenti fondamentali del percorso prescelto, previa verifica della
corrispondenza dei contenuti del Direttore della Scuola o di suo delegato. Lo
stesso vale per gli esami di insegnamenti frequentati nell’ambito della
partecipazione a programmi “Study
Abroad”.
Art.
10 – Accertamento di conoscenze e
competenze: sanzioni
Il tentativo dello studente di falsare le prove di
accertamento di conoscenze e competenze avvalendosi di aiuti impropri è sanzionato
col ritiro del compito e la valutazione negativa della prova. I docenti
redigono apposito verbale e lo trasmettono al Rettore per l'adozione di
eventuali ulteriori provvedimenti sanzionatori.
Art.
11 – Accertamento di conoscenze e
competenze: prove parziali
I docenti possono organizzare durante il loro
insegnamento delle prove intermedie e parziali dalla cui aggregazione risulta
il voto finale dell’insegnamento stesso. Di tali valutazioni la Segreteria
studenti tiene traccia ai fini del monitoraggio delle carriere universitarie,
senza che le registrazioni assumano valore ufficiale fino alla loro
aggregazione nel voto complessivo dell’insegnamento.
Le valutazioni intermedie e parziali decadono nel caso in
cui lo studente non completi l’intero percorso di valutazione previsto per
l’insegnamento entro la prima sessione di appelli successiva alla conclusione
dello stesso.
Art.
12 – Accertamento di conoscenze e
competenze: sessioni di esame
Il calendario delle sessioni d’esame è definito dal
Consiglio della Scuola contestualmente al calendario dell’attività didattica
dell’anno accademico.
Sono quindi previste le seguenti sessioni d’esame, tre
ordinarie e due straordinarie:
- ordinaria
invernale (gennaio/febbraio);
- ordinaria
estiva (giugno/luglio);
- ordinaria
autunnale (settembre);
- prolungamento
straordinario della sessione autunnale (ottobre/novembre/dicembre);
- prolungamento
straordinario della sessione invernale (marzo/aprile).
Nelle sessioni invernale ed estiva sono previsti due
appelli per ogni insegnamento, mentre in tutte le altre sessioni è previsto un
solo appello per ogni insegnamento.
Nelle sessioni straordinarie gli studenti possono
sostenere un solo esame per un insegnamento per il quale abbiano acquisito la
frequenza. L’insegnamento scelto deve essere indicato all’inizio della
sessione. Fanno eccezione gli studenti che dovessero subire limitazioni
nell’accesso agli appelli delle sessioni ordinarie a causa della partecipazione
a programmi promossi dall’Ufficio Relazioni Internazionali; questi studenti
possono accedere liberamente agli esami della sessione straordinaria
immediatamente successiva al loro rientro in LIUC.
Art.
13 – Registrazione dei voti
Gli studenti possono ritirarsi dalle prove di esame o
rifiutare un voto positivo.
Se accettato, l’esito positivo di un esame tenuto in
forma orale (o di altra forma di verifica del profitto che preveda la
comunicazione dell’esito in presenza dell’esaminando) viene registrato
immediatamente dopo la comunicazione.
Gli esiti delle prove scritte sono pubblicati nelle
bacheche, anche virtuali, dell’Università non oltre quindici giorni di
calendario dalla data in cui la prova scritta si è tenuta. Inoltre, almeno due
giorni lavorativi prima del termine per l’iscrizione all’esame successivo dello
stesso insegnamento (e pertanto almeno cinque giorni prima della data stessa),
i docenti devono tenere una sessione di consultazione degli elaborati.
In assenza di diversa indicazione da parte dello studente
nei due giorni lavorativi successivi alla data fissata per la visione del
compito, il responsabile del corso, tramite la Segreteria studenti, procede
alla registrazione del voto, se positivo.
Gli esami già sostenuti e regolarmente registrati non
possono essere ripetuti.
La Segreteria studenti archivia i risultati di tutte le
prove.
Art.
14 – Attività formativa di tirocinio
Durante il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria
Gestionale per la Produzione Industriale lo studente può svolgere un tirocinio
presso aziende convenzionate con l’Università per lo sviluppo di lavori legati
al conseguimento della Laurea Magistrale. Il Consiglio della Scuola stabilisce
l’eventuale numero di crediti che lo studente deve aver acquisito per poter
accedere all’attività di tirocinio. L’attività
di tirocinio genera crediti soprannumerari commisurati all’impegno.
Art.
15 – Prova finale
La prova finale consiste nella redazione, sotto la guida di
un Relatore, e discussione di fronte ad un’apposita Commissione di docenti, di
un elaborato scritto (tesi di Laurea Magistrale). La Commissione di fronte alla
quale viene discusso l’elaborato è costituita in ottemperanza alle disposizioni
del Regolamento Didattico dell'Ateneo ed è presieduta dal Direttore della
Scuola che potrà nominare un suo delegato scelto tra i professori di ruolo.
L’elaborato può consistere:
- nello sviluppo
di un progetto per il quale deve essere fornita anche un’esauriente rassegna
della letteratura di riferimento per il suo sviluppo;
- in una ricerca
di natura teorica o applicativa che prende spunto da un filone di letteratura
scientifica.
Il livello qualitativo degli elaborati giustifica
l’attribuzione di un diverso punteggio.
Il lavoro può essere svolto presso un’impresa,
un’istituzione o un ente, anche sotto forma di stage o tirocinio, ed è
sottoposto al giudizio finale del Relatore e della Commissione. Il laureato
magistrale deve dimostrare completa padronanza degli argomenti, autonomia di
analisi e valutazione, innovatività e capacità di comunicazione scritta e
orale. Prima di intraprendere il lavoro finale lo studente deve assicurarsi la
disponibilità di un docente attivo in un insegnamento riconosciuto ai fini del
conseguimento dei CFU richiesti dal Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria
Gestionale per la Produzione Industriale a seguirne il lavoro come Relatore.
Qualora il docente non fosse tra quelli attivi il Direttore della Scuola deve
concedere l’autorizzazione dietro presentazione di domanda dello studente. Tale
disponibilità si concretizza nel deposito presso la Segreteria studenti del
titolo (provvisorio) della tesi firmato dallo studente e controfirmato dal
docente. Il termine per la presentazione è definito dal Consiglio della Scuola.
A lavoro concluso e approvato dal Relatore, lo studente
propone domanda di ammissione all’esame di laurea magistrale (prova finale). La
domanda, controfirmata dal Relatore che certifica lo stato di avanzamento del
lavoro, deve essere presentata alla Segreteria studenti non meno di 45 giorni prima
della data d’esame. Prima del sostenimento della prova finale dovranno essere
acquisiti tutti i restanti crediti formativi.
La Segreteria studenti, appurato quanto sopra, iscrive lo
studente alla seduta di laurea magistrale, come previsto dal calendario
accademico.
Art.
16 – Voto finale di laurea magistrale
Il voto finale di laurea magistrale è espresso in
centodecimi ed è assegnato considerando sia il curriculum degli studi sia la
prova finale.
Per determinare il voto finale la base è costituita dalla
media dei voti ottenuti negli insegnamenti previsti dal piano di studi, tenuto
conto che i voti hanno peso proporzionale al numero di crediti formativi
attribuiti all'insegnamento. La media così calcolata verrà tradotta in
centodecimi senza arrotondamenti.
Gli insegnamenti superati con un giudizio non vengono
considerati ai fini del calcolo della media.
La discussione della prova finale e la valutazione di
altri titoli conseguiti durante il percorso degli studi (tutorship, partecipazioni ad attività
seminariali, impegni e attività universitarie non direttamente connesse con la
didattica, internazionalizzazione del percorso di studio, completamento del
percorso con un significativo numero di CFU sovrannumerari, …) concorrono alla
determinazione del voto di laurea magistrale.
La commissione di laurea magistrale valuta la tesi e la relativa
discussione orale, attribuendo un punteggio fino a un massimo definito con
delibera del Consiglio della Scuola, sulla base delle indicazioni del Consiglio
Accademico. Il voto di laurea risulta perciò determinato come somma di:
a) media
ponderata dei voti degli insegnamenti sostenuti in scala 110;
b) punteggio
attribuito al lavoro di tesi e alla sua eventuale discussione tenendo nella
debita considerazione il giudizio del Relatore (al massimo di nove punti con la necessità, per poter
assegnare otto o nove punti, di avere un giudizio favorevole ed esplicito di un
contro-relatore che abbia esaminato in anticipo il lavoro proposto);
c) punteggio
addizionale per altri titoli conseguiti durante il percorso degli studi (con un
massimo di tre punti).
Infine, per attribuire il voto di laurea, il punteggio
così ottenuto è arrotondato all’intero più vicino.
A studenti particolarmente meritevoli, che abbiano
raggiunto il massimo dei voti, la laurea magistrale può essere assegnata con
lode su giudizio unanime della Commissione.
Art. 17 – Sedute di laurea magistrale
In ogni anno sono previste quattro sedute di laurea magistrale da
tenersi indicativamente nei mesi di luglio, ottobre, dicembre e marzo.
Il calendario delle sedute di laurea magistrale è
definito dal Consiglio della Scuola contestualmente al calendario dell’attività
didattica del corrispondente anno accademico.
Art.
18 – Attività di tutoraggio e orientamento
I docenti coinvolti negli insegnamenti del Corso di
Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale
assicurano l’attività di ricevimento studenti. Per i docenti di ruolo e i
ricercatori a tempo determinato, il ricevimento ha cadenza di norma
settimanale. Per i docenti incaricati, gli assegnisti e i dottorandi con borsa
valgono le condizioni del contratto stipulato con l’Università. In particolare i
docenti titolari di un insegnamento devono coordinare i docenti (anche a
contratto) coinvolti nell’insegnamento in modo da:
- garantire
un’attività di ricevimento studenti di almeno due ore alla settimana nel
periodo in cui si tiene l’insegnamento,
- prevedere, su
richiesta degli studenti, almeno due interventi mensili, indicativamente di due
ore ciascuno, nei periodi in cui l’insegnamento è sospeso.
Il Consiglio della Scuola attiva forme di orientamento e
tutoraggio a favore degli studenti iscritti al Corso di Laurea Magistrale in
Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale prevedendo:
- la costituzione
di Commissioni per orientare gli studenti ai programmi di internazionalizzazione,
alla scelta dei percorsi di eccellenza e all’individuazione degli argomenti di
tesi e dei potenziali Relatori;
- il
coordinamento delle attività didattiche a livello di singoli anni di corso;
- il monitoraggio
dell’eventuale dispersione studentesca sulla base delle elaborazioni
statistiche fornite dall’ufficio di supporto al Nucleo di Valutazione e dalla
Segreteria studenti.
Art.
19 – Modalità di comunicazione delle informazioni
Tutte le informazioni relative al Corso di Laurea
Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale sono
disponibili sulle bacheche (anche virtuali) dell’Ateneo e, in particolare, sul
sito web della Scuola di Ingegneria: http://www.liuc.it/ingegneria
Art.
20 – Valutazione dell’efficacia
formativa e revisione del regolamento didattico
Allo scopo di effettuare una revisione periodica del
presente Regolamento e di verificare in modo strutturato e sistematico i
risultati delle attività didattiche, è previsto un sistema di valutazione della
qualità delle attività formative secondo quanto previsto dal D.M. 47 del 30
gennaio 2013.
Il Consiglio della Scuola valuta le risultanze di tali
verifiche e propone al Consiglio Accademico azioni di miglioramento per garantire la
miglior qualità dei livelli di apprendimento degli studenti, nel rispetto delle
procedure di autovalutazione e valutazione.
Art.
21 – Disposizioni transitorie ed entrata in vigore
Il regolamento entra in vigore il giorno della sua
emanazione con decreto rettorale a seguito della intervenuta approvazione da
parte del Consiglio di Amministrazione su proposta del Consiglio Accademico e
del Consiglio della Scuola.
Agli studenti già iscritti alla data di entrata in vigore
del presente regolamento è assicurata la conclusione dei corsi di studio e il
conseguimento del relativo titolo secondo gli ordinamenti e i regolamenti
didattici vigenti in precedenza. Gli studenti hanno peraltro la possibilità di
optare per l’iscrizione ai corsi di studio disciplinati dal presente
regolamento. Ai fini di tale opzione il Consiglio della Scuola, o organo da
esso delegato, definisce le corrispondenze tra i diversi ordinamenti, nel
rispetto della normativa e dei regolamenti vigenti.