Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza - Classe LMG/01 6° Anno Secondo Ciclo Semestrale
Il corso si propone di fornire agli studenti un ampio e approfondito quadro dell’ordinamento giuridico dell'Unione e delle Comunità europee. Tenuto conto dell’attuale fase di transizione, è richiesta agli studenti la conoscenza non solo dei dei trattati vigenti, così come da ultimo modificati dal trattato di Nizza del 2001 e dagli ultimi trattati di adesione, ma anche del trattato di Lisbona del dicembre 2007.
Premessa una presentazione di carattere storico-giuridico del processo di integrazione europea, dall’immediato secondo dopoguerra al Trattato di Lisbona, sarà in primo luogo illustrata la struttura istituzionale dell’Unione europea e il complesso processo decisionale che caratterizza il c.d. «metodo comunitario», alla luce dei principi relativi alle competenze comunitarie e al loro esercizio, sia sul piano interno che su quello delle relazioni esterne. Sarà inoltre esaminato il sistema delle fonti del diritto dell’Unione europea, con riguardo soprattutto all’ordinamento giuridico comunitario, e attentamente analizzato, alla luce della pertinente giurisprudenza, il rapporto tra il diritto comunitario e il diritto nazionale, dalla prospettiva della tutela degli individui. L’ultima parte del corso sarà infine dedicata al sistema di tutela giurisdizionale.
I. Origini e sviluppo dell’integrazione europea.
1. Le ragioni e le forme giuridiche dell’integrazione europea.
2. Lo sviluppo dell’integrazione europea: dal trattato CECA al trattato di Lisbona del 2007.
II. La struttura istituzionale dell’Unione europea.
3. La ripartizione delle competenze tra Unione europea e Stati membri; il principio di attribuzione; competenze esclusive e concorrenti; principio di sussidiarietà e proporzionalità.
4. Le relazioni esterne: in particolare, l’estensione e la natura della competenza esterna ala luce della giurisprudenza comunitaria.
5. La struttura c.d. a tre pilastri dell’attuale Unione europea: il pilastro comunitario; la politica estera e di sicurezza comune (PESC) e la cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale. L’unitarietà giuridica dell’Unione europea alla luce del Trattato di Lisbona.
6. Il quadro istituzionale unico dell'Unione europea: le istituzioni “politiche” (Consiglio europeo, Consiglio, Parlamento europeo e Commissione); le istituzioni giurisdizionali.
7. Gli altri organi comunitari: in particolare, gli organi dell’Unione economica e monetaria.
8. Le cooperazioni rafforzate.
III. Le fonti del diritto dell’Unione europea.
9. Le norme contenute nei trattati istitutivi (il c.d. diritto primario). I principi generali del diritto, in particolare i diritti umani fondamentali.
10. La cittadinanza dell’Unione europea.
11. Le fonti di diritto internazionale, consuetudinario e patrizio.
12. Il c.d. diritto secondario o derivato: A) le fonti dell’ordinamento giuridico comunitario.
13. Gli atti vincolanti: regolamenti, direttive e decisioni.
14. Gli atti non vincolanti e gli atti atipici.
15. B) Le fonti del III pilastro (cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale): in particolare, le decisioni-quadro e le decisioni.
16. Le procedure di formazione degli atti comunitari e degli atti del II e III pilastro.
17. Il rapporto tra le diverse fonti del diritto dell’Unione. Il rapporto tra i tre pilastri.
IV. Il rapporto tra il diritto dell’Unione europea e gli ordinamenti nazionali dal punto di vista degli individui.
18. La diretta efficacia delle norme comunitarie: il fondamento teorico, con riguardo alle diverse fonti; i presupposti; la portata e i limiti della diretta efficacia
19. L’obbligo di interpretazione dei diritto nazionale in senso conforme al diritto comunitario: fondamento e portata del principio; estensione alle decisioni-quadro adottate nell’ambito del III pilastro; limiti.
20. La responsabilità degli Stati membri per i danni causati ai singoli dalla violazione del diritto comunitario: fondamento e portata del principio; le condizioni della responsabilità statale (in part., la condizione della violazione grave e manifesta del diritto comunitario.
21. La tutela giurisdizionale effettiva dei diritti attribuiti agli individui dal diritto comunitario: principio dell’autonomia procedurale degli Stati membri; limiti posti dai principi di equivalenza ed effettività; applicazioni particolari.
22. Il primato del diritto comunitario sul diritto nazionale: gli orientamenti della Corte di giustizia e della Corte costituzionale italiana; la posizione del Trattato di LIsbona.
23. L’adeguamento dell’ordinamento italiano al diritto comunitario.
24. Norme comunitarie e ordinamento regionale italiano.
IV. Il sistema giurisdizionale dell’Unione europea.
25. La ripartizione di competenze tra Corte, Tribunale di primo grado e Camere giurisdizionali.
26. A) I procedimenti contenziosi: le controversie sul comportamento degli Stati membri (il ricorso di infrazione).
27. (segue): i giudizi sulla legittimità degli atti delle istituzioni comunitarie (ricorso di legittimità) e sul loro comportamento omissivo (ricorso in carenza).
28. (segue): le controversie in materia di responsabilità extracontrattuale della Comunità europea.
29. B) La giurisdizione non contenziosa della Corte di giustizia: il rinvio pregiudiziale di interpretazione e di validità come meccanismo di cooperazione giudiziaria con i giudici nazionali.
30. (segue): i pareri.
1) Pocar, F., Diritto dell’Unione e delle Comunità europee, Giuffrè, Milano, ultima edizione disponibile.
2) Materiale didattico di supporto che sarà reso disponibile sul sito web della Facoltà o presso d’Istituto, che consiste in particolare in una selezione ragionata della giurisprudenza relativa a taluni dei temi più importanti del corso. La comprensione di tale giurisprudenza, oggetto di attenta disamina nel corso delle lezioni, costituisce parte fondamentale della preparazione dell’esame. Per chi volesse approfondire, è poi consigliata la consultazione di:
Nascimbene, B., Condinanzi, M., (a cura di), Giurisprudenza di diritto comunitario. Casi scelti, Giuffrè, Milano, 2007.
3) È infine richiesta la conoscenza delle disposizioni dei Trattati istitutivi vigenti e del Trattato di Lisbona, relative agli argomenti elencati nel programma di cui sopra. A tal fine, tra le diverse raccolte normative esistenti, si consigliano in particolare:
Pocar, F., Tamburini, M., (a cura di), Norme fondamentali dell'Unione e della Comunità europea, Giuffrè, Milano, ultima edizione disponibile.
Nascimbene, B., (a cura di), Comunità e Unione europea. Trattati istitutivi, Giappichelli, Torino, ultima edizione disponibile.
4) La preparazione dell’esame sulla base di altri testi manualistici, italiani o stranieri, potrà essere concordata con il docente.