Diritto del mercato unico europeo
Versione originale pubblicata
Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza - Classe LMG/01 6° Anno Primo Ciclo Semestrale
Docenti
BERNASCONI SARA, Esercitazioni
SANTINI ANDREA, Lezioni
VITELLINO GAETANO, Titolare
Obiettivi del corso
Date per presupposte le nozioni sulla struttura istituzionale dell’Unione europea, impartite nell’ambito del corso base di Diritto dell’Unione e delle Comunità europee, il corso intende approfondire uno dei principali profili “sostanziali” del diritto comunitario, vale a dire la realizzazione del mercato interno.
Premessa una ricostruzione della nozione di mercato interno, anche alla luce della sua differenziazione rispetto a quella originaria di mercato comune, il corso si svilupperà attraverso l’analisi delle quattro libertà di circolazione di merci, persone, servizi e capitali, prestando particolare attenzione, oltre che alle norme dei Trattati e del diritto comunitario derivato, alla relativa giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunità europee.
Programma
1. Il mercato interno comunitario: nozione, origini e attuale sviluppo.
2. La libera circolazione delle merci.
2.1 L’ambito di applicazione.
2.2 L’abolizione dei dazi doganali e delle tasse di effetto equivalente.
2.3 Il divieto delle restrizioni quantitative e delle misure di effetto equivalente all’importazione e all’esportazione di merci.
2.4 (segue) Le misure indistintamente applicabili e le esigenze imperative d’interesse generale; le normative sulle modalità di vendita.
2.5 (segue) Il principio del mutuo riconoscimento e l’armonizzazione delle normative nazionali.
3. La libera circolazione delle persone fisiche.
3.1 La libera circolazione dei lavoratori subordinati.
3.2 La libera circolazione dei lavoratori autonomi e il mutuo riconoscimento dei diplomi.
3.3 Dalla libera circolazione degli operatori economici a uno “spazio senza frontiere interne”.
4. Il diritto di stabilimento e la libera prestazione dei servizi.
4.1 Le diverse modalità di esercizio dell’attività economica a dimensione intracomunitaria.
4.2 Il diritto di stabilimento: principio del trattamento nazionale e il suo superamento nella giurisprudenza comunitaria.
4.3 Il divieto di restrizioni alla libera prestazione transfrontaliera di servizi.
4.4 (segue) I limiti alla libertà di prestazione dei servizi a salvaguardia dell’interesse generale; in particolare, il distacco di lavoratori e la direttiva 96/71/CE.
4.5 Il principio dello Stato d’origine nella giurisprudenza comunitaria e nel diritto derivato: in particolare, la direttiva n. 2006/123/CE sui servizi nel mercato interno.
5. La libera circolazione dei capitali.
5.1 L’evoluzione della “quarta libertà” anteriormente al Trattato di Maastricht.
5.2 La disciplina introdotta dal Trattato di Maastricht e la sua interpretazione ad opera della Corte di giustizia.
Modalitą d'esame
La prova di esame si svolgerà al termine del corso e sarà esclusivamente orale. Dato il carattere monografico del corso, è vivamente consigliata la frequenza. Agli studenti frequentanti sarà proposta l’elaborazione e l’esposizione di pareri scritti su casi pratici nei quali vengono in rilievo i temi oggetto del corso, dei quali si terrà ampiamente conto in sede di esame finale.
Bibliografia
Per gli studenti frequentanti, l’esame si svolgerà sulla base degli appunti delle lezioni e dei materiali distribuiti nel corso delle stesse.
Per gli studenti non frequentanti, sarà richiesta la conoscenza, oltre che dei materiali didattici accessibili dal sito web della Facoltà o depositati presso la Segreteria dell’Istituto di diritto, anche del seguente manuale:
Strozzi, G., (a cura di), Diritto dell'Unione Europea. Parte speciale, Giappichelli, Torino, 2006, 2° ed. ampliata (fino a p. 291).