Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti indispensabili di conoscenza della struttura istituzionale dell'Unione europea, con riguardo soprattutto ai caratteri dell’ordinamento giuridico della Comunità europea, alla luce dei lavori attualmente in corso relativi al trattato istitutivo di una Costituzione per l’Europa.
Premessi rapidi cenni di carattere storico-giuridico al processo di integrazione europea, dall’immediato secondo dopoguerra ad oggi, sarà in primo luogo studiato il quadro istituzionale dell’Unione europea e il complesso processo decisionale che caratterizza il c.d. «metodo comunitario». Di seguito, si esamineranno quindi i principi relativi alle competenze comunitarie, con particolare riguardo alle competenze esterne, i principi fondamentali e il sistema delle fonti dell’ordinamento comunitario e, quindi, i meccanismi di controllo giurisdizionale. L’ultima parte del corso sarà infine dedicata al tema del rapporto tra il diritto comunitario e il diritto nazionale, con particolare attenzione alla posizione dei singoli e ai mezzi di tutela a loro disposizione.
1. Il processo di integrazione europea dal secondo dopoguerra alla Costituzione per l’Europa.
2. La nascita delle Comunità europee e i successivi allargamenti. L’istituzione dell’Unione europea.
3. La struttura c.d. a tre pilastri dell’Unione europea: il pilastro comunitario; la politica estera e di sicurezza comune (PESC) e la cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale.
4. Il quadro istituzionale dell'Unione europea: Consiglio europeo, istituzioni e organi comunitari.
5. Le procedure di formazione delle norme comunitarie.
6. Le fonti del diritto comunitario: la ripartizione delle competenze tra Comunità e Stati membri; il principio di attribuzione; competenze esclusive e concorrenti; principio di sussidiarietà e proporzionalità.
7. Le norme contenute nei trattati istitutivi (il c.d. diritto primario).
8. I principi fondamentali dell’ordinamento comunitario.
9. La cittadinanza europea.
10. La competenza esterna e gli accordi con Stati terzi.
11. Le norme emanate dalle istituzioni comunitarie (il c.d. diritto derivato). Atti vincolanti: regolamenti, direttive e decisioni.
12. Gli atti non vincolanti: raccomandazioni e pareri. Altri atti.
13. La funzione giurisdizionale nell’ordinamento comunitario.
14. Il controllo giurisdizionale del comportamento degli Stati (procedura di infrazione) e delle istituzioni comunitarie (ricorso di legittimità e in carenza).
15. L’adeguamento dell’ordinamento italiano al diritto comunitario primario e derivato.
16. Il rapporto tra il diritto comunitario e il diritto nazionale: l’effetto diretto e il principio della primauté del diritto comunitario.
17. Il meccanismo del rinvio pregiudiziale.
18. Le sanzioni per la violazione del diritto comunitario: l’obbligo risarcitorio dello Stato inadempiente nei confronti dei singoli.
La prova di esame si svolgerà al termine del corso e sarà esclusivamente orale. Durante il corso verranno distribuito agli studenti frequentanti materiali dottrinali e giurisprudenziali per l’approfondimento di specifici temi, della cui conoscenza sarà tenuto debito conto in sede di esame.