Diritto dell'Unione Europea
Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza - Classe LMG/01 Secondo Ciclo Semestrale
Docenti
MARTIGNONI ELENA, Esercitazioni
MALATESTA ALBERTO, Titolare
VITELLINO GAETANO, Lezioni
Obiettivi del corso
Il corso si propone di fornire agli studenti un ampio e
approfondito quadro dell’ordinamento giuridico dell'Unione e delle Comunità europee,
con precipuo riguardo agli aspetti istituzionali. Oggetto del corso è il
diritto attualmente vigente ma, anche in considerazione dell’attuale fase di transizione,
si terrà conto delle principali innovazioni previste dal trattato istitutivo di
una Costituzione per l’Europa, firmato a Roma il 29 ottobre 2004. Si raccomanda
pertanto vivamente agli studenti la lettura dei trattati vigenti, così come da
ultimo modificati dal trattato di Nizza del 2001 e dall’ultimo trattato di
adesione (Atene, 2003), ma anche del trattato sulla Costituzione per l’Europa,
la cui conoscenza è imprescindibile per la preparazione dell’esame.
Premessa una presentazione di carattere storico-giuridico del
processo di integrazione europea, dall’immediato secondo dopoguerra alla
Costituzione per l’Europa, sarà in primo luogo illustrata la struttura istituzionale
dell’Unione europea e il complesso processo decisionale che caratterizza il
c.d. «metodo comunitario», alla luce dei principi relativi alle competenze
comunitarie e al loro esercizio, sia sul piano interno che su quello delle
relazioni esterne. Saranno inoltre esaminati il sistema delle fonti del diritto
dell’Unione europea, con riguardo soprattutto ma non solo all’ordinamento
giuridico comunitario, e il sistema di tutela giurisdizionale. L’ultima parte
del corso sarà infine dedicata al tema del rapporto tra il diritto comunitario
e il diritto nazionale, con particolare attenzione alla posizione dei singoli e
ai mezzi di tutela a loro disposizione.
Programma
I. Origini e sviluppo dell’integrazione europea.
1. Il processo di integrazione dal secondo dopoguerra alla
Costituzione per l’Europa (trattato di Roma del 29 ottobre 2004).
2. L’allargamento dell’Unione europea a nuovi Stati.
3. Gli accordi di associazione con Stati terzi.
II. La struttura istituzionale dell’Unione europea.
4. La ripartizione delle competenze tra Unione europea e
Stati membri; il principio di attribuzione; competenze esclusive e concorrenti;
principio di sussidiarietà e proporzionalità.
5. La struttura c.d. a tre pilastri dell’attuale Unione
europea: il pilastro comunitario; la politica estera e di sicurezza comune
(PESC) e la cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale. Le novità
previste dalla Costituzione europea.
6. Le relazioni esterne; gli accordi con Stati terzi e
organizzazioni internazionali; principio del parallelismo delle competenze;
natura della competenza esterna; gli accordi misti.
7. Il quadro istituzionale unico dell'Unione europea; il
Consiglio europeo.
8. Le istituzioni: Parlamento europeo; Commissione;
Consiglio; Corte di giustizia; Corte dei conti.
9. Gli altri organi comunitari: in particolare, gli organi
dell’Unione economica e monetaria.
10. Le procedure di formazione degli atti comunitari.
11. Le cooperazioni rafforzate.
12. La cittadinanza dell’Unione europea.
III. Le fonti del diritto dell’Unione europea.
13. Le norme contenute nei trattati istitutivi (il c.d.
diritto primario). Le modifiche dei trattati istitutivi: i principi generali
del diritto e la tutela dei diritti fondamentali.
A) Le fonti dell’ordinamento giuridico comunitario
secondario o derivato.
14. Gli atti vincolanti: regolamenti, direttive e decisioni.
15. Gli atti non vincolanti: raccomandazioni e pareri. Altri
atti.
B) Le fonti del III pilastro (cooperazione di polizia e
giudiziaria in materia penale): in particolare, le decisioni-quadro e le
decisioni.
IV. La tutela giurisdizionale nell’Unione europea.
16. La ripartizione di competenze tra Corte, Tribunale di
primo grado e Camere giurisdizionali.
A) I procedimenti contenziosi.
17. Le controversie sul comportamento degli Stati membri (il
ricorso di infrazione).
18. I giudizi sulla legittimità degli atti delle istituzioni
comunitarie (ricorso di legittimità) e sul loro comportamento omissivo (ricorso
in carenza).
19. Le controversie in materia di responsabilità della
Comunità europea.
B) La giurisdizione non contenziosa della Corte di
giustizia.
20. Il rinvio pregiudiziale come meccanismo di cooperazione
giudiziaria con i giudici nazionali.
21. I pareri.
V. Il rapporto tra ordinamento dell’Unione europea e
ordinamenti nazionali.
22. Il problema dell’adeguamento dell’ordinamento italiano
al diritto comunitario: la posizione della Corte di giustizia e quella della
Corte costituzionale.
23. Norme comunitarie e ordinamento regionale italiano.
24. Il principio dell’effetto diretto delle norme
comunitarie; presupposti; la negazione dell’efficacia in senso orizzontale
delle direttive; le decisioni-quadro adottate nell’ambito del III pilastro.
25. Il principio dell’interpretazione in senso conforme.
26. Il rimedio risarcitorio a favore del singolo per i danni
subiti a causa della violazione del diritto comunitario imputabile a uno Stato
membro.
Modalità d'esame
La prova di esame si svolgerà al termine del corso e sarà
esclusivamente orale. Durante il corso verranno distribuiti agli studenti
frequentanti materiali dottrinali e giurisprudenziali per l’approfondimento di
specifici temi, della cui conoscenza sarà tenuto debito conto in sede di esame.
Il corso sarà completato da un ciclo di seminari di approfondimento su temi
specifici, non necessariamente oggetto di disamina durante il corso. La
frequenza dei seminari e la conoscenza dei temi ivi trattati saranno tenuti in
debito conto in sede di esami.
Integrazione
(II) Gli studenti che intendono passare dai corsi di laurea
triennale e specialistica al corso di laurea magistrale (quinquennale) e che
abbiano già superato l’esame secondo il programma del precedente A.A. dovranno
sostenere una prova orale integrativa consistente, in via alternativa:
a) nella
discussione di un elaborato scritto (10/20 cartelle) su un tema da concordare
con il docente;
b) nella
verifica della conoscenza dei seguenti contributi:
1) Tesauro, G., Diritto comunitario, Cedam, Padova,
2005, 4ª ed. (pagg. 160-186),
oppure Strozzi, G., Diritto dell’Unione europea. Parte
istituzionale, Giappichelli, Torino, 2005, 3ª ed. (pagg. 198-218).
2) Il capitolo sulle relazioni
esterne della Comunità del manuale: Gaja, G., Introduzione al diritto comunitario, Laterza, Bari, 2005.
(III) Per gli studenti della laurea magistrale quinquennale,
il programma di esame comprende sia quello per gli studenti della laurea
triennale di cui al punto (I) sia quello integrativo di cui al punto (II) lett.
b).
Bibliografia
(I) Per gli studenti della laurea triennale, il programma di esame è il seguente:
1) Pocar, F., Diritto dell’Unione e delle Comunità europee, Giuffrè, Milano, 2004, 9ª ed. (o edizione successiva)., .
2) Materiale didattico di supporto che sarà reso disponibile sul sito web della Facoltà o presso la Segreteria d’Istituto.
È infine richiesta la conoscenza delle disposizioni dei Trattati istitutivi vigenti e della Costituzione per l’Europa relative agli argomenti elencati nel programma di cui sopra. A tal fine, tra le diverse raccolte normative esistenti, si consigliano in particolare:
Pocar, F., Tamburini, M., (a cura di), Norme fondamentali dell'Unione e della Comunità europea, Giuffrè, Milano, , ultima edizione disponibile, .
Nascimbene, B., (a cura di), Comunità e Unione europea. Trattati istitutivi, Giappichelli, Torino, , ultima edizione disponibile, .