- I. Origini e sviluppo dell’integrazione europea.
1. Il processo di integrazione dal secondo dopoguerra alla
Costituzione per l’Europa (trattato di Roma del 29 ottobre 2004).
2. L’allargamento dell’Unione europea a nuovi Stati.
3. Gli accordi di associazione con Stati terzi.
- II. La struttura istituzionale dell’Unione europea.
4. La ripartizione delle competenze tra Unione europea e
Stati membri; il principio di attribuzione; competenze esclusive e concorrenti;
principio di sussidiarietà e proporzionalità.
5. La struttura c.d. a tre pilastri dell’attuale Unione
europea: il pilastro comunitario; la politica estera e di sicurezza comune
(PESC) e la cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale. Le novità
previste dalla Costituzione europea.
6. Le relazioni esterne; gli accordi con Stati terzi e
organizzazioni internazionali; principio del parallelismo delle competenze;
natura della competenza esterna; gli accordi misti.
7. Il quadro istituzionale unico dell'Unione europea; il
Consiglio europeo.
8. Le istituzioni: Parlamento europeo; Commissione;
Consiglio; Corte di giustizia; Corte dei conti.
9. Gli altri organi comunitari: in particolare, gli organi
dell’Unione economica e monetaria.
10. Le procedure di formazione degli atti comunitari.
11. Le cooperazioni rafforzate.
12. La cittadinanza dell’Unione europea.
- III. Le fonti del diritto dell’Unione europea.
13. Le norme contenute nei trattati istitutivi (il c.d.
diritto primario). Le modifiche dei trattati istitutivi: i principi generali
del diritto e la tutela dei diritti fondamentali.
A) Le fonti dell’ordinamento giuridico comunitario
secondario o derivato.
14. Gli atti vincolanti: regolamenti, direttive e decisioni.
15. Gli atti non vincolanti: raccomandazioni e pareri. Altri
atti.
B) Le fonti del III pilastro (cooperazione di polizia e
giudiziaria in materia penale): in particolare, le decisioni-quadro e le
decisioni.
- IV. La tutela giurisdizionale nell’Unione europea.
16. La ripartizione di competenze tra Corte, Tribunale di
primo grado e Camere giurisdizionali.
A) I procedimenti contenziosi.
17. Le controversie sul comportamento degli Stati membri (il
ricorso di infrazione).
18. I giudizi sulla legittimità degli atti delle istituzioni
comunitarie (ricorso di legittimità) e sul loro comportamento omissivo (ricorso
in carenza).
19. Le controversie in materia di responsabilità della
Comunità europea.
B) La giurisdizione non contenziosa della Corte di
giustizia.
20. Il rinvio pregiudiziale come meccanismo di cooperazione
giudiziaria con i giudici nazionali.
21. I pareri.
- V. Il rapporto tra ordinamento dell’Unione europea e
ordinamenti nazionali.
22. Il problema dell’adeguamento dell’ordinamento italiano
al diritto comunitario: la posizione della Corte di giustizia e quella della
Corte costituzionale.
23. Norme comunitarie e ordinamento regionale italiano.
24. Il principio dell’effetto diretto delle norme
comunitarie; presupposti; la negazione dell’efficacia in senso orizzontale
delle direttive; le decisioni-quadro adottate nell’ambito del III pilastro.
25. Il principio dell’interpretazione in senso conforme.
26. Il rimedio risarcitorio a favore del singolo per i danni
subiti a causa della violazione del diritto comunitario imputabile a uno Stato
membro.