Guida dello studente: Scuola di Ingegneria Industriale A.A. 2017/18


Regolamento Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale

Art. 1 – Denominazione e classe di appartenenza
In virtù delle delibere del Consiglio della Facoltà di Ingegneria del 14/12/2009 e 18/01/2010, del Senato Accademico del 20.01.2010 e del Consiglio di Amministrazione del 26.01.2010, è istituito presso l’Università Carlo Cattaneo – LIUC di Castellanza (VA), Scuola di Ingegneria Industriale, il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale appartenente alla Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria Gestionale (classe LM-31).
 
Art. 2 – Obiettivi formativi
Obiettivo formativo del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale è formare laureati che rispettino i requisiti formativi della Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria Gestionale e che quindi devono:
- conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi complessi dell'ingegneria che richiedono un approccio interdisciplinare;
- conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici dell'ingegneria, sia in generale sia in modo approfondito, relativamente a quelli dell'ingegneria gestionale, in modo da saper identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi che richiedono un approccio interdisciplinare;
- essere capaci di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi;
- essere capaci di progettare e gestire esperimenti di elevata complessità;
- avere capacità di carattere trasversale;
- avere conoscenze nel campo dell'organizzazione aziendale (cultura d'impresa) e dell'etica professionale;
- essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
 
Per raggiungere questi obiettivi il percorso formativo della laurea magistrale si articola in un primo anno caratterizzato da insegnamenti riconducibili ai Settori Scientifico Disciplinari (SSD) caratterizzanti (principalmente l’ingegneria economico-gestionale e gli impianti industriali meccanici). Rientrano inoltre nel programma insegnamenti connessi coi metodi e modelli per l’analisi di contesti operativi e coi sistemi informativi aziendali, al fine di approfondire le conoscenze acquisite nei precedenti corsi di studio e affrontare in modo appropriato le discipline di contenuto più specialistico e applicativo dell’anno successivo.
Il secondo anno prevede la combinazione tra insegnamenti di approfondimento delle tematiche caratterizzanti e quelli a scelta dello studente, raggruppati in percorsi, tra i quali lo studente potrà scegliere quello a lui più confacente, orientati a definire una caratterizzazione forte e riconoscibile del curriculum dell’allievo. Nel corso del secondo anno lo studente deve svolgere anche un tirocinio in un’azienda o presso un ente di ricerca.
 
La figura del laureato magistrale si caratterizza pertanto per:
- una solida preparazione per la gestione del sistema impresa;
- la capacità di analizzare e interpretare i rapporti nelle filiere di prodotti;
- la capacità di guidare (leadership) gruppi di persone e la capacità di rapportarsi positivamente con collaboratori con diverse responsabilità e conoscenze.
 
La preparazione interdisciplinare, la flessibilità e la capacità di applicare il metodo ingegneristico alla progettazione di soluzioni per problemi complessi rendono il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale capace di inserirsi con facilità in diverse posizioni di responsabilità sia nelle imprese manifatturiere o di servizi, sia nella libera professione, sia nelle amministrazioni pubbliche. Solo a titolo esemplificativo sono elencate le seguenti aree di competenza:
- gestione dell'innovazione e dello sviluppo di prodotti e processi;
- progettazione avanzata dei processi aziendali;
- pianificazione e programmazione della produzione;
- progettazione e gestione di sistemi complessi;
- gestione degli approvvigionamenti di materiali e componenti e della distribuzione di prodotti finiti;
- project management;
- controllo di gestione;
- analisi di settori industriali e valutazione degli investimenti;
- marketing industriale.
La progettazione e lo svolgimento di una valida tesi di laurea magistrale supporta il raggiungimento di una buona capacità di elaborazione dei problemi e di una consistente autonomia decisionale e operativa.
 
Art. 3 – Risultati di apprendimento attesi (descrittori europei del titolo di studio)
Conoscenza e comprensione (knowledge and understanding)
Un laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale deve aver acquisito una conoscenza e una comprensione approfondite di tutti gli aspetti dell’Ingegneria Gestionale e, in particolare, della gestione aziendale, della produzione e della logistica.
Rispetto a un laureato triennale, un laureato magistrale deve essere in grado di comprendere meglio la complessità “sistemica” dell’impresa e del contesto dove essa opera. Il laureato magistrale deve cioè riuscire ad affrontare (anche con la capacità di progettarne le soluzioni) problematiche aziendali che per loro natura hanno una caratterizzazione marcatamente “trasversale”, nel senso che richiedono modelli interpretativi e approcci risolutivi originali e basati sulla contemporanea considerazione delle variabili tecnologiche, organizzative e strategiche.
Le conoscenze e competenze sono raggiunte attraverso la frequenza attiva dello studente alle lezioni, lo studio su testi di livello avanzato e, in molti casi, la realizzazione di progetti individuali o di gruppo.
 
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Un laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale deve:
-    saper utilizzare le conoscenze acquisite per modellare, analizzare e risolvere problemi di gestione di sistemi complessi;
-    saper progettare i processi aziendali, con particolare riferimento ai sistemi produttivi e distributivi e alla gestione della tecnologia;
-    saper risolvere i problemi tipici dell'Ingegneria Gestionale applicando le opportune metodologie, eventualmente innovative rispetto a quanto proposto tradizionalmente;
-    essere in grado di verificare se sussistano le condizioni per sviluppare approcci "ad hoc" per risolvere problematiche emergenti in contesti incerti.
Un momento importante per dimostrare l’acquisizione di conoscenza e comprensione è costituito dalla elaborazione della tesi finale, nel corso della quale lo studente avrà modo di affrontare un problema complesso, comprendendo e proponendo soluzioni che riuniscano teoria e pratica.
 
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale deve sviluppare la capacità di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, prevedendo le implicazioni a largo spettro delle proprie scelte. Si troverà ad affrontare tutti quei problemi dell'ingegneria che richiedono un approccio interdisciplinare e, nel progettare le soluzioni di questi problemi, il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale deve saper considerare anche le responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle soluzioni proposte.
Molti degli insegnamenti del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale, richiedono l'elaborazione di progetti, anche di gruppo, la stesura di relazioni, la valutazione critica di situazioni incerte. Tutto ciò accompagna lo studente ad assumere un crescente grado di autonomia di giudizio e di responsabilità delle scelte.
 
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale deve essere in grado di discutere con un insieme di persone e figure professionali eterogeneo, ampio e diversificato per competenze, età e cultura, assumendo anche il ruolo di leader nella gestione dei progetti e dei gruppi. Inoltre, il laureato magistrale deve saper lavorare e comunicare efficacemente in contesti internazionali.
Per accompagnare lo studente nella maturazione e nella crescita della sua abilità di comunicazione, il corso di studi è stato impostato in modo che in alcuni insegnamenti e nel lavoro di tesi siano comprese forme di verifica e modalità di partecipazione attiva dello studente, incentivando l'attitudine propositiva e valutando la capacità di presentazione e di comunicazione dei risultati del lavoro svolto.
 
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale deve possedere una capacità di apprendimento che gli consenta di affrontare in modo efficace le mutevoli problematiche lavorative connesse con l'innovazione tecnologica e organizzativa nel campo dei processi industriali in generale e logistico-produttivi in particolare, in linea con i mutamenti e la rapida evoluzione del sistema economico e produttivo.
Strumento utile al perfezionamento delle competenze cognitive e relazionali è la tesi di laurea, che prevede che lo studente svolga in modo originale un progetto o una ricerca. La tesi di laurea sarà quindi un importante strumento utile al perfezionamento non solo delle abilità cognitive, ma anche relazionali (soft skills), stimolando lo studente a confrontarsi con vari ambienti organizzativi.
 
Art. 4 – Organizzazione e durata del Corso di Laurea Magistrale
La durata normale del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale è di due anni. Per conseguire la laurea magistrale lo studente deve acquisire non meno di 120 crediti formativi universitari (CFU) coerenti con l’ordinamento didattico vigente e l’offerta formativa prescelta
Il credito formativo misura sinteticamente il lavoro complessivo necessario allo studente per acquisire le conoscenze e le abilità caratterizzanti il corso di studio ed equivale a un impegno per lo studente di 25 ore tra attività in aula, studio individuale, stage e altre attività formative. Ogni anno di corso comprende mediamente 60 crediti e, di conseguenza, comporta circa 1500 ore di impegno effettivo. Il numero di crediti attribuito a ciascun insegnamento può essere diverso.
Lo studente può presentare in Segreteria Studenti la richiesta di anticipo della frequenza agli insegnamenti dell’anno di corso successivo a quello di iscrizione per un numero massimo di 20 CFU. La domanda deve pervenire entro le prime tre settimane del semestre di erogazione degli insegnamenti.
 
Art. 5 – Accesso al Corso di Laurea Magistrale
Ogni anno il Consiglio di Amministrazione, su indicazione del Consiglio Accademico e sentito il Consiglio della Scuola, delibera il numero programmato di accesso al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale avuto riguardo alle risorse a disposizione in termini di strutture e di docenti.
Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale occorre:
1. possedere un titolo di studio idoneo ai sensi della normativa vigente
2. possedere adeguati requisiti curriculari universitari, ossia alternativamente:
a) Titolo conseguito in una delle seguenti classi di laurea: L-7 Ingegneria civile e ambientale, L-8 Ingegneria dell'informazione, L-9 Ingegneria industriale
b) possesso di un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline dell'ingegneria, propedeutiche a quelle caratterizzanti previste dalla classe di laurea magistrale, avendo conseguito nel percorso formativo precedente:
- almeno 30 CFU in discipline scientifiche di base (MAT, INF, ING-INF/05, CHIM, SECS-S/01-03,06, FIS)
- almeno 30 CFU in discipline ingegneristiche caratterizzanti, integrative o affini (ICAR, ING-IND, ING-INF, SECS-P/05-11, IUS/01,04,)
3. essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, la lingua inglese anche con riferimento al lessico disciplinare. Gli studenti stranieri dovranno inoltre dare prova della conoscenza della lingua italiana. Per validare tali conoscenze il candidato dovrà
·                     Essere in possesso di una certificazione rilasciata da un ente accreditato che attesti un livello di conoscenza linguistica almeno pari a B2 del Quadro Europeo di Riferimento
oppure
·                     Dichiarare o certificare di aver seguito almeno un semestre accademico svolto in lingua inglese (in lingua italiana per gli studenti stranieri) in Italia o all’estero.
Per gli studenti sprovvisti dei requisiti linguistici sopra esposti sarà effettuata una verifica di conoscenza della lingua inglese con prova interna.
4. possedere un’adeguata preparazione atta a perseguire studi superiori in ingegneria gestionale, verificata valutando la domanda di ammissione.
 
Se dall’esito della verifica del percorso formativo risultasse una carenza relativa ai CFU sopra elencati, ai candidati sarà data la possibilità di recuperare tali carenze mediante appositi test preceduti eventualmente da seminari extracurriculari o altre forme di supporto alla preparazione.
Nel caso le carenze non siano recuperate entro il termine stabilito dal Consiglio della Scuola, l’iscrizione sarà annullata e si procederà alla restituzione della tassa di iscrizione già versata.
In alcun caso lo studente avrà diritto al riconoscimento delle attività didattiche eventualmente superate con esito positivo.
Fermi restando i criteri sopracitati, possono pre-iscriversi al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale gli studenti che stiano completando la laurea triennale purché abbiano conseguito 140 CFU. L’iscrizione si perfeziona solo al conseguimento del titolo triennale entro il termine stabilito dall’Università.
 
La Scuola – direttamente o attraverso idoneo procedimento di valutazione delegato - può proporre un piano degli studi modificato che preveda insegnamenti atti a colmare eventuali carenze in sostituzione di altre conoscenze già maturate durante il percorso di laurea triennale. Lo studente potrà quindi chiedere l’iscrizione e contestualmente la modifica del piano degli studi, definendo così un piano degli studi individuale.
 
Ai fini dell’ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale valgono anche le seguenti considerazioni:
- le classi di laurea (di primo livello) indicate dal DM 509/99 sono equiparate alle corrispondenti classi di laurea definite nel DM 270/04 e qui utilizzate come riferimento;
- i titoli di Laurea Magistrale o Specialistica (laurea di secondo livello) ovvero di vecchio ordinamento (precedenti cioè all’ordinamento definito con il DM 509/99) vengono considerati come equivalenti a quelli di primo livello delle corrispondenti classi di laurea. Tuttavia sulla base del curriculum del candidato potranno essere riconosciuti ulteriori crediti per l’abbreviazione della carriera;
- i candidati in possesso di un titolo di Diploma Universitario ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero dovranno sottoporre il proprio curriculum alla Direzione della Scuola. Il Direttore (o suo delegato), eventualmente coadiuvato da un’apposita Commissione di ammissione, provvede a definire l’ammissibilità della richiesta e gli eventuali vincoli al pano di studi.
 
L'immatricolazione per trasferimento da altra Università o da altro corso di studio è soggetta a valutazione della Scuola direttamente o attraverso procedimento di valutazione idoneo delegato, circa la sussistenza dei requisiti necessari nel rispetto della normativa e dei regolamenti.
Il Consiglio della Scuola definisce direttamente o  attraverso procedimento di valutazione idoneo delegato con apposita delibera, il numero di CFU convalidabili per attività universitarie svolte in precedenza (DM 270/2004 art. 5, comma 5) nonché l’anno di iscrizione.
In relazione al numero di CFU convalidati, la Scuola riconosce la possibilità di richiedere di avere un carico didattico fino a 60 CFU anticipando insegnamenti degli anni successivi, fatto salvo quanto specificato nell’articolo 4 comma 3.
La Segreteria studenti istruisce le pratiche relative alle richieste di trasferimento.
Si riconoscono al massimo 20 CFU per attività formative extra-universitarie e per conoscenze e abilità professionali certificate (DM 270/2004 art.5 c. 7 e DM 16/3/2007).
Per le attività formative (per esempio corsi di formazione tecnica superiore) cui l’Università abbia partecipato per la progettazione e l’organizzazione sono riconosciuti CFU fino ad un massimo di 60 e comunque in relazione al numero di CFU previsti per dette attività.
 
Art. 6 – Attività formative
Le attività formative prevedono un’ampia gamma di argomenti riconducibili prevalentemente alle discipline caratterizzanti l’ingegneria gestionale, oltre all’acquisizione di competenze complementari. Gli organi accademici deputati assicurano un costante aggiornamento delle attività formative al fine di assicurare il miglior processo formativo possibile per gli studenti, nel rispetto del vigente ordinamento didattico.
La didattica è strutturata secondo un calendario semestrale in modo da favorire l’adesione a progetti di scambio internazionale.
La frequenza, ancorché non obbligatoria, è consigliata. I singoli docenti possono, per gli insegnamenti loro affidati, prevedere programmi e/o modalità di esame differenziati tra studenti frequentanti e non frequentanti purché di tali differenze sia dato esplicito ed esauriente avviso nel programma dell’insegnamento. È responsabilità del docente titolare dell’insegnamento accertare e certificare, laddove richiesta, la presenza alle lezioni.
Eventuali vincoli di propedeuticità tra le diverse attività formative sono decisi, su proposta dei responsabili degli insegnamenti, dal Consiglio della Scuola e resi pubblici nella apposita sezione del portale dell’Università, denominata “Guida dello Studente”.
 
Art. 7 – Offerta formativa
Nell’offerta formativa pubblicata nel portale di Ateneo viene riportata l’indicazione dei singoli insegnamenti con i rispettivi numeri di CFU, Settore Scientifico Disciplinare (SSD) e natura dell’attività formativa (caratterizzante, affine o integrativa, altra attività), oltre che l’indicazione dei singoli insegnamenti.
Gli insegnamenti proposti agli studenti come possibili opzioni per le attività formative a libera scelta dello studente sono riportati anch’essi nell’offerta formativa.
 
Una caratteristica rilevante degli insegnamenti opzionali proposti dalla Scuola di Ingegneria per gli allievi del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale è l’adozione di metodologie formative che siano capaci di trasmettere le conoscenze tecnico-disciplinari e, contemporaneamente, di sviluppare competenze metodologiche e capacità relazionali. In questi corsi sono enfatizzate le forme di didattica interattiva, i lavori di gruppo con dimensione progettuale interdisciplinare, le presentazioni scritte e orali degli studenti. Inoltre la proposta della Scuola s’incentra su vari percorsi tra loro alternativi che permettano agli studenti di approfondire un tema specifico seguendo un ciclo d’insegnamenti corrispondente a un numero significativo di crediti in modo da caratterizzare meglio la loro formazione. Il Consiglio della Scuola si riserva la possibilità di modificare di anno in anno tali percorsi, composti da insegnamenti a scelta, sviluppandoli anche con la collaborazione del mondo imprenditoriale, in relazione all’evoluzione degli obiettivi formativi, delle competenze accademiche e delle esigenze del mercato del lavoro. Le variazioni determinano l’aggiornamento dell’apposita sezione del portale dell’Università, denominata “Guida dello Studente”.
La Scuola si riserva la possibilità di proporre la cancellazione degli insegnamenti opzionali che dovessero risultare scelti da un numero di studenti inferiore a 10. Della cancellazione verrà data opportuna comunicazione agli studenti interessati, concordando con gli stessi la necessaria modifica del piano degli studi.
 
Art. 8 – Definizione dei percorsi di studio individuale
All’atto dell’immatricolazione, ogni studente fornisce un’indicazione preliminare del percorso a scelta che intende seguire.
Tale scelta può essere modificata, collegandosi alla Segreteria On Line, entro il termine deliberato dal Consiglio della Scuola e indicato nell’apposita sezione del portale dell’Università, denominata “Guida dello Studente”. Decorso il termine suddetto, per mutare il percorso prescelto, lo studente deve proporre richiesta motivata al Direttore della Scuola, il quale decide in proposito, anche avuto riguardo alle circostanze per le quali la domanda è maturata.
 
Gli esami sostenuti presso le Università partner o altre Università nel quadro dei programmi di mobilità gestiti dall’Ufficio Relazioni Internazionali sono sempre riconosciuti nel piano degli studi, secondo quanto previsto nel Learning Agreement che viene approvato prima della partenza. Analogamente possono essere riconosciute anche attività superate nel quadro di altri programmi (per esempio “Free - Mover”, “Winter&Summer School”, Intensive Programme) purché sia stata verificata, da parte dell’Ufficio e/o della Scuola, la coerenza dei contenuti con il corso di studi frequentato.
 
Art. 9 – Accertamento di conoscenze e competenze: acquisizione dei crediti
L’acquisizione dei crediti associati alle diverse attività formative si ottiene con il superamento di un esame o di altra forma di verifica del profitto. Il voto o il giudizio indicano il livello di profitto raggiunto dallo studente. Il programma di ciascuna attività formativa deve presentare anche le modalità di svolgimento delle prove d’esame o delle altre eventuali forme di verifica del profitto.
La partecipazione alle prove di verifica del profitto, esame o altro, è subordinata alla relativa iscrizione che avviene on line mai oltre il terzo giorno lavorativo precedente la data della prova.
Non sono permesse eccezioni, salvo in caso di forza maggiore.
L’ammissione alle prove di verifica del profitto per l’acquisizione dei crediti, esame o altro, è subordinata all’ottenimento della frequenza delle relative attività formative.
La valutazione degli insegnamenti afferenti specifici SSD è in trentesimi, mentre negli altri casi si esplicita in un giudizio di “Approvato”/”Non Approvato”. I CFU di un insegnamento sono acquisiti se la valutazione della prova è di almeno 18/30 o se si concretizza in un giudizio di “Approvato”.
Poiché il Consiglio della Scuola può proporre al Consiglio Accademico di cambiare l’offerta formativa al fine di aggiornarla rispetto alle esigenze del mercato del lavoro e all’evolversi delle discipline, le prove di accertamento di competenze e conoscenze per l’assegnazione dei CFU per gli insegnamenti per i quali è disposta la cessazione, sono comunque garantite. Per gli esami di tali insegnamenti, il Consiglio della Scuola deve individuare la Commissione d’esame, tenuto conto delle competenze dei docenti dello stesso SSD o settore affine.
La valutazione degli insegnamenti seguiti all’estero, di cui all’articolo precedente, avviene secondo le regole dell’università ospite. Le valutazioni sono quindi comparate in coerenza con il sistema di trasferimento di crediti (scale di conversione).
 
Art. 10 – Accertamento di conoscenze e competenze: sanzioni
Il tentativo dello studente di falsare le prove di accertamento di conoscenze e competenze avvalendosi di aiuti impropri è sanzionato col ritiro del compito e la valutazione negativa della prova. I docenti redigono apposito verbale e lo trasmettono al Rettore per l'adozione di eventuali ulteriori provvedimenti sanzionatori. La procedura per l’adozione delle sanzioni è avviata secondo quanto previsto dal Codice Etico, pubblicato sul portale dell’Ateneo, da intendersi qui interamente richiamato e, in particolare, a mente degli articoli 10 e 27 di tale Codice.
 
Art. 11 – Accertamento di conoscenze e competenze: prove parziali
I docenti possono organizzare negli appositi periodi previsti dal Calendario Didattico deliberato dal Consiglio di Scuola, delle prove intermedie e parziali.
I risultati di tali prove concorrono alla formulazione finale dell’insegnamento secondo i criteri esplicitati dai docenti. Gli esiti sono pubblicati nel sistema “Segreteria On Line
Anche per le prove parziali i docenti devono tenere una sessione di consultazione degli elaborati.
 
Le valutazioni intermedie e parziali decadono qualora lo studente non completi l’intero percorso di valutazione previsto per l’insegnamento entro la prima sessione di appelli successiva alla conclusione dello stesso, fatta salva la possibilità del titolare dell’insegnamento di estendere l’arco temporale di validità.
 
Art. 12 – Accertamento di conoscenze e competenze: sessioni di esame
Il calendario delle sessioni d’esame è definito dal Consiglio della Scuola contestualmente al calendario dell’attività didattica dell’anno accademico.

Sono quindi previste tre sessioni d’esame ordinarie e due straordinarie:

- ordinaria invernale (gennaio/febbraio);

- ordinaria estiva (giugno/luglio);

- ordinaria autunnale (settembre);

- prolungamento straordinario della sessione autunnale (ottobre/novembre/dicembre);

- prolungamento straordinario della sessione invernale (marzo/aprile).

Per tutti gli insegnamenti che si svolgono nel primo semestre sono previsti due appelli nella sessione invernale, mentre  per tutte le altre sessioni è previsto un solo appello per ogni insegnamento.
Per tutti gli insegnamenti che si svolgono nel secondo semestre sono previsti due appelli nella sessione estiva, mentre per tutte le altre sessioni è previsto un solo appello per ogni insegnamenti
I prolungamenti straordinari sono riservati agli studenti iscritti fuori corso, salvo quanto indicato nei paragrafi successivi.

Nei prolungamenti straordinari delle sessioni gli studenti iscritti in corso possono sostenere un solo esame per un insegnamento per il quale abbiano acquisito la frequenza, indipendentemente dal numero di CFU dell’insegnamento. L’insegnamento scelto deve essere indicato all’inizio della sessione.

Gli studenti iscritti al secondo possono sostenere, nella sessione straordinaria invernale, tutti gli esami per i quali abbiano maturato la frequenza
Questo vincolo non si applica agli studenti che dovessero subire limitazioni nell’accesso agli appelli delle sessioni ordinarie a causa della partecipazione a programmi promossi dall’Ufficio Relazioni Internazionali; questi studenti possono accedere liberamente agli esami della sessione straordinaria immediatamente successiva al loro rientro in LIUC.
 
Art. 13 – Registrazione dei voti
Gli studenti possono ritirarsi dalle prove di esame o rifiutare un voto positivo.
Se accettato, l’esito positivo di un esame tenuto in forma orale o in altra forma di verifica del profitto che preveda la comunicazione dell’esito in presenza dell’esaminando, è registrato immediatamente dopo la comunicazione.
 
Gli esiti delle prove scritte sono pubblicati on line non oltre quindici giorni di calendario dalla data di sostenimento della prova scritta. Inoltre almeno due giorni lavorativi prima del termine per l’iscrizione all’appello successivo dello stesso insegnamento (e pertanto almeno cinque giorni prima della data stessa), i docenti devono tenere una sessione di consultazione degli elaborati.
In assenza di diversa indicazione da parte dello studente, nei due giorni lavorativi successivi alla data fissata per la visione del compito, il titolare dell’insegnamento, procede alla registrazione del voto, se positivo.
Gli esami già sostenuti e regolarmente registrati con esito favorevole non possono essere ripetuti.
 
Art. 14 – Attività formativa di tirocinio
Durante il secondo anno del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale lo studente deve svolgere un tirocinio presso aziende convenzionate con l’Università per il conseguimento della Laurea Magistrale. In alternativa, il tirocinio, può essere svolto, per un lavoro di ricerca, presso qualificati laboratori o istituti di tipo universitario, consortile o privato.
Il tirocinio è volto al compimento di un’esperienza di gruppo o individuale per conoscere le realtà aziendali e per lo sviluppo di un progetto.
Il tirocinio è regolato da una procedura stabilita e approvata dalla Scuola.
L’organizzazione del tirocinio, oltre alla Scuola, coinvolge altri soggetti.
Il Consiglio della Scuola stabilisce il numero di crediti che lo studente deve aver acquisito per poter avviare il tirocinio.
La durata del tirocinio è funzione del raggiungimento degli obiettivi. L’azienda o l’istituto di ricerca devono attestare le ore di presenza dello studente.
Durante il tirocinio deve essere sviluppato un progetto che costituirà il tema fondamentale della prova finale.
Il progetto deve essere approvato dal docente che fungerà da relatore. Il progetto è uno degli elementi per l’attribuzione del voto di Laurea.
 
Art. 15 – Prova finale
La prova finale consiste nella redazione, e discussione di fronte a un’apposita Commissione di docenti, di un elaborato scritto. La Commissione di fronte alla quale è discusso l’elaborato è costituita in ottemperanza alle disposizioni del Regolamento Didattico dell'Ateneo ed è presieduta dal Direttore della Scuola che potrà nominare un suo delegato scelto tra i professori di ruolo.
L’elaborato può consistere:
- nello sviluppo di un progetto per il quale deve essere fornita anche un’esauriente rassegna della letteratura di riferimento per il suo sviluppo;
- in una ricerca di natura teorica o applicativa che prende spunto da un filone di letteratura scientifica.
Il livello qualitativo degli elaborati giustifica l’attribuzione di un diverso punteggio.
Il candidato laureato magistrale deve dimostrare completa padronanza degli argomenti, autonomia di analisi e valutazione, innovatività e capacità di comunicazione scritta e orale.
La domanda, disponibile on line, controfirmata dal Relatore che certifica lo stato di avanzamento del lavoro e vidimata dall'Ufficio Placement, deve essere presentata alla Segreteria Studenti secondo le scadenza pubblicate nella apposita sezione del portale dell’Università, denominata “Guida dello Studente”.
Tutti i crediti formativi devono essere acquisiti entro la data di consegna della tesi di laurea, tessera universitaria e altro materiale richiesto dalla Segreteria studenti.
La tesi di laurea deve essere sottoposta dall’estensore al vaglio del software antiplagio “Turnitin” prima di essere consegnata in Segreteria Studenti. Qualora la verifica antiplagio dovesse evidenziare parti dell’elaborato non genuine, l’estensore non sarà ammesso a sostenere la discussione di laurea, fatta salva, laddove applicabile, la normativa prevista dal R.D. 20 giugno 1935, n. 1071 Modifiche ed aggiornamenti al testo unico delle leggi sulla istruzione superiore ed alla L. n. 475 del 19.4.1925 di Repressione della falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree, diplomi, uffici, titoli e dignità pubbliche.
La Segreteria studenti, appurato quanto sopra, iscrive lo studente alla prima seduta di laurea utile, come previsto dal calendario accademico. Tutte le informazioni sono pubblicate on line.
 
Art. 16 – Voto finale di laurea magistrale
Il voto finale di laurea magistrale è espresso in centodecimi ed è assegnato considerando sia il curriculum degli studi sia la prova finale.
Per determinare il voto finale la base è costituita dalla media dei voti ottenuti negli insegnamenti previsti dal piano di studi, tenuto conto che i voti hanno peso proporzionale al numero di crediti formativi attribuiti all'insegnamento.
La media così calcolata sarà tradotta in centodecimi senza arrotondamenti.
Gli insegnamenti superati con un giudizio non vengono considerati ai fini del calcolo della media.
L’esito della prova finale e la valutazione di altri titoli conseguiti durante il percorso degli studi concorrono alla determinazione del voto di laurea magistrale secondo quanto stabilito dal Consiglio della Scuola di Ingegneria.
La commissione di laurea magistrale valuta la tesi e la relativa discussione orale, attribuendo un punteggio fino a un massimo definito con delibera del Consiglio della Scuola, sulla base delle indicazioni del Consiglio Accademico. Il voto di laurea risulta perciò determinato come somma di:
a) media ponderata dei voti degli insegnamenti sostenuti in scala 110;
b) punteggio attribuito alla prova finale e alla sua eventuale discussione fino a un massimo di nove punti secondo le regole definite dal Consiglio della Scuola;
c) punteggio addizionale per altri titoli conseguiti durante il percorso degli studi con un massimo di tre punti, secondo i criteri stabiliti dal Consiglio della Scuola.
Infine, per attribuire il voto di laurea, il punteggio così ottenuto è arrotondato all’intero più vicino.
La laurea magistrale può essere assegnata con lode, su giudizio unanime della Commissione, a studenti particolarmente meritevoli, che abbiano raggiunto il massimo dei voti.
 
Art. 17 – Sedute di laurea magistrale
In ogni anno accademico sono previste quattro sedute di laurea magistrale da tenersi indicativamente nei mesi di luglio, ottobre, dicembre e aprile.
Il calendario delle sedute di laurea magistrale è definito dal Consiglio della Scuola contestualmente al calendario dell’attività didattica del corrispondente anno accademico.
 
Art. 18 – Attività di ricevimento studenti, tutoraggio e orientamento
I docenti coinvolti negli insegnamenti del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale assicurano l’attività di ricevimento studenti. Per i docenti di ruolo e i ricercatori a tempo determinato, il ricevimento ha cadenza di norma settimanale. Per i docenti incaricati, gli assegnisti e i dottorandi con borsa valgono le condizioni del contratto stipulato con l’Università. In particolare i docenti titolari di un insegnamento devono coordinare sia gli altri docenti che le altre attività correlate in modo da:
- garantire il ricevimento studenti di almeno due ore alla settimana durante lo svolgimento dell’insegnamento;
- prevedere, su richiesta degli studenti, almeno due interventi mensili, indicativamente di due ore ciascuno, quando non si sta svolgendo l’insegnamento.
Il Consiglio della Scuola attiva forme di orientamento e tutoraggio a favore degli studenti iscritti al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale prevedendo:
- la costituzione di Commissioni per orientare gli studenti ai programmi di internazionalizzazione, alla scelta dei percorsi e all’individuazione degli argomenti di tesi e dei potenziali relatori;
- il coordinamento delle attività didattiche a livello di singoli anni di corso;
- il monitoraggio dell’eventuale dispersione studentesca sulla base delle elaborazioni statistiche fornite dall’ufficio di supporto al Nucleo di Valutazione e dalla Segreteria studenti.
 
Art. 19 – Modalità di comunicazione delle informazioni
Tutte le informazioni relative al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale sono disponibili sul sito web della Scuola di Ingegneria.
 
Art. 20 – Valutazione dell’efficacia formativa e revisione del regolamento didattico
Allo scopo di effettuare una revisione periodica del presente Regolamento e di verificare in modo strutturato e sistematico i risultati delle attività didattiche, è previsto un sistema di valutazione della qualità delle attività formative secondo quanto previsto dal D.M. 47 del 30 gennaio 2013.
Il Consiglio della Scuola valuta le risultanze di tali verifiche e propone al Consiglio Accademico azioni di miglioramento per garantire la miglior qualità dei livelli di apprendimento degli studenti, nel rispetto delle procedure di autovalutazione e valutazione.
 
Art. 21 – Disposizioni transitorie ed entrata in vigore
Il regolamento entra in vigore il giorno della sua emanazione con decreto rettorale a seguito della intervenuta approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione su proposta del Consiglio Accademico e del Consiglio della Scuola.
Agli studenti già iscritti alla data di entrata in vigore del presente regolamento è assicurata la conclusione dei corsi di studio e il conseguimento del relativo titolo secondo gli ordinamenti e i regolamenti didattici vigenti in precedenza. Gli studenti hanno peraltro la possibilità di optare per l’iscrizione ai corsi di studio disciplinati dal presente regolamento. Ai fini di tale opzione il Consiglio della Scuola, o organo da esso delegato, definisce le corrispondenze tra i diversi ordinamenti, nel rispetto della normativa e dei regolamenti vigenti.