Regolamento
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale
Consiglio della Scuola di Ingegneria del 20 febbraio
2020
Consiglio Accademico del 02 marzo 2020
Art. 1 – Denominazione e classe di appartenenza
In virtù delle delibere del Consiglio della Facoltà di
Ingegneria del 14/12/2009, 18/01/2010 e del Senato Accademico del 20.01.2010 e
del Consiglio di Amministrazione del 26.01.2010, è istituito presso
l’Università Carlo Cattaneo – LIUC di Castellanza (VA), Scuola di Ingegneria
Industriale, il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale
appartenente alla Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria Gestionale
(classe LM-31).
Art. 2 – Obiettivi formativi
Obiettivo formativo del Corso di Laurea Magistrale in
Ingegneria Gestionale è formare laureati che rispettino i requisiti formativi
della Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria Gestionale e che quindi
devono:
- conoscere approfonditamente gli aspetti
teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base ed essere
capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi
complessi dell'ingegneria che richiedono un approccio interdisciplinare;
- conoscere approfonditamente gli aspetti
teorico-scientifici dell'ingegneria, sia in generale sia in modo approfondito,
relativamente a quelli dell'ingegneria gestionale, in modo da saper
identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi
che richiedono un approccio interdisciplinare;
- essere capaci di ideare, pianificare, progettare e
gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi;
- essere capaci di progettare e gestire esperimenti di
elevata complessità;
- avere capacità di carattere trasversale;
- avere conoscenze nel campo dell'organizzazione
aziendale (cultura d'impresa) e dell'etica professionale;
- essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma
scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con
riferimento anche ai lessici disciplinari.
Per raggiungere questi obiettivi il percorso formativo
della laurea magistrale si articola in un primo anno caratterizzato da
insegnamenti riconducibili ai Settori Scientifico Disciplinari (SSD)
caratterizzanti (principalmente l’ingegneria economico-gestionale e gli
impianti industriali meccanici). Rientrano inoltre nel programma insegnamenti
connessi coi metodi e modelli per l’analisi di contesti operativi e coi sistemi
informativi aziendali, al fine di approfondire le conoscenze acquisite nei
precedenti corsi di studio e affrontare in modo appropriato le discipline di
contenuto più specialistico e applicativo dell’anno successivo.
Il secondo anno prevede la combinazione tra
insegnamenti di approfondimento delle tematiche caratterizzanti e quelli a
scelta dello studente, raggruppati in percorsi, tra i quali lo studente potrà
scegliere quello a lui più confacente, orientati a definire una
caratterizzazione forte e riconoscibile del curriculum dell’allievo. Nel corso
del secondo anno lo studente deve svolgere anche un tirocinio in un’azienda o
presso un ente di ricerca.
La figura del laureato magistrale si caratterizza
pertanto per:
- una solida preparazione per la gestione del sistema
impresa;
- la capacità di analizzare e interpretare i rapporti
nelle filiere di prodotti;
- la capacità di guidare (leadership) gruppi di
persone e la capacità di rapportarsi positivamente con collaboratori con
diverse responsabilità e conoscenze.
La preparazione interdisciplinare, la flessibilità e
la capacità di applicare il metodo ingegneristico alla progettazione di
soluzioni per problemi complessi rendono il laureato magistrale in Ingegneria
Gestionale per la Produzione Industriale capace di inserirsi con facilità in
diverse posizioni di responsabilità sia nelle imprese manifatturiere o di
servizi, sia nella libera professione, sia nelle amministrazioni pubbliche.
Solo a titolo esemplificativo sono elencate le seguenti aree di competenza:
- gestione dell'innovazione e dello sviluppo di
prodotti e processi;
- progettazione avanzata dei processi aziendali;
- pianificazione e programmazione della produzione;
- progettazione e gestione di sistemi complessi;
- gestione degli approvvigionamenti di materiali e
componenti e della distribuzione di prodotti finiti;
- project management;
- controllo di gestione;
- analisi di settori industriali e valutazione degli
investimenti;
- marketing industriale.
La progettazione e lo svolgimento di una valida tesi
di laurea magistrale supporta il raggiungimento di una buona capacità di
elaborazione dei problemi e di una consistente autonomia decisionale e
operativa.
Art. 3 – Risultati di apprendimento attesi
(descrittori europei del titolo di studio)
Conoscenza e comprensione (knowledge and
understanding)
Un laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la
Produzione Industriale deve aver acquisito una conoscenza e una comprensione
approfondite di tutti gli aspetti dell’Ingegneria Gestionale e, in particolare,
della gestione aziendale, della produzione e della logistica.
Rispetto a un laureato triennale, un laureato
magistrale deve essere in grado di comprendere meglio la complessità
“sistemica” dell’impresa e del contesto dove essa opera. Il laureato magistrale
deve cioè riuscire ad affrontare (anche con la capacità di progettarne le
soluzioni) problematiche aziendali che per loro natura hanno una
caratterizzazione marcatamente “trasversale”, nel senso che richiedono modelli
interpretativi e approcci risolutivi originali e basati sulla contemporanea
considerazione delle variabili tecnologiche, organizzative e strategiche.
Le conoscenze e competenze sono raggiunte attraverso
la frequenza attiva dello studente alle lezioni, lo studio su testi di livello
avanzato e, in molti casi, la realizzazione di progetti individuali o di
gruppo.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
(applying knowledge and understanding)
Un laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la
Produzione Industriale deve:
- saper utilizzare le conoscenze acquisite per
modellare, analizzare e risolvere problemi di gestione di sistemi complessi;
- saper progettare i processi aziendali, con
particolare riferimento ai sistemi produttivi e distributivi e alla gestione
della tecnologia;
- saper risolvere i problemi tipici dell'Ingegneria
Gestionale applicando le opportune metodologie, eventualmente innovative
rispetto a quanto proposto tradizionalmente;
- essere in grado di verificare se sussistano le
condizioni per sviluppare approcci “ad hoc” per risolvere problematiche
emergenti in contesti incerti.
Un momento importante per dimostrare l’acquisizione di
conoscenza e comprensione è costituito dalla elaborazione della tesi finale,
nel corso della quale lo studente avrà modo di affrontare un problema
complesso, comprendendo e proponendo soluzioni che riuniscano teoria e pratica.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la
Produzione Industriale deve sviluppare la capacità di formulare giudizi sulla
base di informazioni limitate o incomplete, prevedendo le implicazioni a largo
spettro delle proprie scelte. Si troverà ad affrontare tutti quei problemi
dell'ingegneria che richiedono un approccio interdisciplinare e, nel progettare
le soluzioni di questi problemi, il laureato magistrale in Ingegneria
Gestionale per la Produzione Industriale deve saper considerare anche le
responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle soluzioni
proposte.
Molti degli insegnamenti del Corso di Laurea
Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale, richiedono
l'elaborazione di progetti, anche di gruppo, la stesura di relazioni, la
valutazione critica di situazioni incerte. Tutto ciò accompagna lo studente ad
assumere un crescente grado di autonomia di giudizio e di responsabilità delle
scelte.
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la
Produzione Industriale deve essere in grado di discutere con un insieme di
persone e figure professionali eterogeneo, ampio e diversificato per
competenze, età e cultura, assumendo anche il ruolo di leader nella
gestione dei progetti e dei gruppi. Inoltre, il laureato magistrale deve saper
lavorare e comunicare efficacemente in contesti internazionali.
Per accompagnare lo studente nella maturazione e nella
crescita della sua abilità di comunicazione, il corso di studi è stato
impostato in modo che in alcuni insegnamenti e nel lavoro di tesi siano
comprese forme di verifica e modalità di partecipazione attiva dello studente,
incentivando l'attitudine propositiva e valutando la capacità di presentazione
e di comunicazione dei risultati del lavoro svolto.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la
Produzione Industriale deve possedere una capacità di apprendimento che gli
consenta di affrontare in modo efficace le mutevoli problematiche lavorative
connesse con l'innovazione tecnologica e organizzativa nel campo dei processi
industriali in generale e logistico-produttivi in particolare, in linea con i
mutamenti e la rapida evoluzione del sistema economico e produttivo.
Strumento utile al perfezionamento delle competenze
cognitive e relazionali è la tesi di laurea, che prevede che lo studente svolga
in modo originale un progetto o una ricerca. La tesi di laurea sarà quindi un
importante strumento utile al perfezionamento non solo delle abilità cognitive,
ma anche relazionali (soft skills), stimolando lo studente a
confrontarsi con vari ambienti organizzativi.
Art. 4 – Organizzazione e durata del Corso di Laurea
Magistrale
La durata normale del Corso di Laurea Magistrale in
Ingegneria Gestionale è di due anni. Per conseguire la laurea magistrale lo
studente deve acquisire non meno di 120 crediti formativi universitari (CFU)
coerenti con l’ordinamento didattico vigente e l’offerta formativa prescelta
Il credito formativo misura sinteticamente il volume
di lavoro complessivo necessario allo studente per acquisire le conoscenze e le
abilità caratterizzanti il corso di studio ed equivale a un impegno per lo
studente di 25 ore tra attività in aula, studio individuale, stage e altre
attività formative. Ogni anno di corso comprende mediamente 60 crediti e, di
conseguenza, comporta circa 1500 ore di impegno effettivo. Il numero di crediti
attribuito a ciascun insegnamento può essere diverso.
Lo studente può presentare in Segreteria Studenti
un'istanza di anticipo della frequenza agli insegnamenti del secondo anno per
un numero massimo di 20 CFU. La domanda deve pervenire entro le prime tre
settimane del semestre di erogazione degli insegnamenti e dovrà essere approvata
dal Direttore della Scuola o da suo delegato.
Art. 5 – Accesso al Corso di Laurea Magistrale
Ogni anno il Consiglio di Amministrazione, su
indicazione del Consiglio Accademico e sentito il Consiglio della Scuola,
delibera il numero programmato di accesso al Corso di Laurea Magistrale in
Ingegneria Gestionale avuto riguardo alle risorse a disposizione in termini di
strutture e di docenti.
Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in
Ingegneria Gestionale occorre:
1. possedere un titolo di studio, conseguito in Italia
o all'estero, idoneo ai sensi della normativa vigente.
2. possedere adeguati requisiti curriculari
universitari, ossia alternativamente:
a) Titolo conseguito in una delle seguenti classi di
laurea: L-7 Ingegneria civile e ambientale, L-8 Ingegneria dell'informazione,
L-9 Ingegneria industriale (o equivalenti in riferimento al D.M. 509/1999)
b) possesso di un'adeguata padronanza di metodi e
contenuti scientifici generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline
dell'ingegneria, propedeutiche a quelle caratterizzanti previste dalla classe
di laurea magistrale, avendo conseguito nel percorso formativo precedente:
- almeno 30 CFU in discipline scientifiche di base
(MAT, INF, ING-INF/05, CHIM, SECS-S/01-03,06, FIS)
- almeno 30 CFU in discipline ingegneristiche
caratterizzanti, integrative o affini (ICAR, ING-IND, ING-INF, SECS-P/05-11,
IUS/01,04,…..)
Se dall’esito della verifica del percorso formativo
risultasse una carenza relativa ai CFU sopra elencati, ai candidati sarà data
la possibilità di recuperare tali carenze mediante appositi test preceduti
eventualmente da seminari extracurriculari o altre forme di supporto alla
preparazione.
Nel caso le carenze non siano recuperate entro il 30
aprile 2021, l’iscrizione sarà annullata e si procederà alla
restituzione della tassa di iscrizione già versata.
In alcun caso lo studente avrà diritto al
riconoscimento delle attività didattiche eventualmente superate con esito
positivo.
3. essere in grado di utilizzare fluentemente, in
forma scritta e orale, la lingua inglese anche con riferimento al lessico
disciplinare. Gli studenti stranieri dovranno inoltre dare prova della
conoscenza della lingua italiana. Per validare tali conoscenze il candidato
dovrà
- Essere in possesso di una certificazione rilasciata
da un ente accreditato che attesti un livello di conoscenza linguistica almeno
pari a B2 del Quadro Europeo di Riferimento
oppure
- Dichiarare o certificare di aver seguito almeno un
semestre accademico svolto in lingua inglese (in lingua italiana per gli
studenti stranieri) in Italia o all’estero.
Per gli studenti sprovvisti dei requisiti linguistici
sopra esposti sarà effettuata una verifica di conoscenza della lingua inglese
con prova interna.
4. possedere un’adeguata preparazione atta a
perseguire studi superiori in ingegneria gestionale, verificata valutando la
domanda di ammissione.
La personale
preparazione sarà verificata da una Commissione di Valutazione istituita a tale
scopo dal Consiglio della Scuola, sulla base dell’analisi della carriera
accademica. La Commissione di Valutazione esprimerà il parere sull’ammissione,
esplicitando anche, in caso di parere positivo, gli eventuali vincoli posti al
candidato nelle scelte curriculari, nonché le eventuali integrazioni richieste.
Il candidato potrà quindi decidere in merito all’immatricolazione, in
considerazione dei vincoli e delle integrazioni imposti dalla Commissione.
Fermi restando i criteri sopracitati, possono
pre-iscriversi al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale gli
studenti che stiano completando la laurea triennale purché abbiano conseguito
140 CFU. L’iscrizione si perfeziona solo al conseguimento del titolo triennale
entro il termine stabilito dall’Università.
Ai fini dell’ammissione al Corso di Laurea Magistrale
in Ingegneria Gestionale valgono anche le seguenti considerazioni:
- le classi di laurea (di primo livello) indicate dal
DM 509/99 sono equiparate alle corrispondenti classi di laurea definite nel DM
270/04 e qui utilizzate come riferimento;
- i titoli di Laurea Magistrale o Specialistica
(laurea di secondo livello) ovvero di vecchio ordinamento (precedenti cioè
all’ordinamento definito con il DM 509/99) sono considerati come equivalenti a
quelli di primo livello delle corrispondenti classi di laurea. Tuttavia sulla
base del curriculum del candidato potranno essere riconosciuti ulteriori
crediti per l’abbreviazione della carriera;
- i candidati in possesso di un titolo di Diploma
Universitario ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero dovranno
sottoporre il proprio curriculum alla Direzione della Scuola. Il Direttore (o
suo delegato), eventualmente coadiuvato da un’apposita Commissione di
ammissione, provvede a definire l’ammissibilità della richiesta e gli eventuali
vincoli al pano di studi.
L'immatricolazione per trasferimento da altra
Università o da altro corso di studio è soggetta a valutazione della Scuola
direttamente o attraverso procedimento di valutazione idoneo delegato, circa la
sussistenza dei requisiti necessari nel rispetto della normativa e dei
regolamenti.
Il Consiglio della Scuola definisce, con apposita
delibera, il numero massimo di CFU convalidabili per attività universitarie
svolte in precedenza (DM 270/2004 art. 5, comma 5), nonché l’anno di ammissione
in funzione del numero di CFU convalidati. Il Consiglio della Scuola delibera
eventualmente sul numero minimo di CFU da maturare in sede per il conseguimento
del titolo.
Nel caso di ammissione al secondo anno sarà assegnata
la frequenza a tutti gli insegnamenti del primo anno.
In relazione al numero di CFU convalidati, la Scuola
riconosce la possibilità di richiedere di avere un carico didattico fino a 60
CFU anticipando insegnamenti degli anni successivi, fatto salvo quanto
specificato nell’articolo 4 comma 3.
Ai fini dell'accesso al Corso di Laurea la valutazione
di ogni tipologia di carriera di studi pregressa (per es. carriere chiuse
per conseguimento titolo di laurea, carriere decadute, carriere rinunciate,
ecc.) è effettuata dal Consiglio di Scuola direttamente o attraverso
idoneo procedimento di valutazione delegato.
La Segreteria studenti, eventualmente coadiuvata dalla
Segreteria della Scuola, istruisce le pratiche relative alle richieste di
trasferimento e di valutazione della carriera di studi pregressa.
Nell'ordinamento didattico (RAD) è indicato il numero
massimo di CFU riconoscibili per attività formative extra-universitarie e per
conoscenze e abilità professionali certificate (DM 270/2004 art. 5, comma 7 e
DM 16/3/2007 e s.m.i.).
Per le attività formative (per esempio corsi di
formazione tecnica superiore) cui l’Università abbia partecipato per la
progettazione e l’organizzazione sono riconosciuti CFU fino a un massimo di 60
e comunque in relazione al numero di CFU previsti per dette attività.
Art. 6 – Attività formative
Le attività formative prevedono un’ampia gamma di
argomenti riconducibili prevalentemente alle discipline caratterizzanti
l’ingegneria gestionale, oltre all’acquisizione di competenze complementari.
Gli organi accademici deputati assicurano un costante aggiornamento delle
attività formative al fine di assicurare il miglior processo formativo
possibile per gli studenti, nel rispetto del vigente ordinamento didattico.
La didattica è strutturata secondo un calendario semestrale
in modo da favorire l’adesione a progetti di scambio internazionale.
La frequenza, ancorché non obbligatoria, è
consigliata. I singoli docenti possono, per gli insegnamenti loro affidati,
prevedere programmi e/o modalità di esame differenziati tra studenti
frequentanti e non frequentanti purché di tali differenze sia dato esplicito ed
esauriente avviso nel programma dell’insegnamento. È responsabilità del docente
titolare dell’insegnamento accertare e certificare, laddove richiesta, la
presenza alle lezioni.
Eventuali vincoli di propedeuticità tra le diverse
attività formative sono decisi, su proposta dei responsabili degli
insegnamenti, dal Consiglio della Scuola e resi pubblici nell’apposita sezione
del portale dell’Università, denominata “Guida dello Studente”.
Art. 7 – Offerta formativa
Nell’offerta formativa pubblicata nel portale di
Ateneo viene riportata l’indicazione dei singoli insegnamenti con i rispettivi
numeri di CFU e Settore Scientifico Disciplinare (SSD).
Gli insegnamenti proposti agli studenti come possibili
opzioni per le attività formative a libera scelta dello studente sono riportati
anch’essi nell’offerta formativa.
Una caratteristica rilevante degli insegnamenti
opzionali proposti dalla Scuola di Ingegneria per gli allievi del Corso di
Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale è l’adozione di metodologie
formative che siano capaci di trasmettere le conoscenze tecnico-disciplinari e,
contemporaneamente, di sviluppare competenze metodologiche e capacità
relazionali. In questi corsi sono enfatizzate le forme di didattica
interattiva, i lavori di gruppo con dimensione progettuale interdisciplinare,
le presentazioni scritte e orali degli studenti. Inoltre la proposta della
Scuola s’incentra su vari percorsi tra loro alternativi che permettano agli
studenti di approfondire un tema specifico seguendo un ciclo d’insegnamenti
corrispondente a un numero significativo di crediti in modo da caratterizzare
meglio la loro formazione. Il Consiglio della Scuola si riserva la possibilità
di modificare di anno in anno tali percorsi, composti da insegnamenti a scelta,
sviluppandoli anche con la collaborazione del mondo imprenditoriale, in
relazione all’evoluzione degli obiettivi formativi, delle competenze
accademiche e delle esigenze del mercato del lavoro. Le variazioni determinano
l’aggiornamento dell’apposita sezione del portale dell’Università,
denominata “Guida dello Studente”.
La Scuola si riserva la possibilità di proporre la
cancellazione degli insegnamenti opzionali che dovessero essere scelti da un
numero di studenti inferiore a 10. Della cancellazione sarà data opportuna
comunicazione agli studenti interessati, concordando con gli stessi la
necessaria modifica del piano degli studi.
Art. 8 – Definizione dei percorsi di studio individuale
All’atto dell’immatricolazione, ogni studente fornisce
un’indicazione preliminare del percorso a scelta che intende seguire.
Tale scelta può essere modificata nelle prime tre
settimane del semestre di erogazione degli insegnamenti.
Decorso il termine suddetto, per mutare il percorso
prescelto, lo studente deve proporre istanza motivata al Direttore della
Scuola.
Gli esami sostenuti presso le Università partner
o altre Università nel quadro dei programmi di mobilità gestiti dall’Ufficio
Relazioni Internazionali sono sempre riconosciuti nel piano degli studi,
secondo quanto previsto nel Learning Agreement approvato prima della
partenza. Analogamente possono essere riconosciute anche attività superate nel
quadro di altri programmi (per esempio: “Free - Mover”, “Winter&Summer
School”, Intensive Programme) purché sia stata verificata, da parte
dell’Ufficio e/o della Scuola, la coerenza dei contenuti con il corso di studi
frequentato.
Art. 9 – Accertamento di conoscenze e competenze:
acquisizione dei crediti
L’acquisizione dei crediti associati alle diverse
attività formative si ottiene con il superamento di un esame o di altra forma
di verifica del profitto. Il voto o il giudizio indicano il livello di profitto
raggiunto dallo studente. Il programma di ciascuna attività formativa deve
presentare anche le modalità di svolgimento delle prove d’esame o delle altre
eventuali forme di verifica del profitto.
La partecipazione alle prove di verifica del profitto,
esame o altro, è subordinata alla relativa iscrizione che avviene on
line entro la data pubblicata nel calendario degli esami appelli d'esame.
Non sono permesse eccezioni, salvo casi di forza
maggiore valutati dal Direttore della Scuola o da suo delegato.
L’ammissione alle prove di verifica del profitto per
l’acquisizione dei crediti, esame o altro, è subordinata all’ottenimento della
frequenza delle relative attività formative.
La valutazione degli insegnamenti afferenti a
specifici Settori Scientifico Disciplinari (SSD) è in trentesimi; quando il
candidato abbia ottenuto il massimo del voto può essere concessa la lode. Negli
altri casi si può esplicitare in un giudizio di “Approvato/Non Approvato”. I
CFU sono acquisiti se la valutazione della prova è di almeno 18/30 o se si
consegua un giudizio di “Approvato”.
Poiché il Consiglio della Scuola può proporre al
Consiglio Accademico di cambiare l’offerta formativa al fine di aggiornarla
rispetto alle esigenze del mercato del lavoro e all’evolversi delle discipline,
le prove di accertamento di competenze e conoscenze per l’assegnazione dei CFU
per gli insegnamenti per i quali è disposta la cessazione, sono comunque
garantite. Per gli esami di tali insegnamenti, il Consiglio della Scuola deve
individuare la Commissione d’esame, tenuto conto delle competenze dei docenti
dello stesso SSD o settore affine.
Le Commissioni di esame di profitto sono nominate e
costituite in ottemperanza alle disposizioni del “Regolamento Didattico
dell'Ateneo”
La valutazione degli insegnamenti seguiti all’estero,
di cui all’articolo precedente, avviene secondo le regole dell’università
ospite. Le valutazioni sono quindi comparate in coerenza con il sistema di
trasferimento di crediti (scale di conversione).
Art. 10 – Accertamento di conoscenze e competenze:
sanzioni
Il tentativo dello studente di falsare le prove di
accertamento di conoscenze e competenze avvalendosi di aiuti impropri è
sanzionato col ritiro del compito e la valutazione negativa della prova. I
docenti redigono apposito verbale e lo trasmettono al Rettore per l'adozione di
eventuali ulteriori provvedimenti sanzionatori. La procedura per l’adozione
delle sanzioni è avviata secondo quanto previsto dal Codice Etico, pubblicato
sul portale dell’Ateneo, da intendersi qui interamente richiamato e, in
particolare, a mente degli articoli 10 e 27 di tale Codice.
Art. 11 – Accertamento di conoscenze e competenze:
prove parziali
I docenti possono organizzare prove intermedie e
parziali negli appositi periodi previsti dal Calendario Didattico deliberato
dal Consiglio di Scuola. I risultati di tali prove concorrono alla formulazione
del voto finale dell’insegnamento secondo i criteri esplicitati dai docenti.
I risultati delle prove intermedie e parziali, eccetto
in caso di coincidenza delle prove parziali con la prima data della prova
totale, devono essere esposti entro 20 giorni dalla data di sostenimento e
comunque almeno 10 giorni prima della data di appello d’esame successiva.
Anche per le prove parziali i docenti devono tenere
una sessione di consultazione degli elaborati.
Gli esiti sono pubblicati sul sito dell'Università
nella sezione "Segreteria On Line”.
Le valutazioni intermedie e parziali decadono qualora
lo studente non completi l’intero percorso di valutazione previsto per
l’insegnamento entro la prima sessione di appelli successiva alla conclusione
dello stesso, fatta salva la possibilità del titolare dell’insegnamento di
estendere l’arco temporale di validità.
Art. 12 – Accertamento di conoscenze e competenze:
sessioni di esame
Il calendario delle sessioni d’esame è definito dal
Consiglio della Scuola contestualmente al calendario dell’attività didattica
dell’anno accademico.
Sono quindi previste tre sessioni d’esame ordinarie e
due straordinarie:
- ordinaria invernale (gennaio/febbraio);
- ordinaria estiva (giugno/luglio);
- ordinaria autunnale (settembre);
- prolungamento straordinario della sessione autunnale
(ottobre/novembre/dicembre);
- prolungamento straordinario della sessione invernale
(marzo/aprile).
Per tutti gli insegnamenti che si svolgono nel primo
semestre sono previsti due appelli nella sessione invernale, mentre per
tutte le altre sessioni è previsto un solo appello per ogni insegnamento.
Per tutti gli insegnamenti che si svolgono nel secondo
semestre sono previsti due appelli nella sessione estiva, mentre per tutte le
altre sessioni è previsto un solo appello per ogni insegnamento.
I prolungamenti straordinari sono riservati agli
studenti iscritti fuori corso, salvo quanto indicato nei paragrafi
successivi.
Nei prolungamenti straordinari delle sessioni gli
studenti iscritti in corso possono sostenere un solo esame per un insegnamento
per il quale abbiano acquisito la frequenza, indipendentemente dal numero di
CFU dell’insegnamento. L’insegnamento scelto deve essere indicato all’inizio
della sessione.
Gli studenti iscritti al secondo possono sostenere,
nella sessione straordinaria invernale, tutti gli esami per i quali abbiano
maturato la frequenza.
Questo vincolo non si applica agli studenti che
dovessero subire limitazioni nell’accesso agli appelli delle sessioni ordinarie
a causa della partecipazione a programmi promossi dall’Ufficio Relazioni
Internazionali; questi studenti possono accedere liberamente agli esami della
sessione straordinaria immediatamente successiva al loro rientro in LIUC.
Art. 13 – Verbalizzazione dei voti
Gli studenti possono ritirarsi dalle prove di esame o
rifiutare un voto positivo.
Se accettato, l’esito positivo di un esame tenuto in
forma orale o in altra forma di verifica del profitto che preveda la
comunicazione dell’esito in presenza dell’esaminando, è registrato
immediatamente dopo la comunicazione.
Gli esiti delle prove scritte sono
pubblicati on line non oltre quindici giorni di calendario dalla data
di sostenimento della prova scritta e comunque almeno otto giorni prima della
stessa data, i docenti devono tenere una sessione di consultazione degli
elaborati entro tre giorni dalla data di pubblicazione dei risultati della
prova scritta.
In assenza di diversa indicazione da parte dello
studente, nei due giorni lavorativi successivi alla data fissata per la visione
del compito, il titolare dell’insegnamento, procede alla verbalizzazione del
voto, se positivo.
Gli esami già sostenuti e regolarmente registrati con
esito favorevole non possono essere ripetuti.
Qualora dovessero insorgere delle controversie
relative alla pubblicazione o alla verbalizzazione del voto queste dovranno
essere segnalate all’attenzione del Direttore della Scuola entro l’avvio della
successiva sessione ordinaria d’esame secondo il calendario accademico
pubblicato nella Guida dello Studente; oltre tale termine esse non potranno essere
in considerazione. Per studenti laureandi eventuali analoghe controversie
dovranno essere segnalate all’attenzione del Direttore della Scuola entro il
decimo giorno antecedente l’avvio della seduta di laurea secondo il calendario
accademico pubblicato nella Guida dello Studente; oltre tale termine esse non
potranno essere prese in considerazione.
Art. 14 – Attività formativa di tirocinio
Durante il secondo anno del Corso di Laurea Magistrale
in Ingegneria Gestionale lo studente deve svolgere un tirocinio presso aziende
convenzionate con l’Università per il conseguimento della Laurea Magistrale. In
alternativa, il tirocinio, può essere svolto, per un lavoro di ricerca, presso
qualificati laboratori o istituti di tipo universitario, consortile o privato.
Il tirocinio è volto al compimento di un’esperienza di
gruppo o individuale per conoscere le realtà aziendali e per lo sviluppo di un
progetto.
Il tirocinio è regolato da una procedura stabilita e
approvata dalla Scuola.
L’organizzazione del tirocinio, oltre alla Scuola,
coinvolge altri soggetti.
Il Consiglio della Scuola stabilisce il numero di
crediti che lo studente deve aver acquisito per poter avviare il tirocinio.
La durata del tirocinio è funzione del raggiungimento
degli obiettivi. L’azienda o l’istituto di ricerca devono attestare le ore di
presenza dello studente.
Durante il tirocinio deve essere sviluppato un
progetto che costituirà il tema fondamentale della prova finale.
Il progetto deve essere approvato dal docente che
fungerà da relatore. Il progetto è uno degli elementi per l’attribuzione del
voto di Laurea.
Art. 15 – Prova finale
La prova finale consiste nella redazione, e
discussione di fronte a un’apposita Commissione di docenti, di un elaborato
scritto. La Commissione di fronte alla quale è discusso l’elaborato è
costituita in ottemperanza alle disposizioni del Regolamento Didattico
dell'Ateneo ed è presieduta dal Direttore della Scuola che potrà nominare un
suo delegato scelto tra i professori di ruolo.
L’elaborato può consistere:
- nello sviluppo di un progetto per il quale deve
essere fornita anche un’esauriente rassegna della letteratura di riferimento
per il suo sviluppo;
- in una ricerca di natura teorica o applicativa che
prende spunto da un filone di letteratura scientifica.
Il livello qualitativo degli elaborati giustifica
l’attribuzione di un diverso punteggio.
Il candidato laureato magistrale deve dimostrare
completa padronanza degli argomenti, autonomia di analisi e valutazione,
innovatività e capacità di comunicazione scritta e orale.
La domanda, disponibile on line, controfirmata
dal Relatore che certifica lo stato di avanzamento del lavoro e vidimata
dall'Ufficio Career Service, deve essere presentata alla Segreteria
Studenti secondo le scadenza pubblicate nella apposita sezione del
portale dell’Università, denominata
“Guida dello Studente”.
Tutti i crediti formativi devono essere acquisiti
entro la data di consegna della tesi di laurea, tessera universitaria e altro
materiale richiesto dalla Segreteria studenti.
La tesi di laurea deve essere sottoposta
dall’estensore al vaglio del software antiplagio “Turnitin” prima di
essere consegnata in Segreteria Studenti. Qualora la verifica antiplagio
dovesse evidenziare parti dell’elaborato non genuine, l’estensore non sarà ammesso
a sostenere la discussione di laurea, fatta salva, laddove applicabile, la
normativa prevista dal R.D. 20 giugno 1935, n. 1071 Modifiche ed aggiornamenti
al testo unico delle leggi sulla istruzione superiore ed alla L. n. 475 del
19.4.1925 di Repressione della falsa attribuzione di lavori altrui da parte di
aspiranti al conferimento di lauree, diplomi, uffici, titoli e dignità
pubbliche.
La Segreteria studenti, appurato quanto sopra, iscrive
lo studente alla prima seduta di laurea utile, come previsto dal calendario
accademico. Tutte le informazioni sono pubblicate on line.
Art. 16 – Voto finale di laurea magistrale
Il voto finale di laurea magistrale è espresso in
centodecimi ed è assegnato considerando sia il curriculum degli studi sia la
prova finale.
Per determinare il voto finale la base è costituita
dalla media dei voti ottenuti negli insegnamenti previsti dal piano di studi,
tenuto conto che i voti hanno peso proporzionale al numero di crediti formativi
attribuiti all'insegnamento.
La media così calcolata sarà tradotta in centodecimi
senza arrotondamenti.
Gli insegnamenti superati con un giudizio non sono
considerati ai fini del calcolo della media.
L’esito della prova finale e la valutazione di altri
titoli conseguiti durante il percorso degli studi concorrono alla
determinazione del voto di laurea magistrale secondo quanto stabilito dal
Consiglio della Scuola di Ingegneria.
La Commissione di laurea magistrale valuta la tesi e
la relativa discussione orale, attribuendo un punteggio fino a un massimo
definito del Consiglio della Scuola, sulla base delle indicazioni del Consiglio
Accademico. Il voto di laurea risulta perciò determinato come somma di:
a) media ponderata dei voti degli insegnamenti
sostenuti in scala 110;
b) punteggio attribuito alla prova finale e alla sua
eventuale discussione fino a un massimo di nove punti secondo le regole
definite dal Consiglio della Scuola;
c) punteggio addizionale per altri titoli conseguiti
durante il percorso degli studi con un massimo di tre punti, secondo i criteri
stabiliti dal Consiglio della Scuola.
Infine, per attribuire il voto di laurea, il punteggio
così ottenuto è arrotondato all’intero più vicino.
Eventuali variazioni ai punteggi sopra riportati o
punteggi aggiuntivi potranno essere definiti dal Consiglio di Scuola, nel
rispetto delle indicazioni del Consiglio Accademico, con apposita delibera.
La laurea magistrale può essere assegnata con lode, su
giudizio unanime della Commissione, a studenti particolarmente meritevoli, che
abbiano raggiunto il massimo dei voti (110/110).
Si applica anche alla prova finale il disposto
dell’art. 10 – Accertamento di conoscenze e competenze: sanzioni.
Art. 17 – Sedute di laurea magistrale
In ogni anno accademico sono previste quattro sedute
di laurea magistrale da tenersi indicativamente nei mesi di luglio, ottobre,
dicembre e aprile.
Il calendario delle sedute di laurea magistrale è
definito dal Consiglio della Scuola contestualmente al calendario dell’attività
didattica del corrispondente anno accademico.
Art. 18 – Attività di ricevimento studenti, tutoraggio
e orientamento
I docenti coinvolti negli insegnamenti del Corso di
Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale assicurano l’attività di ricevimento
studenti. Per i docenti di ruolo e i ricercatori a tempo determinato, il
ricevimento ha cadenza di norma settimanale. Per i docenti incaricati, gli
assegnisti e i dottorandi con borsa valgono le condizioni del contratto
stipulato con l’Università. In particolare i docenti titolari di un
insegnamento devono coordinare sia gli altri docenti che le altre attività
correlate in modo da:
- garantire il ricevimento studenti di almeno due ore
alla settimana durante lo svolgimento dell’insegnamento;
- prevedere, su richiesta degli studenti, almeno due
interventi mensili, indicativamente di due ore ciascuno, quando non si sta
svolgendo l’insegnamento.
Il Consiglio della Scuola attiva forme di orientamento
e tutoraggio a favore degli studenti iscritti al Corso di Laurea Magistrale in
Ingegneria Gestionale prevedendo:
- la costituzione di Commissioni per orientare gli
studenti ai programmi di internazionalizzazione, alla scelta dei percorsi e
all’individuazione degli argomenti di tesi e dei potenziali relatori;
- il coordinamento delle attività didattiche a livello
di singoli anni di corso;
- il monitoraggio dell’eventuale dispersione
studentesca sulla base delle elaborazioni statistiche fornite dall’ufficio di
supporto al Nucleo di Valutazione e dalla Segreteria studenti.
Art. 19 – Modalità di comunicazione delle informazioni
Tutte le informazioni relative al Corso di Laurea
Magistrale in Ingegneria Gestionale sono disponibili sul
sito web della Scuola di Ingegneria.
Art. 20 – Valutazione dell’efficacia formativa e
revisione del regolamento didattico
Allo scopo di effettuare una revisione periodica del
presente Regolamento e di verificare in modo strutturato e sistematico i
risultati delle attività didattiche, è previsto un sistema di valutazione della
qualità delle attività formative secondo quanto previsto dal D.M. 47 del 30
gennaio 2013.
Il Consiglio della Scuola valuta le risultanze di tali
verifiche e propone al Consiglio Accademico azioni di miglioramento per
garantire la miglior qualità dei livelli di apprendimento degli studenti, nel
rispetto delle procedure di autovalutazione e valutazione.
Art. 21 – Disposizioni transitorie ed entrata in
vigore
Il regolamento entra in vigore il giorno della sua
emanazione con decreto rettorale a seguito della intervenuta approvazione da
parte del Consiglio di Amministrazione su proposta del Consiglio Accademico e
del Consiglio della Scuola.
Agli studenti già iscritti alla data di entrata in
vigore del presente regolamento è assicurata la conclusione dei corsi di studio
e il conseguimento del relativo titolo secondo gli ordinamenti e i regolamenti
didattici vigenti in precedenza. Gli studenti hanno peraltro la possibilità di
optare per l’iscrizione ai corsi di studio disciplinati dal presente
regolamento. Ai fini di tale opzione il Consiglio della Scuola, o organo da
esso delegato, definisce le corrispondenze tra i diversi ordinamenti, nel
rispetto della normativa e dei regolamenti vigenti.