Regolamento
del Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale
Consiglio della Scuola di Ingegneria del 31 marzo 2021
Consiglio Accademico del 12 aprile 2021
Art. 1 – Denominazione e classe di appartenenza
In virtù delle delibere del Consiglio della Facoltà di Ingegneria del
14.12.2009 e 18.01.2010, del Senato Accademico del 20.01.2010 e del Consiglio
di Amministrazione del 26.01.2010, è istituito presso l’Università Carlo
Cattaneo – LIUC di Castellanza (VA), Scuola di Ingegneria Industriale, il
Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale appartenente alla Classe delle Lauree
in Ingegneria Industriale (classe L-9).
Art. 2 – Obiettivi formativi
Obiettivo formativo del Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale è formare
laureati che rispettino i requisiti formativi della Classe delle Lauree in
Ingegneria Industriale e che quindi devono:
- conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi della
matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza
per interpretare e descrivere i problemi dell’ingegneria;
- conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi delle scienze
dell’ingegneria;
- essere capaci di utilizzare tecniche e strumenti per la progettazione di
componenti, sistemi, processi;
- essere capaci di condurre esperimenti e di analizzarne ed interpretarne i
dati;
- essere capaci di comprendere l’impatto delle soluzioni ingegneristiche
nel contesto sociale e fisico-ambientale;
- conoscere le proprie responsabilità professionali ed etiche;
- conoscere i contesti aziendali e la cultura d’impresa nei suoi aspetti
economici, gestionali e organizzativi;
- conoscere i contesti contemporanei;
- avere capacità relazionali e decisionali;
- essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in
lingua inglese;
- possedere gli strumenti cognitivi di base per l’aggiornamento continuo
delle proprie conoscenze.
Per conseguire gli obiettivi formativi il Corso di Laurea in Ingegneria
Gestionale ha come contenuti fondamentali del primo anno le basi del metodo
dell’ingegneria. Le materie d’insegnamento del secondo anno si distinguono tra
quelle nel solco della formazione ingegneristica tradizionale e quelle di base
tipiche dell’ingegneria gestionale. Il terzo anno, infine, è dedicato al
completamento della formazione gestionale e all’acquisizione di capacità
progettuali per il settore industriale o dei servizi.
I laureati saranno pertanto in possesso di conoscenze idonee a svolgere
attività professionali in diversi ambiti, anche concorrendo ad attività quali
la progettazione, la produzione, la gestione ed organizzazione, l’assistenza
delle strutture tecnico-commerciali.
Art. 3 – Risultati di apprendimento attesi (descrittori europei del titolo
di studio)
Conoscenza e comprensione (knowledge and understanding)
Un laureato in Ingegneria Gestionale deve:
- aver acquisito i concetti di base e i principi delle discipline
matematico-fisiche;
- conoscere ed utilizzare le tecnologie dell’informazione;
- conoscere i concetti fondamentali dell’analisi tecnico-economica dei
processi aziendali e industriali;
- comprendere le relazioni tra le diverse unità organizzative;
- comprendere i problemi della gestione della produzione e delle strutture
logistico-distributive;
- saper effettuare valutazioni di costi/benefici a fronte di possibili
soluzioni di problemi organizzativi.
- essere capace di comunicare efficacemente
Le conoscenze e competenze sono raggiunte attraverso la frequenza attiva
dello studente alle lezioni e lo studio su testi di livello avanzato.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and
understanding)
Il laureato in Ingegneria Gestionale deve:
- saper utilizzare le conoscenze acquisite per analizzare problemi di
gestione di sistemi rappresentandoli eventualmente tramite opportuni modelli;
- saper analizzare e gestire i processi aziendali, con particolare
riferimento ai sistemi produttivi e distributivi e alla gestione della
tecnologia;
- saper cogliere gli aspetti rilevanti per il tipo d’intervento richiesto.
In particolare, il laureato in Ingegneria Gestionale si caratterizza per la
sua capacità di applicare le proprie conoscenze a situazioni che richiedono un
approccio interdisciplinare con l’integrazione di dati ed elementi
quantitativi con altri di tipo qualitativo e dove il contributo dato dal
fattore umano gioca un ruolo non trascurabile.
Per raggiungere questi obiettivi nel percorso formativo si dà ampio spazio
a esemplificazioni pratiche e casi di studio. Tutti gli studenti partecipano
anche a visite guidate, laboratori di simulazione, stage e tirocini
presso le principali realtà imprenditoriali del territorio.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il laureato in Ingegneria Gestionale deve poter dare un contributo critico
ai progetti cui partecipa e deve saper esprimere una sua valutazione
indipendente basandosi sulle conoscenze metodologiche e sulle tecniche
acquisite che, integrandole anche con aspetti di tipo soggettivo e relazionale,
gli permetteranno di condurre analisi quantitative e qualitative.
L’autonomia di giudizio e la capacità di espressione vengono sviluppate
tramite l’interazione con i docenti, con i tutor e con gli altri allievi e
anche attraverso l’opportuna combinazione di prove d’esame scritte, orali e
pratiche.
Abilità comunicative (communication skills)
L’ambiente di lavoro tipico del laureato in Ingegneria Gestionale è vario e
dinamico e prevede confronti e discussioni con un insieme di persone e figure
professionali molto ampio e diversificato per competenze, età e cultura.
Una delle capacità proprie dell’ingegnere gestionale deve essere quella di
saper partecipare in maniera positiva alle attività di gruppi di lavoro
eterogenei, composti cioè da soggetti diversi per competenze tecniche e
manageriali.
L’ingegnere gestionale deve saper comunicare con proprietà di linguaggio e
padronanza del vocabolario tecnico, deve essere chiaro, sintetico e, in ogni
circostanza, deve rispettare l’interlocutore.
Nel contesto attuale la conoscenza della lingua inglese è un requisito
indispensabile per l’ingegnere gestionale, perciò il laureato deve essere in
grado di comunicare in inglese e di comprendere ed elaborare testi in lingua
inglese.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato in Ingegneria Gestionale deve essere in grado di apprendere
tutto quanto possa servire per risolvere problemi complessi, come per esempio
l’ottimizzazione di un processo produttivo o la valutazione delle prestazioni
di un’azienda dal punto di vista economico o produttivo. Gli devono pertanto
essere fornite anche le capacità necessarie per condurre efficacemente la
consultazione di materiale bibliografico e lo sviluppo di indagini sul campo,
nonché le competenze per tener conto, tra le altre cose,
dell’imperfezione nei dati, dei limiti modellistici, delle caratteristiche
degli strumenti informatici a disposizione.
Art. 4 – Organizzazione e durata del Corso di Laurea
La durata normale del Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale è di tre
anni. Per conseguire il Diploma di Laurea lo studente deve acquisire non meno
di 180 crediti formativi universitari (CFU) coerenti con l’ordinamento
didattico vigente e l’offerta formativa prescelta.
Il credito formativo misura sinteticamente il volume di lavoro complessivo
necessario allo studente per acquisire le conoscenze e le abilità
caratterizzanti il corso di studio ed equivale a un impegno per lo studente di
25 ore tra attività in aula, studio individuale, stage e altre
attività formative. Ogni anno di corso comprende mediamente 60 crediti e, di conseguenza,
comporta circa 1500 ore di impegno effettivo. Il numero di crediti attribuito a
ciascun insegnamento può essere diverso.
Lo studente può presentare in Segreteria Studenti, un'istanza per
l'anticipo della frequenza agli insegnamenti dell’anno successivo a quello di
iscrizione per un numero massimo di 20 CFU. La domanda deve pervenire entro le
prime tre settimane del semestre di erogazione degli insegnamenti e dovrà
approvata dal Direttore della Scuola o da suo delegato.
Art. 5 – Accesso al Corso di Laurea
Ogni anno il Consiglio di Amministrazione, su indicazione del Consiglio
Accademico e sentito il Consiglio della Scuola, delibera il numero programmato
di accesso al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale.
Per essere ammesso al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale il candidato
deve aver conseguito un diploma di scuola secondaria di II grado, o titolo di
studio idoneo conseguito all'estero. La valutazione sull'idoneità del
titolo di studio estero sarà effettuata in conformità con la normativa
ministeriale vigente. Il candidato deve inoltre dimostrare conoscenze
iniziali e competenze di base idonee per gli studi ingegneristici. Per tale
scopo il candidato deve sostenere obbligatoriamente il test TOLC-I erogato dal
Consorzio Interuniversitario CISIA conseguendo un punteggio uguale o superiore
alla soglia fissata di anno in anno dal Consiglio della Scuola. Il test TOLC-I
può essere sostenuto in una qualsiasi delle sedi universitarie dove è proposto
anche da studenti del quarto anno dei corsi di scuola secondaria di II grado e
può essere ripetuto una volta al mese. Il punteggio conseguito mantiene la sua
validità per un anno. Il calendario degli svolgimenti del test TOLC-I è esposto
sul sito del CISIA
www.cisiaonline.it. In alternativa, i candidati possono produrre i
risultati di altri test che abbiano sostenuto in sedi universitarie che non
eroghino il test CISIA ovvero all’estero. In questi casi il Consiglio della
Scuola deciderà quanto prodotto con la soglia prevista per il test TOLC-I.
Qualora il candidato non superi il test di ammissione e voglia comunque
immatricolarsi, gli sono attribuiti specifici obblighi formativi aggiuntivi
(OFA) da soddisfare entro l’inizio del secondo anno di corso di studio. Gli OFA
sono attribuiti dal Direttore della Scuola, sentito il parere della Commissione
di Valutazione, e potranno essere personalizzati in funzione del risultato del
test di ammissione.
Per assolvere gli OFA lo studente deve superare le prove parziali degli
insegnamenti indicati dalla Commissione di Valutazione. Il superamento del test
di ammissione anche dopo l’inizio del corso assolve gli OFA.
Se gli OFA non vengono assolti durante il primo anno di corso, lo studente
si può iscrivere al primo anno fuori corso, con la possibilità di completare
l’assolvimento degli OFA e di anticipare insegnamenti del secondo anno secondo
i criteri previsti per l’iscrizione al secondo anno fuori corso.
Possono pre-iscriversi al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale gli
studenti che stiano completando la formazione scolastica superiore di secondo
grado (ultimo o penultimo anno di corso). La loro iscrizione si perfezionerà
solo dopo il superamento dell’esame di Stato e del test di ammissione. Il conseguimento
del titolo di Stato deve comunque essere comunicato tramite autocertificazione
alla Segreteria studenti entro e non oltre il termine stabilito e reso pubblico
nella apposita sezione del sito on line dell’Università, denominata Manifesto
degli Studi (Guida dello Studente).
Per studenti provenienti da istituti scolastici di diritto straniero, con
percorso scolastico buono, la Scuola direttamente o attraverso un procedimento
di valutazione idoneo delegato può procedere all’ammissione anche in assenza
del test.
Per l’iscrizione di studenti stranieri è richiesta la conoscenza della
lingua italiana.
L'immatricolazione per trasferimento da altro corso di studio o Università
è soggetta alla valutazione di adeguatezza da parte del Consiglio della Scuola direttamente
o attraverso un procedimento di valutazione idoneo delegato, circa la
sussistenza dei requisiti necessari, nel rispetto della normativa e dei
regolamenti. Il Consiglio della Scuola definisce, con apposita delibera, il
numero massimo di CFU convalidabili per attività universitarie svolte in
precedenza (DM 270/2004 art. 5, comma 5), nonché l’anno di ammissione in
funzione del numero di CFU convalidati. Il Consiglio della Scuola delibera
eventualmente sul numero minimo di CFU da maturare in sede per il conseguimento
del titolo.
Nel caso di ammissione ad anni successivi al primo sarà assegnata la
frequenza a tutti gli insegnamenti degli anni precedenti quello di ammissione.
In relazione al numero di CFU convalidati, la Scuola riconosce la
possibilità di richiedere di avere un carico didattico fino a 60 CFU
anticipando insegnamenti degli anni successivi, fatto salvo quanto specificato
nell’articolo 4 comma 3.
Ai fini dell'accesso al Corso di Laurea la valutazione di ogni tipologia di
carriera di studi pregressa (per es. carriere chiuse per conseguimento
titolo di laurea, carriere decadute, carriere rinunciate, ecc.) è
effettuata dal Consiglio di Scuola direttamente o attraverso idoneo
procedimento di valutazione delegato.
La Segreteria studenti, eventualmente con il supporto della Segreteria
della Scuola, istruisce le pratiche relative alle richieste di trasferimento e
di valutazione della carriera di studi pregressa.
Nell'ordinamento didattico (RAD) è indicato il numero massimo di CFU
riconoscibili per attività formative extra-universitarie e per conoscenze e
abilità professionali certificate (DM 270/2004 art. 5, comma 7 e DM 16/3/2007 e
s.m.i.).
Per le attività formative (per esempio corsi di formazione tecnica
superiore) cui l’Università abbia partecipato per la progettazione e
l’organizzazione sono riconosciuti CFU fino a un massimo di 60 e comunque in
relazione al numero di CFU previsti per dette attività.
L’ammissione degli studenti al terzo anno di corso è subordinata al
conseguimento entro la fine della sessione autunnale straordinaria d’esame di
un numero di CFU definito dal Consiglio della Scuola con apposita delibera. Per
proseguire negli studi, gli studenti carenti di tale requisito devono
iscriversi al secondo anno fuori corso. A costoro è data la possibilità di
anticipare la frequenza agli insegnamenti dell’anno successivo, per un numero
di crediti corrispondenti a quelli acquisiti con gli esami sostenuti, in modo
da raggiungere comunque un carico didattico di non più di 60 crediti per anno,
fatto salvo quanto specificato nell’articolo 4 comma 3. Per usufruire di questa
possibilità occorre presentare istanza alla Segreteria studenti entro le prime
tre settimane di erogazione degli insegnamenti.
Art. 6 – Attività formative
Le attività formative, oltre a materie complementari di natura soprattutto
linguistica, prevedono un’ampia gamma di discipline riconducibili
prevalentemente alle seguenti categorie:
- matematica, informatica e statistica;
- fisica e chimica;
- discipline di base dell’ingegneria;
- discipline dell’ingegneria gestionale.
Gli organi accademici deputati assicurano un costante aggiornamento delle
attività formative al fine di assicurare il miglior processo formativo
possibile per gli studenti, nel rispetto del vigente ordinamento didattico.
La didattica è strutturata secondo un calendario che combina attività
formative organizzate su base annuale o semestrale.
La frequenza, ancorché non obbligatoria, è consigliata. I singoli docenti
possono, per gli insegnamenti loro affidati, prevedere programmi e/o modalità
di esame differenziati tra studenti frequentanti e non frequentanti purché di
tali differenze sia dato esplicito ed esauriente avviso nel programma
dell’insegnamento. È responsabilità del docente titolare dell’insegnamento
accertare e certificare, laddove richiesta, la presenza alle lezioni.
Eventuali vincoli di propedeuticità tra le diverse attività formative sono
decisi, su proposta dei responsabili degli insegnamenti, dal Consiglio della
Scuola e resi pubblici nell’apposita sezione del portale dell’Università
denominata Manifesto degli Studi (Guida dello Studente).
Art. 7 – Offerta formativa
Nell’offerta formativa pubblicata nel portale di Ateneo viene riportata
l’indicazione dei singoli insegnamenti con i rispettivi numeri di CFU e il
Settore Scientifico Disciplinare (SSD).
Gli insegnamenti complementari proposti agli studenti come possibili
opzioni per le attività formative a libera scelta dello studente sono riportati
anch’essi nell’offerta formativa.
Il Consiglio della Scuola, con apposita delibera, può proporre al Consiglio
Accademico di emendare la lista degli insegnamenti a scelta di anno in anno, in
relazione all’evoluzione degli obiettivi formativi, delle competenze
accademiche e delle esigenze del mercato del lavoro. Le variazioni determinano
l’aggiornamento del Manifesto degli Studi (Guida dello Studente).
La Scuola si riserva la possibilità di proporre la cancellazione degli
insegnamenti opzionali che dovessero risultare scelti da un numero di studenti
inferiore a 10. Della cancellazione sarà data opportuna comunicazione agli
studenti interessati, concordando con gli stessi la necessaria modifica del
piano degli studi.
Art. 8 – Definizione dei percorsi di studio individuale
All’atto dell’immatricolazione, ogni studente fornisce un’indicazione
preliminare degli insegnamenti e del percorso che intende seguire tra quelli
proposti a scelta.
La scelta degli insegnamenti può essere modificata entro e non oltre
le prime tre settimane di lezione; la scelta del percorso può essere modificata
entro ma non oltre le prime tre settimane di lezione del primo semestre del
terzo anno di corso.
Decorso il termine suddetto, per mutare il percorso prescelto, lo studente
deve proporre istanza motivata al Direttore della Scuola.
Gli esami sostenuti presso le Università partner o altre Università nel
quadro dei programmi di mobilità gestiti dall’Ufficio Relazioni Internazionali
sono sempre riconosciuti nel piano degli studi, secondo quanto previsto
nel Learning Agreement che viene approvato prima della partenza.
Analogamente possono essere riconosciute anche attività superate nel quadro di
altri programmi (per esempio: “Free-Mover”,
“Winter&Summer School”, Intensive Programme) purché sia stata
verificata, da parte del Direttore della Scuola o di un suo delegato, la
coerenza dei contenuti con il corso di studi frequentato.
Art. 9 – Accertamento di conoscenze e competenze: acquisizione dei crediti
L’acquisizione dei crediti associati alle diverse attività formative si ottiene
con il superamento di un esame o di altra forma di verifica del profitto. Il
voto o il giudizio indicano il livello di profitto raggiunto dallo studente. Il
programma di ciascun’attività formativa, insegnamento, deve presentare anche le
modalità di svolgimento delle prove d’esame o delle altre eventuali forme di
verifica del profitto.
La partecipazione alle prove di verifica del profitto (esame o altro) è
subordinata alla relativa iscrizione che avviene on line entro la
data pubblicata nel calendario degli esami. Non sono permesse eccezioni, salvo
in caso di forza maggiore valutate dal Direttore della Scuola o da suo
delegato.
L’ammissione alle prove di verifica del profitto per l’acquisizione dei
crediti, esame o altro, è subordinata all’ottenimento della frequenza delle
relative attività formative.
La valutazione degli insegnamenti afferenti a specifici Settori Scientifico
Disciplinari (SSD) è in trentesimi; quando il candidato abbia ottenuto il
massimo del voto può essere concessa la lode. Negli altri casi si può
esplicitare in un giudizio di “Approvato”/”Non Approvato”. I CFU sono acquisiti
se la valutazione della prova è di almeno 18/30 o se si consegua un giudizio di
“Approvato”.
Fanno eccezione i crediti relativi alla conoscenza della lingua inglese,
che sono collegati all’acquisizione di un adeguato livello di certificazione
secondo quanto stabilito dal Consiglio della Scuola con un’apposita delibera.
Qualora il livello minimo richiesto dal Consiglio della Scuola vari durante il
periodo di iscrizione al Corso di Laurea, vale il limite più favorevole allo
studente. Agli studenti che si iscrivono al Corso di Laurea in Ingegneria
Gestionale presentando documentazione che certifichi il raggiungimento del
livello di inglese richiesto, verranno riconosciuti i CFU relativi alla
conoscenza della lingua inglese, verificata l’idoneità della certificazione.
Poiché il Consiglio della Scuola può proporre al Consiglio Accademico di
cambiare l’offerta formativa al fine di aggiornarla rispetto alle esigenze del
mercato del lavoro e all’evolversi delle discipline, le prove di accertamento
di competenze e conoscenze per l’assegnazione dei CFU per gli insegnamenti dei
quali è disposta la cessazione sono comunque garantite. Per gli esami di tali
insegnamenti il Consiglio della Scuola deve individuare la Commissione d’esame
tenuto conto delle competenze dei docenti dello stesso SSD o di settore affine.
Le Commissioni di esame di profitto sono nominate e costituite in
ottemperanza alle disposizioni del Regolamento Didattico dell'Ateneo.
La valutazione degli insegnamenti seguiti all’estero (vedi articolo
precedente), avviene secondo le regole dell’università ospite. Le valutazioni
sono quindi comparate in coerenza con il sistema di trasferimento di crediti
(scale di conversione).
Art. 10 – Accertamento di conoscenze e competenze: sanzioni
Il tentativo dello studente di falsare le prove di accertamento di
conoscenze e competenze avvalendosi di aiuti impropri è sanzionato col ritiro
del compito e la valutazione negativa della prova. I docenti redigono apposito
verbale e lo trasmettono al Rettore per l'adozione di eventuali ulteriori
provvedimenti sanzionatori. La procedura per l’adozione delle sanzioni è
avviata secondo quanto previsto dal Codice Etico, pubblicato sul portale
dell’Ateneo, da intendersi qui interamente richiamato e, in particolare, a
mente degli articoli 10 e 27 di tale Codice.
Art. 11 – Accertamento di conoscenze e competenze: prove parziali
I docenti possono organizzare prove intermedie e parziali.
I risultati di tali prove concorrono alla formulazione del voto finale
dell’insegnamento secondo i criteri esplicitati dai docenti.
I risultati delle prove intermedie e parziali, eccetto in caso di
coincidenza delle prove parziali con la prima data della prova totale, devono
essere esposti entro 20 giorni dalla data di sostenimento e comunque almeno 10
giorni prima della data di appello d’esame successiva.
Anche per le prove parziali i docenti devono tenere una sessione di
consultazione degli elaborati.
Gli esiti sono pubblicati sul sito dell'Università nella sezione
"Segreteria On Line”.
Le valutazioni intermedie e parziali decadono qualora lo studente non
completi l’intero percorso di valutazione previsto per l’insegnamento entro la
prima sessione di appelli successiva alla conclusione dello stesso, fatta salva
la possibilità del titolare dell’insegnamento di estendere l’arco temporale di
validità.
Art. 12 – Accertamento di conoscenze e competenze: sessioni di esame
Il calendario delle sessioni d’esame è definito dal Consiglio della Scuola
contestualmente al calendario dell’attività didattica dell’anno accademico.
Per gli insegnamenti sono previste tre sessioni ordinarie d’esame e due
straordinarie:
- ordinaria estiva (giugno/luglio);
- ordinaria autunnale (settembre);
- ordinaria invernale (gennaio/febbraio);
- prolungamento straordinario della sessione autunnale
(ottobre/novembre/dicembre);
- prolungamento straordinario della sessione invernale (marzo/aprile).
Per tutti gli insegnamenti che si svolgono su base annuale sono previsti due
appelli nella sessione estiva, mentre in tutte le altre sessioni è previsto un
solo appello per ogni insegnamento.
Per tutti gli insegnamenti che si svolgono nel primo semestre sono previsti
due appelli nella sessione invernale, mentre per tutte le altre sessioni
è previsto un solo appello per ogni insegnamento.
Per tutti gli insegnamenti che si svolgono nel secondo semestre sono
previsti due appelli nella sessione estiva, mentre per tutte le altre sessioni
è previsto un solo appello per ogni insegnamento.
I prolungamenti straordinari sono riservati agli studenti iscritti fuori
corso salvo quanto indicato nei paragrafi successivi.
Nei prolungamenti straordinari delle sessioni gli studenti iscritti al
primo e al secondo anno in corso possono sostenere un solo esame per un
insegnamento per il quale abbiano acquisito la frequenza, indipendentemente dal
numero di CFU dell’insegnamento. L’insegnamento scelto deve essere indicato
all’inizio della sessione.
Gli studenti iscritti al terzo in corso possono sostenere, nella sessione
straordinaria invernale, tutti gli esami per i quali abbiano maturato la
frequenza.
Questo vincolo non si applica agli studenti che dovessero subire
limitazioni nell’accesso agli appelli delle sessioni ordinarie a causa della
partecipazione a programmi promossi dall’Ufficio Relazioni Internazionali;
questi studenti possono accedere liberamente agli esami della sessione
straordinaria immediatamente successiva al loro rientro in LIUC.
Art. 13 – Verbalizzazione dei voti
Gli studenti possono ritirarsi dalle prove di esame o rifiutare un voto
positivo.
Se accettato, l’esito positivo di un esame tenuto in forma orale o in altra
forma di verifica del profitto che preveda la comunicazione dell’esito in
presenza dell’esaminando, è registrato immediatamente dopo la comunicazione.
Gli esiti delle prove scritte sono pubblicati on line non
oltre quindici giorni di calendario dalla data di sostenimento della prova
scritta e comunque almeno otto giorni prima della stessa data, i docenti devono
tenere una sessione di consultazione degli elaborati entro tre giorni dalla
data di pubblicazione dei risultati della prova scritta.
In assenza di diversa indicazione da parte dello studente, nei due giorni
lavorativi successivi alla data fissata per la visione del compito, il titolare
dell’insegnamento, procede alla verbalizzazione del voto, se positivo.
Gli esami già sostenuti e regolarmente registrati con esito favorevole non
possono essere ripetuti.
Qualora dovessero insorgere delle controversie relative alla pubblicazione
o alla verbalizzazione del voto queste dovranno essere segnalate all’attenzione
del Direttore della Scuola entro l’avvio della successiva sessione ordinaria
d’esame secondo il calendario accademico pubblicato nella Guida dello Studente;
oltre tale termine esse non potranno essere in considerazione. Per studenti
laureandi eventuali analoghe controversie dovranno essere segnalate
all’attenzione del Direttore della Scuola entro il decimo giorno antecedente
l’avvio della seduta di laurea secondo il calendario accademico pubblicato
nella Guida dello Studente; oltre tale termine esse non potranno essere prese
in considerazione.
Art. 14 – Attività formativa di tirocinio
Durante il terzo anno del Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale lo
studente può svolgere un tirocinio presso aziende convenzionate con
l’Università per il conseguimento della Laurea.
In alternativa, il tirocinio, può essere svolto, per un lavoro di ricerca,
presso qualificati laboratori o istituti di tipo universitario, consortile o
privato.
Il tirocinio è volto al compimento di un’esperienza di gruppo o individuale
per conoscere le realtà aziendali e per lo sviluppo di un progetto.
Il tirocinio è regolato da una procedura stabilita e approvata dalla
Scuola.
Il Consiglio della Scuola stabilisce il numero di crediti che lo studente
deve aver acquisito per poter avviare il tirocinio.
La durata del tirocinio è funzione del raggiungimento degli obiettivi; il
Consiglio della Scuola stabilisce il monte ore minimo per il tirocinio
curriculare. L’azienda o l’istituto di ricerca deve attestare le ore di
presenza dello studente.
Durante il tirocinio deve essere sviluppato un progetto che potrà
costituire il tema della prova finale.
Per gli studenti che non svolgeranno l’attività di tirocinio saranno
proposti insegnamenti o altre attività di interesse per il mondo del lavoro con
maturazione di un numero di crediti uguale o superiore a quelli del tirocinio.
Art. 15 – Prova finale
Per gli studenti che hanno svolto il tirocinio, la prova finale può
essere relativa alla redazione e discussione di un elaborato sviluppato a
partire dall'esperienza maturata durante il tirocinio stesso.
Per gli studenti che non hanno svolto il tirocinio, o per coloro che
decideranno di differenziare il tema della prova finale da quello del
tirocinio, temi e contenuti della prova finale saranno concordati con uno dei
docenti della Scuola, attraverso il portale e-corsi specificamente dedicato
alla tesi e prova finale.
L’elaborazione della prova finale è regolata da una procedura stabilita e
approvata dalla Scuola.
L’elaborato deve essere sottoposto dall’estensore al vaglio
del software antiplagio “Turnitin” prima di essere consegnata in
Segreteria Studenti secondo le scadenze pubblicate nell’apposita sezione del
portale dell’Università, denominata “Guida dello Studente”.
Qualora la verifica antiplagio dovesse evidenziare parti dell’elaborato non
genuine, l’estensore non sarà ammesso a sostenere la discussione di laurea,
fatta salva, laddove applicabile, la normativa prevista nel R.D. 20 giugno
1935, n. 1071 Modifiche ed aggiornamenti al testo unico delle leggi sulla
istruzione superiore ed alla L. n. 475 del 19.4.1925 di Repressione della falsa
attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree,
diplomi, uffici, titoli e dignità pubbliche.
La procedura per la domanda per l’approvazione dell’argomento di tesi e per
l’ammissione all’esame di Laurea, interamente digitalizzata, deve rispettare le
modalità e le scadenze pubblicate nell’apposita sezione del
portale dell’Università
Per essere ammessi all’esame finale di laurea, gli studenti devono avere
sostenuto con esito positivo gli esami di tutti gli insegnamenti previsti dal
piano degli studi.
La Segreteria studenti, appurato quanto sopra, iscrive lo studente alla
prima seduta di laurea utile, come previsto dal calendario accademico. Tutte le
informazioni sono pubblicate on line.
Art. 16 – Voto finale di laurea
Il voto finale di laurea è espresso in centodecimi ed è assegnato
considerando sia il curriculum degli studi sia la prova finale.
Per determinare il voto finale la base è costituita dalla media dei voti
ottenuti negli insegnamenti previsti dal piano di studi, tenuto conto che i
voti hanno peso proporzionale al numero di crediti formativi attribuiti
all'insegnamento. La media così calcolata sarà tradotta in centodecimi senza
arrotondamenti. Gli insegnamenti superati con un giudizio non sono considerati
ai fini del calcolo della media.
L’esito della prova finale e la valutazione di altri titoli, anche
extra-curruculari, conseguiti durante il percorso degli studi concorrono alla
determinazione del voto di laurea secondo quanto stabilito dal Consiglio della
Scuola.
La Commissione di laurea valuta la prova finale e la relativa eventuale
discussione orale, attribuendo un punteggio fino a un massimo definito dal
Consiglio della Scuola, anche sulla base di indicazioni del Consiglio Accademico.
Il voto di laurea risulta perciò determinato come somma di:
a) media ponderata dei voti degli insegnamenti sostenuti in scala 110;
b) punteggio attribuito alla prova finale e alla sua eventuale discussione
tenendo fino a un massimo di cinque punti secondo i criteri definiti dalla
Scuola.
c) punteggio addizionale per altri titoli e attività extra-curriculari conseguiti
durante il percorso degli studi con un massimo di tre punti, secondo i criteri
stabiliti dal Consiglio della Scuola
Infine, per attribuire il voto di laurea, il punteggio così ottenuto è
arrotondato all’intero più vicino.
Eventuali variazioni ai punteggi sopra riportati o punteggi aggiuntivi
potranno essere definiti dal Consiglio di Scuola, nel rispetto delle
indicazioni del Consiglio Accademico, con apposita delibera.
La laurea può essere conferita con lode, su giudizio unanime della
Commissione, a studenti particolarmente meritevoli, che abbiano raggiunto il
massimo dei voti (110/110).
Si applica anche alla prova finale il disposto dell’art. 10 – Accertamento
di conoscenze e competenze: sanzioni.
Art. 17 – Sedute di laurea
In ogni anno accademico sono previste quattro sedute di laurea da tenersi
indicativamente nei mesi di luglio, ottobre, dicembre e aprile.
Il calendario delle sedute di laurea è definito dal Consiglio della Scuola
contestualmente al calendario dell’attività didattica del corrispondente anno
accademico.
Art. 18 – Attività di tutoraggio e orientamento
I docenti assicurano l'attività di ricevimento studenti, con una
frequenza regolare prestabilita e/o su appuntamento, in presenza e/o a
distanza. La Segreteria di Scuola si assicura che ogni docente abbia
chiaramente definito e pubblicato le modalità di ricevimento studenti.
I titolari di un insegnamento coordinano i docenti coinvolti in modo da
garantire un'attività di ricevimento studenti adeguata alla tipologia di
insegnamento, alla numerosità degli studenti che lo seguono e alle tempistiche
dello svolgimento delle lezioni (la frequenza è quindi superiore nel periodo
nel quale viene erogato l’insegnamento.
Il Consiglio della Scuola di Ingegneria industriale attiva forme di
orientamento e tutoraggio a favore degli studenti, finalizzate a:
- monitorare l'eventuale dispersione studentesca, attivando azioni di sostegno
per gli studenti quali per esempio lo studio assistito da tutor;
- aiutare nella scelta dei piani di studio e dei percorsi;
- condividere con gli studenti l’organizzazione e la pianificazione
delle attività formative da svolgere all'esterno, inclusi eventuali tirocini e
stage;
- assistere la scelta dell'argomento e del docente relatore per prova
finale.
-
Accompagnare gli studenti verso il mondo del lavoro o verso la scelta del
percorso di laurea Magistrale.
Art. 19 – Modalità di comunicazione delle informazioni
Tutte le informazioni relative al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale
sono disponibili sul sito web della Scuola di Ingegneria.
Art. 20 – Valutazione dell’efficacia formativa e revisione del regolamento
didattico
Allo scopo di effettuare una revisione periodica del presente Regolamento e
di verificare in modo strutturato e sistematico i risultati delle attività
didattiche, è previsto un sistema di valutazione della qualità delle attività
formative secondo quanto previsto dal D.M. 47 del 30 gennaio 2013.
Il Consiglio della Scuola valuta le risultanze di tali verifiche e propone
al Consiglio Accademico azioni di miglioramento per garantire la miglior
qualità dei livelli di apprendimento degli studenti, nel rispetto delle
procedure di autovalutazione e valutazione.
Art. 21 – Disposizioni transitorie ed entrata in vigore
Il regolamento entra in vigore il giorno della sua emanazione con decreto
rettorale a seguito della intervenuta approvazione da parte del Consiglio di
Amministrazione su proposta del Consiglio Accademico e del Consiglio della
Scuola.
Agli studenti già iscritti alla data di entrata in vigore del presente
regolamento è assicurata la conclusione dei corsi di studio e il conseguimento
del relativo titolo secondo gli ordinamenti e i regolamenti didattici vigenti
in precedenza. Gli studenti hanno peraltro la possibilità di optare per
l’iscrizione ai corsi di studio disciplinati dal presente regolamento. Ai fini
di tale opzione il Consiglio della Scuola, o organo da esso delegato, definisce
le corrispondenze tra i diversi ordinamenti, nel rispetto della normativa e dei
regolamenti vigenti.