Consiglio della Scuola di Ingegneria del 29 aprile 2022
Consiglio Accademico del 4 maggio 2022
Art. 1 – Denominazione e classe di appartenenza
In virtù delle delibere del Consiglio della Facoltà di Ingegneria del 14/12/2009,
18/01/2010 e del Senato Accademico del 20.01.2010 e del Consiglio di
Amministrazione del 26.01.2010, è istituito presso l’Università Carlo Cattaneo
– LIUC di Castellanza (VA), Scuola di Ingegneria Industriale, il Corso di
Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale appartenente alla Classe delle
Lauree Magistrali in Ingegneria Gestionale (classe LM-31).
Art. 2 – Obiettivi formativi
Obiettivo formativo del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale
è formare laureati che rispettino i requisiti formativi della Classe delle
Lauree Magistrali in Ingegneria Gestionale e che quindi devono:
- conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici della
matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale
conoscenza per interpretare e descrivere i problemi complessi dell'ingegneria
che richiedono un approccio interdisciplinare;
- conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici dell'ingegneria,
sia in generale sia in modo approfondito, relativamente a quelli
dell'ingegneria gestionale, in modo da saper identificare, formulare e
risolvere anche in modo innovativo problemi complessi che richiedono un
approccio interdisciplinare;
- essere capaci di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi,
processi e servizi complessi e/o innovativi;
- essere capaci di progettare e gestire esperimenti di elevata complessità;
- avere capacità di carattere trasversale;
- avere conoscenze nel campo dell'organizzazione aziendale (cultura
d'impresa) e dell'etica professionale;
- essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale,
almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche
ai lessici disciplinari.
Per raggiungere questi obiettivi il percorso formativo della laurea
magistrale si articola in un primo anno caratterizzato da insegnamenti
riconducibili ai Settori Scientifico Disciplinari (SSD) caratterizzanti
(principalmente l’ingegneria economico-gestionale e gli impianti industriali
meccanici). Rientrano inoltre nel programma insegnamenti connessi coi metodi e
modelli per l’analisi di contesti operativi e coi sistemi informativi
aziendali, al fine di approfondire le conoscenze acquisite nei precedenti corsi
di studio e affrontare in modo appropriato le discipline di contenuto più
specialistico e applicativo dell’anno successivo.
Il secondo anno prevede la combinazione tra insegnamenti di approfondimento
delle tematiche caratterizzanti e quelli a scelta dello studente, raggruppati
in percorsi, tra i quali lo studente potrà scegliere quello a lui più
confacente, orientati a definire una caratterizzazione forte e riconoscibile
del curriculum dell’allievo. Nel corso del secondo anno lo studente deve
svolgere anche un tirocinio in un’azienda o presso un ente di ricerca.
La figura del laureato magistrale si caratterizza pertanto per:
- una solida preparazione per la gestione del sistema impresa;
- la capacità di analizzare e interpretare i rapporti nelle filiere di prodotti;
- la capacità di guidare (leadership) gruppi di persone e la capacità di
rapportarsi positivamente con collaboratori con diverse responsabilità e
conoscenze.
La preparazione interdisciplinare, la flessibilità e la capacità di
applicare il metodo ingegneristico alla progettazione di soluzioni per problemi
complessi rendono il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale capace di
inserirsi con facilità in diverse posizioni di responsabilità sia nelle imprese
manifatturiere o di servizi, sia nella libera professione, sia nelle
amministrazioni pubbliche. Solo a titolo esemplificativo sono elencate le
seguenti aree di competenza:
- gestione dell'innovazione e dello sviluppo di prodotti e processi;
- progettazione avanzata e digitalizzazione dei processi aziendali;
- progettazione e gestione della supply chain;
Progettazione e gestione di sistemi nel manifatturiero avanzato
- progettazione e gestione di sistemi complessi;
- project management
- sostenibilità nei sistemi industriali.
La progettazione e lo svolgimento di una valida tesi di laurea magistrale
supporta il raggiungimento di una buona capacità di elaborazione dei problemi e
di una consistente autonomia decisionale e operativa.
Art. 3 – Risultati di apprendimento attesi (descrittori europei del titolo
di studio)
Conoscenza e comprensione
(knowledge and understanding)
Un laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione
Industriale deve aver acquisito una conoscenza e una comprensione approfondite
di tutti gli aspetti dell’Ingegneria Gestionale e, in particolare, della
gestione aziendale, della produzione e della logistica.
Rispetto a un laureato triennale, un laureato magistrale deve essere in
grado di comprendere meglio la complessità “sistemica” dell’impresa e del
contesto dove essa opera. Il laureato magistrale deve cioè riuscire ad
affrontare (anche con la capacità di progettarne le soluzioni) problematiche
aziendali che per loro natura hanno una caratterizzazione marcatamente
“trasversale”, nel senso che richiedono modelli interpretativi e approcci
risolutivi originali e basati sulla contemporanea considerazione delle
variabili tecnologiche, organizzative e strategiche.
Le conoscenze e competenze sono raggiunte attraverso la frequenza attiva
dello studente alle lezioni, lo studio su testi di livello avanzato e, in molti
casi, la realizzazione di progetti individuali o di gruppo.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and
understanding)
Un laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione
Industriale deve:
- saper utilizzare le conoscenze acquisite per modellare, analizzare e
risolvere problemi di gestione di sistemi complessi;
- saper progettare i processi aziendali, con particolare riferimento ai
sistemi produttivi e distributivi e alla gestione della tecnologia;
- saper risolvere i problemi tipici dell'Ingegneria Gestionale applicando
le opportune metodologie, eventualmente innovative rispetto a quanto proposto
tradizionalmente;
- essere in grado di verificare se sussistano le condizioni per sviluppare
approcci “ad hoc” per risolvere problematiche emergenti in contesti incerti.
Un momento importante per dimostrare l’acquisizione di conoscenza e
comprensione è costituito dalla elaborazione della tesi finale, nel corso della
quale lo studente avrà modo di affrontare un problema complesso, comprendendo e
proponendo soluzioni che riuniscano teoria e pratica.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione
Industriale deve sviluppare la capacità di formulare giudizi sulla base di
informazioni limitate o incomplete, prevedendo le implicazioni a largo spettro
delle proprie scelte. Si troverà ad affrontare tutti quei problemi dell'ingegneria
che richiedono un approccio interdisciplinare e, nel progettare le soluzioni di
questi problemi, il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la
Produzione Industriale deve saper considerare anche le responsabilità sociali
ed etiche collegate all'applicazione delle soluzioni proposte.
Molti degli insegnamenti del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria
Gestionale, richiedono l'elaborazione di progetti, anche di gruppo, la stesura
di relazioni, la valutazione critica di situazioni incerte. Tutto ciò
accompagna lo studente ad assumere un crescente grado di autonomia di giudizio
e di responsabilità delle scelte.
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale deve essere in grado di
discutere con un insieme di persone e figure professionali eterogeneo, ampio e
diversificato per competenze, età e cultura, assumendo anche il ruolo
di leader nella gestione dei progetti e dei gruppi. Inoltre, il
laureato magistrale deve saper lavorare e comunicare efficacemente in contesti
internazionali.
Per accompagnare lo studente nella maturazione e nella crescita della sua
abilità di comunicazione, il corso di studi è stato impostato in modo che in
alcuni insegnamenti e nel lavoro di tesi siano comprese forme di verifica e
modalità di partecipazione attiva dello studente, incentivando l'attitudine
propositiva e valutando la capacità di presentazione e di comunicazione dei
risultati del lavoro svolto.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale deve possedere una capacità
di apprendimento che gli consenta di affrontare in modo efficace le mutevoli
problematiche lavorative connesse con l'innovazione tecnologica e organizzativa
nel campo dei processi industriali in generale e logistico-produttivi in
particolare, in linea con i mutamenti e la rapida evoluzione del sistema
economico e produttivo.
Strumento utile al perfezionamento delle competenze cognitive e relazionali
è la tesi di laurea magistrale, che prevede che lo studente svolga in modo
originale un progetto o una ricerca. La tesi sarà quindi un importante
strumento utile al perfezionamento non solo delle abilità cognitive, ma anche
relazionali (soft skills), stimolando lo studente a confrontarsi con
vari ambienti organizzativi.
Art. 4 – Organizzazione e durata del Corso di Laurea Magistrale
La durata normale del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale è
di due anni. Per conseguire la laurea magistrale lo studente deve acquisire non
meno di 120 crediti formativi universitari (CFU) coerenti con l’ordinamento
didattico vigente e l’offerta formativa prescelta
Il credito formativo misura sinteticamente il volume di lavoro complessivo
necessario allo studente per acquisire le conoscenze e le abilità caratterizzanti
il corso di studio ed equivale a un impegno per lo studente di 25 ore tra
attività in aula, studio individuale, stage e altre attività formative. Ogni
anno di corso comprende mediamente 60 crediti e, di conseguenza, comporta circa
1500 ore di impegno effettivo. Il numero di crediti attribuito a ciascun
insegnamento può essere diverso.
Lo studente può presentare in Segreteria Studenti un'istanza di anticipo
della frequenza agli insegnamenti del secondo anno per un numero massimo di 20
CFU. La domanda deve pervenire entro le prime tre settimane del semestre di
erogazione degli insegnamenti e dovrà essere approvata dal Direttore della
Scuola o da suo delegato.
Art. 5 – Accesso al Corso di Laurea Magistrale
Ogni anno il Consiglio di Amministrazione, su indicazione del Consiglio
Accademico e sentito il Consiglio della Scuola, delibera il numero programmato
di accesso al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale, in
considerazione delle risorse a disposizione in termini di strutture e di
docenti.
Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale
occorre:
1. possedere un titolo di studio, conseguito in Italia o all'estero, idoneo
ai sensi della normativa vigente.
2. possedere adeguati requisiti curriculari universitari, ossia
alternativamente:
a) Titolo conseguito in una delle seguenti classi di laurea: L-7 Ingegneria
civile e ambientale, L-8 Ingegneria dell'informazione, L-9 Ingegneria
industriale (o equivalenti in riferimento al D.M. 509/1999)
b) possesso di un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici
generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline
dell'ingegneria, propedeutiche a quelle caratterizzanti previste dalla classe
di laurea magistrale, avendo conseguito nel percorso formativo precedente:
- almeno 30 CFU in discipline scientifiche di base (MAT, INF, ING-INF/05,
CHIM, SECS-S/01-03,06, FIS)
- almeno 30 CFU in discipline ingegneristiche caratterizzanti, integrative
o affini (ICAR, ING-IND, ING-INF, SECS-P/05-11, IUS/01,04,…..).
Se dall’esito della verifica del percorso formativo risultasse una carenza
relativa ai CFU sopra elencati, ai candidati sarà data la possibilità di
recuperare tali carenze mediante appositi test preceduti eventualmente da
seminari extracurriculari o altre forme di supporto alla preparazione.
Nel caso le carenze non siano recuperate entro il 28 febbraio 2023,
l’iscrizione sarà annullata e si procederà alla restituzione della tassa di
iscrizione già versata.
In alcun caso lo studente avrà diritto al riconoscimento delle attività
didattiche eventualmente superate con esito positivo.
3. essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, la
lingua inglese anche con riferimento al lessico disciplinare. Gli studenti
stranieri dovranno, inoltre, dare prova della conoscenza della lingua italiana.
Per validare tali conoscenze il candidato dovrà:
- essere in possesso di una certificazione rilasciata da un ente
accreditato che attesti un livello di conoscenza linguistica almeno pari a B2
del Quadro Europeo di Riferimento
oppure
- dichiarare o certificare di aver seguito almeno un semestre accademico
svolto in lingua inglese (in lingua italiana per gli studenti stranieri) in
Italia o all’estero.
Per gli studenti sprovvisti dei requisiti linguistici sopra esposti sarà
effettuata una verifica di conoscenza della lingua inglese con prova interna.
4. possedere un’adeguata preparazione atta a perseguire studi superiori in
ingegneria gestionale, verificata valutando la domanda di ammissione.
La personale preparazione sarà verificata da una
Commissione di Valutazione istituita a tale scopo dal Consiglio della Scuola,
sulla base dell’analisi della carriera accademica. La Commissione di
Valutazione esprimerà il parere sull’ammissione, esplicitando anche, in caso di
parere positivo, gli eventuali vincoli posti al candidato nelle scelte
curriculari, nonché le eventuali integrazioni richieste. Il candidato potrà
quindi decidere in merito all’immatricolazione, in considerazione dei vincoli e
delle integrazioni imposti dalla Commissione.
Fermi restando i criteri sopracitati, possono pre-iscriversi al Corso di
Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale gli studenti che stiano completando
la laurea triennale purché abbiano conseguito 140 CFU. L’iscrizione si
perfeziona solo al conseguimento del titolo triennale ed entro il termine
stabilito dall’Università (28 febbraio 2023).
Ai fini dell’ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria
Gestionale valgono anche le seguenti considerazioni:
- le classi di laurea (di primo livello) indicate dal DM 509/99 sono
equiparate alle corrispondenti classi di laurea definite nel DM 270/04 e qui
utilizzate come riferimento;
- i titoli di Laurea Magistrale o Specialistica (laurea di secondo livello)
ovvero di vecchio ordinamento (precedenti cioè all’ordinamento definito con il
DM 509/99) sono considerati come equivalenti a quelli di primo livello delle
corrispondenti classi di laurea. Tuttavia sulla base del curriculum del
candidato potranno essere riconosciuti ulteriori crediti per l’abbreviazione
della carriera;
- i candidati in possesso di un titolo di Diploma Universitario ovvero di
altro titolo di studio conseguito all’estero dovranno sottoporre il proprio
curriculum alla Direzione della Scuola. Il Direttore (o suo delegato),
eventualmente coadiuvato da un’apposita Commissione di ammissione, provvede a
definire l’ammissibilità della richiesta e gli eventuali vincoli al pano di
studi.
L'immatricolazione per trasferimento da altra Università o da altro corso
di studio è soggetta a valutazione della Scuola direttamente o attraverso
procedimento di valutazione idoneo delegato, circa la sussistenza dei requisiti
necessari nel rispetto della normativa e dei regolamenti.
Il Consiglio della Scuola definisce, con apposita delibera, il numero
massimo di CFU convalidabili per attività universitarie svolte in precedenza
(DM 270/2004 art. 5, comma 5), nonché l’anno di ammissione in funzione del
numero di CFU convalidati. Il Consiglio della Scuola delibera eventualmente sul
numero minimo di CFU da maturare in sede per il conseguimento del titolo.
Nel caso di ammissione al secondo anno sarà assegnata la frequenza a
tutti gli insegnamenti del primo anno.
In relazione al numero di CFU convalidati, la Scuola riconosce la
possibilità di richiedere di avere un carico didattico fino a 60 CFU
anticipando insegnamenti degli anni successivi, fatto salvo quanto specificato
nell’articolo 4 comma 3.
Ai fini dell'accesso al Corso di Laurea la valutazione di ogni tipologia di
carriera di studi pregressa (per es. carriere chiuse per conseguimento
titolo di laurea, carriere decadute, carriere rinunciate, ecc.) è
effettuata dal Consiglio di Scuola direttamente o attraverso idoneo
procedimento di valutazione delegato.
La Segreteria studenti, eventualmente coadiuvata dalla Segreteria della
Scuola, istruisce le pratiche relative alle richieste di trasferimento e di
valutazione della carriera di studi pregressa.
Nell'ordinamento didattico (RAD) è indicato il numero massimo di CFU
riconoscibili per attività formative extra-universitarie e per conoscenze e
abilità professionali certificate (DM 270/2004 art. 5, comma 7 e DM 16/3/2007 e
s.m.i.).
Per le attività formative cui l’Università abbia partecipato per la
progettazione e l’organizzazione sono riconosciuti CFU fino a un massimo di 60
e comunque in relazione al numero di CFU previsti per dette attività.
Art. 6 – Attività formative
Le attività formative prevedono un’ampia gamma di argomenti riconducibili
prevalentemente alle discipline caratterizzanti l’ingegneria gestionale, oltre
all’acquisizione di competenze complementari. Gli organi accademici deputati
assicurano un costante aggiornamento delle attività formative al fine di
assicurare il miglior processo formativo possibile per gli studenti, nel
rispetto del vigente ordinamento didattico.
La didattica è strutturata secondo un calendario semestrale in modo da
favorire l’adesione a progetti di scambio internazionale.
La frequenza, ancorché non obbligatoria, è consigliata. I singoli docenti
possono, per gli insegnamenti loro affidati, prevedere programmi e/o modalità
di esame differenziati tra studenti frequentanti e non frequentanti purché di
tali differenze sia dato esplicito ed esauriente avviso nel programma
dell’insegnamento. È responsabilità del docente titolare dell’insegnamento
accertare e certificare, laddove richiesta, la presenza alle lezioni.
Eventuali vincoli di propedeuticità tra le diverse attività formative sono
decisi, su proposta dei responsabili degli insegnamenti, dal Consiglio della
Scuola e resi pubblici nell’apposita sezione del portale dell’Università,
denominata “Guida dello Studente”.
Art. 7 – Offerta formativa
Nell’offerta formativa pubblicata nel portale di Ateneo viene riportata
l’indicazione dei singoli insegnamenti con i rispettivi numeri di Crediti
Formativi Universitari (CFU) e Settore Scientifico Disciplinare (SSD).
Gli insegnamenti proposti agli studenti come possibili opzioni per le
attività formative a libera scelta dello studente sono riportati anch’essi
nell’offerta formativa.
Una caratteristica rilevante degli insegnamenti opzionali proposti dalla
Scuola di Ingegneria per gli allievi del Corso di Laurea Magistrale in
Ingegneria Gestionale è l’adozione di metodologie formative che siano capaci di
trasmettere le conoscenze tecnico-disciplinari e, contemporaneamente, di
sviluppare competenze metodologiche e capacità relazionali. In questi insegnamenti
sono enfatizzate le forme di didattica interattiva, i lavori di gruppo con
dimensione progettuale interdisciplinare, le presentazioni scritte e orali
degli studenti. Inoltre, la proposta della Scuola s’incentra su vari percorsi
tra loro alternativi che permettano agli studenti di approfondire un tema
specifico seguendo un ciclo d’insegnamenti corrispondente a un numero
significativo di crediti in modo da caratterizzare meglio la loro formazione.
Il Consiglio della Scuola si riserva la possibilità di modificare di anno in anno
tali percorsi, composti da insegnamenti a scelta, sviluppandoli anche con la
collaborazione del mondo imprenditoriale, in relazione all’evoluzione degli
obiettivi formativi, delle competenze accademiche e delle esigenze del mercato
del lavoro. Le variazioni determinano l’aggiornamento dell’apposita sezione del
portale dell’Università, denominata “Guida dello Studente”.
La Scuola si riserva la possibilità di proporre la cancellazione degli
insegnamenti opzionali che dovessero essere scelti da un numero di studenti
inferiore a 10. Della cancellazione sarà data opportuna comunicazione agli
studenti interessati, concordando con gli stessi la necessaria modifica del
piano degli studi.
Art. 8 – Definizione dei percorsi di studio individuale
All’atto dell’immatricolazione, ogni studente fornisce un’indicazione
preliminare del percorso a scelta che intende seguire.
Tale scelta può essere modificata dal 1 maggio al 15 giugno e
successivamente nelle prime tre settimane del semestre di erogazione degli
insegnamenti.
Decorso il termine suddetto, per mutare il percorso prescelto, lo studente
deve proporre istanza motivata al Direttore della Scuola.
Gli esami sostenuti presso le Università partner o altre Università
nel quadro dei programmi di mobilità gestiti dall’Ufficio Relazioni
Internazionali sono sempre riconosciuti nel piano degli studi, secondo quanto previsto
nel Learning Agreement approvato prima della partenza. Analogamente
possono essere riconosciute anche attività superate nel quadro di altri
programmi (per esempio: “Free - Mover”, “Winter&Summer
School”, Intensive Programme) purché sia stata verificata, da parte
dell’Ufficio e/o della Scuola, la coerenza dei contenuti con il corso di studi
frequentato.
Art. 9 – Accertamento di conoscenze e competenze: acquisizione dei crediti
L’acquisizione dei crediti associati alle diverse attività formative si
ottiene con il superamento di un esame o di altra forma di verifica del
profitto. Il voto o il giudizio indicano il livello di profitto raggiunto dallo
studente. Il programma di ciascuna attività formativa deve presentare anche le
modalità di svolgimento delle prove d’esame o delle altre eventuali forme di
verifica del profitto.
La partecipazione alle prove di verifica del profitto, esame o altro, è
subordinata alla relativa iscrizione che avviene on line entro la
data pubblicata nel calendario degli esami appelli d'esame.
Non sono permesse eccezioni, salvo casi di forza maggiore valutati dal
Direttore della Scuola o da suo delegato.
L’ammissione alle prove di verifica del profitto per l’acquisizione dei
crediti, esame o altro, è subordinata all’ottenimento della frequenza delle relative
attività formative.
La valutazione degli insegnamenti afferenti a specifici Settori Scientifico
Disciplinari (SSD) è in trentesimi; quando il candidato abbia ottenuto il
massimo del voto può essere concessa la lode. Negli altri casi si può esplicitare
in un giudizio di “Approvato/Non Approvato”. I CFU sono acquisiti se la
valutazione della prova è di almeno 18/30 o se si consegua un giudizio di
“Approvato”.
Poiché il Consiglio della Scuola può proporre al Consiglio Accademico di
cambiare l’offerta formativa al fine di aggiornarla rispetto alle esigenze del
mercato del lavoro e all’evolversi delle discipline, le prove di accertamento
di competenze e conoscenze per l’assegnazione dei CFU per gli insegnamenti per
i quali è disposta la cessazione, sono comunque garantite. Per gli esami di
tali insegnamenti, il Consiglio della Scuola deve individuare la Commissione
d’esame, tenuto conto delle competenze dei docenti dello stesso SSD o settore
affine.
Le Commissioni di esame di profitto sono nominate e costituite in
ottemperanza alle disposizioni del “Regolamento Didattico dell'Ateneo”
La valutazione degli insegnamenti seguiti all’estero, di cui all’articolo
precedente, avviene secondo le regole dell’università ospite. Le valutazioni
sono quindi comparate in coerenza con il sistema di trasferimento di crediti
(scale di conversione).
Art. 10 – Accertamento di conoscenze e competenze: sanzioni
Il tentativo dello studente di falsare le prove di accertamento di
conoscenze e competenze avvalendosi di aiuti impropri è sanzionato col ritiro
del compito e la valutazione negativa della prova. I docenti redigono apposito
verbale e lo trasmettono al Rettore per l'adozione di eventuali ulteriori
provvedimenti sanzionatori. La procedura per l’adozione delle sanzioni è
avviata secondo quanto previsto dal Codice Etico, pubblicato sul portale
dell’Ateneo, da intendersi qui interamente richiamato e, in particolare, a
mente degli articoli 10 e 27 di tale Codice.
Art. 11 – Accertamento di conoscenze e competenze: prove parziali
I docenti possono organizzare prove intermedie e parziali. I risultati di
tali prove concorrono alla formulazione del voto finale dell’insegnamento
secondo i criteri esplicitati dai docenti.
I risultati delle prove intermedie e parziali, eccetto in caso di
coincidenza delle prove parziali con la prima data della prova totale, devono
essere esposti entro 20 giorni dalla data di sostenimento e comunque almeno 10
giorni prima della data di appello d’esame successiva.
Anche per le prove parziali i docenti devono tenere una sessione di
consultazione degli elaborati.
Gli esiti sono pubblicati sul sito dell'Università nella sezione
"Segreteria On Line”.
Le valutazioni intermedie e parziali decadono qualora lo studente non
completi l’intero percorso di valutazione previsto per l’insegnamento entro la
prima sessione di appelli successiva alla conclusione dello stesso, fatta salva
la possibilità del titolare dell’insegnamento di estendere l’arco temporale di
validità.
Art. 12 – Accertamento di conoscenze e competenze: sessioni di esame
Il calendario delle sessioni d’esame è definito dal Consiglio della Scuola
contestualmente al calendario dell’attività didattica dell’anno accademico.
Sono quindi previste tre sessioni d’esame ordinarie e due straordinarie:
- ordinaria invernale (gennaio/febbraio);
- ordinaria estiva (giugno/luglio);
- ordinaria autunnale (settembre);
- prolungamento straordinario della sessione autunnale (ottobre/novembre);
- prolungamento straordinario della sessione invernale (marzo/aprile).
Per tutti gli insegnamenti che si svolgono nel primo semestre sono previsti
due appelli nella sessione invernale, mentre per tutte le altre sessioni
è previsto un solo appello per ogni insegnamento.
Per tutti gli insegnamenti che si svolgono nel secondo semestre sono
previsti due appelli nella sessione estiva, mentre per tutte le altre sessioni
è previsto un solo appello per ogni insegnamento.
I prolungamenti straordinari sono riservati agli studenti iscritti fuori
corso, salvo quanto indicato nei paragrafi successivi.
Nei prolungamenti straordinari delle sessioni gli studenti iscritti in
corso possono sostenere un solo esame per un insegnamento per il quale abbiano
acquisito la frequenza, indipendentemente dal numero di CFU dell’insegnamento.
L’insegnamento scelto deve essere indicato all’inizio della sessione.
Gli studenti iscritti al secondo possono sostenere, nella sessione
straordinaria invernale, tutti gli esami per i quali abbiano maturato la
frequenza.
Questo vincolo non si applica agli studenti che dovessero subire
limitazioni nell’accesso agli appelli delle sessioni ordinarie a causa della
partecipazione a programmi promossi dall’Ufficio Relazioni Internazionali;
questi studenti possono accedere liberamente agli esami della sessione straordinaria
immediatamente successiva al loro rientro in LIUC.
Art. 13 – Verbalizzazione dei voti
Gli studenti possono ritirarsi dalle prove di esame o rifiutare un voto
positivo.
Se accettato, l’esito positivo di un esame tenuto in forma orale o in altra
forma di verifica del profitto che preveda la comunicazione dell’esito in
presenza dell’esaminando, è registrato immediatamente dopo la comunicazione.
Gli esiti delle prove scritte sono pubblicati on line non
oltre quindici giorni di calendario dalla data di sostenimento della prova
scritta e comunque almeno otto giorni prima della stessa data, i docenti devono
tenere una sessione di consultazione degli elaborati entro tre giorni dalla
data di pubblicazione dei risultati della prova scritta.
In assenza di diversa indicazione da parte dello studente, nei due giorni
lavorativi successivi alla data fissata per la visione del compito, il titolare
dell’insegnamento, procede alla verbalizzazione del voto, se positivo.
Gli esami già sostenuti e regolarmente registrati con esito favorevole non
possono essere ripetuti.
Qualora dovessero insorgere delle controversie relative alla pubblicazione
o alla verbalizzazione del voto queste dovranno essere segnalate all’attenzione
del Direttore della Scuola entro l’avvio della successiva sessione ordinaria
d’esame secondo il calendario accademico pubblicato nella Guida dello Studente;
oltre tale termine esse non potranno essere in considerazione. Per studenti
laureandi eventuali analoghe controversie dovranno essere segnalate all’attenzione
del Direttore della Scuola entro il decimo giorno antecedente l’avvio della
seduta di laurea secondo il calendario accademico pubblicato nella Guida dello
Studente; oltre tale termine esse non potranno essere prese in considerazione.
Art. 14 – Attività formativa di tirocinio
Durante il secondo anno del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria
Gestionale lo studente deve svolgere un tirocinio presso aziende convenzionate
con l’Università per il conseguimento della Laurea Magistrale. In alternativa,
il tirocinio, può essere svolto, per un lavoro di ricerca, presso qualificati
laboratori o istituti di tipo universitario, consortile o privato.
Il tirocinio è volto al compimento di un’esperienza di gruppo o individuale
per conoscere le realtà aziendali e per lo sviluppo di un progetto.
Il tirocinio è regolato da una procedura stabilita e approvata dalla
Scuola.
L’organizzazione del tirocinio, oltre alla Scuola, coinvolge altri
soggetti.
Il Consiglio della Scuola stabilisce il numero di crediti che lo studente
deve aver acquisito per poter avviare il tirocinio.
La durata del tirocinio è funzione del raggiungimento degli obiettivi, ma è
comunque non inferiore a un numero di ore stabilito dal Consiglio della Scuola.
L’azienda o l’istituto di ricerca devono attestare le ore di presenza dello
studente.
Durante il tirocinio deve essere sviluppato un progetto che costituirà il
tema fondamentale della prova finale. Il progetto deve essere approvato dal
docente assumerà il ruolo di tutor accademico.
Art. 15 – Prova finale
La prova finale consiste nella redazione, e discussione di fronte a
un’apposita Commissione di docenti, di una tesi di Laurea Magistrale. La
Commissione di fronte alla quale è discussa la tesi è costituita in
ottemperanza alle disposizioni del Regolamento Didattico dell'Ateneo ed è
presieduta dal Direttore della Scuola che potrà nominare un suo delegato scelto
tra i professori di ruolo.
La tesi può consistere in:
- una rielaborazione critica e logica delle fonti bibliografiche raccolte
sulla base di un argomento scelto e un’analisi delle applicazioni pratiche di
tale argomento;
- una descrizione a analisi dettagliata del progetto di tirocinio, per il
quale deve essere fornita anche un’esauriente rassegna della letteratura di
riferimento per il suo sviluppo;
- una ricerca di natura teorica o applicativa che prende spunto da un
problema esistente e richiede lo svolgimento di un’analisi critica delle fonti
bibliografiche e l’applicazione di metodi scientifici per ottenere risultati
validi e riproducibili.
Le tipologie di tesi di laurea e il livello qualitativo delle stesse
giustificano l’attribuzione di un diverso punteggio.
Il candidato laureato magistrale deve dimostrare completa padronanza degli
argomenti, autonomia di analisi e valutazione, innovatività e capacità di
comunicazione scritta e orale.
La domanda, disponibile on line, controfirmata dal Relatore che
certifica lo stato di avanzamento del lavoro e vidimata dall'Ufficio Career
Service, deve essere presentata alla Segreteria Studenti secondo le scadenza
pubblicate nella apposita sezione del portale dell’Università, denominata
“Guida dello Studente”.
Tutti i crediti formativi devono essere acquisiti entro la data di consegna
della tesi di laurea, tessera universitaria e altro materiale richiesto dalla
Segreteria studenti.
La tesi di laurea deve essere sottoposta dall’estensore al vaglio
del software antiplagio “Turnitin”. Qualora la verifica antiplagio
dovesse evidenziare parti dell’elaborato non genuine, l’estensore non sarà
ammesso a sostenere la discussione di laurea, fatta salva, laddove applicabile,
la normativa prevista dal R.D. 20 giugno 1935, n. 1071 Modifiche ed
aggiornamenti al testo unico delle leggi sulla istruzione superiore ed alla L.
n. 475 del 19.4.1925 di Repressione della falsa attribuzione di lavori altrui
da parte di aspiranti al conferimento di lauree, diplomi, uffici, titoli e
dignità pubbliche.
La Segreteria studenti, appurato quanto sopra, iscrive lo studente alla
prima seduta di laurea utile, come previsto dal calendario accademico. Tutte le
informazioni sono pubblicate on line.
Art. 16 – Voto finale di laurea magistrale
Il voto finale di laurea magistrale è espresso in centodecimi ed è
assegnato considerando sia il curriculum degli studi sia la prova finale.
Per determinare il voto finale la base è costituita dalla media dei voti
ottenuti negli insegnamenti previsti dal piano di studi, tenuto conto che i
voti hanno peso proporzionale al numero di crediti formativi attribuiti
all'insegnamento.
La media così calcolata sarà tradotta in centodecimi senza arrotondamenti.
Gli insegnamenti superati con un giudizio non sono considerati ai fini del
calcolo della media.
L’esito della prova finale e la valutazione di altri titoli e attività
extra-curriculari conseguiti durante il percorso degli studi concorrono alla
determinazione del voto di laurea magistrale secondo quanto stabilito dal
Consiglio della Scuola di Ingegneria.
La Commissione di laurea magistrale valuta la tesi e la relativa
discussione orale, attribuendo un punteggio fino a un massimo definito del
Consiglio della Scuola, sulla base delle indicazioni del Consiglio Accademico.
Il voto di laurea risulta perciò determinato come somma di:
a) media ponderata dei voti degli insegnamenti sostenuti in scala 110;
b) punteggio attribuito alla prova finale e alla sua eventuale discussione
fino a un massimo di nove punti secondo le regole definite dal Consiglio della
Scuola;
c) punteggio addizionale per altri titoli e le attività extra-curriculari conseguiti
durante il percorso degli studi con un massimo di tre punti, secondo i criteri
stabiliti dal Consiglio della Scuola.
Infine, per attribuire il voto di laurea, il punteggio così ottenuto è
arrotondato all’intero più vicino.
Eventuali variazioni ai punteggi sopra riportati o punteggi aggiuntivi
potranno essere definiti dal Consiglio di Scuola, nel rispetto delle
indicazioni del Consiglio Accademico, con apposita delibera.
La laurea magistrale può essere assegnata con lode, su giudizio unanime
della Commissione, a studenti particolarmente meritevoli, che abbiano raggiunto
il massimo dei voti (110/110).
Si applica anche alla prova finale il disposto dell’art. 10 – Accertamento
di conoscenze e competenze: sanzioni.
Art. 17 – Sedute di laurea magistrale
In ogni anno accademico sono previste quattro sedute di laurea magistrale
da tenersi indicativamente nei mesi di luglio, ottobre, dicembre e aprile.
Il calendario delle sedute di laurea magistrale è definito dal Consiglio
della Scuola contestualmente al calendario dell’attività didattica del
corrispondente anno accademico.
Art. 18 – Attività di ricevimento studenti, tutoraggio e orientamento
I docenti assicurano l'attività di
ricevimento studenti, con una frequenza regolare prestabilita e/o su
appuntamento, in presenza e/o a distanza. La Segreteria di Scuola si assicura
che ogni docente abbia chiaramente definito e pubblicato le modalità di
ricevimento studenti.
I titolari di un insegnamento coordinano
i docenti coinvolti in modo da garantire un'attività di ricevimento studenti
adeguata alla tipologia di insegnamento, alla numerosità degli studenti che lo
seguono e alle tempistiche dello svolgimento delle lezioni (la frequenza è
quindi superiore nel periodo nel quale viene erogato l’insegnamento.
Il Consiglio della Scuola di Ingegneria
industriale attiva forme di orientamento e tutoraggio a favore degli studenti,
finalizzate a:
- monitorare l'eventuale dispersione
studentesca, attivando azioni di sostegno per gli studenti quali per esempio lo
studio assistito da tutor;
- aiutare nella scelta dei piani di
studio e dei percorsi;
- condividere con gli studenti
l’organizzazione e la pianificazione delle attività formative da svolgere
all'esterno, inclusi eventuali tirocini e stage;
- assistere la scelta dell'argomento e
del docente relatore per prova finale.
- Accompagnare gli studenti verso il
mondo del lavoro.
Art. 19 – Modalità di comunicazione delle informazioni
Tutte le informazioni relative al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria
Gestionale sono disponibili sul sito web della Scuola di Ingegneria.
Art. 20 – Valutazione dell’efficacia formativa e revisione del regolamento
didattico
Allo scopo di effettuare una revisione periodica del presente Regolamento e
di verificare in modo strutturato e sistematico i risultati delle attività
didattiche, è previsto un sistema di valutazione della qualità delle attività
formative secondo quanto previsto dal D.M. 47 del 30 gennaio 2013.
Il Consiglio della Scuola valuta le risultanze di tali verifiche e propone
al Consiglio Accademico azioni di miglioramento per garantire la miglior
qualità dei livelli di apprendimento degli studenti, nel rispetto delle
procedure di autovalutazione e valutazione.
Art. 21 – Disposizioni transitorie ed entrata in vigore
Il regolamento entra in vigore il giorno della sua emanazione con decreto
rettorale a seguito della intervenuta approvazione da parte del Consiglio di
Amministrazione su proposta del Consiglio Accademico e del Consiglio della Scuola.
Agli studenti già iscritti alla data di entrata in vigore del presente
regolamento è assicurata la conclusione dei corsi di studio e il conseguimento
del relativo titolo secondo gli ordinamenti e i regolamenti didattici vigenti
in precedenza. Gli studenti hanno peraltro la possibilità di optare per
l’iscrizione ai corsi di studio disciplinati dal presente regolamento. Ai fini
di tale opzione il Consiglio della Scuola, o organo da esso delegato, definisce
le corrispondenze tra i diversi ordinamenti, nel rispetto della normativa e dei
regolamenti vigenti.