Guida dello studente: Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale A.A. 2025/26

Regolamento del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale

Consiglio della Scuola di Ingegneria del 17 Marzo 2025
Consiglio Accademico del 24 Marzo 2025
 
Art. 1 – Denominazione e classe di appartenenza
In virtù delle delibere del Consiglio della Facoltà di Ingegneria del 14/12/2009, 18/01/2010 e del Senato Accademico del 20/01/2010 e del Consiglio di Amministrazione del 26/01/2010, è istituito presso l’Università Carlo Cattaneo – LIUC di Castellanza (VA), Scuola di Ingegneria Industriale, il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale appartenente alla Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria Gestionale (classe LM-31).
 
Art. 2 – Obiettivi formativi
La figura dell’ingegnere gestionale magistrale sta assumendo crescente rilevanza per la crescita e lo sviluppo delle imprese e, più in generale, delle organizzazioni pubbliche e private, grazie alle sue capacità di progettazione, direzione e coordinamento di sistemi complessi nei quali è chiamato a governare la relazione dinamica tra la dimensione tecnologica, quella economica e quella ambientale e sociale.
La Scuola di Ingegneria industriale della LIUC - Università Cattaneo si pone l’obiettivo di formare ingegneri gestionali magistrali capaci di operare in molteplici contesti organizzativi: la piccola e la grande impresa, pubblica e privata, nel settore manifatturiero e dei servizi, con caratterizzazione territoriale e con vocazione internazionale. A questo fine, il percorso formativo LIUC approfondisce le competenze caratterizzanti l’ingegneria gestionale, le specializza in alcuni ambiti cruciali per il mondo delle professioni del futuro (data science, sanità, digitalizzazione) e le integra con le competenze trasversali indispensabili per ricoprire ruoli di responsabilità e di coordinamento, quali il pensiero critico applicato ai processi di innovazione e all’impiego dell’intelligenza artificiale, il problem solving avanzato, la tolleranza allo stress e la negoziazione, la self awareness, l’attenzione ai temi di sostenibilità ambientale e sociale e la multidisciplinarietà.
 
Il CdS ha quali principali elementi distintivi:
• il modello didattico,
• le opportunità di internazionalizzazione,
• lo sviluppo delle competenze trasversali,
• la possibilità di personalizzazione del percorso formativo.
Il modello didattico è caratterizzato innanzitutto dall’esperienzialità, grazie al laboratorio i-FAB (i-FAB), fabbrica modello lean e Industry 4.0 all’interno della quale gli studenti possono beneficiare del learning by doing, ai laboratori con le imprese in aula e al tirocinio formativo e orientativo obbligatorio per tutti gli studenti. Inoltre, le Learning Pills (LeaP), moduli formativi online fruibili in qualsiasi momento dagli studenti, si configurano come uno strumento innovativo per supportare gli studenti nel conseguire o consolidare concetti utili a seguire insegnamenti del CdS. Infine, il modello didattico è fondato su una intensa interazione tra studenti, docenti e imprese, resa possibile dal numero programmato di iscritti. L’internazionalizzazione è un ulteriore elemento distintivo del CdS che si pone l’obiettivo di fornire un ulteriore mezzo per consentire lo sviluppo di un global mindset e della capacità di lavorare e interagire in contesti internazionali.
Il CdS offre molteplici opportunità di internazionalizzazione fondata sul trascorrere periodi più o meno lunghi all’estero, attraverso gli scambi Erasmus+ programme ed Exchange programme, le summer e winter school, gli stage all’estero e il doppio diploma. Attraverso il percorso in lingua inglese il CdS offre opportunità di internazionalizzazione in Italia, che si configura con aule e attività didattiche frequentate anche da studenti stranieri.
Il Corso di Laurea magistrale in Ingegneria Gestionale prepara i laureati ai seguenti sbocchi professionali (classificazione ISTAT):
1. Ingegneri industriali e gestionali - (2.2.1.7.0)
2. Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private - (2.5.1.2.0.)
3. Specialisti nell'acquisizione di beni e servizi - (2.5.1.5.1)
4. Analisti di mercato - (2.5.1.5.4)
5. Specialisti del controllo nella Pubblica Amministrazione - (2.5.1.1.2.)
 
Art. 3 – Risultati di apprendimento attesi (descrittori europei del titolo di studio)
Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale si pone l'obiettivo di formare ingegneri preparati a governare la relazione dinamica tra la dimensione tecnologica, quella economica e quella ambientale e sociale, che caratterizzano molteplici contesti organizzativi. Il fine è creare una figura professionale che integri capacità di progettare, dirigere, coordinare e innovare i processi di funzionamento di imprese e organizzazioni, integrando elementi tecnologici, economico-finanziari, informativi, di filiera e di sostenibilità. Tale figura specializza la propria formazione in differenti ambiti gestionali, quali: le operations, la sostenibilità, i servizi in ambito sanità e i processi digitali. Il percorso formativo si costituisce quindi di una parte comune per tutti gli studenti e una finalizzata a specializzare le conoscenze e abilità dell'ingegnere. Gli insegnamenti offerti nella parte comune promuovono la conoscenza approfondita degli aspetti economico-gestionali, impianistico-industriali, gestionale – informatici e trasversali dell'ingegneria gestionale:
• la formazione economico-gestionale permette ai laureati magistrali di possedere una approfondita capacità di gestire la tecnologia e l'innovazione, così come la gestione del design industriale e della finanza a supporto dell'innovazione.
• La formazione impiantistico-industriale permette ai laureati magistrali di possedere una approfondita capacità di project management, capacità di svolgere la progettazione e la gestione della supply chain, attraverso la conoscenza dell'utilizzo di metodi matematici per le applicazioni industriali, possedendo una particolare preparazione orientata alla sostenibilità nei sistemi industriali.
• La formazione gestionale – informatica permette ai laureati magistrali di possedere una approfondita conoscenza sulla teoria dei sistemi e dei sistemi informativi.
• Da ultimo, la formazione trasversale permette ai laureati magistrali di possedere una approfondita capacità di sviluppo di autonomia di giudizio e pensiero critico, quali il pensiero critico applicato ai processi di innovazione e all'impiego dell'intelligenza artificiale, gestione e conoscenza del problem solving avanzato, capacità di tolleranza allo stress, negoziazione e self awareness.
Gli insegnamenti offerti nelle specializzazioni consentono agli studenti di specializzare la propria formazione in differenti ambiti gestionali.
In particolare, sono previste:
• una orientata al data science applicato alle operations, dove l'obiettivo formativo è quello di specializzare i laureati magistrali con conoscenze avanzate sull'applicazione di machine learning, data analytics e simulazione ai sistemi logistico-produttivi per essere capaci di conseguire l'eccellenza operativa dei sistemi, • una orientata ai servizi nell'ambito sanità, dove l'obiettivo formativo è quello di permettere i laureati magistrali ad essere in grado di gestire, dirigere evalutare i processi sanitari e sapere eseguire la valutazione di impatto di innovazioni tecnologie e organizzative,
• una orientata ai processi digitali, dove l'obiettivo formativo è quello di permettere i laureati magistrali ad essere in grado di gestire progetti ditrasformazione digitale applicando conoscenze su tecnologie digitali emergenti, una orientata all’ambito delle operations, dove l’obiettivo formativo è quello di specializzare i laureati magistrali con conoscenze avanzate sulla fabbrica, quali sapere eseguire lo sviluppo di strumenti per la fabbrica intelligente secondo il paradigma dell’Industria 4.0 e saper progettare, applicare e controllare la gestione con strategie lean di tali sistemi,
• una orientata all'ambito della sostenibilità e dell'economia circolare, dove l'obiettivo formativo è quello di specializzare laureati magistrali a sapere eseguire la progettazione, la gestione e la valutazione degli aspetti degli environmental sustainability goals (ESG) con rigore metodologico, applicando avanzata conoscenza su processi e strategie dell'economia gestionale.
Conoscenza e capacità di comprensione
Il corso di Laurea Magistrale, forma un ingegnere capace di gestire la relazione dinamica tra la dimensione tecnologica, quella economico finanziaria e quella ambientale e sociale, che caratterizza le imprese e le innovazioni di prodotto e di processo. Il piano formativo prevede 4 aree di apprendimento fondamentali a cui afferiscono gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e 5 aree relative a specifici ambiti di specializzazione. Tale piano riflette l'elevata multidisciplinarietà ma anche la specializzazione che caratterizza il corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale. Gli insegnamenti di tutte le aree di apprendimento estendono e rafforzano le conoscenze e le capacità di comprensione già acquisite e si pongono l'obiettivo di fornire agli studenti la capacità di applicare la conoscenza e comprensione come ulteriori strumenti per gestire la complessità dei sistemi. Di seguito la sintesi delle principali aree di conoscenza, comprensione relative agli insegnamenti obbligatori per tutti e agli ambiti di specializzazione. Aree di apprendimento comuni per tutti gli studenti:
1) Area economico gestionale - Conoscenza e comprensione delle strategie e tecniche per gestire e organizzare l'innovazione tecnologica, comprendendo l'analisi finanziaria per investimenti e lo sviluppo di nuovi prodotti.
2) Area impianti industriali - Conoscenza e comprensione dei metodi per la pianificazione e il controllo di progetti complessi, inclusa l'applicazione della teoria delle reti complesse e strumenti matematici/statistici. Conoscenza delle tecniche per la progettazione delle reti logistiche, la pianificazione della supply chain e l'ottimizzazione dei costi logistici e di valutazione e mitigazione dell'impatto ambientale dei processi industriali, incluso l'uso di tecnologie digitali per la sostenibilità.
3) Area gestionale- informatica - Conoscenza e comprensione delle pratiche per progettare e gestire sistemi informativi aziendali e progetti software, inclusa la modellazione di sistemi dinamici attraverso simulazioni, di analisi e conduzione delle sfide tecnologiche, organizzative e strategiche nei sistemi informativi aziendali, e di valutazione delle prestazioni dei sistemi dinamici tramite software dedicati.
4) Trasversali - Conoscenza e comprensione del più ampio contesto multidisciplinare dell'ingegneria, delle tecniche di problem solving avanzato, del pensiero critico, del teamworking e comunicazione, tolleranza allo stress e negoziazione come elementi necessari alla figura dell'ingegnere gestionale magistrale.
Aree di apprendimento relative a percorsi di specializzazione:
1) Data science applicato alle Operations - Conoscenza e comprensione degli elementi tecnologici del paradigma dell'Industria 4.0, delle principali tecniche per raccogliere e analizzare dati dalla fabbrica e prendere decisioni a supporto dell'eccellenza operativa.
2) Servizi in ambito sanità - Conoscenza e comprensione delle peculiarità dei processi sanitari, degli strumenti di ottimizzazione, monitoraggio e gestione di tali processi e delle tecniche di valutazione di impatto di innovazioni tecnologiche e organizzative nei processi sanitari.
3) Processi digitali - Conoscenza e comprensione dei processi di trasformazione digitale e delle principali metodologie per l'analisi dei processi di business e di approccio alla trasformazione digitale.
4) Operations - Conoscenza dei concetti fondamentali della fabbrica intelligente nell'ambito dell'Industria 4.0, compresi i framework dell'automazione e della lean enterprise.
5) Sostenibilità - Conoscenza e comprensione di principi e norme che guidano la transizione circolare dei modelli di business, delle principali strategie di economia circolare e delle misure di tale transizione.
Modalità didattiche
Le conoscenze sopra descritte sono ottenute attraverso le lezioni frontali, lo sviluppo e la discussione di casi e problemi reali, i laboratori con le imprese. Con particolare riferimento all'area trasversale, le conoscenze sopra descritte sono ottenute anche attraverso le attività condotte all'interno degli insegnamenti curriculari, grazie anche al modello didattico LIUC e attraverso attività dedicate extra-curricolari, (quali ad es. insegnamenti opzionali sovrannumerari, seminari, contest, progetti).
Modalità di accertamento.
Le conoscenze sopra descritte sono verificate attraverso prove scritte o orali, che comprendono la valutazione delle parti teoriche.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Di seguito la sintesi delle principali aree di capacità di applicazione della conoscenza e comprensione relative agli insegnamenti obbligatori per tutti e agli ambiti di specializzazione. Aree di apprendimento comuni per tutti gli studenti:
1) Area economico gestionale - Capacità di identificare e valutare scelte sull'innovazione, considerando impatti tecnologici ed economici. Capacità di verificare equilibrio finanziario, pianificare finanziamenti futuri sostenibili, gestire portafoglio finanziario. Progettare e gestire tutte le fasi di sviluppo di nuovi prodotti, dall'ideazione al business plan.
2) Area impianti industriali - Capacità di pianificare, gestire e controllare progetti complessi, analizzando contenuti, tempi, costi e rischi. Utilizzare strumenti matematici e statistici per analizzare reti e problemi complessi. Capacità di progettare reti logistiche con approccio quantitativo. Capacità di migliorare sostenibilità industriale, implementare azioni ambientali. Capacità di ottimizzare previsioni di domanda e catene di distribuzione.
3) Area gestionale- informatica - Capacità di comprendere i sistemi informativi come strumento di sviluppo aziendale, considerando aspetti tecnologici e implicazioni strategiche. Capacità di riconoscere la struttura dei problemi di modellazione dei sistemi dinamici e utilizzare software per svilupparne modelli di simulazione.
4) Trasversali - Capacità di uso del contesto multidisciplinare dell'ingegneria per risolvere problemi complessi, l'impiego di tecniche avanzate di problem solving e pensiero critico, collaborare in team, comunicare chiaramente, gestire lo stress e la negoziazione.
Aree di apprendimento relative a percorsi di specializzazione:
1) Data science applicato alle Operations - Capacità di progettare un sistema integrato di descriptive analytics, di applicare tecniche di prescriptive analytics tramite la progettazione e conduzione di studio simulativo con l'uso di software e condurre uno studio di analisi di dati che richieda l'applicazione di algoritmi di machine learning.
2) Servizi in ambito sanità - Capacità di monitorare, gestire e valutare processi sanitari, innovazioni tecnologie e organizzative.
3) Processi digitali - Capacità di impostare e gestire progetti di trasformazione digitale, analizzando i processi di business e valutando le criticità dell'adozione di tecnologie digitali emergenti.
4) Operations - Capacità di guidare il processo di transizione verso una lean enterprise, utilizzando metodologie e modelli specifici, e di valutare e selezionare le tecnologie dell'Industria 4.0 per automatizzare e migliorare la fabbrica.
5) Sostenibilità - Capacità di applicare i modelli di analisi per valutare e individuare le opportunità di transizione circolare applicando opportune metriche.
Modalità didattiche
Le capacità sopra descritte sono ottenute attraverso le esercitazioni applicative dei concetti teorici, lo sviluppo e la discussione di casi e problemi reali, i laboratori con le imprese e la i-FAB di LIUC. Con particolare riferimento all'area trasversale, le capacità sopra descritte sono ottenute anche attraverso le attività condotte all'interno degli insegnamenti curriculari, grazie anche al modello didattico LIUC, e attraverso attività dedicate extra-curricolari, (quali ad es. insegnamenti opzionali sovra-numerari, seminari, contest, progetti). Modalità di accertamento. Le capacità sopra descritte sono verificate attraverso prove scritte o orali, che comprendono le parti applicative ed eventualmente la discussione di progetti applicativi basati su casi reali svolti in gruppo, anche in collaborazione con le imprese.
Autonomia di giudizio
L’autonomia di giudizio dell’ingegnere gestionale magistrale, che riguarda la capacità di intervenire criticamente nelle diverse aree economico-gestionale, impiantistico, informatico-gestionale nelle imprese e nei servizi. Lo sviluppo dell’autonomia è supportato dalle attività svolte nell’ambito dei diversi insegnamenti in aula, quali l’analisi di casi di studio, e nei laboratori. Tale autonomia è accertata, da un lato, nell’ambito degli insegnamenti, attraverso prove d’esame basate sulla risoluzione di problemi reali dell’ingegneria industriale e dei servizi, dall’altro, nell’ambito della prova finale di laurea, che coinvolge un ambito più ampio al quale lo studente si deve approcciare criticamente.
Abilità comunicative
Le abilità comunicative che un laureato magistrale in Ingegneria Gestionale deve avere sono: - saper comunicare in forma scritta e orale, anche in inglese, per presentare i risultati di propri studi e considerazioni; - conoscere e comprendere i fondamenti e la struttura di un report scientifico; - saper presentare in modo chiaro ed argomentato progetti e le scelte ad essi collegate; - saper interagire con interlocutori specialisti e non specialisti. Lo sviluppo di capacità comunicative che riguardano la capacità di lavorare in gruppo e il confronto con altre figure professionali, anche in ambito internazionale, necessarie a realizzare il coordinamento da parte dell’ingegnere gestionale magistrale, sono supportate nell’ambito dei singoli insegnamenti da: - la discussione di casi in aula; - il lavoro in piccoli gruppi all’applicazione di temi degli insegnamenti a problemi; - interazione con persone di azienda e altre figure professionali che intervengono nell’ambito di specifiche lezioni che lo prevedono. Le abilità comunicative sono accertate attraverso: - prove scritte e orali, che verificano l’uso di un linguaggio appropriato e dell’efficacia comunicativa; - la discussione e la presentazione di progetti svolti in gruppo, che attestano la capacità di interagire nei gruppi mediante metodi della comunicazione; - la partecipazione proficua ad attività con le aziende, nell’ambito del tirocinio e/o dei laboratori con le imprese, che attestano capacità relazionali; - la discussione della prova finale di laurea di fronte alla commissione, che attesta abilità di sintesi e di presentazione.
Capacità di apprendimento
Lo sviluppo di capacità di apprendimento, intesa come la razionalizzazione e la presentazione tramite modelli di problemi complessi e l’approfondimento di conoscenze in particolari ambiti, avviene all’interno dei singoli insegnamenti, nei quali è richiesto allo studente di applicare teorie a contesti sempre diversi e, di conseguenza, ad allenare la propria capacità di apprendere e nel laboratorio iFAB, che offre un contesto applicativo nel quale gli studenti sono stimolati a contestualizzare le loro conoscenze e competenze, sollecitando così la loro capacità di apprendimento.
Questa capacità è verificata tramite: - le parti di prova d’esame basate sulla risoluzione di casi reali, che richiedono l’approfondimento di particolari ambiti legati ai casi; - la prova finale di laurea, che richiede allo studente di affrontare un progetto.
Art. 4 – Organizzazione e durata del Corso di Laurea Magistrale
La durata normale del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale è di due anni. Per conseguire la laurea magistrale lo studente deve acquisire non meno di 120 crediti formativi universitari (CFU) coerenti con l’ordinamento didattico vigente e l’offerta formativa prescelta.
Il credito formativo misura sinteticamente il volume di lavoro complessivo necessario allo studente per acquisire le conoscenze e le abilità caratterizzanti il corso di studio ed equivale a un impegno per lo studente di 25 ore tra attività in aula, studio individuale, stage e altre attività formative. Ogni anno di corso comprende mediamente 60 crediti e, di conseguenza, comporta circa 1500 ore di impegno effettivo; ogni studente può però adattare parzialmente l’impegno di ciascuno dei due anni, collocando gli insegnamenti a scelta in maniera personalizzata. Il numero di crediti attribuito a ciascun insegnamento può essere diverso.
Lo studente può presentare in Segreteria Studenti un'istanza di anticipo della frequenza agli insegnamenti del secondo anno per un numero massimo di 20 CFU. La domanda deve pervenire entro le prime tre settimane del semestre di erogazione degli insegnamenti e dovrà essere approvata dal Direttore della Scuola o da suo delegato.
Eventuali vincoli di profitto a cui subordinare la possibilità di anticipare i 20 CFU sono decisi dal Consiglio della Scuola con apposita delibera e comunicati agli studenti nel Manifesto degli Studi (Guida dello Studente).
 
Art. 5 – Accesso al Corso di Laurea Magistrale
Ogni anno il Consiglio di Amministrazione, su indicazione del Consiglio Accademico e sentito il Consiglio della Scuola, delibera il numero programmato di accesso al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale, in considerazione delle risorse a disposizione in termini di strutture e di docenti.
Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale occorre:
1. possedere un titolo di studio idoneo ai sensi della normativa vigente;
2. possedere adeguati requisiti curriculari universitari, ossia alternativamente:
a) Titolo conseguito in una delle seguenti classi di laurea: L-7 Ingegneria civile e ambientale, L-8 Ingegneria dell'informazione, L-9 Ingegneria industriale;
b) possesso di un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline dell'ingegneria, propedeutiche a quelle caratterizzanti previste dalla classe di laurea magistrale, avendo conseguito nel percorso formativo precedente:
- almeno 30 CFU in discipline scientifiche di base (MAT, INF, ING-INF/05, CHIM, FIS, SECS‐S/01-03,06);
- almeno 30 CFU in discipline ingegneristiche caratterizzanti, integrative o affini (ICAR, ING-IND, ING-INF, SECS-P/07-11, IUS/01,04).
In caso di mancanza di alcune conoscenze e/o competenze, una Commissione di Valutazione, nominata dal Consiglio della Scuola, valuta le conoscenze e competenze di ciascun candidato e, laddove necessario, in coerenza con i profili professionali in uscita per la LM31, propone ai candidati un percorso di studi personalizzato finalizzato a recuperare le carenze rilevate.
3. essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, la lingua inglese anche con riferimento al lessico disciplinare. Gli studenti stranieri dovranno, inoltre, dare prova della conoscenza della lingua italiana. Per validare tali conoscenze il candidato dovrà:
- essere in possesso di una certificazione rilasciata da un ente accreditato che attesti un livello di conoscenza linguistica almeno pari a B2 del Quadro Europeo di Riferimento
oppure
- dichiarare o certificare di aver seguito almeno un semestre accademico svolto in lingua inglese (in lingua italiana per gli studenti stranieri) in Italia o all’estero.
Per gli studenti sprovvisti dei requisiti linguistici sopra esposti sarà effettuata una verifica di conoscenza della lingua con prova interna.
4. Infine, l’ammissione è sottoposta alla valutazione della adeguata preparazione personale, ovvero delle conoscenze, competenze e potenzialità adeguate per poter frequentare con profitto un corso di studi universitari di secondo livello. Tale valutazione è verificata dalla Commissione di Valutazione istituita dal Consiglio della Scuola, sulla base dell’analisi della carriera accademica, della lettera motivazionale e del curriculum allegati alla domanda di ammissione.
La Commissione di Valutazione esprimerà il parere sull’ammissione, esplicitando anche, in caso di parere positivo, gli eventuali vincoli posti al candidato nelle scelte curriculari, nonché le integrazioni richieste, in coerenza con le competenze e le conoscenze richieste per i profili professionali in uscita identificati per la LM31. Il candidato potrà quindi decidere in merito all’immatricolazione, in considerazione dei vincoli e delle integrazioni imposti dalla Commissione.
Fermi restando i criteri di cui sopra, l’ammissione riguarda anche gli studenti che stiano completando la laurea triennale purché abbiano conseguito almeno 140 CFU. L’iscrizione si perfeziona solo al conseguimento del titolo triennale entro aprile 2026.
Ai fini dell’ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale valgono anche le seguenti considerazioni:
- le classi di laurea (di primo livello) indicate dal DM 509/99 sono equiparate alle corrispondenti classi di laurea definite nel DM 270/04 e qui utilizzate come riferimento;
- i titoli di Laurea Magistrale o Specialistica (laurea di secondo livello) ovvero di vecchio ordinamento (precedenti cioè all’ordinamento definito con il DM 509/99) sono considerati come equivalenti a quelli di primo livello delle corrispondenti classi di laurea. Tuttavia sulla base del curriculum del candidato potranno essere riconosciuti ulteriori crediti per l’abbreviazione della carriera;
- i candidati in possesso di un titolo di Diploma Universitario ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero dovranno sottoporre il proprio curriculum alla Direzione della Scuola. Il Direttore (o suo delegato), eventualmente coadiuvato da un’apposita Commissione di ammissione, provvede a definire l’ammissibilità della richiesta e gli eventuali vincoli al pano di studi.
L'immatricolazione per trasferimento da altra Università o da altro corso di studio è soggetta a valutazione della Scuola direttamente o attraverso procedimento di valutazione idoneo delegato, circa la sussistenza dei requisiti necessari nel rispetto della normativa e dei regolamenti.
Il Consiglio della Scuola definisce, con apposita delibera, il numero massimo di CFU convalidabili per attività universitarie svolte in precedenza (DM 270/2004 art. 5, comma 5), nonché l’anno di ammissione in funzione del numero di CFU convalidati. Il Consiglio della Scuola delibera eventualmente sul numero minimo di CFU da maturare in sede per il conseguimento del titolo.
Nel caso di ammissione al secondo anno sarà assegnata la frequenza a tutti gli insegnamenti del primo anno.
In relazione al numero di CFU convalidati, la Scuola riconosce la possibilità di richiedere di avere un carico didattico fino a 60 CFU anticipando insegnamenti degli anni successivi, fatto salvo quanto specificato nell’articolo 4 comma 3.
Ai fini dell'accesso al Corso di Laurea la valutazione di ogni tipologia di carriera di studi pregressa (per es.  carriere chiuse per conseguimento titolo di laurea, carriere decadute, carriere rinunciate, ecc.)  è effettuata dal Consiglio di Scuola direttamente o attraverso idoneo procedimento di valutazione delegato.
La Segreteria studenti, eventualmente coadiuvata dalla Segreteria della Scuola, istruisce le pratiche relative alle richieste di trasferimento e di valutazione della carriera di studi pregressa.
Nell'ordinamento didattico (RAD) è indicato il numero massimo di CFU riconoscibili per attività formative extra-universitarie e per conoscenze e abilità professionali certificate (DM 270/2004 art. 5, comma 7 e DM 16/3/2007 e s.m.i.).
Per le attività formative cui l’Università abbia partecipato per la progettazione e l’organizzazione sono riconosciuti CFU fino a un massimo di 60 e comunque in relazione al numero di CFU previsti per dette attività.
 
Art. 6 – Attività formative
Gli organi accademici deputati assicurano un costante aggiornamento delle attività formative al fine di assicurare il miglior processo formativo possibile per gli studenti, nel rispetto del vigente ordinamento didattico.
La didattica è strutturata secondo un calendario semestrale in modo da massimizzare l’efficacia nell’apprendimento, consentire la personalizzazione del piano di studi e favorire l’adesione a progetti di scambio internazionale.
La frequenza, ancorché non obbligatoria, è consigliata. I singoli docenti possono, per gli insegnamenti loro affidati, prevedere programmi e/o modalità di esame differenziati tra studenti frequentanti e non frequentanti purché di tali differenze sia dato esplicito ed esauriente avviso nel programma dell’insegnamento. È responsabilità del docente titolare dell’insegnamento accertare e certificare, laddove richiesta, la presenza alle lezioni.
Eventuali vincoli di propedeuticità tra le diverse attività formative sono decisi, su proposta dei responsabili degli insegnamenti, dal Consiglio della Scuola e resi pubblici nell’apposita sezione del portale dell’Università, denominata “Guida dello Studente”.
Art. 7 – Offerta formativa
Nell’offerta formativa pubblicata nel portale di Ateneo viene riportata l’indicazione dei singoli insegnamenti con i rispettivi numeri di Crediti Formativi Universitari (CFU) e Settore Scientifico Disciplinare (SSD).
Gli insegnamenti proposti agli studenti come possibili opzioni per le attività formative a libera scelta dello studente sono riportati anch’essi nell’offerta formativa.
Una caratteristica rilevante del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale LIUC è l’adozione di un modello didattico fortemente basato sull’esperienzialità e sull’attenzione allo sviluppo delle competenze trasversali. Le schede degli insegnamenti specificano come e in che misura ciascun insegnamento applica il modello didattico della Scuola e favorisce lo sviluppo di competenze trasversali. La Scuola propone inoltre una serie di insegnamenti a scelta dello studente, attraverso le quali ciascuno può personalizzare il proprio percorso formativo in coerenza con le proprie attitudini e i propri interessi.
La Scuola si riserva la possibilità di proporre al Consiglio Accademico la modifica degli insegnamenti e delle attività a scelta, in considerazione dell’evoluzione del mondo del lavoro e dei suggerimenti provenienti dai portatori di interesse. La Scuola si riserva inoltre la possibilità di cancellazione degli insegnamenti opzionali che dovessero essere scelti da un numero di studenti inferiore a 10. Della cancellazione sarà data opportuna comunicazione agli studenti interessati, concordando con gli stessi la necessaria modifica del piano degli studi. Le variazioni determinano l’aggiornamento del Manifesto degli Studi (Guida dello Studente).
 
Art. 8 – Definizione dei percorsi di studio individuale
All’atto dell’immatricolazione, ogni studente fornisce un’indicazione preliminare del percorso a scelta che intende seguire.
Tale scelta può essere modificata dal 1° maggio al 15 giugno e successivamente nelle prime tre settimane del semestre di erogazione degli insegnamenti.
Decorso il termine suddetto, per mutare il percorso prescelto, lo studente deve proporre istanza motivata al Direttore della Scuola.
Gli esami sostenuti presso le Università partner o altre Università nel quadro dei programmi di mobilità gestiti dall’Ufficio Relazioni Internazionali sono sempre riconosciuti nel piano degli studi, secondo quanto previsto nel Learning Agreement approvato prima della partenza. Analogamente possono essere riconosciute anche attività superate nel quadro di altri programmi (per esempio: “Free - Mover”, “Winter&Summer School”, Intensive Programme) purché sia stata verificata, da parte dell’Ufficio e/o della Scuola, la coerenza dei contenuti con il corso di studi frequentato.
 
Art. 9 – Accertamento di conoscenze e competenze: acquisizione dei crediti
L’acquisizione dei crediti associati alle diverse attività formative si ottiene con il superamento di un esame o di altra forma di verifica del profitto. Il voto o il giudizio indicano il livello di profitto raggiunto dallo studente. Il programma di ciascuna attività formativa deve presentare anche le modalità di svolgimento delle prove d’esame o delle altre eventuali forme di verifica del profitto.
La partecipazione alle prove di verifica del profitto, esame o altro, è subordinata alla relativa iscrizione che avviene on line entro la data pubblicata nel calendario degli esami degli appelli d'esame.
Non sono permesse eccezioni, salvo casi di forza maggiore valutati dal Direttore della Scuola o da suo delegato.
L’ammissione alle prove di verifica del profitto per l’acquisizione dei crediti, esame o altro, è subordinata all’ottenimento della frequenza delle relative attività formative.
La valutazione degli insegnamenti afferenti a specifici Settori Scientifico Disciplinari (SSD) è in trentesimi; quando il candidato abbia ottenuto il massimo del voto può essere concessa la lode. Negli altri casi si può esplicitare in un giudizio di “Approvato/Non Approvato”. I CFU sono acquisiti se la valutazione della prova è di almeno 18/30 o se si consegua un giudizio di “Approvato”.
Il Consiglio della Scuola può proporre al Consiglio Accademico di cambiare l’offerta formativa al fine di aggiornarla rispetto alle esigenze del mercato del lavoro e all’evolversi delle discipline; le prove di accertamento di competenze e conoscenze per l’assegnazione dei CFU per gli insegnamenti dei quali è disposta la cessazione sono comunque garantite. Per gli esami di tali insegnamenti, il Consiglio della Scuola deve individuare la Commissione d’esame, tenuto conto delle competenze dei docenti dello stesso SSD o settore affine.
Le Commissioni di esame di profitto sono nominate e costituite in ottemperanza alle disposizioni del “Regolamento Didattico dell'Ateneo”.
La valutazione degli insegnamenti seguiti all’estero, di cui all’articolo precedente, avviene secondo le regole dell’università ospite. Le valutazioni sono quindi comparate in coerenza con il sistema di trasferimento di crediti (scale di conversione).
 
Art. 10 – Accertamento di conoscenze e competenze: sanzioni
Il tentativo dello studente di falsare le prove di accertamento di conoscenze e competenze avvalendosi di aiuti impropri è sanzionato col ritiro del compito e la valutazione negativa della prova. I docenti redigono apposito verbale e lo trasmettono al Rettore per l'adozione di eventuali ulteriori provvedimenti sanzionatori. La procedura per l’adozione delle sanzioni è avviata secondo quanto previsto dal Codice Etico, pubblicato sul portale dell’Ateneo, da intendersi qui interamente richiamato e, in particolare, a mente degli articoli 10 e 27 di tale Codice.
 
Art. 11 – Accertamento di conoscenze e competenze: prove parziali
I docenti possono organizzare prove intermedie e parziali. I risultati di tali prove concorrono alla formulazione del voto finale dell’insegnamento secondo i criteri esplicitati dai docenti.
I risultati delle prove intermedie e parziali, eccetto in caso di coincidenza delle prove parziali con la prima data della prova totale, devono essere esposti entro 20 giorni dalla data di sostenimento e comunque almeno 10 giorni prima della data di appello d’esame successiva.
Anche per le prove parziali i docenti devono tenere una sessione di consultazione degli elaborati.
Gli esiti sono pubblicati sul sito dell'Università nella sezione "Segreteria On Line”.
Le valutazioni intermedie e parziali decadono qualora lo studente non completi l’intero percorso di valutazione previsto per l’insegnamento entro la prima sessione di appelli successiva alla conclusione dello stesso, fatta salva la possibilità del titolare dell’insegnamento di estendere l’arco temporale di validità.
 
Art. 12 – Accertamento di conoscenze e competenze: sessioni di esame
Il calendario delle sessioni d’esame è definito dal Consiglio della Scuola contestualmente al calendario dell’attività didattica dell’anno accademico.
Sono quindi previste tre sessioni d’esame ordinarie e due straordinarie:
- ordinaria invernale (gennaio/febbraio);
- ordinaria estiva (giugno/luglio);
- ordinaria autunnale (settembre);
- prolungamento straordinario della sessione autunnale (ottobre/novembre);
- prolungamento straordinario della sessione invernale (marzo/aprile).
Per tutti gli insegnamenti che si svolgono nel primo semestre sono previsti due appelli nella sessione invernale, mentre per tutte le altre sessioni è previsto un solo appello per ogni insegnamento.
Per tutti gli insegnamenti che si svolgono nel secondo semestre sono previsti due appelli nella sessione estiva, mentre per tutte le altre sessioni è previsto un solo appello per ogni insegnamento.
Per tutti gli insegnamenti erogati in lingua inglese, aperti quindi alla partecipazione di studenti internazionali, la sessione d’esame del semestre nel quale viene erogato l’insegnamento inizia il mese precedente rispetto alla sessione degli insegnamenti in lingua italiana: a dicembre la sessione invernale e a maggio la sessione estiva; il numero totale di appelli previsti per la sessione resta comunque pari a due.
Le sessioni straordinarie sono riservate agli studenti iscritti fuori corso, salvo quanto indicato nei paragrafi successivi. 
Nelle sessioni straordinarie gli studenti iscritti al primo anno in corso possono sostenere un solo esame per un insegnamento per il quale abbiano acquisito la frequenza, indipendentemente dal numero di CFU dell’insegnamento. L’insegnamento scelto deve essere indicato all’inizio della sessione. 
Gli studenti iscritti al secondo anno in corso possono sostenere, nella sessione straordinaria autunnale un solo appello, mentre in quella invernale, tutti gli esami per i quali abbiano maturato la frequenza.
Questo vincolo non si applica agli studenti che dovessero subire limitazioni nell’accesso agli appelli delle sessioni ordinarie a causa della partecipazione a programmi promossi dall’Ufficio Relazioni Internazionali; questi studenti possono accedere liberamente agli esami della sessione straordinaria immediatamente successiva al loro rientro in LIUC.
 
Art. 13 – Verbalizzazione dei voti
Gli studenti possono ritirarsi dalle prove di esame.
Gli studenti possono rifiutare un voto positivo per un massimo di due volte.
Se accettato, l’esito positivo di un esame tenuto in forma orale o in altra forma di verifica del profitto che preveda la comunicazione dell’esito in presenza dell’esaminando, è registrato immediatamente dopo la comunicazione.
Gli esiti delle prove scritte sono pubblicati on line non oltre quindici giorni di calendario dalla data di sostenimento della prova scritta e comunque almeno otto giorni prima della stessa data, i docenti devono tenere una sessione di consultazione degli elaborati entro tre giorni dalla data di pubblicazione dei risultati della prova scritta.
In assenza di diversa indicazione da parte dello studente, nei due giorni lavorativi successivi alla data fissata per la visione del compito, il titolare dell’insegnamento, procede alla verbalizzazione del voto, se positivo.
Gli esami già sostenuti e regolarmente registrati con esito favorevole non possono essere ripetuti.
Qualora dovessero insorgere delle controversie relative alla pubblicazione o alla verbalizzazione del voto queste dovranno essere segnalate all’attenzione del Direttore della Scuola entro l’avvio della successiva sessione ordinaria d’esame secondo il calendario accademico pubblicato nella Guida dello Studente; oltre tale termine esse non potranno essere prese in considerazione. Per studenti laureandi eventuali analoghe controversie dovranno essere segnalate all’attenzione del Direttore della Scuola entro il decimo giorno antecedente l’avvio della seduta di laurea secondo il calendario accademico pubblicato nella Guida dello Studente; oltre tale termine esse non potranno essere prese in considerazione.
 
Art. 14 – Attività formativa di tirocinio
Durante il secondo anno del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale lo studente deve svolgere un tirocinio per il conseguimento della Laurea Magistrale. Il tirocinio può essere svolto presso aziende convenzionate con l’Università, o presso qualificati laboratori o istituti di tipo universitario (consortile o privato), o internamente all’Università. Il Consiglio della Scuola, tramite apposita Commissione delegata, identifica le entità interne presso le quali può essere svolto il tirocinio.
Il tirocinio è volto al compimento di un’esperienza di gruppo o individuale per conoscere le realtà aziendali o di ricerca e per lo sviluppo di un progetto.
Il tirocinio è regolato da una procedura stabilita e approvata dalla Scuola e resa disponibile agli studenti sulla piattaforma LIUC e-corsi dedicata alla didattica.
Il Consiglio della Scuola stabilisce il numero di crediti che lo studente deve aver acquisito per poter avviare il tirocinio.
La durata del tirocinio è funzione del raggiungimento degli obiettivi formativi, ma è comunque non inferiore a un numero di ore stabilito dal Consiglio della Scuola. L’azienda o il gruppo di ricerca o il laboratorio presso il quale lo studente effettua il tirocinio deve attestare le ore di presenza dello studente.
Durante il tirocinio deve essere sviluppato un progetto che potrà costituire il tema dell’elaborato scritto (tesi di Laurea Magistrale). Il progetto di tirocinio deve essere approvato dal docente che assumerà il ruolo di tutor accademico.
 
Art. 15 – Prova finale
La prova finale si pone l’obiettivo di completare la preparazione del laureando magistrale in ingegneria gestionale attraverso l’applicazione delle conoscenze e competenze acquisite nel percorso formativo ad un problema concreto, tipico dell’ambito dell’ingegneria gestionale magistrale. 
Lo studente è chiamato ad affrontare le fasi di impostazione del problema (problem setting) e risoluzione del problema (problem solving), sfruttando in maniera integrata e originale le conoscenze e le competenze acquisite, incluse quelle di natura trasversale, con un metodo scientifico rigoroso. 
Al fine di raggiungere l'obiettivo sopra descritto, la prova finale è costituita dai seguenti componenti:
1. Un tirocinio formativo e orientativo
2. Un elaborato scritto, tesi di Laurea Magistrale, preparato sotto la guida di un Relatore e discusso di fronte ad un'apposita Commissione di docenti.
 
1. Il tirocinio formativo e orientativo deve svolgersi durante il secondo anno del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale. Esso può essere svolto presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali esterni all'Università, oppure anche all'interno dell'università (secondo quanto indicato nell'articolo 14 del regolamento della Scuola). Il tirocinio è volto allo sviluppo di un progetto (di gruppo o individuale) su un tema caratteristico dell'ingegneria gestionale magistrale, che deve essere approvato da un docente della Scuola che assumerà il ruolo di tutor accademico. Il tirocinio è regolato da una procedura definita e approvata dalla Scuola, che stabilisce il numero di crediti che lo studente deve aver acquisito per poter avviare il tirocinio e le condizioni per cui possa eventualmente essere anticipato nella pausa fra il primo e il secondo anno del corso di Laurea Magistrale (e in ogni caso al raggiungimento del numero di crediti stabilito). La durata del tirocinio è funzione del raggiungimento degli obiettivi del progetto, ma è comunque non inferiore a un numero di ore stabilito dal Consiglio della Scuola. L'ente presso il quale lo studente svolge il progetto di tirocinio deve attestare le ore di lavoro dello studente sullo specifico progetto.
2. La tesi di laurea Magistrale può consistere in:
• una rielaborazione critica e logica delle fonti bibliografiche raccolte su un argomento scelto da uno dei docenti della Scuola, caratteristico dell'ingegneria gestionale magistrale, con un'analisi delle applicazioni pratiche di tale argomento;
• una descrizione e analisi dettagliata del progetto di tirocinio, per il quale deve essere fornita anche un'esauriente rassegna della letteratura di riferimento per il suo sviluppo;
• una ricerca di natura teorica o applicativa che prende spunto da un problema esistente, caratteristico dell'ingegneria gestionale magistrale, e richiede lo svolgimento di un'analisi critica delle fonti bibliografiche e l'applicazione di metodi scientifici per ottenere risultati validi e riproducibili.
La Commissione di fronte alla quale viene discussa la tesi di Laurea Magistrale è costituita in ottemperanza alle disposizioni del Regolamento Didattico dell'Ateneo ed è presieduta dal Direttore della Scuola che potrà nominare un suo delegato scelto tra i professori di ruolo.
Il Consiglio della Scuola stabilisce il peso, in termini di CFU, e le caratteristiche di dettaglio delle tre componenti della prova finale, nonché i diversi punteggi associati alle diverse tipologie di tesi di laurea magistrale. Nell'elaborazione e nella discussione della tesi di Laurea Magistrale il candidato deve dimostrare completa padronanza degli argomenti, autonomia di analisi e valutazione, originalità e capacità di comunicazione scritta e orale. La Commissione di laurea valuta la prova finale e la relativa discussione orale, attribuendo un punteggio fino a un massimo definito con delibera del Consiglio della Scuola, anche sulla base delle indicazioni del Consiglio Accademico.
A lavoro concluso e approvato dal Relatore, lo studente propone domanda di accesso alla prova finale. La domanda, disponibile on line, controfirmata dal Relatore che certifica lo stato di avanzamento del lavoro e vidimata dal Career Service, deve essere presentata secondo le scadenze pubblicate nella apposita sezione del portale dell’università. Tutto il processo si svolge su Segreteria on Line (SOL).
Per essere ammessi all’esame finale di laurea, gli studenti devono avere sostenuto con esito positivo gli esami di tutti gli insegnamenti previsti dal piano degli studi.
L’elaborato deve essere sottoposto dall’estensore al vaglio del software antiplagio “Turnitin” e caricato sul portale SOL secondo le scadenze pubblicate nell’apposita sezione del portale dell’Università.
Qualora la verifica antiplagio dovesse evidenziare parti dell’elaborato non genuine, l’estensore non sarà ammesso a sostenere la discussione di laurea, fatta salva, laddove applicabile, la normativa prevista nel R.D. 20 giugno 1935, n. 1071 “Modifiche ed aggiornamenti al testo unico delle leggi sulla istruzione superiore“ ed alla L. n. 475 del 19.4.1925  “Repressione della falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree, diplomi, uffici, titoli e dignità pubbliche“.
Tutte le scadenze e le informazioni sono pubblicate on line.
La prova finale è regolata da una procedura stabilita e approvata dalla Scuola e resa disponibile agli studenti sulla piattaforma LIUC e-corsi dedicata alla didattica.
 
Art. 16 – Voto finale di laurea magistrale
Il voto finale di laurea magistrale è espresso in centodecimi ed è assegnato considerando sia il curriculum degli studi sia la prova finale.
Per determinare il voto finale la base è costituita dalla media dei voti ottenuti negli insegnamenti previsti dal piano di studi, tenuto conto che i voti hanno peso proporzionale al numero di crediti formativi attribuiti all'insegnamento.
La media così calcolata sarà tradotta in centodecimi senza arrotondamenti.
Gli insegnamenti superati con un giudizio non sono considerati ai fini del calcolo della media.
L’esito della prova finale e la valutazione di altri titoli e attività extra-curriculari conseguiti durante il percorso degli studi concorrono alla determinazione del voto di laurea magistrale secondo quanto stabilito dal Consiglio della Scuola di Ingegneria.
La Commissione di laurea magistrale valuta la tesi e la relativa discussione orale, attribuendo un punteggio fino a un massimo definito del Consiglio della Scuola, sulla base delle indicazioni del Consiglio Accademico. Il voto di laurea risulta perciò determinato come somma di:
a) media ponderata dei voti degli insegnamenti sostenuti in scala 110;
b) punteggio attribuito alla prova finale e alla sua eventuale discussione fino a un massimo di nove punti secondo le regole definite dal Consiglio della Scuola;
c) punteggio addizionale per altri titoli e le attività extra-curriculari conseguiti durante il percorso degli studi con un massimo di tre punti, secondo i criteri stabiliti dal Consiglio della Scuola.
Infine, per attribuire il voto di laurea, il punteggio così ottenuto è arrotondato all’intero più vicino.
Eventuali variazioni ai punteggi sopra riportati o punteggi aggiuntivi potranno essere definiti dal Consiglio di Scuola, nel rispetto delle indicazioni del Consiglio Accademico, con apposita delibera.
La laurea magistrale può essere assegnata con lode, su giudizio unanime della Commissione, a studenti particolarmente meritevoli, che abbiano raggiunto il massimo dei voti (110/110).
Si applica anche alla prova finale il disposto dell’art. 10 – Accertamento di conoscenze e competenze: sanzioni.
 
Art. 17 – Sedute di laurea magistrale
In ogni anno accademico sono previste quattro sedute di laurea magistrale da tenersi indicativamente nei mesi di luglio, ottobre, dicembre e aprile.
Il calendario delle sedute di laurea magistrale è definito dal Consiglio della Scuola contestualmente al calendario dell’attività didattica del corrispondente anno accademico.
 
Art. 18 – Attività di ricevimento studenti, tutoraggio e orientamento
I docenti assicurano l'attività di ricevimento studenti, con una frequenza regolare prestabilita e/o su appuntamento, in presenza e/o a distanza. La Segreteria di Scuola si assicura che ogni docente abbia chiaramente definito e pubblicato le modalità di ricevimento studenti.
I titolari di un insegnamento coordinano i docenti coinvolti in modo da garantire un'attività di ricevimento studenti adeguata alla tipologia di insegnamento, alla numerosità degli studenti che lo seguono e alle tempistiche dello svolgimento delle lezioni (la frequenza è quindi superiore nel periodo nel quale viene erogato l’insegnamento.
Il Consiglio della Scuola di Ingegneria industriale attiva forme di orientamento e tutoraggio a favore degli studenti, finalizzate a:
- monitorare l'eventuale dispersione studentesca, attivando azioni di sostegno per gli studenti quali per esempio lo studio assistito da tutor;
- aiutare nella scelta dei piani di studio e dei percorsi;
- condividere con gli studenti l’organizzazione e la pianificazione delle attività formative da svolgere all'esterno, inclusi eventuali tirocini e stage;
- assistere la scelta dell'argomento e del docente relatore per prova finale;
- accompagnare gli studenti verso il mondo del lavoro.
 
Art. 19 – Modalità di comunicazione delle informazioni
Tutte le informazioni relative al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale sono disponibili sul sito web della Scuola di Ingegneria.
 
Art. 20 – Valutazione dell’efficacia formativa e revisione del regolamento didattico
Allo scopo di effettuare una revisione periodica del presente Regolamento e di verificare in modo strutturato e sistematico i risultati delle attività didattiche, è previsto un sistema di valutazione della qualità delle attività formative secondo quanto previsto dal D.M. 47 del 30 gennaio 2013.
Il Consiglio della Scuola valuta le risultanze di tali verifiche e propone al Consiglio Accademico azioni di miglioramento per garantire la miglior qualità dei livelli di apprendimento degli studenti, nel rispetto delle procedure di autovalutazione e valutazione.
 
Art. 21 – Disposizioni transitorie ed entrata in vigore
Il regolamento entra in vigore il giorno della sua emanazione con decreto rettorale a seguito della intervenuta approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione su proposta del Consiglio Accademico e del Consiglio della Scuola.
Agli studenti già iscritti alla data di entrata in vigore del presente regolamento è assicurata la conclusione dei corsi di studio e il conseguimento del relativo titolo secondo gli ordinamenti e i regolamenti didattici vigenti in precedenza. Gli studenti hanno peraltro la possibilità di optare per l’iscrizione ai corsi di studio disciplinati dal presente regolamento. Ai fini di tale opzione il Consiglio della Scuola, o organo da esso delegato, definisce le corrispondenze tra i diversi ordinamenti, nel rispetto della normativa e dei regolamenti vigenti.