Consiglio della
Scuola di Ingegneria del 17 Marzo 2025
Consiglio
Accademico del 24 Marzo 2025
Art. 1 –
Denominazione e classe di appartenenza
In virtù delle
delibere del Consiglio della Facoltà di Ingegneria del 14/12/2009, 18/01/2010 e
del Senato Accademico del 20/01/2010 e del Consiglio di Amministrazione del 26/01/2010,
è istituito presso l’Università Carlo Cattaneo – LIUC di Castellanza (VA),
Scuola di Ingegneria Industriale, il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria
Gestionale appartenente alla Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria
Gestionale (classe LM-31).
Art. 2 –
Obiettivi formativi
La figura
dell’ingegnere gestionale magistrale sta assumendo crescente rilevanza per la
crescita e lo sviluppo delle imprese e, più in generale, delle organizzazioni
pubbliche e private, grazie alle sue capacità di progettazione, direzione e
coordinamento di sistemi complessi nei quali è chiamato a governare la
relazione dinamica tra la dimensione tecnologica, quella economica e quella
ambientale e sociale.
La Scuola di
Ingegneria industriale della LIUC - Università Cattaneo si pone l’obiettivo di
formare ingegneri gestionali magistrali capaci di operare in molteplici
contesti organizzativi: la piccola e la grande impresa, pubblica e privata, nel
settore manifatturiero e dei servizi, con caratterizzazione territoriale e con
vocazione internazionale. A questo fine, il percorso formativo LIUC
approfondisce le competenze caratterizzanti l’ingegneria gestionale, le
specializza in alcuni ambiti cruciali per il mondo delle professioni del futuro
(data science, sanità, digitalizzazione) e le integra con le competenze
trasversali indispensabili per ricoprire ruoli di responsabilità e di
coordinamento, quali il pensiero critico applicato ai processi di innovazione e
all’impiego dell’intelligenza artificiale, il problem solving avanzato, la
tolleranza allo stress e la negoziazione, la self awareness, l’attenzione ai
temi di sostenibilità ambientale e sociale e la multidisciplinarietà.
Il
CdS ha quali principali elementi distintivi:
•
il modello didattico,
•
le opportunità di internazionalizzazione,
•
lo sviluppo delle competenze trasversali,
•
la possibilità di personalizzazione del percorso formativo.
Il
modello didattico è caratterizzato innanzitutto dall’esperienzialità, grazie al
laboratorio i-FAB (i-FAB), fabbrica modello lean e Industry 4.0 all’interno
della quale gli studenti possono beneficiare del learning by doing, ai
laboratori con le imprese in aula e al tirocinio formativo e orientativo
obbligatorio per tutti gli studenti. Inoltre, le Learning Pills (LeaP), moduli
formativi online fruibili in qualsiasi momento dagli studenti, si configurano
come uno strumento innovativo per supportare gli studenti nel conseguire o
consolidare concetti utili a seguire insegnamenti del CdS. Infine, il modello
didattico è fondato su una intensa interazione tra studenti, docenti e imprese,
resa possibile dal numero programmato di iscritti. L’internazionalizzazione è
un ulteriore elemento distintivo del CdS che si pone l’obiettivo di fornire un
ulteriore mezzo per consentire lo sviluppo di un global mindset e della
capacità di lavorare e interagire in contesti internazionali.
Il
CdS offre molteplici opportunità di internazionalizzazione fondata sul
trascorrere periodi più o meno lunghi all’estero, attraverso gli scambi
Erasmus+ programme ed Exchange programme, le summer e winter school, gli stage
all’estero e il doppio diploma. Attraverso il percorso in lingua inglese il CdS
offre opportunità di internazionalizzazione in Italia, che si configura con
aule e attività didattiche frequentate anche da studenti stranieri.
Il Corso di Laurea magistrale in Ingegneria Gestionale
prepara i laureati ai seguenti sbocchi professionali (classificazione ISTAT):
1.
Ingegneri industriali e gestionali - (2.2.1.7.0)
2.
Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private - (2.5.1.2.0.)
3.
Specialisti nell'acquisizione di beni e servizi - (2.5.1.5.1)
4.
Analisti di mercato - (2.5.1.5.4)
5.
Specialisti del controllo nella Pubblica Amministrazione - (2.5.1.1.2.)
Art. 3 –
Risultati di apprendimento attesi (descrittori europei del titolo di studio)
Il
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale si pone l'obiettivo di
formare ingegneri preparati a governare la relazione dinamica tra la dimensione
tecnologica, quella economica e quella ambientale e sociale, che caratterizzano
molteplici contesti organizzativi. Il fine è creare una figura professionale
che integri capacità di progettare, dirigere, coordinare e innovare i processi
di funzionamento di imprese e organizzazioni, integrando elementi tecnologici,
economico-finanziari, informativi, di filiera e di sostenibilità. Tale figura
specializza la propria formazione in differenti ambiti gestionali, quali: le
operations, la sostenibilità, i servizi in ambito sanità e i processi digitali.
Il percorso formativo si costituisce quindi di una parte comune per tutti gli
studenti e una finalizzata a specializzare le conoscenze e abilità
dell'ingegnere. Gli insegnamenti offerti nella parte comune promuovono la
conoscenza approfondita degli aspetti economico-gestionali,
impianistico-industriali, gestionale – informatici e trasversali
dell'ingegneria gestionale:
•
la formazione economico-gestionale permette ai laureati magistrali di possedere
una approfondita capacità di gestire la tecnologia e l'innovazione, così come
la gestione del design industriale e della finanza a supporto dell'innovazione.
•
La formazione impiantistico-industriale permette ai laureati magistrali di
possedere una approfondita capacità di project management, capacità di svolgere
la progettazione e la gestione della supply chain, attraverso la conoscenza
dell'utilizzo di metodi matematici per le applicazioni industriali, possedendo
una particolare preparazione orientata alla sostenibilità nei sistemi
industriali.
•
La formazione gestionale – informatica permette ai laureati magistrali di
possedere una approfondita conoscenza sulla teoria dei sistemi e dei sistemi
informativi.
•
Da ultimo, la formazione trasversale permette ai laureati magistrali di
possedere una approfondita capacità di sviluppo di autonomia di giudizio e
pensiero critico, quali il pensiero critico applicato ai processi di
innovazione e all'impiego dell'intelligenza artificiale, gestione e conoscenza
del problem solving avanzato, capacità di tolleranza allo stress, negoziazione
e self awareness.
Gli
insegnamenti offerti nelle specializzazioni consentono agli studenti di
specializzare la propria formazione in differenti ambiti gestionali.
In
particolare, sono previste:
•
una orientata al data science applicato alle operations, dove l'obiettivo
formativo è quello di specializzare i laureati magistrali con conoscenze
avanzate sull'applicazione di machine learning, data analytics e simulazione ai
sistemi logistico-produttivi per essere capaci di conseguire l'eccellenza
operativa dei sistemi, • una orientata ai servizi nell'ambito sanità, dove
l'obiettivo formativo è quello di permettere i laureati magistrali ad essere in
grado di gestire, dirigere evalutare i processi sanitari e sapere eseguire la
valutazione di impatto di innovazioni tecnologie e organizzative,
•
una orientata ai processi digitali, dove l'obiettivo formativo è quello di
permettere i laureati magistrali ad essere in grado di gestire progetti
ditrasformazione digitale applicando conoscenze su tecnologie digitali
emergenti, una orientata all’ambito delle operations, dove l’obiettivo
formativo è quello di specializzare i laureati magistrali con conoscenze
avanzate sulla fabbrica, quali sapere eseguire lo sviluppo di strumenti per la
fabbrica intelligente secondo il paradigma dell’Industria 4.0 e saper
progettare, applicare e controllare la gestione con strategie lean di tali
sistemi,
•
una orientata all'ambito della sostenibilità e dell'economia circolare, dove
l'obiettivo formativo è quello di specializzare laureati magistrali a sapere
eseguire la progettazione, la gestione e la valutazione degli aspetti degli
environmental sustainability goals (ESG) con rigore metodologico, applicando
avanzata conoscenza su processi e strategie dell'economia gestionale.
Conoscenza e capacità
di comprensione
Il
corso di Laurea Magistrale, forma un ingegnere capace di gestire la relazione
dinamica tra la dimensione tecnologica, quella economico finanziaria e quella
ambientale e sociale, che caratterizza le imprese e le innovazioni di prodotto
e di processo. Il piano formativo prevede 4 aree di apprendimento fondamentali
a cui afferiscono gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e 5 aree
relative a specifici ambiti di specializzazione. Tale piano riflette l'elevata
multidisciplinarietà ma anche la specializzazione che caratterizza il corso di
Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale. Gli insegnamenti di tutte le aree
di apprendimento estendono e rafforzano le conoscenze e le capacità di
comprensione già acquisite e si pongono l'obiettivo di fornire agli studenti la
capacità di applicare la conoscenza e comprensione come ulteriori strumenti per
gestire la complessità dei sistemi. Di seguito la sintesi delle principali aree
di conoscenza, comprensione relative agli insegnamenti obbligatori per tutti e
agli ambiti di specializzazione. Aree di apprendimento comuni per tutti gli
studenti:
1)
Area economico gestionale - Conoscenza e comprensione delle strategie e
tecniche per gestire e organizzare l'innovazione tecnologica, comprendendo
l'analisi finanziaria per investimenti e lo sviluppo di nuovi prodotti.
2)
Area impianti industriali - Conoscenza e comprensione dei metodi per la
pianificazione e il controllo di progetti complessi, inclusa l'applicazione
della teoria delle reti complesse e strumenti matematici/statistici. Conoscenza
delle tecniche per la progettazione delle reti logistiche, la pianificazione
della supply chain e l'ottimizzazione dei costi logistici e di valutazione e
mitigazione dell'impatto ambientale dei processi industriali, incluso l'uso di
tecnologie digitali per la sostenibilità.
3)
Area gestionale- informatica - Conoscenza e comprensione delle pratiche per
progettare e gestire sistemi informativi aziendali e progetti software, inclusa
la modellazione di sistemi dinamici attraverso simulazioni, di analisi e
conduzione delle sfide tecnologiche, organizzative e strategiche nei sistemi
informativi aziendali, e di valutazione delle prestazioni dei sistemi dinamici
tramite software dedicati.
4)
Trasversali - Conoscenza e comprensione del più ampio contesto
multidisciplinare dell'ingegneria, delle tecniche di problem solving avanzato,
del pensiero critico, del teamworking e comunicazione, tolleranza allo stress e
negoziazione come elementi necessari alla figura dell'ingegnere gestionale
magistrale.
Aree
di apprendimento relative a percorsi di specializzazione:
1)
Data science applicato alle Operations - Conoscenza e comprensione degli
elementi tecnologici del paradigma dell'Industria 4.0, delle principali
tecniche per raccogliere e analizzare dati dalla fabbrica e prendere decisioni
a supporto dell'eccellenza operativa.
2)
Servizi in ambito sanità - Conoscenza e comprensione delle peculiarità dei
processi sanitari, degli strumenti di ottimizzazione, monitoraggio e gestione
di tali processi e delle tecniche di valutazione di impatto di innovazioni
tecnologiche e organizzative nei processi sanitari.
3)
Processi digitali - Conoscenza e comprensione dei processi di trasformazione
digitale e delle principali metodologie per l'analisi dei processi di business
e di approccio alla trasformazione digitale.
4)
Operations - Conoscenza dei concetti fondamentali della fabbrica intelligente
nell'ambito dell'Industria 4.0, compresi i framework dell'automazione e della
lean enterprise.
5)
Sostenibilità - Conoscenza e comprensione di principi e norme che guidano la
transizione circolare dei modelli di business, delle principali strategie di
economia circolare e delle misure di tale transizione.
Modalità
didattiche
Le
conoscenze sopra descritte sono ottenute attraverso le lezioni frontali, lo
sviluppo e la discussione di casi e problemi reali, i laboratori con le
imprese. Con particolare riferimento all'area trasversale, le conoscenze sopra
descritte sono ottenute anche attraverso le attività condotte all'interno degli
insegnamenti curriculari, grazie anche al modello didattico LIUC e attraverso
attività dedicate extra-curricolari, (quali ad es. insegnamenti opzionali sovrannumerari,
seminari, contest, progetti).
Modalità
di accertamento.
Le
conoscenze sopra descritte sono verificate attraverso prove scritte o orali,
che comprendono la valutazione delle parti teoriche.
Capacità di
applicare conoscenza e comprensione
Di
seguito la sintesi delle principali aree di capacità di applicazione della
conoscenza e comprensione relative agli insegnamenti obbligatori per tutti e
agli ambiti di specializzazione. Aree di apprendimento comuni per tutti gli
studenti:
1)
Area economico gestionale - Capacità di identificare e valutare scelte
sull'innovazione, considerando impatti tecnologici ed economici. Capacità di
verificare equilibrio finanziario, pianificare finanziamenti futuri
sostenibili, gestire portafoglio finanziario. Progettare e gestire tutte le
fasi di sviluppo di nuovi prodotti, dall'ideazione al business plan.
2)
Area impianti industriali - Capacità di pianificare, gestire e controllare
progetti complessi, analizzando contenuti, tempi, costi e rischi. Utilizzare
strumenti matematici e statistici per analizzare reti e problemi complessi.
Capacità di progettare reti logistiche con approccio quantitativo. Capacità di
migliorare sostenibilità industriale, implementare azioni ambientali. Capacità
di ottimizzare previsioni di domanda e catene di distribuzione.
3)
Area gestionale- informatica - Capacità di comprendere i sistemi informativi
come strumento di sviluppo aziendale, considerando aspetti tecnologici e
implicazioni strategiche. Capacità di riconoscere la struttura dei problemi di
modellazione dei sistemi dinamici e utilizzare software per svilupparne modelli
di simulazione.
4)
Trasversali - Capacità di uso del contesto multidisciplinare dell'ingegneria
per risolvere problemi complessi, l'impiego di tecniche avanzate di problem
solving e pensiero critico, collaborare in team, comunicare chiaramente,
gestire lo stress e la negoziazione.
Aree
di apprendimento relative a percorsi di specializzazione:
1)
Data science applicato alle Operations - Capacità di progettare un sistema
integrato di descriptive analytics, di applicare tecniche di prescriptive
analytics tramite la progettazione e conduzione di studio simulativo con l'uso
di software e condurre uno studio di analisi di dati che richieda l'applicazione
di algoritmi di machine learning.
2)
Servizi in ambito sanità - Capacità di monitorare, gestire e valutare processi
sanitari, innovazioni tecnologie e organizzative.
3)
Processi digitali - Capacità di impostare e gestire progetti di trasformazione
digitale, analizzando i processi di business e valutando le criticità
dell'adozione di tecnologie digitali emergenti.
4)
Operations - Capacità di guidare il processo di transizione verso una lean
enterprise, utilizzando metodologie e modelli specifici, e di valutare e
selezionare le tecnologie dell'Industria 4.0 per automatizzare e migliorare la
fabbrica.
5)
Sostenibilità - Capacità di applicare i modelli di analisi per valutare e
individuare le opportunità di transizione circolare applicando opportune
metriche.
Modalità
didattiche
Le
capacità sopra descritte sono ottenute attraverso le esercitazioni applicative
dei concetti teorici, lo sviluppo e la discussione di casi e problemi reali, i
laboratori con le imprese e la i-FAB di LIUC. Con particolare riferimento
all'area trasversale, le capacità sopra descritte sono ottenute anche
attraverso le attività condotte all'interno degli insegnamenti curriculari,
grazie anche al modello didattico LIUC, e attraverso attività dedicate
extra-curricolari, (quali ad es. insegnamenti opzionali sovra-numerari,
seminari, contest, progetti). Modalità di accertamento. Le capacità sopra
descritte sono verificate attraverso prove scritte o orali, che comprendono le
parti applicative ed eventualmente la discussione di progetti applicativi
basati su casi reali svolti in gruppo, anche in collaborazione con le imprese.
Autonomia di
giudizio
L’autonomia
di giudizio dell’ingegnere gestionale magistrale, che riguarda la capacità di
intervenire criticamente nelle diverse aree economico-gestionale,
impiantistico, informatico-gestionale nelle imprese e nei servizi. Lo sviluppo
dell’autonomia è supportato dalle attività svolte nell’ambito dei diversi
insegnamenti in aula, quali l’analisi di casi di studio, e nei laboratori. Tale
autonomia è accertata, da un lato, nell’ambito degli insegnamenti, attraverso
prove d’esame basate sulla risoluzione di problemi reali dell’ingegneria
industriale e dei servizi, dall’altro, nell’ambito della prova finale di
laurea, che coinvolge un ambito più ampio al quale lo studente si deve
approcciare criticamente.
Abilità
comunicative
Le
abilità comunicative che un laureato magistrale in Ingegneria Gestionale deve
avere sono: - saper comunicare in forma scritta e orale, anche in inglese, per
presentare i risultati di propri studi e considerazioni; - conoscere e
comprendere i fondamenti e la struttura di un report scientifico; - saper
presentare in modo chiaro ed argomentato progetti e le scelte ad essi
collegate; - saper interagire con interlocutori specialisti e non specialisti.
Lo sviluppo di capacità comunicative che riguardano la capacità di lavorare in
gruppo e il confronto con altre figure professionali, anche in ambito
internazionale, necessarie a realizzare il coordinamento da parte
dell’ingegnere gestionale magistrale, sono supportate nell’ambito dei singoli
insegnamenti da: - la discussione di casi in aula; - il lavoro in piccoli
gruppi all’applicazione di temi degli insegnamenti a problemi; - interazione
con persone di azienda e altre figure professionali che intervengono
nell’ambito di specifiche lezioni che lo prevedono. Le abilità comunicative
sono accertate attraverso: - prove scritte e orali, che verificano l’uso di un
linguaggio appropriato e dell’efficacia comunicativa; - la discussione e la
presentazione di progetti svolti in gruppo, che attestano la capacità di
interagire nei gruppi mediante metodi della comunicazione; - la partecipazione
proficua ad attività con le aziende, nell’ambito del tirocinio e/o dei
laboratori con le imprese, che attestano capacità relazionali; - la discussione
della prova finale di laurea di fronte alla commissione, che attesta abilità di
sintesi e di presentazione.
Capacità di
apprendimento
Lo
sviluppo di capacità di apprendimento, intesa come la razionalizzazione e la
presentazione tramite modelli di problemi complessi e l’approfondimento di
conoscenze in particolari ambiti, avviene all’interno dei singoli insegnamenti,
nei quali è richiesto allo studente di applicare teorie a contesti sempre
diversi e, di conseguenza, ad allenare la propria capacità di apprendere e nel
laboratorio iFAB, che offre un contesto applicativo nel quale gli studenti sono
stimolati a contestualizzare le loro conoscenze e competenze, sollecitando così
la loro capacità di apprendimento.
Questa
capacità è verificata tramite: - le parti di prova d’esame basate sulla
risoluzione di casi reali, che richiedono l’approfondimento di particolari
ambiti legati ai casi; - la prova finale di laurea, che richiede allo studente
di affrontare un progetto.
Art. 4 –
Organizzazione e durata del Corso di Laurea Magistrale
La durata normale
del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale è di due anni. Per
conseguire la laurea magistrale lo studente deve acquisire non meno di 120
crediti formativi universitari (CFU) coerenti con l’ordinamento didattico
vigente e l’offerta formativa prescelta.
Il credito
formativo misura sinteticamente il volume di lavoro complessivo necessario allo
studente per acquisire le conoscenze e le abilità caratterizzanti il corso di
studio ed equivale a un impegno per lo studente di 25 ore tra attività in aula,
studio individuale, stage e altre attività formative. Ogni anno di corso
comprende mediamente 60 crediti e, di conseguenza, comporta circa 1500 ore di
impegno effettivo; ogni studente può però adattare parzialmente l’impegno di
ciascuno dei due anni, collocando gli insegnamenti a scelta in maniera
personalizzata. Il numero di crediti attribuito a ciascun insegnamento può
essere diverso.
Lo studente può
presentare in Segreteria Studenti un'istanza di anticipo della frequenza agli
insegnamenti del secondo anno per un numero massimo di 20 CFU. La domanda deve
pervenire entro le prime tre settimane del semestre di erogazione degli
insegnamenti e dovrà essere approvata dal Direttore della Scuola o da suo
delegato.
Eventuali vincoli
di profitto a cui subordinare la possibilità di anticipare i 20 CFU sono decisi
dal Consiglio della Scuola con apposita delibera e comunicati agli studenti nel
Manifesto degli Studi (Guida dello Studente).
Art. 5 – Accesso
al Corso di Laurea Magistrale
Ogni anno il
Consiglio di Amministrazione, su indicazione del Consiglio Accademico e sentito
il Consiglio della Scuola, delibera il numero programmato di accesso al Corso
di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale, in considerazione delle risorse
a disposizione in termini di strutture e di docenti.
Per essere
ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la
Produzione Industriale occorre:
1. possedere un
titolo di studio idoneo ai sensi della normativa vigente;
2. possedere
adeguati requisiti curriculari universitari, ossia alternativamente:
a) Titolo
conseguito in una delle seguenti classi di laurea: L-7 Ingegneria civile e
ambientale, L-8 Ingegneria dell'informazione, L-9 Ingegneria industriale;
b) possesso di
un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nelle
discipline scientifiche di base e nelle discipline dell'ingegneria,
propedeutiche a quelle caratterizzanti previste dalla classe di laurea
magistrale, avendo conseguito nel percorso formativo precedente:
- almeno 30 CFU
in discipline scientifiche di base (MAT, INF, ING-INF/05, CHIM, FIS, SECS‐S/01-03,06);
- almeno 30 CFU
in discipline ingegneristiche caratterizzanti, integrative o affini (ICAR,
ING-IND, ING-INF, SECS-P/07-11, IUS/01,04).
In caso di
mancanza di alcune conoscenze e/o competenze, una Commissione di Valutazione,
nominata dal Consiglio della Scuola, valuta le conoscenze e competenze di
ciascun candidato e, laddove necessario, in coerenza con i profili
professionali in uscita per la LM31, propone ai candidati un percorso di studi
personalizzato finalizzato a recuperare le carenze rilevate.
3. essere in
grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, la lingua inglese
anche con riferimento al lessico disciplinare. Gli studenti stranieri dovranno,
inoltre, dare prova della conoscenza della lingua italiana. Per validare tali
conoscenze il candidato dovrà:
- essere in
possesso di una certificazione rilasciata da un ente accreditato che attesti un
livello di conoscenza linguistica almeno pari a B2 del Quadro Europeo di
Riferimento
oppure
- dichiarare o
certificare di aver seguito almeno un semestre accademico svolto in lingua
inglese (in lingua italiana per gli studenti stranieri) in Italia o all’estero.
Per gli studenti
sprovvisti dei requisiti linguistici sopra esposti sarà effettuata una verifica
di conoscenza della lingua con prova interna.
4. Infine,
l’ammissione è sottoposta alla valutazione della adeguata preparazione
personale, ovvero delle conoscenze, competenze e potenzialità adeguate per
poter frequentare con profitto un corso di studi universitari di secondo
livello. Tale valutazione è verificata dalla Commissione di Valutazione
istituita dal Consiglio della Scuola, sulla base dell’analisi della carriera
accademica, della lettera motivazionale e del curriculum allegati alla domanda
di ammissione.
La Commissione di
Valutazione esprimerà il parere sull’ammissione, esplicitando anche, in caso di
parere positivo, gli eventuali vincoli posti al candidato nelle scelte
curriculari, nonché le integrazioni richieste, in coerenza con le competenze e
le conoscenze richieste per i profili professionali in uscita identificati per
la LM31. Il candidato potrà quindi decidere in merito all’immatricolazione, in
considerazione dei vincoli e delle integrazioni imposti dalla Commissione.
Fermi
restando i criteri di cui sopra, l’ammissione riguarda anche gli studenti che
stiano completando la laurea triennale purché abbiano conseguito almeno 140
CFU. L’iscrizione si perfeziona solo al conseguimento del titolo triennale
entro aprile 2026.
Ai fini
dell’ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale valgono
anche le seguenti considerazioni:
- le classi di
laurea (di primo livello) indicate dal DM 509/99 sono equiparate alle
corrispondenti classi di laurea definite nel DM 270/04 e qui utilizzate come
riferimento;
- i titoli di
Laurea Magistrale o Specialistica (laurea di secondo livello) ovvero di vecchio
ordinamento (precedenti cioè all’ordinamento definito con il DM 509/99) sono
considerati come equivalenti a quelli di primo livello delle corrispondenti
classi di laurea. Tuttavia sulla base del curriculum del candidato potranno
essere riconosciuti ulteriori crediti per l’abbreviazione della carriera;
- i candidati in
possesso di un titolo di Diploma Universitario ovvero di altro titolo di studio
conseguito all’estero dovranno sottoporre il proprio curriculum alla Direzione
della Scuola. Il Direttore (o suo delegato), eventualmente coadiuvato da un’apposita
Commissione di ammissione, provvede a definire l’ammissibilità della richiesta
e gli eventuali vincoli al pano di studi.
L'immatricolazione
per trasferimento da altra Università o da altro corso di studio è soggetta a
valutazione della Scuola direttamente o attraverso procedimento di valutazione
idoneo delegato, circa la sussistenza dei requisiti necessari nel rispetto della
normativa e dei regolamenti.
Il Consiglio
della Scuola definisce, con apposita delibera, il numero massimo di CFU
convalidabili per attività universitarie svolte in precedenza (DM 270/2004 art.
5, comma 5), nonché l’anno di ammissione in funzione del numero di CFU
convalidati. Il Consiglio della Scuola delibera eventualmente sul numero minimo
di CFU da maturare in sede per il conseguimento del titolo.
Nel caso di
ammissione al secondo anno sarà assegnata la frequenza a tutti gli
insegnamenti del primo anno.
In relazione al
numero di CFU convalidati, la Scuola riconosce la possibilità di richiedere di
avere un carico didattico fino a 60 CFU anticipando insegnamenti degli anni
successivi, fatto salvo quanto specificato nell’articolo 4 comma 3.
Ai fini
dell'accesso al Corso di Laurea la valutazione di ogni tipologia di carriera di
studi pregressa (per es. carriere chiuse per conseguimento titolo di
laurea, carriere decadute, carriere rinunciate, ecc.) è effettuata dal
Consiglio di Scuola direttamente o attraverso idoneo procedimento di
valutazione delegato.
La Segreteria
studenti, eventualmente coadiuvata dalla Segreteria della Scuola, istruisce le
pratiche relative alle richieste di trasferimento e di valutazione della
carriera di studi pregressa.
Nell'ordinamento
didattico (RAD) è indicato il numero massimo di CFU riconoscibili per attività
formative extra-universitarie e per conoscenze e abilità professionali
certificate (DM 270/2004 art. 5, comma 7 e DM 16/3/2007 e s.m.i.).
Per le attività
formative cui l’Università abbia partecipato per la progettazione e
l’organizzazione sono riconosciuti CFU fino a un massimo di 60 e comunque in
relazione al numero di CFU previsti per dette attività.
Art. 6 – Attività
formative
Gli organi
accademici deputati assicurano un costante aggiornamento delle attività
formative al fine di assicurare il miglior processo formativo possibile per gli
studenti, nel rispetto del vigente ordinamento didattico.
La didattica è
strutturata secondo un calendario semestrale in modo da massimizzare
l’efficacia nell’apprendimento, consentire la personalizzazione del piano di
studi e favorire l’adesione a progetti di scambio internazionale.
La frequenza,
ancorché non obbligatoria, è consigliata. I singoli docenti possono, per gli
insegnamenti loro affidati, prevedere programmi e/o modalità di esame
differenziati tra studenti frequentanti e non frequentanti purché di tali
differenze sia dato esplicito ed esauriente avviso nel programma
dell’insegnamento. È responsabilità del docente titolare dell’insegnamento
accertare e certificare, laddove richiesta, la presenza alle lezioni.
Eventuali vincoli
di propedeuticità tra le diverse attività formative sono decisi, su proposta
dei responsabili degli insegnamenti, dal Consiglio della Scuola e resi pubblici
nell’apposita sezione del portale dell’Università, denominata “Guida dello Studente”.
Art. 7 – Offerta
formativa
Nell’offerta
formativa pubblicata nel portale di Ateneo viene riportata l’indicazione dei
singoli insegnamenti con i rispettivi numeri di Crediti Formativi Universitari
(CFU) e Settore Scientifico Disciplinare (SSD).
Gli insegnamenti
proposti agli studenti come possibili opzioni per le attività formative a
libera scelta dello studente sono riportati anch’essi nell’offerta formativa.
Una
caratteristica rilevante del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria
Gestionale LIUC è l’adozione di un modello didattico fortemente basato
sull’esperienzialità e sull’attenzione allo sviluppo delle competenze
trasversali. Le schede degli insegnamenti specificano come e in che misura
ciascun insegnamento applica il modello didattico della Scuola e favorisce lo
sviluppo di competenze trasversali. La Scuola propone inoltre una serie di
insegnamenti a scelta dello studente, attraverso le quali ciascuno può
personalizzare il proprio percorso formativo in coerenza con le proprie
attitudini e i propri interessi.
La Scuola si
riserva la possibilità di proporre al Consiglio Accademico la modifica degli
insegnamenti e delle attività a scelta, in considerazione dell’evoluzione del
mondo del lavoro e dei suggerimenti provenienti dai portatori di interesse. La
Scuola si riserva inoltre la possibilità di cancellazione degli insegnamenti
opzionali che dovessero essere scelti da un numero di studenti inferiore a 10.
Della cancellazione sarà data opportuna comunicazione agli studenti
interessati, concordando con gli stessi la necessaria modifica del piano degli
studi. Le variazioni determinano l’aggiornamento del Manifesto degli Studi
(Guida dello Studente).
Art. 8 –
Definizione dei percorsi di studio individuale
All’atto
dell’immatricolazione, ogni studente fornisce un’indicazione preliminare del
percorso a scelta che intende seguire.
Tale scelta può
essere modificata dal 1° maggio al 15 giugno e successivamente nelle prime tre
settimane del semestre di erogazione degli insegnamenti.
Decorso il
termine suddetto, per mutare il percorso prescelto, lo studente deve proporre
istanza motivata al Direttore della Scuola.
Gli esami
sostenuti presso le Università partner o altre Università nel quadro dei
programmi di mobilità gestiti dall’Ufficio Relazioni Internazionali sono sempre
riconosciuti nel piano degli studi, secondo quanto previsto nel Learning
Agreement approvato prima della partenza. Analogamente possono essere
riconosciute anche attività superate nel quadro di altri programmi (per
esempio: “Free - Mover”, “Winter&Summer School”, Intensive
Programme) purché sia stata verificata, da parte dell’Ufficio e/o della Scuola,
la coerenza dei contenuti con il corso di studi frequentato.
Art. 9 –
Accertamento di conoscenze e competenze: acquisizione dei crediti
L’acquisizione
dei crediti associati alle diverse attività formative si ottiene con il
superamento di un esame o di altra forma di verifica del profitto. Il voto o il
giudizio indicano il livello di profitto raggiunto dallo studente. Il programma
di ciascuna attività formativa deve presentare anche le modalità di svolgimento
delle prove d’esame o delle altre eventuali forme di verifica del profitto.
La partecipazione
alle prove di verifica del profitto, esame o altro, è subordinata alla relativa
iscrizione che avviene on line entro la data pubblicata nel
calendario degli esami degli appelli d'esame.
Non sono permesse
eccezioni, salvo casi di forza maggiore valutati dal Direttore della Scuola o
da suo delegato.
L’ammissione alle
prove di verifica del profitto per l’acquisizione dei crediti, esame o altro, è
subordinata all’ottenimento della frequenza delle relative attività formative.
La valutazione
degli insegnamenti afferenti a specifici Settori Scientifico Disciplinari (SSD)
è in trentesimi; quando il candidato abbia ottenuto il massimo del voto può
essere concessa la lode. Negli altri casi si può esplicitare in un giudizio di
“Approvato/Non Approvato”. I CFU sono acquisiti se la valutazione della prova è
di almeno 18/30 o se si consegua un giudizio di “Approvato”.
Il Consiglio
della Scuola può proporre al Consiglio Accademico di cambiare l’offerta
formativa al fine di aggiornarla rispetto alle esigenze del mercato del lavoro
e all’evolversi delle discipline; le prove di accertamento di competenze e
conoscenze per l’assegnazione dei CFU per gli insegnamenti dei quali è disposta
la cessazione sono comunque garantite. Per gli esami di tali insegnamenti, il
Consiglio della Scuola deve individuare la Commissione d’esame, tenuto conto
delle competenze dei docenti dello stesso SSD o settore affine.
Le Commissioni di
esame di profitto sono nominate e costituite in ottemperanza alle disposizioni
del “Regolamento Didattico dell'Ateneo”.
La valutazione
degli insegnamenti seguiti all’estero, di cui all’articolo precedente, avviene
secondo le regole dell’università ospite. Le valutazioni sono quindi comparate
in coerenza con il sistema di trasferimento di crediti (scale di conversione).
Art. 10 –
Accertamento di conoscenze e competenze: sanzioni
Il tentativo
dello studente di falsare le prove di accertamento di conoscenze e competenze
avvalendosi di aiuti impropri è sanzionato col ritiro del compito e la
valutazione negativa della prova. I docenti redigono apposito verbale e lo
trasmettono al Rettore per l'adozione di eventuali ulteriori provvedimenti
sanzionatori. La procedura per l’adozione delle sanzioni è avviata secondo
quanto previsto dal Codice Etico, pubblicato sul portale dell’Ateneo, da
intendersi qui interamente richiamato e, in particolare, a mente degli articoli
10 e 27 di tale Codice.
Art. 11 –
Accertamento di conoscenze e competenze: prove parziali
I docenti possono
organizzare prove intermedie e parziali. I risultati di tali prove concorrono
alla formulazione del voto finale dell’insegnamento secondo i criteri
esplicitati dai docenti.
I risultati delle
prove intermedie e parziali, eccetto in caso di coincidenza delle prove
parziali con la prima data della prova totale, devono essere esposti entro 20
giorni dalla data di sostenimento e comunque almeno 10 giorni prima della data
di appello d’esame successiva.
Anche per le
prove parziali i docenti devono tenere una sessione di consultazione degli
elaborati.
Gli esiti sono
pubblicati sul sito dell'Università nella sezione "Segreteria On
Line”.
Le valutazioni
intermedie e parziali decadono qualora lo studente non completi l’intero
percorso di valutazione previsto per l’insegnamento entro la prima sessione di
appelli successiva alla conclusione dello stesso, fatta salva la possibilità
del titolare dell’insegnamento di estendere l’arco temporale di validità.
Art. 12 –
Accertamento di conoscenze e competenze: sessioni di esame
Il calendario
delle sessioni d’esame è definito dal Consiglio della Scuola contestualmente al
calendario dell’attività didattica dell’anno accademico.
Sono quindi
previste tre sessioni d’esame ordinarie e due straordinarie:
- ordinaria
invernale (gennaio/febbraio);
- ordinaria
estiva (giugno/luglio);
- ordinaria
autunnale (settembre);
- prolungamento
straordinario della sessione autunnale (ottobre/novembre);
- prolungamento
straordinario della sessione invernale (marzo/aprile).
Per tutti gli
insegnamenti che si svolgono nel primo semestre sono previsti due appelli nella
sessione invernale, mentre per tutte le altre sessioni è previsto un solo
appello per ogni insegnamento.
Per tutti gli
insegnamenti che si svolgono nel secondo semestre sono previsti due appelli
nella sessione estiva, mentre per tutte le altre sessioni è previsto un solo
appello per ogni insegnamento.
Per tutti gli
insegnamenti erogati in lingua inglese, aperti quindi alla partecipazione di
studenti internazionali, la sessione d’esame del semestre nel quale viene
erogato l’insegnamento inizia il mese precedente rispetto alla sessione degli
insegnamenti in lingua italiana: a dicembre la sessione invernale e a maggio la
sessione estiva; il numero totale di appelli previsti per la sessione resta
comunque pari a due.
Le sessioni
straordinarie sono riservate agli studenti iscritti fuori corso, salvo quanto
indicato nei paragrafi successivi.
Nelle sessioni
straordinarie gli studenti iscritti al primo anno in corso possono sostenere un
solo esame per un insegnamento per il quale abbiano acquisito la frequenza,
indipendentemente dal numero di CFU dell’insegnamento. L’insegnamento scelto
deve essere indicato all’inizio della sessione.
Gli studenti
iscritti al secondo anno in corso possono sostenere, nella sessione
straordinaria autunnale un solo appello, mentre in quella invernale, tutti gli
esami per i quali abbiano maturato la frequenza.
Questo vincolo
non si applica agli studenti che dovessero subire limitazioni nell’accesso agli
appelli delle sessioni ordinarie a causa della partecipazione a programmi
promossi dall’Ufficio Relazioni Internazionali; questi studenti possono
accedere liberamente agli esami della sessione straordinaria immediatamente
successiva al loro rientro in LIUC.
Art. 13 –
Verbalizzazione dei voti
Gli studenti
possono ritirarsi dalle prove di esame.
Gli studenti
possono rifiutare un voto positivo per un massimo di due volte.
Se accettato,
l’esito positivo di un esame tenuto in forma orale o in altra forma di verifica
del profitto che preveda la comunicazione dell’esito in presenza
dell’esaminando, è registrato immediatamente dopo la comunicazione.
Gli esiti delle
prove scritte sono pubblicati on line non oltre quindici giorni di
calendario dalla data di sostenimento della prova scritta e comunque almeno
otto giorni prima della stessa data, i docenti devono tenere una sessione di
consultazione degli elaborati entro tre giorni dalla data di pubblicazione dei
risultati della prova scritta.
In assenza di
diversa indicazione da parte dello studente, nei due giorni lavorativi
successivi alla data fissata per la visione del compito, il titolare
dell’insegnamento, procede alla verbalizzazione del voto, se positivo.
Gli esami già
sostenuti e regolarmente registrati con esito favorevole non possono essere
ripetuti.
Qualora dovessero
insorgere delle controversie relative alla pubblicazione o alla verbalizzazione
del voto queste dovranno essere segnalate all’attenzione del Direttore della
Scuola entro l’avvio della successiva sessione ordinaria d’esame secondo il calendario
accademico pubblicato nella Guida dello Studente; oltre tale termine esse non
potranno essere prese in considerazione. Per studenti laureandi eventuali
analoghe controversie dovranno essere segnalate all’attenzione del Direttore
della Scuola entro il decimo giorno antecedente l’avvio della seduta di laurea
secondo il calendario accademico pubblicato nella Guida dello Studente; oltre
tale termine esse non potranno essere prese in considerazione.
Art. 14 –
Attività formativa di tirocinio
Durante il
secondo anno del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale lo
studente deve svolgere un tirocinio per il conseguimento della Laurea
Magistrale. Il tirocinio può essere svolto presso aziende convenzionate con
l’Università, o presso qualificati laboratori o istituti di tipo universitario
(consortile o privato), o internamente all’Università. Il Consiglio della
Scuola, tramite apposita Commissione delegata, identifica le entità interne
presso le quali può essere svolto il tirocinio.
Il tirocinio è
volto al compimento di un’esperienza di gruppo o individuale per conoscere le
realtà aziendali o di ricerca e per lo sviluppo di un progetto.
Il tirocinio è
regolato da una procedura stabilita e approvata dalla Scuola e resa disponibile
agli studenti sulla piattaforma LIUC e-corsi dedicata alla didattica.
Il Consiglio
della Scuola stabilisce il numero di crediti che lo studente deve aver
acquisito per poter avviare il tirocinio.
La durata del
tirocinio è funzione del raggiungimento degli obiettivi formativi, ma è
comunque non inferiore a un numero di ore stabilito dal Consiglio della Scuola.
L’azienda o il gruppo di ricerca o il laboratorio presso il quale lo studente
effettua il tirocinio deve attestare le ore di presenza dello studente.
Durante il
tirocinio deve essere sviluppato un progetto che potrà costituire il tema
dell’elaborato scritto (tesi di Laurea Magistrale). Il progetto di tirocinio
deve essere approvato dal docente che assumerà il ruolo di tutor accademico.
Art. 15 – Prova
finale
La prova finale
si pone l’obiettivo di completare la preparazione del laureando magistrale in
ingegneria gestionale attraverso l’applicazione delle conoscenze e competenze
acquisite nel percorso formativo ad un problema concreto, tipico dell’ambito
dell’ingegneria gestionale magistrale.
Lo studente è
chiamato ad affrontare le fasi di impostazione del problema (problem setting) e
risoluzione del problema (problem solving), sfruttando in maniera integrata e
originale le conoscenze e le competenze acquisite, incluse quelle di natura
trasversale, con un metodo scientifico rigoroso.
Al
fine di raggiungere l'obiettivo sopra descritto, la prova finale è costituita
dai seguenti componenti:
1.
Un tirocinio formativo e orientativo
2.
Un elaborato scritto, tesi di Laurea Magistrale, preparato sotto la guida di un
Relatore e discusso di fronte ad un'apposita Commissione di docenti.
1.
Il tirocinio formativo e orientativo deve svolgersi durante il secondo anno del
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale. Esso può essere svolto
presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali esterni
all'Università, oppure anche all'interno dell'università (secondo quanto
indicato nell'articolo 14 del regolamento della Scuola). Il tirocinio è volto
allo sviluppo di un progetto (di gruppo o individuale) su un tema
caratteristico dell'ingegneria gestionale magistrale, che deve essere approvato
da un docente della Scuola che assumerà il ruolo di tutor accademico. Il
tirocinio è regolato da una procedura definita e approvata dalla Scuola, che
stabilisce il numero di crediti che lo studente deve aver acquisito per poter
avviare il tirocinio e le condizioni per cui possa eventualmente essere
anticipato nella pausa fra il primo e il secondo anno del corso di Laurea
Magistrale (e in ogni caso al raggiungimento del numero di crediti stabilito).
La durata del tirocinio è funzione del raggiungimento degli obiettivi del
progetto, ma è comunque non inferiore a un numero di ore stabilito dal
Consiglio della Scuola. L'ente presso il quale lo studente svolge il progetto
di tirocinio deve attestare le ore di lavoro dello studente sullo specifico progetto.
2.
La tesi di laurea Magistrale può consistere in:
•
una rielaborazione critica e logica delle fonti bibliografiche raccolte su un
argomento scelto da uno dei docenti della Scuola, caratteristico
dell'ingegneria gestionale magistrale, con un'analisi delle applicazioni
pratiche di tale argomento;
•
una descrizione e analisi dettagliata del progetto di tirocinio, per il quale
deve essere fornita anche un'esauriente rassegna della letteratura di
riferimento per il suo sviluppo;
•
una ricerca di natura teorica o applicativa che prende spunto da un problema
esistente, caratteristico dell'ingegneria gestionale magistrale, e richiede lo
svolgimento di un'analisi critica delle fonti bibliografiche e l'applicazione
di metodi scientifici per ottenere risultati validi e riproducibili.
La
Commissione di fronte alla quale viene discussa la tesi di Laurea Magistrale è
costituita in ottemperanza alle disposizioni del Regolamento Didattico
dell'Ateneo ed è presieduta dal Direttore della Scuola che potrà nominare un
suo delegato scelto tra i professori di ruolo.
Il
Consiglio della Scuola stabilisce il peso, in termini di CFU, e le
caratteristiche di dettaglio delle tre componenti della prova finale, nonché i
diversi punteggi associati alle diverse tipologie di tesi di laurea magistrale.
Nell'elaborazione e nella discussione della tesi di Laurea Magistrale il
candidato deve dimostrare completa padronanza degli argomenti, autonomia di
analisi e valutazione, originalità e capacità di comunicazione scritta e orale.
La Commissione di laurea valuta la prova finale e la relativa discussione
orale, attribuendo un punteggio fino a un massimo definito con delibera del
Consiglio della Scuola, anche sulla base delle indicazioni del Consiglio
Accademico.
A lavoro concluso e approvato dal Relatore, lo
studente propone domanda di accesso alla prova finale. La domanda, disponibile
on line, controfirmata dal Relatore che certifica lo stato di avanzamento del
lavoro e vidimata dal Career Service, deve essere presentata secondo le
scadenze pubblicate nella apposita sezione del portale dell’università. Tutto
il processo si svolge su Segreteria on Line (SOL).
Per essere ammessi all’esame finale di laurea, gli
studenti devono avere sostenuto con esito positivo gli esami di tutti gli
insegnamenti previsti dal piano degli studi.
L’elaborato deve
essere sottoposto dall’estensore al vaglio del software antiplagio “Turnitin” e
caricato sul portale SOL secondo le scadenze
pubblicate nell’apposita sezione del portale dell’Università.
Tutte le scadenze
e le informazioni sono pubblicate on line.
La prova finale è
regolata da una procedura stabilita e approvata dalla Scuola e resa disponibile
agli studenti sulla piattaforma LIUC e-corsi dedicata alla didattica.
Art. 16 – Voto finale
di laurea magistrale
Il voto finale di
laurea magistrale è espresso in centodecimi ed è assegnato considerando sia il
curriculum degli studi sia la prova finale.
Per determinare
il voto finale la base è costituita dalla media dei voti ottenuti negli
insegnamenti previsti dal piano di studi, tenuto conto che i voti hanno peso
proporzionale al numero di crediti formativi attribuiti all'insegnamento.
La media così
calcolata sarà tradotta in centodecimi senza arrotondamenti.
Gli insegnamenti
superati con un giudizio non sono considerati ai fini del calcolo della media.
L’esito della
prova finale e la valutazione di altri titoli e attività extra-curriculari
conseguiti durante il percorso degli studi concorrono alla determinazione del
voto di laurea magistrale secondo quanto stabilito dal Consiglio della Scuola
di Ingegneria.
La Commissione di
laurea magistrale valuta la tesi e la relativa discussione orale, attribuendo
un punteggio fino a un massimo definito del Consiglio della Scuola, sulla base
delle indicazioni del Consiglio Accademico. Il voto di laurea risulta perciò determinato
come somma di:
a) media
ponderata dei voti degli insegnamenti sostenuti in scala 110;
b) punteggio
attribuito alla prova finale e alla sua eventuale discussione fino a un massimo
di nove punti secondo le regole definite dal Consiglio della Scuola;
c) punteggio
addizionale per altri titoli e le attività extra-curriculari conseguiti durante
il percorso degli studi con un massimo di tre punti, secondo i criteri
stabiliti dal Consiglio della Scuola.
Infine, per
attribuire il voto di laurea, il punteggio così ottenuto è arrotondato
all’intero più vicino.
Eventuali
variazioni ai punteggi sopra riportati o punteggi aggiuntivi potranno essere
definiti dal Consiglio di Scuola, nel rispetto delle indicazioni del Consiglio
Accademico, con apposita delibera.
La laurea
magistrale può essere assegnata con lode, su giudizio unanime della
Commissione, a studenti particolarmente meritevoli, che abbiano raggiunto il
massimo dei voti (110/110).
Si applica anche
alla prova finale il disposto dell’art. 10 – Accertamento di conoscenze e
competenze: sanzioni.
Art. 17 – Sedute
di laurea magistrale
In ogni anno
accademico sono previste quattro sedute di laurea magistrale da tenersi
indicativamente nei mesi di luglio, ottobre, dicembre e aprile.
Il calendario
delle sedute di laurea magistrale è definito dal Consiglio della Scuola
contestualmente al calendario dell’attività didattica del corrispondente anno
accademico.
Art. 18 –
Attività di ricevimento studenti, tutoraggio e orientamento
I docenti
assicurano l'attività di ricevimento studenti, con una frequenza regolare
prestabilita e/o su appuntamento, in presenza e/o a distanza. La Segreteria di
Scuola si assicura che ogni docente abbia chiaramente definito e pubblicato le
modalità di ricevimento studenti.
I titolari di un
insegnamento coordinano i docenti coinvolti in modo da garantire un'attività di
ricevimento studenti adeguata alla tipologia di insegnamento, alla numerosità
degli studenti che lo seguono e alle tempistiche dello svolgimento delle lezioni
(la frequenza è quindi superiore nel periodo nel quale viene erogato
l’insegnamento.
Il Consiglio
della Scuola di Ingegneria industriale attiva forme di orientamento e
tutoraggio a favore degli studenti, finalizzate a:
- monitorare
l'eventuale dispersione studentesca, attivando azioni di sostegno per gli
studenti quali per esempio lo studio assistito da tutor;
- aiutare nella
scelta dei piani di studio e dei percorsi;
- condividere con
gli studenti l’organizzazione e la pianificazione delle attività formative da
svolgere all'esterno, inclusi eventuali tirocini e stage;
- assistere la
scelta dell'argomento e del docente relatore per prova finale;
- accompagnare
gli studenti verso il mondo del lavoro.
Art. 19 –
Modalità di comunicazione delle informazioni
Tutte le
informazioni relative al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale
sono disponibili sul sito web della Scuola di Ingegneria.
Art. 20 –
Valutazione dell’efficacia formativa e revisione del regolamento didattico
Allo scopo di
effettuare una revisione periodica del presente Regolamento e di verificare in
modo strutturato e sistematico i risultati delle attività didattiche, è
previsto un sistema di valutazione della qualità delle attività formative
secondo quanto previsto dal D.M. 47 del 30 gennaio 2013.
Il Consiglio
della Scuola valuta le risultanze di tali verifiche e propone al Consiglio
Accademico azioni di miglioramento per garantire la miglior qualità dei livelli
di apprendimento degli studenti, nel rispetto delle procedure di
autovalutazione e valutazione.
Art. 21 –
Disposizioni transitorie ed entrata in vigore
Il regolamento
entra in vigore il giorno della sua emanazione con decreto rettorale a seguito
della intervenuta approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione su
proposta del Consiglio Accademico e del Consiglio della Scuola.
Agli studenti già
iscritti alla data di entrata in vigore del presente regolamento è assicurata
la conclusione dei corsi di studio e il conseguimento del relativo titolo
secondo gli ordinamenti e i regolamenti didattici vigenti in precedenza. Gli
studenti hanno peraltro la possibilità di optare per l’iscrizione ai corsi di
studio disciplinati dal presente regolamento. Ai fini di tale opzione il
Consiglio della Scuola, o organo da esso delegato, definisce le corrispondenze
tra i diversi ordinamenti, nel rispetto della normativa e dei regolamenti
vigenti.