Contesto
L’Offerta Formativa della Scuola di Ingegneria Industriale per il Corso di
Laurea in Ingegneria Gestionale prevede 4 CFU per la Prova Finale, più
comunemente chiamata anche “Tesi di Laurea”. Al proposito il Regolamento della
Scuola (my.liuc.it/gs/Pagina.asp?ID=1468) specifica (art. 15):
Per gli studenti che hanno svolto il tirocinio, la prova finale può essere
relativa alla redazione e discussione di un elaborato sviluppato a partire
dall'esperienza maturata durante il tirocinio stesso.
Per gli studenti che non hanno svolto il tirocinio, o per coloro che
decideranno di differenziare il tema della prova finale da quello del
tirocinio, temi e contenuti della prova finale saranno concordati con uno dei
docenti della Scuola, attraverso il portale e-corsi specificamente dedicato
alla tesi e prova finale.
Quelle che seguono sono le linee guida proposte a ogni studente per la
realizzazione della sua Prova Finale.
Entro l’inizio del terzo anno di corso, ogni studente dichiara nel suo
Piano degli Studi, in accordo all’Offerta Formativa della Scuola, come intende
conseguire i 6 CFU relativi alle attività utili per l’inserimento nel mondo del
lavoro, se attraverso lo svolgimento di un tirocinio oppure la frequenza di
insegnamenti offerti in alternativa. Questa decisione condiziona le opzioni
relative alla Prova Finale.
Nel caso della scelta di tirocinio, lo studente si rivolge all’ufficio
preposto dell’Università (Career Service), che attiva la procedura che porta a
identificare un’azienda, un argomento di tirocinio, un tutor aziendale, e un
tutor accademico che opera come relatore della tesi, che sarà tipicamente della
tipologia “Relazione di tirocinio”.
Nel caso alternativo della scelta di insegnamenti, lo studente si rivolge a
un docente del corso di laurea, che opera come relatore della tesi, e con cui
concorda un argomento e una tipologia di tesi, che non potrà essere “Relazione
di tirocinio”. A quel punto il docente comunica questi dati alla Segreteria
della Scuola.
Indipendentemente dalla tipologia di tesi scelta, il lavoro di tesi ha lo
scopo di mettere alla prova la capacità dello studente di accedere a
informazione tecnico-scientifica, ottenuta da fonti primarie o secondarie,
elaborarla, sintetizzarla e presentarla in modo corretto ed efficace.
Se il lavoro si colloca in un contesto operativo, come tipicamente per
esempio per un tirocinio, un buon lavoro affronta un problema ben identificato,
ne studia le caratteristiche e i vincoli, e ne propone una o più soluzioni,
anche con un’analisi comparativa se ciò è possibile; se una o più di queste
soluzioni sono state realizzate, ne presenta infine i risultati.
Indipendentemente dalla tipologia di tesi scelta, un buon lavoro è
caratterizzato da argomenti originali, o almeno presentati in modo originale,
sviluppati in modo coerente e con una forma corretta, da cui emerge in modo
chiaro il contributo individuale dello studente.
Il lavoro di tesi deve essere redatto in forma scritta, in lingua italiana
o inglese, e deve essere presentato verbalmente il giorno dell’Esame di Laurea,
nella stessa lingua in cui è stato scritto a meno di eccezioni da concordare
con il relatore.
Indipendentemente dalla tipologia di tesi scelta, la Commissione di Laurea
attribuisce al lavoro un punteggio tra 0 e 4 / 110, come incremento alla media
dei voti. Nel caso di lavori considerati di eccezionale qualità dalla
Commissione di Laurea, l’incremento massimo attribuito può essere di 5 punti.
Tipologie di tesi e suggerimenti per la realizzazione
Sono identificate quattro tipologie di tesi.
Conformemente alla decisione preliminare se sostenere un tirocinio o no, e
in accordo con il relatore, ogni studente sceglie la tipologia che ritiene più
appropriata.
Relazione di tirocinio
(solo per chi ha svolto un tirocinio)
Ha lo scopo di presentare l’esperienza di tirocinio realizzata
personalmente, a partire da un inquadramento del contesto in cui il tirocinio
si è svolto e analizzando criticamente il problema affrontato, le soluzioni
proposte, i risultati eventualmente ottenuti, i passi successivi da compiere.
Si suggerisce di sviluppare la relazione strutturandola come segue:
1. Introduzione: cenni al contesto del tirocinio, al problema affrontato,
ai risultati ottenuti.
2. Presentazione dell’azienda: dimensioni e struttura organizzativa,
principali prodotti/servizi, mercato in cui opera, processi principali e
relativo supporto del sistema informativo.
3. Descrizione del problema affrontato: criticità riscontrate, eventuale
inquadramento teorico per la risoluzione di tali criticità, identificazione
dei processi coinvolti dal problema.
4. Descrizione delle attività svolte per la soluzione del problema:
indicatori utilizzati, analisi dei processi coinvolti, identificazione delle
cause del problema riscontrato, proposta di soluzione, con eventuali
riferimenti a metodi/strumenti mutuati dalla teoria adottata.
5. Conclusioni: risultati ottenuti, contributo individuale nel progetto e
lezioni apprese, problemi ancora da risolvere e sviluppi futuri.
*. Eventuali riferimenti a documentazione tecnica impiegata.
|
Ha lo scopo di presentare un’esperienza aziendale, un fenomeno sociale, una
tendenza tecnologica, mettendone in evidenza motivi di originalità e interesse
in prospettiva ingegneristica / gestionale, e dunque discutendo criticamente
cosa dall’analisi si può imparare. L’informazione può essere ottenuta in modo
diretto, per esempio con interviste a persone rilevanti per il caso, ma anche
attraverso pubblicazioni tecniche o scientifiche, rapporti aziendali, siti web,
ecc.
Si suggerisce di sviluppare l’analisi strutturandola come segue:
1. Introduzione: cenni al contesto del caso, giustificazione del suo
interesse.
2. Descrizione del caso.
3. Discussione: quali sono le più importanti lezioni che si possono
apprendere dal caso?
*. Fonti utilizzate.
|
Ha lo scopo di presentare un problema di rilevanza ingegneristica /
gestionale, analizzandone criticamente le caratteristiche e proponendone
possibilmente una soluzione. Potrebbe trattarsi, per esempio, della costruzione
di un modello qualitativo o quantitativo per la descrizione di un sistema o di
un processo, dello studio dell’applicazione di un modello matematico a un
sistema o a un processo, dell’analisi dell’uso di uno strumento fisico o
software, di un lavoro di analisi di dati.
Si suggerisce di sviluppare il rapporto strutturandolo come segue:
1. Introduzione: cenni al contesto del problema, giustificazione del suo
interesse.
2. Descrizione del problema.
3. Metodologia utilizzata.
4. Implicazioni dello studio in relazione all’interesse atteso: che cosa
è possibile apprendere dal problema in oggetto?
*. Fonti utilizzate.
|
Ha lo scopo di presentare un problema di rilevanza ingegneristica /
gestionale considerato ancora non risolto e di proporre almeno qualche passo
verso una sua possibile soluzione. Una tesi di ricerca è fondata su una o più
domande di ricerca dichiarate esplicitamente, che il lavoro di tesi esplora e
analizza criticamente e a cui possibilmente propone una soluzione.
Si suggerisce di sviluppare la tesi strutturandola come segue:
1. Introduzione: cenni al contesto del problema, giustificazione del suo
interesse, dichiarazione esplicita di almeno una domanda di ricerca.
2. Analisi bibliografica: lo stato dell’arte nella discussione sul
problema.
3. Metodologia impiegata per affrontare le domande di ricerca.
4. Descrizione dei risultati.
5. Discussione dei risultati in relazione alle domande di ricerca.
6. Conclusioni: rilevanza teorica e manageriale dello studio, problemi
ancora aperti, prossimi passi.
*. Bibliografia.