Guida dello studente: Laurea Magistrale in Economia, Management e Governance A.A. 2025/26

Regolamento del Corso di LM in Economia, Management e Governance

Regolamento del Corso di LM in Economia, Management e Governance - A.A. 2025/2026
Consiglio di Scuola di Economia del 17 marzo 2025
Consiglio Accademico del 24 marzo 2025
 
Art. 1 – Denominazione e classe di appartenenza
In virtù delle delibere del Consiglio della Facoltà di Economia del 1/12/2009 e 19/01/2010, del Senato accademico del 20/01/2010 e del Consiglio di Amministrazione del 26/01/2010, è istituito presso l’Università Carlo Cattaneo – LIUC di Castellanza (VA), Scuola di Economia e Management, il Corso di Laurea Magistrale in Economia, Management e Governance e appartenente alla Classe delle Lauree Magistrali in Scienze Economico-Aziendali (classe LM-77).
 
Art. 2 – Obiettivi formativi
Il Corso di Laurea Magistrale in Economia, Management e Governance forma professionisti con competenze avanzate in tema di governance delle aziende e sulla gestione dei loro processi e delle loro funzioni, capaci pertanto di affrontare sfide tecniche, strategiche e organizzative.
In particolare, il Corso di Laurea Magistrale in Economia, Management e Governance si pone l’obiettivo di formare figure professionali dotate di:
·         una solida padronanza delle discipline economico-aziendali e degli strumenti avanzati per monitorare efficacia, efficienza ed economicità della gestione aziendale, acquisita attraverso un approccio multidisciplinare, che integra competenze analitiche, giuridiche e matematico-statistiche, orientato a una governance aziendale responsabile e innovativa;
·         conoscenze approfondite di analisi economica, strumenti matematico-statistici e del quadro giuridico di riferimento, fondamentali per affrontare le sfide della gestione aziendale. Queste competenze si accompagnano a una visione interculturale e alla capacità di applicare modelli complessi a contesti dinamici e diversificati, favorendo innovazione e miglioramento continuo;
·         un utilizzo efficace delle metodologie avanzate per analizzare l’ambiente competitivo e risolvere problemi gestionali e organizzativi in strutture complesse, adottando una prospettiva globale e sensibile alla sostenibilità economica, ambientale e sociale;
·         capacità critica e autonoma nella valutazione degli effetti delle strategie aziendali e dei progetti a lungo, medio e breve termine, considerando il contesto territoriale, nazionale e internazionale. Grazie alla combinazione di teoria e pratica e ai costanti rapporti con le imprese, i Laureati Magistrali sono in grado di sviluppare soluzioni innovative e prendere decisioni in scenari complessi.
L'acquisizione delle conoscenze avviene con metodologie attive che rendono lo studente protagonista di un processo di apprendimento piuttosto che partecipe di un processo d'insegnamento.
La valutazione dei risultati si concentra sulla capacità dello studente di tradurre le conoscenze acquisite in azioni concrete, piuttosto che sulla mera dimostrazione di avere assimilato delle nozioni.
Poiché è essenziale integrare capacità metodologiche, analitiche e di comprensione dei contesti con solide competenze tecniche specialistiche, il Corso di Laurea Magistrale in Economia, Management e Governance offre un nucleo comune di conoscenze affiancato da percorsi formativi differenziati, selezionabili dallo studente. La pluralità di curricula consente pertanto di sviluppare un profilo professionale coerente con i propri valori, attitudini e obiettivi.
In particolare, il nucleo di conoscenze e competenze comuni sviluppa:
a) la capacità di interpretazione del contesto economico, tanto sotto il profilo congiunturale e delle politiche economiche, quanto delle dinamiche competitive all’interno di differenti forme di mercato. Questa abilità consente di sviluppare analisi di scenario utili a orientare scelte strategiche (ad es. “make or buy”, politiche di capital structure, crescita interna vs. esterna) e operative (ad es. leve di marketing, selezione di fonti di finanziamento in base a costo e rischio, politiche di gestione delle risorse);
b) la capacità di analisi dei dati e di modellistica delle relazioni tra variabili rilevanti, tramite tecniche quantitative che supportano un processo decisionale informato, rigoroso ed efficace;
c) la comprensione delle regole e delle dinamiche del governo societario ai livelli apicali, per una corretta interpretazione delle problematiche connesse alla gestione del complesso sistema di relazioni tra i diversi stakeholder, in un’ottica sia contrattualistica sia gerarchica dell’impresa;
d) la conoscenza del quadro normativo rilevante per le competenze gestionali che lo studente intende sviluppare, a sostegno di decisioni e scelte conformi ai vincoli legali e alle prassi operative vigenti.
La proposta di più curricula a scelta non solo riflette l’evoluzione delle esigenze del mercato e valorizza le risorse e le competenze dell’Ateneo, garantendo qualità formativa e facilitando l’accesso all’impiego dei laureati magistrali, ma consente anche di affinare competenze specialistiche integrate: dalla capacità di utilizzare strumenti di programmazione e controllo a sostegno delle decisioni strategiche, all’applicazione di logiche imprenditoriali e di marketing orientate all’innovazione, fino alla gestione della finanza d’impresa e degli intermediari finanziari in un contesto sempre più aperto, globale e interconnesso.
Al fine di favorire un inserimento consapevole nel mondo del lavoro, il Corso di Laurea Magistrale in Economia, Management e Governance offre la possibilità di acquisire parte dei crediti formativi attraverso un tirocinio formativo. Pur non essendo obbligatoria, l’esperienza di tirocinio/stage è fortemente incoraggiata. Questa scelta promuove una sinergia tra competenze teoriche e contesto operativo, potenziando la capacità di applicare i concetti appresi e facilitando l’ingresso nel mercato del lavoro.
Inoltre, in virtù della dimensione sempre più internazionale delle professioni manageriali e della crescente globalizzazione dei mercati, il Corso di Laurea Magistrale in Economia, Management e Governance consolida il tratto distintivo di apertura al mondo tipico dell’Ateneo. A tal fine, il percorso formativo offre curricula erogati interamente in lingua inglese e un’ampia gamma di opportunità di mobilità internazionale – dagli scambi accademici alle summer school, fino agli internship all’estero – con l’obiettivo di consolidare competenze interculturali e una visione autenticamente globale del business.
Oltre all’approfondimento delle materie tecniche, le proposte su temi quali l’intelligenza emotiva e altre soft skill mirano a integrare il percorso formativo con competenze personali e sociali fondamentali. Queste iniziative preparano i laureati a gestire con equilibrio sia i successi sia gli insuccessi, a comunicare efficacemente, a gestire lo stress e ad agire in modo etico. Al tempo stesso, contribuiscono a sviluppare solide capacità di lavoro in team, di coordinamento, nonché abilità comunicative e organizzative. Il risultato è una figura professionale versatile, pronta a riadattarsi costantemente a mercati in continua evoluzione e dotata del coraggio di esprimere le proprie idee, nonché della chiarezza di visione necessaria per perseguire e raggiungere gli obiettivi prefissati.
Al termine del percorso formativo, i laureati magistrali in Economia, Management e Governance sono quindi in grado di interfacciarsi efficacemente con manager anche di alto livello, grazie a solide capacità organizzative e di comunicazione, che consentono loro di presentare idee e soluzioni in modo chiaro e persuasivo. Sono consapevoli della rilevanza sistemica dei compiti assegnati e forniscono utili suggerimenti o potenziali soluzioni grazie alla loro autonoma capacità di giudizio e al loro spirito di iniziativa. La capacità di individuare e definire con precisione i problemi è per loro tanto rilevante quanto quella di problem solving, intesa non solo come abilità tecnica ma anche come competenza socio-relazionale, nella consapevolezza che il management non sia solo una disciplina tecnica, ma anche una pratica da applicare in contesti sociali complessi, dove la comunicazione efficace e la capacità organizzativa giocano un ruolo cruciale.
Il Corso di Laurea Magistrale in Economia, Management e Governance prepara i suoi laureati magistrali ai seguenti sbocchi professionali individuati in base alla classificazione ISTAT:
2.5.1.4.3 - Specialisti in attività finanziarie 
2.5.1.2.0 - Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private
2.5.1.1.2 - Specialisti del controllo nella Pubblica Amministrazione
2.5.1.4.2 - Fiscalisti e tributaristi
2.5.1.4.1 - Specialisti in contabilità
2.5.1.5.1 - Specialisti nell'acquisizione di beni e servizi
2.5.1.5.2 - Specialisti nella commercializzazione di beni e servizi (escluso il settore ICT)
2.5.1.5.3 - Specialisti nella commercializzazione nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione
2.5.1.5.4 - Analisti di mercato
2.5.3.1.2 - Specialisti dell'economia aziendale
2.5.3.1.1 - Specialisti dei sistemi economici
Art. 3 – Risultati di apprendimento attesi (descrittori europei del titolo di studio)
Conoscenza e capacità di comprensione
I laureati magistrali conoscono e comprendono le forze che modellano le dinamiche competitive e la struttura dei mercati nell’economia globale, nonché il quadro normativo nazionale e internazionale in cui operano le imprese. Inoltre, acquisiscono padronanza di metodologie e tecniche avanzate per misurare le performance e per individuare, comprendere e monitorare rischi a diversi livelli di aggregazione.
In linea con le disposizioni dei Regolamenti Didattici, tali risultati si conseguono attraverso:
·         una partecipazione attiva alle lezioni e alle altre attività formative proposte;
·         contributi costruttivi alla discussione e alla risoluzione di esempi, esercizi e casi studio;
·         uno studio individuale continuo e accurato;
·         la possibilità di frequentare laboratori esperienziali e svolgere un tirocinio, grazie ai quale applicare concretamente, anche in un contesto lavorativo, le conoscenze e le competenze acquisite.
La verifica e la validazione di questi risultati avvengono mediante prove di accertamento, che possono svolgersi in forma esclusivamente scritta, esclusivamente orale o in forma combinata.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
I Laureati Magistrali devono essere in grado di identificare e formalizzare relazioni chiave tra variabili economiche attraverso lo sviluppo di appositi modelli, così da sviluppare analisi di scenario utili a comprendere i nessi di causa-effetto e a calibrare, di conseguenza, azioni manageriali efficaci, nel pieno rispetto del quadro giuridico nazionale e internazionale. Inoltre, devono saper operare con disinvoltura in un contesto internazionale.
In linea con le disposizioni dei Regolamenti Didattici, tali risultati si raggiungono attraverso:
·         la partecipazione assidua e attiva alle lezioni e alle altre iniziative formative;
·         il contributo alle discussioni, nonché la risoluzione di esempi, esercizi e casi studio durante le lezioni;
·         uno studio individuale costante e approfondito;
·         l’opportunità di svolgere un tirocinio, che permetta di applicare sul campo le conoscenze e le competenze acquisite.
La verifica e la validazione dei risultati avvengono mediante apposite prove di accertamento delle conoscenze, in forma scritta, orale o mista.
Autonomia di giudizio
I Laureati Magistrali sviluppano la capacità di selezionare e interpretare le informazioni ed evidenze empiriche rilevanti, individuando i principali fattori determinanti dei fenomeni di interesse. Sanno fissare obiettivi ambiziosi ma realistici e comprendere quali dati siano necessari per decisioni informate, sapendo come e dove reperirli, sistematizzarli, organizzarli ed elaborarli con rigore e onestà intellettuale. Inoltre, acquisiscono la capacità di anticipare le conseguenze delle proprie scelte, valutando in modo critico incognite e rischi connessi a un ambiente caratterizzato da incertezza, asimmetrie informative e interazioni strategiche. I paradigmi dell’economia dell’informazione e della teoria dei contratti mettono in luce l’importanza di queste competenze.
In linea con i Regolamenti Didattici, tali risultati sono conseguiti, verificati e validati attraverso:
·         la discussione in aula e nei gruppi di lavoro con docenti e colleghi;
·         l’elaborazione di domande e richieste di chiarimento mirate, precise e stimolanti;
·         la redazione di elaborati in risposta a esercizi, casi ed esami finali proposti dai docenti;
·         la predisposizione di progetti e business plan, anche a partire da problemi reali rappresentati nel corso di testimonianze d’aula;
·         la stesura della prova finale, in cui deve emergere la maturità del candidato e la sua capacità di esprimere un giudizio critico personale.
Abilità comunicative
I laureati magistrali devono saper comunicare efficacemente informazioni e idee, sia in forma scritta che orale, rivolgendosi a un pubblico ampio o a singoli interlocutori. Devono far emergere con chiarezza la rilevanza dei contenuti proposti, esponendoli in modo sintetico e diretto, così da ottenere il consenso dell’audience. Ciò consente loro di motivare efficacemente i colleghi, conquistare la fiducia dei superiori, persuadere le controparti, negoziare con successo, affermare la propria autorevolezza e, quando possibile, dimostrare una leadership responsabile. Tali capacità comunicative devono essere presenti anche in lingua inglese.
In conformità con le disposizioni dei Regolamenti Didattici, il conseguimento, la verifica e la validazione di queste abilità avvengono attraverso diverse attività svolte durante il Corso di studio, quali: a) la presentazione di pareri e opinioni nelle discussioni in aula, interagendo con docenti e compagni;b) la presentazione di progetti e business plan; c) la partecipazione a seminari, valutati esplicitamente, dedicati allo sviluppo di abilità professionali come l’esposizione in pubblico, la persuasione e la negoziazione; d) la discussione, di fronte a una Commissione di docenti, del lavoro preparato per la prova finale.
Capacità di apprendimento
I laureati magistrali devono sviluppare una solida autonomia di apprendimento, partendo dalle conoscenze e competenze acquisite durante il percorso di studi. Devono saper individuare le connessioni tra i fenomeni, riconoscere le proprie lacune sotto il profilo cognitivo e metodologico, accedere a informazioni rilevanti e valutarle con spirito critico. Devono inoltre essere in grado di affinare le proprie competenze confrontandosi con i contributi di colleghi, sapendone riconoscere il valore con onestà intellettuale. Fondamentale è l’adozione di modelli gestionali e strategici per l’aggiornamento e lo sviluppo continuo della propria conoscenza, così da mantenere la capacità di affrontare e risolvere problemi anche in contesti in costante evoluzione grazie ad una solida autonomia di apprendimento (lifelong learning).
In linea con le disposizioni dei Regolamenti Didattici, il conseguimento, la verifica e la validazione di questi risultati avvengono attraverso: a) lavori individuali e di gruppo, valutati dal docente, su temi non sempre direttamente trattati a lezione o nel materiale didattico; b) la preparazione di progetti; c) il lavoro richiesto per soddisfare il requisito della prova finale.
Art. 4 – Organizzazione e durata del Corso di Laurea Magistrale
La durata normale del corso di Laurea Magistrale in Economia, Management e Governance è di due anni. Per conseguire la laurea magistrale lo studente deve acquisire non meno di 120 crediti formativi universitari (CFU) coerenti con l’ordinamento didattico vigente e l’offerta formativa prescelta.
Il CFU misura sinteticamente il volume di lavoro complessivo necessario allo studente per acquisire le conoscenze e le abilità caratterizzanti il corso di studio ed equivale a un impegno per lo studente di 25 ore tra attività in aula, studio individuale, stage e altre attività formative. Ogni anno di corso comprende mediamente 60 crediti, quindi, comporta circa 1500 ore di impegno effettivo. I diversi insegnamenti possono prevedere un numero differenziato di CFU.
Lo studente può presentare in Segreteria Studenti la richiesta di anticipo della frequenza agli insegnamenti dell’anno successivo a quello di iscrizione per un numero massimo di 20 CFU. La domanda deve pervenire entro le prime tre settimane del semestre di erogazione degli insegnamenti. Eventuali vincoli di profitto a cui subordinare la possibilità di anticipare i 20 CFU sono decisi dal Consiglio di Scuola con apposita delibera e comunicati agli studenti nel Manifesto degli Studi (Guida dello Studente).
Art. 5 – Accesso al Corso di Laurea Magistrale
Ogni anno il Consiglio di Amministrazione, anche su indicazione del Consiglio Accademico e sentito il Consiglio di Scuola, delibera il numero programmato di accesso al Corso di Laurea Magistrale in Economia, Management e Governance, avuto riguardo alle risorse a disposizione in termini di strutture e di docenti.
Per l'ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Economia, Management e Governance occorre soddisfare le seguenti condizioni:
1.      possedere un titolo di studio idoneo ai sensi della normativa vigente;
2.      possedere alternativamente i seguenti requisiti curriculari universitari:
a)    Titolo conseguito in una delle classi di laurea (o equivalenti se definiti con riferimento al DM 509/1999), tra cui:
·         L-16 - Scienze dell'amministrazione e organizzazione;
·         L-18 - Scienze dell'economia e della gestione aziendale;
·         L-33 - Scienze dell'economia;
·         L-36 - Scienze politiche e delle relazioni internazionali;
b)    adeguata conoscenza delle materie di base dell'economia, del diritto, della matematica, della statistica, della sociologia, dell’ingegneria industriale e dell’informazione, avendo conseguito nel percorso formativo precedente un numero complessivo di 60 CFU nei settori scientifico disciplinari (SSD), definita dal consiglio di Scuola con apposita delibera (Addendum al presente Regolamento Didattico del Corso di Studio);
3.      possedere un'adeguata preparazione atta a perseguire studi superiori in economia aziendale: essa si intende sempre presente se il voto di laurea o la media degli esami universitari sostenuti sono almeno pari al livello minimo indicato nell’Addendum al presente Regolamento Didattico del Corso di Studio.
Nel caso in cui non siano rispettate le condizioni indicate ai punti 2 e 3, il Consiglio di Scuola o l'organo da esso delegato, valuta la domanda e decide sull'ammissione in base ai criteri deliberati.
Per l'iscrizione ai percorsi interamente erogati in lingua inglese è richiesta la conoscenza della lingua inglese desumibile, alternativamente, da:
- dichiarazione o certificato attestante un intero anno accademico svolto in lingua inglese in Italia o all’estero;
- certificato di lingua inglese TOEFL IBT conseguito con una votazione pari o superiore a 85/120. Sono equipollenti le seguenti certificazioni accreditate: IELTS con livello C1; BEC (Vantage/Higher); FCE (A), CAE; CPE; ISE (livello minimo III), Cambridge Linguaskill Business punteggio minimo 170. Altre certificazioni, purché accreditate, complete delle quattro abilità e non scadute, saranno valutate individualmente a insindacabile giudizio del Consiglio di Scuola.
Potrà, inoltre, essere svolto un colloquio conoscitivo in lingua inglese con un docente incaricato dal Direttore della Scuola.
Per gli studenti che volessero iscriversi a corsi già iniziati e sprovvisti dei requisiti linguistici sopra esposti verrà effettuata una verifica di conoscenza della lingua inglese con prova interna.
A eccezione dei percorsi in lingua inglese, gli studenti stranieri dovranno, inoltre, dare prova della conoscenza della lingua italiana.
Fermi restando i criteri di cui sopra, possono pre-immatricolarsi al Corso di Laurea Magistrale in Economia, Management e Governance gli studenti che stiano completando la laurea triennale purché abbiano conseguito 140 CFU. L’iscrizione si perfeziona solo al conseguimento del titolo triennale entro il termine stabilito dall’Università. In questo caso la personale preparazione si intende sempre presente se la media ponderata degli esami universitari sostenuti è pari o superiore a 24/30. In caso contrario, la Scuola provvede alla valutazione del curriculum vitae e degli ulteriori documenti presentati dal candidato.
Nei casi di studenti provenienti da università estere, per l’ammissione occorre presentare domanda alla Segreteria Studenti. Può essere richiesto un colloquio col candidato. È elemento preferenziale l’aver sostenuto un test attitudinale riconosciuto quale il GMAT o il GRE. Il Consiglio di Scuola, direttamente o attraverso idoneo procedimento di valutazione, esamina la domanda e decide sull’ammissione, avuto riguardo agli elementi in essa forniti.
L’immatricolazione per trasferimento da altro corso di studio o università è soggetta a valutazione della Scuola, direttamente o attraverso idoneo procedimento di valutazione, circa la sussistenza dei requisiti necessari, nel rispetto della normativa e dei regolamenti.
Il Consiglio di Scuola definisce, con apposita delibera, il numero massimo di CFU convalidabili per attività universitarie svolte in precedenza (DM 270/2004 art.5, comma 5) nonché i relativi anni di ammissione. Il Consiglio di Scuola può prevedere deroghe ai limiti di CFU e agli anni di ammissione di cui sopra.
Nel caso di ammissione ad anni successivi al primo verrà assegnata la frequenza a tutti gli insegnamenti degli anni precedenti quello di ammissione.
La Segreteria Studenti istruisce le pratiche relative alle richieste di trasferimento.
Nell'ordinamento didattico (RAD) è indicato il numero massimo di CFU riconoscibili per attività formative extra-universitarie e per conoscenze e abilità professionali certificate (DM 270/2004 art. 5, comma 7 e DM 16/3/2007 e s.m.i.).
L’università può riconoscere come CFU, secondo criteri predeterminati, le conoscenze e abilità professionali certificate ai sensi della normativa vigente in materia, nonché altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l’università abbia concorso.
 
Art. 6 – Attività formative
Le attività formative prevedono un’ampia gamma di discipline manageriali, finanziarie, economiche, statistico-matematiche, giuridiche, oltre all’acquisizione di competenze complementari di natura personale, relazionale e di inglese.
Gli organi accademici assicurano il costante aggiornamento delle attività al fine di garantire il miglior processo formativo possibile per gli studenti, nel rispetto del vigente ordinamento didattico.
La didattica combina attività formative organizzate su base annuale o semestrale.
La frequenza alle lezioni, ancorché non obbligatoria, è fortemente consigliata.
I docenti possono, per gli insegnamenti loro affidati, prevedere programmi e/o modalità d’esame distinte tra studenti frequentanti e non frequentanti, purché di tali differenze sia dato avviso nella scheda dell’insegnamento. Nel caso, è responsabilità del docente titolare dell’insegnamento accertare e certificare la presenza alle lezioni.
Per gli studenti già iscritti il passaggio all’anno di corso successivo non è vincolato al superamento di un numero minimo di crediti.
Eventuali vincoli di propedeuticità tra le diverse attività formative sono decisi dal Consiglio di Scuola su proposta dei responsabili degli insegnamenti e comunicati agli studenti nell’Addendum al presente Regolamento, reso pubblico nell’apposita sezione del portale dell’Università denominata Manifesto degli Studi (Guida dello Studente).
 
Art. 7 – Offerta formativa
Poiché le generali capacità metodologiche, di analisi e di comprensione situazionale devono sposarsi con la profondità di competenze tecniche specifiche, il Corso di Laurea Magistrale in Economia, Management e Governance si compone di un corpo comune di conoscenze cui si affianca un’ampia offerta di insegnamenti opzionali (a scelta dello studente).
Nell’offerta formativa pubblicata nel portale di Ateneo viene riportata l’indicazione dei singoli insegnamenti con i rispettivi numeri di Crediti Formativi Universitari (CFU) e Settore Scientifico Disciplinare (SSD).
Il Consiglio di Scuola, con apposita delibera, può proporre al Consiglio Accademico di emendare la lista degli insegnamenti a scelta di anno in anno, in relazione all’evoluzione degli obiettivi formativi, delle competenze accademiche e delle esigenze del mercato del lavoro. Le variazioni determinano l’aggiornamento della Guida dello Studente.
La Scuola si riserva la possibilità di proporre la cancellazione degli insegnamenti solo opzionali che dovessero risultare scelti da un numero di studenti inferiore a 10. Della cancellazione verrà data opportuna comunicazione agli studenti interessati, concordando con gli stessi la necessaria modifica del piano degli studi.
 
Art. 8 – Definizione dei percorsi di studio individuale
All’atto dell’immatricolazione, ogni studente fornisce un’indicazione preliminare del percorso formativo all’interno del quale intende selezionare gli insegnamenti a scelta da inserire nel suo piano degli studi.
Lo studente deve completare il proprio piano di studio inserendo le attività formative a scelta fino a raggiungere il numero di CFU previsto dal Corso di laurea collegandosi alla Segreteria On Line, entro le prime tre settimane del semestre di erogazione degli insegnamenti ma non oltre il secondo anno in corso.
Lo studente che vuole modificare il piano studi oltre il termine suddetto, deve proporre richiesta motivata al Direttore della Scuola, il quale decide anche avuto riguardo alle circostanze in cui la domanda è maturata.
Gli esami sostenuti presso le università partner o altre università nel quadro dei programmi di mobilità gestiti dall’Ufficio Relazioni Internazionali sono sempre riconosciuti nel piano degli studi, secondo quanto previsto nel Learning Agreement che viene approvato prima della partenza. Analogamente possono essere riconosciute anche attività superate nel quadro di altri programmi (per esempio “Free-Mover”, “Winter&Summer School”, Intensive Programme), purché sia stata verificata, da parte dell’Ufficio e/o della Scuola, la coerenza dei contenuti con il corso di studi frequentato.
 
Art. 9 – Accertamento di conoscenze e competenze: acquisizione dei crediti
L’acquisizione dei CFU associati alle diverse attività formative si ottiene con il superamento di un esame o di altra forma di verifica del profitto. Il voto o giudizio indicano il livello di profitto raggiunto dallo studente. Il programma di ciascuna attività formativa (insegnamento) deve presentare anche le modalità di svolgimento delle prove d’esame (o delle altre eventuali forme di verifica del profitto).
La partecipazione alle prove di verifica del profitto (esame o altro) è subordinata alla relativa iscrizione che avviene on line entro la data pubblicata nel calendario degli appelli d'esame.
Non sono permesse eccezioni, salvo casi di forza maggiore che verranno sottoposti alla valutazione del Direttore della Scuola.
L’ammissione alle prove di verifica del profitto per l’acquisizione dei CFU, esame o altro, è subordinata all’ottenimento della frequenza delle relative attività formative.
La valutazione degli insegnamenti afferenti a specifici Settori Scientifico Disciplinari (SSD) è in trentesimi, mentre negli altri casi si esplicita in un giudizio di “Approvato”/”Non Approvato”. I CFU di un insegnamento sono acquisiti se la valutazione della prova è di almeno 18/30 o se si concretizza in un giudizio di “Approvato”; quando il candidato abbia ottenuto il massimo dei voti può essere concessa la lode.
Fanno eccezione i CFU relativi alla conoscenza della lingua inglese, che sono collegati al conseguimento di una Certificazione linguistica accreditata di livello adeguato, secondo quanto stabilito dal Consiglio di Scuola con un’apposita delibera. Agli studenti che si iscrivono al Corso di Laurea Magistrale essendo già in possesso di una Certificazione accreditata, sono riconosciuti i CFU relativi alla conoscenza della lingua inglese come deliberato dal Consiglio di Scuola, a seguito della presentazione di idonea documentazione. Qualora il livello minimo richiesto dal Consiglio di Scuola vari durante il periodo di iscrizione al Corso di Laurea Magistrale vale il limite più favorevole allo studente. 
Poiché il Consiglio di Scuola può proporre al Consiglio Accademico di cambiare l’offerta formativa al fine di aggiornarla rispetto alle esigenze del mercato del lavoro e allo sviluppo delle discipline, le prove di accertamento di competenze e conoscenze finalizzate al conseguimento dei CFU sono comunque garantite.  Le Commissioni di esame sono nominate e costituite in ottemperanza alle disposizioni del Regolamento Didattico dell'Ateneo. Per gli insegnamenti di cui viene disposta la cessazione, il Consiglio di Scuola deve individuare la Commissione d’esame tenuto conto delle competenze dei docenti dello stesso SSD o settore affine.
La valutazione degli insegnamenti seguiti all’estero, di cui all’articolo precedente, avviene secondo le regole dell’università ospite. Le valutazioni sono quindi comparate in coerenza con il sistema di trasferimento di CFU (scale di conversione).
 
Art. 10 – Accertamento di conoscenze e competenze: sanzioni
Il tentativo dello studente di falsare le prove di accertamento di conoscenze e competenze avvalendosi di aiuti impropri è sanzionato in via immediata col ritiro del compito e la valutazione negativa della prova. I docenti redigono apposito verbale e lo trasmettono al Rettore al fine di attivare la procedura per l'adozione di eventuali ulteriori provvedimenti sanzionatori. I provvedimenti sono avviati secondo quanto previsto dal Codice Etico pubblicato sul portale dell'Ateneo (e in particolare con riferimento agli articoli 10 e 27).
 
Art. 11 – Accertamento di conoscenze e competenze: prove parziali
I docenti possono organizzare prove intermedie e parziali. I risultati di tali prove concorrono alla formulazione del voto finale dell’insegnamento secondo i criteri esplicitati dai docenti.
Gli esiti delle prove intermedie sono comunicati non oltre 15 giorni di calendario dalla data in cui la prova si è tenuta ed entro il 18° giorno i docenti devono tenere una sessione di consultazione degli elaborati.
Le valutazioni intermedie e parziali decadono nel caso in cui lo studente non completi l’intero percorso di valutazione previsto per l’insegnamento entro la prima sessione di appelli successiva alla conclusione dello stesso, se erogato su base semestrale, o entro la terza sessione di appelli successiva se erogato su base annuale fatta salva la possibilità del titolare dell’insegnamento di estendere l’arco temporale di validità.
 
Art. 12 – Accertamento di conoscenze e competenze: sessioni di esame
Il calendario delle sessioni d’esame è definito dal Consiglio di Scuola contestualmente al calendario dell’attività didattica dell’anno accademico.
Per le attività formative sono previste tre sessioni ordinarie d’esame e due straordinarie:
- ordinaria estiva (eventuale preappello indicativamente a maggio, appelli indicativamente a giugno/luglio);
- ordinaria autunnale (indicativamente settembre);
- ordinaria invernale (eventuale preappello indicativamente a dicembre, appelli indicativamente a gennaio/febbraio);
- prolungamento straordinario della sessione autunnale (indicativamente ottobre/novembre);
- prolungamento straordinario della sessione invernale (indicativamente febbraio/marzo).
Le sessioni invernali ed estive prevedono due cicli di appelli di esame per insegnamento. I docenti che si trovano nella necessità di fissare un preappello (per esempio corsi con studenti in scambio per programmi internazionali) per la sessione ordinaria estiva ed invernale devono fare specifica richiesta. La registrazione degli esami dei preappelli segue le stesse regole di quelle degli appelli previsti dall’art. 13. La sessione autunnale prevede un solo appello di esame per insegnamento.
Le sessioni straordinarie d’esame sono rivolte ai soli studenti fuori corso e laureandi ed eventualmente anche agli studenti impegnati fuori sede in attività formative (stage, scambi all’estero) riconosciute dall’università, e impossibilitati a sostenere l’esame negli appelli ordinari. Gli studenti impegnati nelle suddette attività formative durante il primo semestre possono sostenere un esame durante la sessione straordinaria di marzo. Gli studenti impegnati nelle suddette attività formative durante il secondo semestre possono sostenere un esame durante la sessione straordinaria di novembre. Nessun altro studente può partecipare alle sessioni straordinarie.
Per essere ammesso a sostenere gli esami di profitto lo studente deve risultare iscritto all’anno accademico, in regola con il versamento delle tasse e dei contributi richiesti e con le eventuali propedeuticità; lo studente deve altresì presentare, ove espressamente previsto, le attestazioni di frequenza alle attività formative.
 
Art. 13 – Registrazione dei voti
Gli studenti possono ritirarsi dalle prove di esame o rifiutare, fino a un massimo di due volte, un voto positivo. Lo studente che si sia ritirato dall’esame o sia stato riprovato può ripresentarsi a ciascun appello ufficiale della stessa sessione o di sessioni successive. La relativa annotazione sul verbale, utilizzabile a soli fini statistici, non è riportata nella sua carriera accademica, salvo richiesta esplicita dello studente.
Se accettato, l’esito positivo di un esame tenuto in forma orale (o di altra forma di verifica del profitto che preveda la comunicazione dell’esito in presenza dell’esaminando) viene registrato dopo la comunicazione.
Gli esiti delle prove scritte sono pubblicati on line non oltre 15 giorni di calendario dalla data in cui la prova scritta si è tenuta ed entro il 18° giorno i docenti devono tenere una sessione di consultazione degli elaborati. In assenza di diversa indicazione da parte dello studente, entro il 19° giorno successivo alla data dell’esame, il titolare procede alla registrazione del voto, se positivo.
Gli esami già sostenuti e regolarmente registrati con esito favorevole non possono essere ripetuti.
Eventuali controversie relative alla pubblicazione o alla registrazione del voto dovranno essere segnalate al Direttore della Scuola entro l’avvio della successiva sessione ordinaria d’esame secondo il calendario accademico pubblicato nella Guida dello studente; oltre tale termine esse non potranno essere prese in considerazione. Per studenti laureandi eventuali analoghe controversie dovranno essere segnalate all’attenzione del Direttore della Scuola entro il 10° giorno antecedente l’avvio della seduta di laurea, secondo il calendario accademico pubblicato nella Guida dello Studente; oltre tale termine esse non potranno essere prese in considerazione.
 
Art. 14 – Attività formativa di tirocinio
Lo studente può sostituire 6 CFU inerenti le attività a scelta con un tirocinio.
Per iniziare il tirocinio formativo è necessario aver superato esami per almeno 45 CFU.
Il Consiglio delibera gli ulteriori eventuali vincoli o eccezioni che sono resi pubblici nell'offerta formativa dei singoli percorsi pubblicata online nel Manifesto degli studi (Guida dello Studente).
Il tirocinio deve avere durata di almeno 6 settimane e prevedere un impegno di almeno 150 ore.
Nel caso in cui il piano studi preveda la tesi di ricerca applicata, lo studente dovrà obbligatoriamente svolgere un tirocinio della durata di almeno 300 ore in 12 settimane. Per questo tirocinio saranno riconosciuti 12 CFU, ripartiti tra Stage in sostituzione di un insegnamento “a scelta” di 6 CFU e Tirocinio per la prova finale di 6 CFU. Tale scelta è condizionata alla disponibilità delle aziende ospitanti nel periodo previsto.
Fa eccezione, a quanto sopra, il percorso “Entrepreneurship & Innovation” che prevede specifiche indicazioni per internship e tesi, riportate nella sezione Tesi di Laurea Magistrale A.A. 2025/2026.
Lo studente deve selezionare tale opzione nel piano studi online entro le prime tre settimane del semestre di erogazione dell’insegnamento e non oltre il secondo semestre del secondo anno.
Entrambe le tipologie di tirocinio, offerte da aziende per il tramite del Career Service, sono sempre valide come attività formativa della carriera universitaria.
Per l’attivazione del tirocinio occorre rivolgersi al Career Service dell’Ateneo.
Un tirocinio attivato dallo studente grazie alla propria iniziativa al di fuori dei predetti circuiti vale come attività formativa se approvato, con stipula di apposita Convenzione, dal Career Service, in coordinamento con un docente nominato dal Direttore della Scuola.
I CFU si intendono acquisiti al raggiungimento del monte ore minimo, confermato dall’azienda, e all’approvazione da parte del tutor accademico della relazione redatta dallo studente sull’esperienza di tirocinio.
Art. 15 – Prova finale
La prova finale consiste nella redazione, sotto la guida di un Relatore, e discussione di fronte a un'apposita Commissione di docenti, di un elaborato scientifico scritto (tesi di Laurea Magistrale).
La Commissione d'esame può essere composta dai professori di ruolo e ricercatori universitari, da docenti titolari e ufficiali degli insegnamenti, da docenti che abbiano svolto cicli di lezioni negli insegnamenti cui si riferiscono gli argomenti delle tesi e da cultori della materia.
La Commissione di laurea magistrale valuta la tesi e la relativa discussione orale, attribuendo un punteggio fino a un massimo definito con delibera del Consiglio della Scuola di Economia e Management, sulla base delle indicazioni fornite dal Consiglio Accademico.
Il lavoro può essere svolto presso un'impresa, un’istituzione o un ente, anche sotto forma di stage o tirocinio, ma è sottoposto al giudizio finale del Relatore e della Commissione. Il Laureando Magistrale deve dimostrare completa padronanza degli argomenti, autonomia di analisi e valutazione, innovatività e capacità di comunicazione scritta e orale. Dalla lettura dell'elaborato e dalla discussione deve emergere la sua padronanza degli strumenti e delle chiavi interpretative acquisiti durante il corso di studi.
L’elaborato può consistere:
a. in un progetto innovativo legato allo stage, la cui logica e struttura è dettagliata nell’elaborato che contiene anche un’esauriente rassegna critica della letteratura di riferimento per lo sviluppo del progetto;
b. in una ricerca originale di natura teorica o empirica, innestato sempre su un filone di letteratura scientifica che lo studente dà prova di dominare criticamente.
Il piano studi può prevedere una tesi di ricerca o una tesi di ricerca applicata. Quest'ultima comporta per lo studente lo svolgimento di un tirocinio obbligatorio secondo le modalità indicate all'articolo 14 del presente regolamento.
Gli studenti iscritti ai percorsi in lingua inglese devono redigere la tesi in lingua inglese.
Il Consiglio delibera gli ulteriori eventuali vincoli o eccezioni, in merito alla prova finale, che verranno pubblicati online nel Manifesto degli Studi (Guida dello Studente).
La struttura e la rilevanza richiesta nella redazione di entrambe le tipologie di tesi, di ricerca o di ricerca applicata, sono analoghe e meritevoli di un egual numero di CFU, indipendentemente dal fatto che l’elemento di originalità e di innovazione si concretizzi in un progetto, in un paradigma teorico o in un’analisi empirica. Il diverso livello qualitativo degli elaborati giustifica invece l’attribuzione di un diverso punteggio.
Prima di intraprendere il lavoro finale lo studente deve assicurarsi la disponibilità di un docente, attivo in un insegnamento riconosciuto ai fini del conseguimento dei CFU richiesti, a seguirne il lavoro come relatore. Tale disponibilità si concretizza nel deposito dell’argomento della tesi approvato dal relatore.
A lavoro concluso e approvato dal relatore, lo studente propone domanda di accesso alla prova finale. La domanda, disponibile on line, controfirmata dal Relatore che certifica lo stato di avanzamento del lavoro e vidimata dal Career Service, deve essere presentata secondo le scadenze pubblicate nella apposita sezione del portale dell’università. Tutto il processo si svolge su Segreteria on Line (SOL).
Per essere ammessi all’esame finale di laurea, gli studenti devono avere sostenuto con esito positivo gli esami di tutti gli insegnamenti previsti dal piano degli studi.
L’elaborato deve essere sottoposto dall’estensore al vaglio del software antiplagio “Turnitin” e caricato sul portale SOL secondo le scadenze pubblicate nell’apposita sezione del portale dell’Università.
Qualora la verifica antiplagio dovesse evidenziare parti dell’elaborato non genuine, l’estensore non sarà ammesso a sostenere la discussione di laurea, fatta salva, laddove applicabile, la normativa prevista nel R.D. 20 giugno 1935, n. 1071 “Modifiche ed aggiornamenti al testo unico delle leggi sulla istruzione superiore“ ed alla L. n. 475 del 19.4.1925  “Repressione della falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree, diplomi, uffici, titoli e dignità pubbliche“.
Tutte le scadenze e le informazioni sono pubblicate on line.
 
Art. 16 – Voto finale di Laurea Magistrale
Il voto finale di laurea magistrale è espresso in centodecimi.
Per determinare il voto finale, la base è costituita dalla media ponderata dei voti ottenuti negli insegnamenti previsti dal piano di studi, tenuto conto che i voti hanno peso proporzionale al numero di CFU attribuiti all'insegnamento. La media ponderata così calcolata verrà tradotta in centodecimi senza arrotondamenti.
Il Consiglio di Scuola, sulla base delle indicazioni del Consiglio Accademico, definisce i criteri e i punteggi che la Commissione di laurea deve applicare nella determinazione del voto di laurea.
Il voto di laurea risulterà determinato da:
a. media ponderata dei voti degli insegnamenti sostenuti in scala 110;
b. punteggio attribuito al lavoro di tesi e sua discussione (da 0 a 9 punti);
c. 1 punto per la rapidità del percorso universitario se lo studente completa gli esami (con esclusione delle certificazioni linguistiche e dello stage) entro la sessione estiva del secondo anno di corso.
Eventuali variazioni ai criteri e ai punteggi sopra riportati potranno essere definite dal Consiglio di Scuola, con apposita delibera nel rispetto delle indicazioni del Consiglio Accademico e delle linee Guida per la redazione delle tesi di laurea magistrale.
Infine, per attribuire il voto di laurea, il punteggio così ottenuto è arrotondato all’intero più vicino.
A studenti particolarmente meritevoli, che abbiano raggiunto il massimo dei voti, la laurea magistrale può essere assegnata con lode su proposta del relatore e con giudizio unanime della Commissione.
Si applica anche alla prova finale il disposto dell’art. 10 – Accertamento di conoscenze e competenze: sanzioni.
Art. 17 – Sedute di Laurea Magistrale
In ogni anno sono previste quattro sedute di laurea magistrale, da tenersi indicativamente nei mesi di luglio, ottobre, dicembre e aprile.
Il calendario delle sedute di laurea magistrale è definito dal Consiglio della Scuola contestualmente al calendario dell’attività didattica del corrispondente anno accademico.
Gli studenti sono tenuti a rispettare le scadenze stabilite dal calendario delle sedute di laurea.
 
Art. 18 – Attività di ricevimento studenti tutoraggio e orientamento
I professori, i ricercatori e i ricercatori a tempo determinato, nonché i docenti con incarichi di insegnamento nel Corso di Laurea in Economia, Management e Governance assicurano l’attività di ricevimento studenti, secondo quanto previsto dal Regolamento sui Doveri Accademici dei Docenti dell’Università e/o dalle condizioni del contratto stipulato con l’università. 
Il ricevimento può essere svolto anche in modalità di distance learning e deve essere garantito sia nei periodi in cui si tiene l’insegnamento che nei periodi nei quali l’insegnamento è sospeso. 
I docenti titolari di un insegnamento devono coordinare i docenti (anche a contratto) coinvolti nell’insegnamento in modo da garantire l’attività di ricevimento studenti. 
Il Consiglio di Scuola attiva forme d’orientamento e tutorato a favore degli studenti, ossia:
- la costituzione di organi per indirizzare l’attività all’estero degli studenti, la scelta dei curricula, la scelta dell’argomento e del docente tutor per la prova finale;
- il monitoraggio dell’eventuale dispersione studentesca con l’attivazione di forme di sostegno e orientamento per gli studenti quali lo studio assistito da parte di tutor e l’eventuale coordinamento delle attività didattiche a livello di singoli anni di corso.
 
Art. 19 – Modalità di comunicazione delle informazioni
Tutte le informazioni relative al Corso di Laurea Magistrale in Economia, Management e Governance sono disponibili sulle pagine web della Scuola di Economia e Management.
 
Art. 20 - Valutazione carriere pregresse
Fermo restando quanto disposto dall'art. 5, la valutazione di ogni tipologia di carriera di studi pregressa (per esempio carriere chiuse per conseguimento titolo di laurea, carriere decadute, carriere rinunciate, carriere chiuse per espulsione) è effettuata dal Consiglio di Scuola direttamente o attraverso idoneo procedimento di valutazione delegato.
La Segreteria Studenti istruisce le pratiche relative alle richieste di valutazione.
 
Art. 21– Valutazione dell’efficacia formativa e revisione del regolamento didattico
Allo scopo di effettuare una revisione periodica del presente Regolamento e di verificare in modo strutturato e sistematico i risultati delle attività didattiche, è previsto un sistema di valutazione della qualità delle attività formative secondo quanto previsto dal D.M. 47 del 30 gennaio 2013.
Il Consiglio di Scuola valuta le risultanze di tali verifiche e propone al Consiglio Accademico azioni di miglioramento per garantire la migliore qualità dei livelli di apprendimento degli studenti, nel rispetto delle procedure di autovalutazione e valutazione.
 
Art. 22 – Disposizioni transitorie ed entrata in vigore
Il regolamento entra in vigore il giorno della sua emanazione con decreto rettorale a seguito della intervenuta approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione su proposta del Consiglio Accademico e del Consiglio di Scuola.
Agli studenti già iscritti alla data di entrata in vigore del presente regolamento è assicurata la conclusione dei corsi di studio e il conseguimento del relativo titolo secondo gli ordinamenti e i regolamenti didattici vigenti in precedenza. Gli studenti hanno peraltro la possibilità di optare per l’iscrizione ai corsi di studio disciplinati dal presente regolamento. Ai fini di tale opzione il Consiglio di Scuola, direttamente o attraverso idoneo procedimento di valutazione, definisce le corrispondenze tra i diversi ordinamenti, nel rispetto della normativa e dei regolamenti vigenti.