Guida dello studente: Scuola di Ingegneria Industriale A.A. 2012/13

Regolamento corso di Laurea Magistrale per la Produzione Industriale (classe LM31 - Ingegneria Gestionale)

Art. 1 – Denominazione e classe di appartenenza
 
In virtù delle delibere del Consiglio della Facoltà di Ingegneria del 14/12/2009 e 18/01/2010, del Senato Accademico del 20.01.2010 e del Consiglio di Amministrazione del 26.01.2010, è istituito presso l’Università Carlo Cattaneo – LIUC di Castellanza (VA), Facoltà di Ingegneria, il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale appartenente alla Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria Gestionale (classe LM-31).
 
Art. 2 – Obiettivi formativi
 
Obiettivo del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale è la formazione di professionisti in grado di affrontare (con capacità non solo di analisi e di gestione, ma anche e soprattutto di progettazione) i molteplici aspetti tecnici, economici, organizzativi e gestionali che caratterizzano l’attività industriale ed economica.
 
La figura del Laureato Magistrale si caratterizza per:
  • una solida preparazione nei settori propri della gestione del sistema impresa e delle sue principali sotto-componenti (logistica, marketing, finanza, amministrazione e controllo) con particolare enfasi sulla produzione;
  • la capacità di analizzare e interpretare i rapporti inter-organizzativi di filiera (supply chain management e sistemi informativi inter-organizzativi) e l’ambiente in cui l’impresa opera (sistema finanziario, sistema competitivo, sistema normativo/istituzionale);
  • la capacità di guidare (leadership) gruppi di specialisti in compiti tecnici e in contesti complessi quali lo sviluppo di prodotto e di processo, la gestione dei flussi materiali, la gestione delle risorse umane, sfruttando anche le opportune metodologie comunicative in modo da sapersi rapportare a una forza-lavoro costituita da persone aventi responsabilità diverse dalle proprie.
 
Ulteriore obiettivo del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale è anche quello di formare laureati che rispettino i requisiti formativi della Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria Gestionale e che quindi devono:
  • conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi complessi dell'ingegneria o che richiedono un approccio interdisciplinare;
  • conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici dell'ingegneria, sia in generale sia in modo approfondito relativamente a quelli dell'ingegneria gestionale, nella quale sono capaci di identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
  • essere capaci di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi;
  • essere capaci di progettare e gestire esperimenti di elevata complessità;
  • essere dotati di conoscenze di contesto e di capacità trasversali;
  • avere conoscenze nel campo dell'organizzazione aziendale (cultura d'impresa) e dell'etica professionale;
  • essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
 
Per raggiungere questi obiettivi il percorso formativo della Laurea Magistrale si articola in un primo anno caratterizzato da insegnamenti riconducibili ai settori scientifico-disciplinari caratterizzanti (principalmente l’ingegneria economico-gestionale e gli impianti industriali meccanici). Vengono inoltre impartiti insegnamenti connessi coi metodi e modelli a supporto delle decisioni e ai sistemi informativi aziendali, al fine di approfondire le conoscenze acquisite nei precedenti corsi di studio e affrontare in modo appropriato le discipline di contenuto più specialistico e applicativo dell’anno successivo.
 
Il secondo anno prevede la combinazione tra insegnamenti di approfondimento delle tematiche caratterizzanti e quelli a scelta dello studente, raggruppati in un percorso di eccellenza orientato a definire una caratterizzazione forte e riconoscibile del curriculum dell’allievo.
 
La preparazione a 360°, la flessibilità e la capacità di applicare il metodo ingegneristico alla progettazione di soluzioni per problemi complessi rendono il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale capace di inserirsi con facilità in diverse posizioni di responsabilità sia nelle imprese manifatturiere o di servizi sia nella libera professione che nelle amministrazioni pubbliche. Solo a titolo esemplificativo vengono elencati i seguenti ruoli:
  • gestione dell'innovazione, dello sviluppo e della produzione;
  • progettazione avanzata dei processi aziendali;
  • pianificazione e programmazione produzione;
  • gestione di sistemi complessi;
  • gestione degli approvvigionamenti e dei materiali;
  • organizzazione aziendale e della produzione;
  • organizzazione ed automazione dei sistemi produttivi e della logistica;
  • project management;
  • controllo di gestione;
  • analisi di settori industriali e valutazione degli investimenti;
  • marketing industriale.
 
La progettazione e lo svolgimento di una “tesi” di laurea magistrale caratterizzata da un congruo numero di crediti formativi supporta il raggiungimento di una buona capacità di elaborazione dei problemi e di una decisa autonomia decisionale e operativa.
 
Art. 3 – Risultati di apprendimento attesi (descrittori europei del titolo di studio)
 
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
 
Un Laureato Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale deve aver acquisito una conoscenza e una comprensione approfondite dei principi dell’Ingegneria Gestionale e, in particolare, della gestione aziendale, della produzione e della logistica.
 
Rispetto a un Laureato triennale, un Laureato Magistrale deve essere in grado di affrontare una lettura maggiormente “sistemica” dell’impresa e del contesto in cui essa opera. Il Laureato Magistrale deve cioè riuscire ad affrontare (anche con la capacità di progettarne le soluzioni) problematiche aziendali che per loro natura hanno una caratterizzazione marcatamente “trasversale”, nel senso che richiedono modelli interpretativi ed approcci risolutivi originali e basati sulla contemporanea considerazione delle variabili tecnologiche, organizzative e strategiche.
 
Le conoscenze e competenze sono raggiunte attraverso la frequenza attiva dello studente alle lezioni, lo studio su testi di livello avanzato e, in molti casi, la realizzazione di progetti individuali o di gruppo.
Un momento importante per acquisire una consapevolezza critica degli ultimi sviluppi nel settore è costituito dalla elaborazione della tesi finale, nel corso della quale lo studente avrà modo di affrontare un problema complesso, comprendendo e proponendo soluzioni che riuniscano teoria e pratica.
 
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
 
Un Laureato Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale deve:
  • saper utilizzare le conoscenze acquisite per modellare, analizzare e risolvere problemi di gestione di sistemi complessi;
  • saper progettare i processi aziendali, con particolare riferimento ai sistemi produttivi e distributivi e alla gestione della tecnologia;
  • saper risolvere i problemi tipici dell'Ingegneria Gestionale applicando le opportune metodologie, eventualmente innovative rispetto a quanto proposto tradizionalmente;
  • esser in grado di verificare se sussistano le condizioni per sviluppare approcci "ad hoc" per risolvere problematiche emergenti in contesti incerti.
 
Autonomia di giudizio (making judgements)
 
Il Laureato Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale deve sviluppare la capacità di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, prevedendo le implicazioni a largo spettro delle proprie scelte. Si troverà ad affrontare tutti quei problemi dell'ingegneria che richiedono un approccio interdisciplinare e, nel progettare le soluzioni di questi problemi, il Laureato Magistrale in Ingegneria Gestionale deve saper considerare anche le responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle sue conoscenze.
 
Il percorso di studio proposto nel Corso di Laurea Magistrale, composto di insegnamenti tradizionali sviluppati nel primo anno di corso e, nel secondo anno, di insegnamenti che richiedono sempre più l'elaborazione di progetti (anche di gruppo), la stesura di relazioni, la valutazione critica di situazioni incerte, accompagna lo studente ad assumere un crescente grado di autonomia di giudizio e di responsabilità delle scelte.
 
Abilità comunicative (communication skills)
 
Il Laureato Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale deve essere in grado di discutere con un insieme di persone e figure professionali eterogeneo, ampio e diversificato per competenze, età e cultura, assumendo anche il ruolo di leader nella gestione dei progetti e dei gruppi. Inoltre, il Laureato Magistrale deve saper lavorare e comunicare efficacemente in contesti ampi ed eterogenei, nazionali o internazionali.
 
Per accompagnare lo studente nella maturazione e nella crescita delle sua abilità di comunicazione, il corso di studi è stato impostato in modo che in alcuni insegnamenti e nel lavoro di tesi siano comprese forme di verifica e modalità di partecipazione attiva dello studente, incentivando l'attitudine propositiva e valutando la capacità di presentazione e di comunicazione dei risultati del lavoro svolto.
 
Capacità di apprendimento (learning skills)
 
Il Laureato Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale deve possedere una capacità di apprendimento che gli consenta di affrontare in modo efficace le mutevoli problematiche lavorative connesse con l'innovazione tecnologica ed organizzativa nel campo dei processi industriali in generale, e logistico-produttivi in particolare, in linea con i mutamenti e la rapida evoluzione del sistema economico, produttivo e competitivo.
 
Strumento utile al perfezionamento delle competenze cognitive e relazionali è la tesi di laurea, che prevede che lo studente si misuri, comprenda ed elabori in modo originale informazioni nuove, non affrontate a lezione. La tesi di laurea sarà quindi un importante strumento utile al perfezionamento non solo delle abilità cognitive, ma anche relazionali (soft skills), stimolando lo studente a misurarsi e a integrarsi con ambienti organizzativi nuovi.
 
Art. 4 – Organizzazione e durata del Corso di Laurea Magistrale
 
La durata normale del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale è di due anni. Per conseguire la laurea magistrale lo studente deve acquisire almeno 120 crediti formativi universitari (CFU) coerenti con l’ordinamento didattico vigente e l’offerta formativa prescelta.
 
Il credito formativo misura sinteticamente il volume di lavoro complessivo necessario allo studente per acquisire le conoscenze e le abilità caratterizzanti il corso di studio ed equivale a un impegno per lo studente di 25 ore tra lavoro in aula e studio individuale. Ogni anno di corso comprende mediamente 60 crediti. Ogni Anno Accademico comporta quindi attività per un totale di circa 1500 ore di impegno effettivo. I diversi insegnamenti possono comportare un numero di crediti differenziato.
 
La durata effettiva può essere superiore o inferiore a quella normale a seconda della celerità nell’acquisire i CFU richiesti. Per abbreviare i tempi, lo studente deve proporre alla Segreteria Studenti la domanda di anticipare la frequenza legale agli insegnamenti dell’anno successivo di corso, pagando contestualmente le relative tasse universitarie. La domanda deve pervenire alla Segreteria Studenti entro il mese precedente a quello in cui tali insegnamenti hanno inizio.
 
Il tetto massimo di crediti cui ci si può iscrivere in un anno è, in ogni caso, limitato a 20 CFU aggiuntivi rispetto a quanto indicato dal Piano degli Studi standard proposto dalla Facoltà. Eventuali vincoli di profitto cui subordinare la possibilità di anticipare i 20 CFU aggiuntivi sono decisi dal Consiglio di Facoltà con apposita delibera e comunicati agli studenti nel Manifesto degli Studi.
 
Art. 5 – Accesso al Corso di Laurea Magistrale
 
Ogni anno il Consiglio di Amministrazione, anche su indicazione del Senato Accademico e del Consiglio di Facoltà, delibera il numero programmato di accesso al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale, avuto riguardo alle risorse a disposizione in termini di strutture e di docenti.
 
Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale occorre essere in possesso della Laurea o del Diploma Universitario di durata triennale ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo e avere un’adeguata conoscenza della lingua inglese dimostrata dall’acquisizione di un livello di certificazione almeno pari a quanto stabilito dal Consiglio di Facoltà con apposita delibera. Per l’iscrizione di studenti stranieri è richiesta anche la conoscenza dell’italiano.
 
Gli studenti che hanno conseguito la Laurea in Ingegneria Gestionale (classe L-9 Ingegneria Industriale) presso l’Università Carlo Cattaneo sono ammessi senza condizioni al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale.
 
Sono ammessi senza vincoli anche i candidati in possesso di un titolo di Laurea in Ingegneria conseguito presso uno degli atenei italiani associati alla CRUI in una delle seguenti classi di laurea:
  • L-7 – Ingegneria civile e ambientale
  • L-8 – Ingegneria dell’informazione
  • L-9 – Ingegneria industriale
 
Gli studenti provenienti da altra Facoltà o da altro Ateneo saranno invitati, prima dell’inizio dell’attività didattica, a un incontro con il Preside (o suo delegato) per una presentazione dell’impostazione didattica del corso di Laurea Magistrale e per valutare l’opportunità di modificare il piano degli studi.
 
Sono ammessi al corso di Laurea Magistrale con eventuali vincoli i candidati in possesso di un titolo di Laurea conseguito presso uno degli atenei italiani associati alla CRUI in una delle seguenti classi di laurea:
  • L-2 – Biotecnologie
  • L-4 – Disegno industriale
  • L-13 – Scienze biologiche
  • L-16 – Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione
  • L-17 – Scienze dell’architettura
  • L-18 – Scienze dell’economia e della gestione aziendale
  • L-21 – Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale
  • L-23 – Scienze e tecniche dell’edilizia
  • L-25 – Scienze e tecnologie agrarie e ambientali
  • L-26 – Scienze e tecnologie alimentari
  • L-27 – Scienze e tecnologie chimiche
  • L-28 – Scienze e tecnologie della navigazione
  • L-29 – Scienze e tecnologie farmaceutiche
  • L-30 – Scienze e tecnologie fisiche
  • L-31 – Scienze e tecnologie informatiche
  • L-32 – Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura
  • L-33 – Scienze economiche
  • L-34 – Scienze geologiche
  • L-35 – Scienze matematiche
  • L-38 – Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali
  • L-41 – Statistica
 
Si ricorda che a norma di legge (DM 270/04) l’ammissione al corso di Laurea Magistrale non prevede debiti: anche a questi allievi viene proposto un percorso di Laurea Magistrale di 120 CFU. Gli eventuali vincoli saranno definiti dal Preside (o suo delegato), eventualmente coadiuvato da un’apposita Commissione di Ammissione, sulla base del curriculum del candidato.
 
I candidati in possesso di una Laurea di una classe non compresa negli elenchi riportati sopra potranno comunque essere ammessi al corso di Laurea Magistrale previa frequenza con profitto di corsi propedeutici variabili a seconda del curriculum e dell’indirizzo prescelto. I corsi propedeutici e gli eventuali vincoli sul piano degli studi saranno definiti dal Preside (o suo delegato), eventualmente coadiuvato da un’apposita Commissione di Ammissione, sulla base del curriculum del candidato.
 
Ai fini dell’ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale valgono anche le seguenti considerazioni:
  • le classi di laurea (di primo livello) indicate dal DM 509/99 sono equiparate alle corrispondenti classi di laurea definite nel DM 270/04 e qui utilizzate come riferimento;
  • i titoli di Laurea Magistrale o Specialistica (laurea di secondo livello) ovvero di vecchio ordinamento (precedenti cioè all’ordinamento definito con il DM 509/99) vengono considerati come equivalenti a quelli di primo livello delle corrispondenti classi di laurea;
  • i candidati in possesso di un titolo di Diploma Universitario ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero dovranno sottoporre il proprio curriculum alla presidenza. Il Preside (o suo delegato), eventualmente coadiuvato da un’apposita Commissione di Ammissione, provvede a definire l’ammissibilità della richiesta di ammissione e gli eventuali vincoli al piano di studi.
 
Possono pre-iscriversi al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale gli studenti ammessi che stiano completando la laurea triennale purché abbiano conseguito 140 CFU. L’iscrizione si perfeziona solo se conseguiranno il titolo triennale entro il termine stabilito dall'Università.
 
L'immatricolazione per trasferimento da altro corso di laurea magistrale o università è soggetta a valutazione della Facoltà, o suoi delegati, circa la sussistenza dei requisiti necessari. Il Consiglio di Facoltà definisce, con apposita delibera, il numero massimo di CFU riconoscibili per attività universitarie svolte in precedenza (DM 270/2004 art. 5, comma 5). Il Consiglio di Facoltà può prevedere deroghe a tale limite in relazione ad accordi internazionali con Università partner.
 
La Segreteria Studenti istruisce le pratiche relative alle richieste di trasferimento. Se esse implicano il riconoscimento di un numero di CFU superiore al limite di cui sopra, le richieste vanno motivate e approvate sia dal Consiglio di Facoltà che dal Senato Accademico.
 
Si riconoscono al massimo 20 CFU per attività formative extra-universitarie e per conoscenze e abilità professionali certificate (DM 270/2004 art.5, c. 7 e DM 16/3/2007).
 
L’ammissione degli studenti al secondo anno di corso è subordinata, oltre che all’acquisizione della frequenza degli insegnamenti dell’anno precedente, al conseguimento entro la fine della sessione autunnale d’esame di un numero di crediti che viene definito dal Consiglio di Facoltà con apposita delibera.
 
Gli studenti carenti dei requisiti suddetti, per proseguire negli studi, devono reiscriversi come fuori corso all’anno appena frequentato. A costoro è data la possibilità di anticipare, dietro istanza da presentare alla Segreteria della Facoltà prima dell’inizio degli insegnamenti di cui si chiede l’anticipo, la frequenza agli insegnamenti dell’anno successivo, e il conseguente sostenimento degli esami, per un numero di crediti corrispondenti ai crediti acquisiti con gli esami sostenuti, in modo da raggiungere comunque un carico didattico di non più di 60 crediti per anno. Lo stesso principio di anticipo degli insegnamenti si applica a studenti che, pur iscrivendosi come regolari, si trovano ad avere un carico didattico inferiore a 60 crediti (può essere il caso, per esempio, di studenti che si trasferiscono da altri corsi di studio).
 
Art. 6 – Attività formative
 
Le attività formative prevedono un’ampia gamma di argomenti riconducibili prevalentemente alle discipline caratterizzanti l’ingegneria gestionale, oltre all’acquisizione di competenze complementari di natura soprattutto relazionale e linguistica.
 
I deputati organi accademici assicurano un costante aggiornamento delle attività formative al fine di assicurare il miglior processo formativo possibile per gli studenti, nel rispetto del vigente ordinamento didattico dettagliato nell’allegato A.
 
La didattica è strutturata secondo un calendario semestrale in modo da favorire l’adesione a progetti di scambio internazionale.
 
La frequenza, ancorché non obbligatoria, è consigliata. I singoli docenti possono, per gli insegnamenti loro affidati, prevedere programmi e/o modalità di esame differenziati tra studenti frequentanti e non frequentanti purché di tali differenze sia dato esplicito ed esauriente avviso nel programma del corso. È responsabilità del docente titolare dell’insegnamento accertare e certificare, laddove richiesta, la presenza alle lezioni.
 
Eventuali vincoli di propedeuticità tra le diverse attività formative sono decisi, su proposta dei responsabili degli insegnamenti, dal Consiglio di Facoltà e comunicati agli studenti nel Manifesto degli Studi.
 
Art. 7 – Offerta formativa
 
L’allegato B, che è parte integrante del presente regolamento, presenta la descrizione puntuale dell’offerta formativa in termini di distribuzione dei crediti per settore scientifico disciplinare (SSD) e per natura dell’attività formativa (di base, caratterizzante, affine o integrativa, altra attività), oltre che l’indicazione dei singoli insegnamenti.
 
I corsi complementari proposti agli studenti come possibili opzioni per le attività formative a libera scelta dello studente sono riportati anch’essi nell’allegato B.
 
Una caratteristica rilevante degli insegnamenti opzionali proposti dalla Facoltà di Ingegneria per gli allievi del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale è l’adozione di metodologie formative che siano capaci di trasmettere le conoscenze tecnico-disciplinari e, contemporaneamente, di sviluppare competenze metodologiche e capacità relazionali. In questi corsi sono enfatizzate le forme di didattica interattiva, i lavori di gruppo con dimensione progettuale interdisciplinare, le presentazioni scritte e orali degli studenti. Inoltre, invece di predisporre degli esami da scegliere a “macchia di leopardo”, la proposta della Facoltà si incentra su progressioni disciplinari che sappiano essere caratterizzanti, che permettano cioè agli studenti di approfondire un tema specifico seguendo un ciclo di insegnamenti corrispondente a un numero significativo di crediti formativi universitari e che è stato definito Percorso di Eccellenza (o Advanced Course per enfatizzare anche la componente di internazionalizzazione inclusa nel progetto). I Percorsi di Eccellenza nascono da valutazioni fatte con la collaborazione del mondo imprenditoriale sulle conoscenze che un Laureato Magistrale in Ingegneria Gestionale è opportuno possegga in considerazione dei cambiamenti intervenuti negli ultimi anni e che possono condizionare fortemente l’andamento delle imprese. Per questo il Consiglio di Facoltà si riserva la possibilità di emendare la lista degli insegnamenti a scelta di anno in anno, in relazione all’evoluzione degli obiettivi formativi, delle competenze accademiche e delle esigenze del mercato del lavoro. Le variazioni determinano l’aggiornamento del Manifesto degli Studi.
 
La Facoltà si riserva la possibilità di cancellare gli insegnamenti solo opzionali che dovessero risultare scelti da un numero di studenti inferiore a 12.
 
Art. 8 – Definizione dei percorsi di studio individuale
 
All’atto dell’immatricolazione, ogni studente fornisce un’indicazione preliminare dei percorsi a scelta che intende seguire. Tale scelta può essere modificata entro il termine deliberato dal Consiglio di Facoltà e indicato nel Manifesto degli Studi. La modifica deve essere comunicata alla Segreteria Studenti specificando gli insegnamenti che lo studente intende seguire.
 
Decorso il termine suddetto, per mutare il percorso prescelto, lo studente deve proporre richiesta motivata al Preside di Facoltà, il quale decide discrezionalmente in proposito, anche avuto riguardo alle circostanze in cui la domanda è maturata.
 
Art. 9 – Accertamento di conoscenze e competenze: acquisizione dei crediti
 
L’acquisizione dei crediti associati alle diverse attività formative si ottiene con il superamento di un esame o di altra forma di verifica del profitto. L’eventuale voto indica il livello di profitto raggiunto dallo studente. Il programma di ciascuna attività formativa (insegnamento) deve presentare anche le modalità di svolgimento delle prove d’esame (o delle altre eventuali forme di verifica del profitto).
 
La partecipazione alle prove di verifica del profitto (esame) è subordinata alla relativa iscrizione che avviene, di norma, in via telematica, mai oltre il terzo giorno lavorativo precedente la data della prova. Nella mattinata del giorno seguente (2 giorni lavorativi prima della prova) è pubblicata la lista degli iscritti all’esame, sì da permettere nella stessa giornata agli studenti interessati il riscontro di eventuali errori od omissioni. Il giorno precedente l’esame, operate le rettifiche opportune, è resa pubblica la lista definitiva degli studenti ammessi alla prova.
 
La valutazione del profitto viene, di norma, espressa in trentesimi. In casi particolari si può far riferimento a giudizi espressi su scale diverse, anche binarie, come nel caso in cui si faccia riferimento alla coppia di valori “Approvato”/“Non Approvato”.
 
Le prove di verifica del profitto si intendono superate (e i relativi CFU risultano acquisiti) se la valutazione è pari ad almeno 6/10 oppure se si concretizza in un giudizio di “Approvato”.
 
Poiché il Consiglio di Facoltà può decidere di cambiare l’offerta formativa al fine di aggiornarla rispetto alle esigenze del mercato del lavoro e all’evolversi delle discipline, le prove d’accertamento di competenze e conoscenze per l’assegnazione dei CFU sono garantite solo fino al termine dell’Anno Accademico successivo a quello in cui l’insegnamento si è tenuto per l’ultima volta. Decorso tale termine, lo studente che non abbia superato la prova di valutazione e maturato i relativi CFU deve sostituire l’insegnamento cessato con altro attivo dello stesso SSD. In assenza di tale possibilità, deve concordare col Preside, o suo delegato, la sua sostituzione con un insegnamento di altro SSD.
 
Gli esami sostenuti presso le Università partner o altre università frequentate come “free mover” pre-autorizzati dall’Ufficio Relazioni Internazionali sono sempre riconosciuti come esami a scelta. Possono anche sostituire esami di insegnamenti fondamentali del percorso prescelto, previa verifica della corrispondenza dei contenuti da parte dell’Ufficio Relazioni Internazionali e/o del Preside o di suo delegato. Lo stesso vale per gli esami di insegnamenti frequentati nell’ambito della partecipazione a programmi “School Abroad”.
 
Art. 10 – Accertamento di conoscenze e competenze: sanzioni
 
Il tentativo dello studente di falsare le prove di accertamento di conoscenze e competenze avvalendosi di aiuti impropri è sanzionato col ritiro del compito e la valutazione negativa della prova. I docenti redigono apposito verbale e lo trasmettono al Rettore per l'adozione di eventuali ulteriori provvedimenti sanzionatori.
 
In relazione alla gravità del comportamento, nonché di eventuali reiterazioni delle violazioni, la sanzione può consistere nella sospensione dagli appelli di esami per un periodo di tempo determinato, o nell'espulsione dall'Università.
 
Art. 11 – Accertamento di conoscenze e competenze: prove parziali
 
I docenti possono organizzare durante il loro insegnamento delle prove intermedie e parziali dalla cui aggregazione risulta il voto finale dell’insegnamento stesso. Di tali valutazioni la Segreteria Studenti tiene traccia ai fini del monitoraggio delle carriere universitarie, senza che le registrazioni assumano valore ufficiale fino alla loro aggregazione nel voto complessivo dell’insegnamento.
 
Le valutazioni intermedie e parziali decadono nel caso in cui lo studente non completi l’intero percorso di valutazione previsto per l’insegnamento entro la prima sessione di appelli successiva alla conclusione dello stesso.
 
Art. 12– Accertamento di conoscenze e competenze: sessioni di esami
 
Il calendario delle sessioni d’esame è definito dal Consiglio di Facoltà contestualmente al calendario dell’attività didattica dell’Anno Accademico.
 
Sono quindi previste le seguenti sessioni d’esame, tre ordinarie e due straordinarie:
  • ordinaria invernale (gennaio/febbraio);
  • ordinaria estiva (giugno/luglio);
  • ordinaria autunnale (settembre);
  • prolungamento straordinario della sessione autunnale (ottobre/novembre/dicembre);
  • prolungamento straordinario della sessione invernale (marzo/aprile).
 
Nelle sessioni invernale ed estiva sono previsti due appelli per ogni insegnamento, mentre in tutte le altre sessioni è previsto un solo appello per ogni insegnamento.
 
Nelle sessioni straordinarie gli studenti iscritti in corso possono sostenere un solo esame per un insegnamento di cui abbiano acquisito la frequenza. L’insegnamento scelto deve essere indicato all’inizio della sessione. Fanno eccezione gli studenti che dovessero subire limitazioni nell’accesso agli appelli delle sessioni ordinarie a causa della partecipazione a programmi promossi dall’Ufficio Relazioni Internazionali; questi studenti possono accedere liberamente agli esami della sessione straordinaria immediatamente successiva al loro rientro in LIUC.
 
Art. 13 – Registrazione dei voti
 
Gli studenti possono ritirarsi dalle prove di esame o rifiutare un voto positivo.
 
Se accettato, l’esito positivo di un esame tenuto in forma orale (o di altra forma di verifica del profitto che preveda la comunicazione dell’esito in presenza dell’esaminando) viene registrato immediatamente dopo la comunicazione.
 
Gli esiti delle prove scritte sono pubblicati nelle bacheche, anche virtuali, dell’Università non oltre quindici giorni di calendario dalla data in cui la prova scritta si è tenuta. Inoltre, almeno due giorni lavorativi prima del termine per l’iscrizione all’esame successivo dello stesso insegnamento (e pertanto almeno cinque giorni prima della data stessa), i docenti devono tenere una sessione di consultazione degli elaborati in cui gli studenti possono acquisire contezza della valutazione.
 
In assenza di diversa indicazione da parte dello studente nei due giorni lavorativi successivi alla data fissata per la visione del compito, il responsabile del corso, tramite la Segreteria Studenti, procede alla registrazione del voto, se positivo.
 
Gli esami già sostenuti e regolarmente registrati con esito favorevole non possono essere ripetuti.
 
La Segreteria Studenti archivia i risultati di tutte le prove.
 
Art. 14 – Attività formativa di tirocinio
 
Durante il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale lo studente può svolgere un tirocinio presso aziende convenzionate con l’Università. Il Consiglio di Facoltà stabilisce l’eventuale numero di crediti che lo studente deve aver acquisito per poter accedere all’attività di tirocinio.
 
Non è previsto il riconoscimento del tirocinio in termini di CFU validi per il conseguimento della Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale, ma attività di tirocinio particolarmente significative potranno concorrere alla definizione del voto finale di Laurea Magistrale alla stregua degli altri titoli conseguiti durante il percorso degli studi.
 
Art. 15 – Prova finale
 
La prova finale prevede la redazione sotto la guida di un Relatore, e la discussione di fronte a un’apposita Commissione di docenti, di un elaborato scritto di buon livello scientifico (tesi di Laurea Magistrale). La Commissione di fronte alla quale viene discusso l’elaborato è costituita in ottemperanza alle disposizioni del Regolamento Didattico dell'Ateneo ed è presieduta dal Preside della Facoltà che potrà nominare un suo delegato scelto tra i professori di ruolo.
 
L’elaborato può consistere:
  • in un progetto innovativo la cui logica e struttura è dettagliata nell’elaborato che contiene anche un’esauriente rassegna critica della letteratura di riferimento per lo sviluppo del progetto;
  • in una ricerca originale di natura teorica o empirica, innestato sempre su un filone di letteratura scientifica che lo studente da prova di dominare criticamente.
 
La struttura e la rilevanza richiesta del lavoro è quindi analoga e meritevole di un egual numero di CFU, indipendentemente dal fatto che l’elemento di originalità e di innovazione si concretizzi in un progetto, in un paradigma teorico o in un’analisi empirica. Il diverso livello qualitativo degli elaborati giustifica invece l’attribuzione di un diverso punteggio.
 
Il lavoro può essere svolto presso un’impresa, un’istituzione o un ente, ma è sottoposto al giudizio finale del Relatore e della Commissione. Il Laureato Magistrale deve dimostrare completa padronanza degli argomenti, autonomia di analisi e valutazione, innovatività e una capacità di comunicazione scritta e orale. Dalla lettura dell’elaborato e dalla discussione deve emergere la sua padronanza degli strumenti e delle chiavi interpretative acquisiti durante il corso di studi.
 
Prima di intraprendere il lavoro finale lo studente deve assicurarsi la disponibilità di un docente attivo in un insegnamento riconosciuto ai fini del conseguimento dei CFU richiesti dal Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale a seguirne il lavoro come relatore. Tale disponibilità si concretizza nel deposito presso la Segreteria Studenti del titolo (provvisorio) della tesi firmato dallo studente e controfirmato dal docente.
 
A lavoro concluso e approvato dal relatore, lo studente propone domanda di accesso alla prova finale. La domanda, controfirmata dal relatore che certifica la positiva conclusione del lavoro, deve essere presentata alla Segreteria Studenti almeno trenta giorni prima della data d’esame e solo una volta acquisiti tutti i crediti formativi richiesti dal percorso di studio seguito, a eccezione della prova finale.
 
È consentita l’iscrizione sotto condizione qualora lo studente debba sostenere un ultimo esame il cui appello sia previsto almeno quindici giorni prima della data della prova finale, fatte salve ulteriori deroghe concesse dal Preside su istanza motivata. La domanda decade qualora non siano rispettate le condizioni d’ammissione.
 
La Segreteria Studenti, appurato quanto sopra, iscrive lo studente alla prima seduta di laurea magistrale utile, come previsto dal calendario accademico.
 
Art. 16 – Voto finale di Laurea Magistrale
 
Il voto finale di Laurea Magistrale è espresso in centodecimi ed è assegnato considerando sia il curriculum degli studi sia la prova finale.
 
Per determinare il voto finale la base è costituita dalla media dei voti ottenuti negli insegnamenti previsti dal piano di studi, tenuto conto che i voti hanno peso proporzionale al numero di crediti formativi attribuiti all'insegnamento. La media così calcolata verrà tradotta in centodecimi senza arrotondamenti. Nel Manifesto degli Studi sono indicate le eventuali attività formative che non vengono considerate ai fini del calcolo della media.
 
La discussione della prova finale e la valutazione di altri titoli conseguiti durante il percorso degli studi (tirocini, tutorship, partecipazioni ad attività seminariali, impegni e attività universitarie non direttamente connesse con la didattica, internazionalizzazione del percorso di studio, completamento del percorso con un significativo numero di CFU sovrannumerari, …) concorrono alla determinazione del voto di Laurea Magistrale.
 
La Commissione di laurea valuta la tesi e la relativa discussione orale, attribuendo un punteggio fino a un massimo definito con delibera del Consiglio di Facoltà, sulla base delle indicazioni del Senato Accademico. Il voto di laurea risulta perciò determinato come somma di:
a)      media ponderata dei voti degli insegnamenti sostenuti in scala 110;
b)     punteggio attribuito al lavoro di tesi e sua eventuale discussione espresso tenendo nella debita considerazione il giudizio del relatore (al massimo di nove punti con la necessità, per poter assegnare otto o nove punti, di avere un giudizio favorevole ed esplicito di un contro-relatore che abbia esaminato in anticipo il lavoro proposto);
c)      punteggio addizionale per altri titoli conseguiti durante il percorso degli studi (con un massimo di tre punti).
 
Infine, per attribuire il voto di laurea, il punteggio così ottenuto è arrotondato all’intero più vicino.
 
A studenti particolarmente meritevoli, che abbiano raggiunto il massimo dei voti, la Laurea può essere assegnata con lode su giudizio unanime della commissione.
 
Art. 17 – Sedute di Laurea Magistrale
 
In ogni anno sono previste quattro sedute di laurea da tenersi indicativamente nei mesi di luglio, ottobre, dicembre e aprile.
 
Alla sessione estiva di laurea possono accedere unicamente gli studenti che abbiano completato tutti gli esami entro la prima tornata della sessione estiva d’esame (approssimativamente entro fine giugno).
 
Il calendario delle sedute di Laurea Magistrale è definito dal Consiglio di Facoltà contestualmente al calendario dell’attività didattica del corrispondente Anno Accademico.
 
Art. 18 – Attività di tutoraggio e orientamento
 
I docenti coinvolti negli insegnamenti del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale assicurano l’attività di ricevimento studenti. Per i docenti di ruolo, i ricercatori a tempo determinato, gli assegnisti e i dottorandi, il ricevimento ha cadenza di norma settimanale. Per i docenti incaricati valgono le condizioni del contratto con l’Università. In particolare i docenti titolari di un insegnamento devono coordinare i docenti (anche a contratto) coinvolti nell’insegnamento in modo da:
  • garantire un’attività di ricevimento studenti di almeno due ore alla settimana nel periodo in cui si tiene l’insegnamento;
  • prevedere, su richiesta degli studenti, almeno due interventi mensili, indicativamente di due ore ciascuno, nei periodi in cui l’insegnamento è sospeso.
 
Il Consiglio di Facoltà attiva forme d’orientamento e tutorato a favore degli studenti iscritti al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale prevedendo:
  • la costituzione di commissioni per orientare gli studenti ai programmi di internazionalizzazione, alla scelta dei percorsi di eccellenza e all’individuazione degli argomenti di tesi e dei potenziali relatori;
  • il coordinamento delle attività didattiche a livello di singoli anni di corso;
  • il monitoraggio dell’eventuale dispersione studentesca sulla base delle elaborazioni statistiche fornite dall’ufficio di supporto al Nucleo di Valutazione e dalla Segreteria Studenti.
 
Art. 19– Modalità di comunicazione delle informazioni
 
Tutte le informazioni relative al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale sono disponibili sulle bacheche (anche virtuali) dell’Ateneo e, in particolare, sul sito web della Facoltà di Ingegneria: http://www.liuc.it/ingegneria/laureamagistrale.asp
 
Art. 20 – Valutazione dell’efficacia formativa e revisione del regolamento didattico
 
Allo scopo di effettuare una revisione periodica del presente Regolamento e di verificare in modo strutturato e sistematico i risultati delle attività didattiche, è previsto un sistema di valutazione della qualità delle attività formative che si avvale dei documenti prodotti dal Nucleo di Valutazione costituito presso l’Ateneo.
 
Il Consiglio di Facoltà può chiedere al Nucleo di Valutazione di elaborare:
  • un piano prospettico di verifiche e valutazioni imperniato su un sistema di indicatori di efficienza e di efficacia che evidenzino la capacità del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale di:
»           utilizzare in modo ottimale le risorse disponibili calibrando al meglio l’offerta formativa;
»           garantire che i curricula consentano la regolarità dei tempi di ottenimento della laurea;
»           offrire percorsi di studio adeguati alle aspettative dei portatori di interesse.
  • un rapporto contenente le evidenze e conseguenti suggerimenti migliorativi relativi alle verifiche e valutazioni condotte in base al piano presentato l’anno precedente;
  • una valutazione di sintesi della performance della classe di studenti che ha terminato il triennio facendo anche riferimento ai risultati di apprendimento attesi che sono indicati nell’articolo 3 del presente regolamento.
 
Il Consiglio di Facoltà valuta le risultanze di tali verifiche e propone azioni di miglioramento per garantire la miglior qualità dei livelli di apprendimento degli studenti.
 
Art. 21 – Disposizioni transitorie ed entrata in vigore
 
Il regolamento entra in vigore il giorno della sua emanazione con Decreto Rettorale a seguito della intervenuta approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione su proposta del Senato Accademico e del Consiglio di Facoltà.
 
Agli studenti già iscritti alla data di entrata in vigore del presente regolamento è assicurata la conclusione dei corsi di studio e il conseguimento del relativo titolo secondo gli ordinamenti e i regolamenti didattici vigenti in precedenza. Gli studenti hanno per altro la possibilità di optare per l’iscrizione ai corsi di studio disciplinati dal presente regolamento. Ai fini di tale opzione il Consiglio di Facoltà, o organo da esso delegato, definisce le corrispondenze tra i diversi ordinamenti, nel rispetto della normativa e dei regolamenti vigenti.
 
Allegati:
Allegato A: Ordinamento didattico
Allegato B: Offerta Formativa
 
 
Note al testo:
Per “Facoltà” leggasi “Scuola”;
Per “Preside” leggasi “Direttore”.