Guida dello studente: Scuola di Ingegneria Industriale A.A. 2013/14

REGOLAMENTO CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA GESTIONALE CLASSE L-9

Art. 1 – Denominazione e classe di appartenenza
In virtù delle delibere del Consiglio della Facoltà di Ingegneria del 14.12.2009 e 18.01.2010, del Senato Accademico del 20.01.2010 e del Consiglio di Amministrazione del 26.01.2010, è istituito presso l’Università Carlo Cattaneo – LIUC di Castellanza (VA), Scuola di Ingegneria Industriale, il Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale appartenente alla Classe delle Lauree in Ingegneria Industriale (classe L-9).
Art. 2 – Obiettivi formativi
Obiettivo formativo del Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale è formare laureati che rispettino i requisiti formativi della Classe delle Lauree in Ingegneria Industriale e che quindi devono:
 
-    conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell’ingegneria;
-    conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi delle scienze dell’ingegneria;
-    essere capaci di utilizzare tecniche e strumenti per la progettazione di componenti, sistemi, processi;
-    essere capaci di condurre esperimenti e di analizzarne ed interpretarne i dati;
-    essere capaci di comprendere l’impatto delle soluzioni ingegneristiche nel contesto sociale e fisico-ambientale;
-    conoscere le proprie responsabilità professionali ed etiche;
-    conoscere i contesti aziendali e la cultura d’impresa nei suoi aspetti economici, gestionali e organizzativi;
-    conoscere i contesti contemporanei;
-    avere capacità relazionali e decisionali;
-    essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in lingua inglese;
-    possedere gli strumenti cognitivi di base per l’aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.
 
Per conseguire gli obiettivi formativi il Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale ha come contenuti fondamentali del primo anno le basi del metodo dell’ingegneria. Le materie di insegnamento del secondo anno sono invece quelle tipiche dell’ingegneria gestionale. Il terzo anno, infine, è dedicato al completamento della formazione gestionale e all’acquisizione di capacità progettuali per il settore industriale o dei servizi.
 
I laureati saranno pertanto in possesso di conoscenze idonee a svolgere attività professionali in diversi ambiti, anche concorrendo ad attività quali la progettazione, la produzione, la gestione ed organizzazione, l’assistenza delle strutture tecnico-commerciali.
Poiché la Scuola fa dell’internazionalizzazione del percorso formativo una propria caratteristica distintiva grazie a un esteso network di relazioni con partner universitari esteri, gli studenti saranno favoriti il più possibile per seguire un periodo di studio all’estero o verrà data loro la possibilità di seguire alcuni insegnamenti del terzo anno in lingua inglese.
Al fine di cominciare a maturare esperienza di lavoro in azienda, il Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale prevede l’obbligo di un tirocinio per tutti gli allievi con lo sviluppo di un progetto che sarà discusso in sede di prova finale.
Art. 3 – Risultati di apprendimento attesi (descrittori europei del titolo di studio)
Conoscenza e comprensione (knowledge and understanding)
Un laureato in Ingegneria Gestionale deve:
 
-    aver acquisito i concetti di base e i principi delle discipline matematico-fisiche;
-    conoscere ed utilizzare le tecnologie dell’informazione;
-    conoscere i concetti fondamentali dell’analisi tecnico-economica dei processi aziendali e industriali;
-    comprendere le relazioni tra le diverse unità organizzative;
-    comprendere i problemi della gestione della produzione e delle strutture logistico-distributive;
-    saper effettuare valutazioni di costi/benefici a fronte di possibili soluzioni di problemi organizzativi;
-    essere capace di comunicare efficacemente in inglese, oltre che in italiano.
 
Le conoscenze e competenze sono raggiunte attraverso la frequenza attiva dello studente alle lezioni e lo studio su testi di livello avanzato.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Il laureato in Ingegneria Gestionale deve:
 
-    saper utilizzare le conoscenze acquisite per analizzare problemi di gestione di sistemi rappresentandoli eventualmente tramite opportuni modelli;
-    saper analizzare e gestire i processi aziendali, con particolare riferimento ai sistemi produttivi e distributivi e alla gestione della tecnologia;
-    saper cogliere gli aspetti rilevanti per il tipo di intervento richiesto.
In particolare, il laureato in Ingegneria Gestionale si caratterizza per la sua capacità di applicare le proprie conoscenze a situazioni che richiedono un approccio interdisciplinare con l’integrazione di  dati ed elementi quantitativi con altri di tipo qualitativo e dove il contributo dato dal fattore umano gioca un ruolo non trascurabile.
Per raggiungere questi obiettivi nel percorso formativo si dà ampio spazio ad esemplificazioni pratiche e casi di studio. Tutti gli studenti partecipano anche a visite guidate, laboratori di simulazione, stage e tirocini presso le principali realtà imprenditoriali del territorio.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il laureato in Ingegneria Gestionale deve poter dare un contributo critico ai progetti cui partecipa e deve saper esprimere una sua valutazione indipendente basandosi non solo sulle conoscenze metodologiche e tecniche acquisite (che gli permetteranno di condurre un’analisi quantitativa), ma integrandole anche con aspetti di tipo soggettivo e relazionale (un approccio questo più qualitativo).
L’autonomia di giudizio e la capacità di espressione vengono sviluppate tramite l’interazione con i docenti, con i tutor e con gli altri allievi e anche attraverso l’opportuna combinazione di prove d’esame scritte, orali e pratiche.
Abilità comunicative (communication skills)
L’ambiente di lavoro tipico del laureato in Ingegneria Gestionale è vario e dinamico e prevede confronti e discussioni con un insieme di persone e figure professionali molto ampio e diversificato per competenze, età e cultura.
Una delle capacità proprie dell’ingegnere gestionale deve essere quella di saper partecipare in maniera positiva alle attività di gruppi di lavoro eterogenei, composti cioè da soggetti diversi per competenze tecniche e manageriali.
L’ingegnere gestionale deve saper comunicare con proprietà di linguaggio e padronanza del vocabolario tecnico, deve essere chiaro, sintetico e, in ogni circostanza, deve rispettare l’interlocutore.
Nel contesto attuale la conoscenza della lingua inglese è un requisito indispensabile per l’ingegnere gestionale, perciò il laureato deve essere in grado di comunicare in inglese e di comprendere ed elaborare testi in lingua inglese.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato in Ingegneria Gestionale deve essere in grado di apprendere tutto quanto possa servire per risolvere problemi complessi, come per esempio l’ottimizzazione di un processo produttivo o la valutazione delle prestazioni di un’azienda dal punto di vista economico o produttivo. Gli devono pertanto essere fornite anche le capacità necessarie per condurre efficacemente la consultazione di materiale bibliografico e lo sviluppo di indagini sul campo, nonché le competenze per  tener conto, tra le altre cose, dell’imperfezione nei dati, dei limiti modellistici, delle caratteristiche degli strumenti informatici a disposizione.
Art. 4 – Organizzazione e durata del Corso di Laurea
La durata normale del Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale è di tre anni. Per conseguire la laurea lo studente deve acquisire 180 crediti formativi universitari (CFU) coerenti con l’ordinamento didattico vigente e l’offerta formativa prescelta.
Il credito formativo misura sinteticamente il lavoro complessivo necessario allo studente per acquisire le conoscenze e le abilità caratterizzanti il corso di studio ed equivale a un impegno per lo studente di 25 ore tra attività in aula, studio individuale, stage e altre attività formative. Ogni anno di corso comprende mediamente 60 crediti e, di conseguenza, comporta un totale di circa 1500 ore di impegno effettivo. I diversi insegnamenti possono comportare un numero di crediti differenziato.
Gli studenti possono chiedere di acquisire crediti in sovrannumero fino ad un massimo di 20 CFU oltre il carico medio standard annuale. Eventuali vincoli di profitto cui subordinare la possibilità di anticipare i CFU aggiuntivi sono deliberati dal Consiglio della Scuola. Le richieste di frequenza anticipata agli insegnamenti devono pervenire alla Scuola entro l’inizio del semestre di erogazione dell’insegnamento.
Art. 5 – Accesso al Corso di Laurea
Ogni anno il Consiglio di Amministrazione, su indicazione del Consiglio Accademico e sentito il Consiglio della Scuola, delibera il numero programmato di accesso al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale.
Per essere ammesso al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale lo studente deve aver conseguito un diploma della Scuola secondaria di secondo grado, o equipollente titolo straniero.
Gli studenti che abbiano conseguito per il diploma di maturità una votazione inferiore o uguale al limite stabilito dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Consiglio Accademico devono sostenere una prova di ammissione di carattere attitudinale. Tale prova può consistere in un test internazionale generalmente riconosciuto o in un test dell’Università. La Scuola deciderà quindi in merito all’ammissione dello studente avuto riguardo al risultato del test attitudinale sostenuto.
La prova di ammissione può essere sostenuta anche dagli studenti iscritti all’ultimo o al penultimo anno di un corso di studio di istruzione secondaria superiore che volessero avere la certezza dell’ammissione al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale.
Per studenti provenienti da istituti scolastici di diritto straniero con percorso scolastico buono, la Scuola può procedere all’ammissione anche in assenza del test attitudinale, analogamente a quanto avviene per i diplomati italiani con voto superiore al limite prefissato.
Possono pre-iscriversi al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale gli studenti ammessi che stiano completando la formazione scolastica superiore. La loro iscrizione si perfezionerà, però, solo dopo il superamento dell’esame di Stato e il conseguimento del relativo diploma di maturità. Il suddetto titolo deve comunque essere prodotto alla Segreteria studenti entro e non oltre il termine stabilito e comunicato dall’Università.
L'immatricolazione per trasferimento da altro corso di studio o Università è soggetta alla valutazione discrezionale del Consiglio della Scuola circa la sussistenza dei requisiti necessari, nel rispetto della normativa e dei regolamenti. Il Consiglio della Scuola definisce, con apposita delibera, il riconoscimento parziale o totale dei CFU per attività universitarie svolte in precedenza (DM 270/2004 art. 5, comma 5). Il Consiglio della Scuola può prevedere il riconoscimento di CFU in relazione ad accordi internazionali con Università partner.
La Segreteria studenti istruisce le pratiche relative alle richieste di trasferimento.
Si riconoscono al massimo 20 CFU per attività formative extra-universitarie e per conoscenze e abilità professionali certificate (DM 270/2004 art.5 c. 7 e DM 16/3/2007).
Per le attività formative cui l’Università abbia partecipato per la progettazione e l’organizzazione sono riconosciuti CFU fino ad un massimo di 40 e comunque in relazione al numero di CFU previsti per dette attività.
Per l’iscrizione di studenti stranieri è richiesta la conoscenza della lingua italiana.
L’ammissione degli studenti al terzo anno di corso è subordinata al conseguimento entro la fine della sessione autunnale d’esame di un numero di crediti che viene definito dal Consiglio della Scuola con apposita delibera.
Gli studenti carenti dei requisiti suddetti, per proseguire negli studi, devono reiscriversi come fuori corso all’anno appena frequentato. A costoro è data la possibilità di anticipare la frequenza agli insegnamenti dell’anno successivo, per un numero di crediti corrispondenti a quelli acquisiti con gli esami sostenuti, in modo da raggiungere comunque un carico didattico di non più di 60 crediti per anno. Per usufruire di questa possibilità occorre presentare istanza alla Segreteria studenti prima dell’inizio degli insegnamenti per i quali si chiede l’anticipo.
Per gli studenti che si trasferiscono da altri Atenei il Consiglio della Scuola definisce i vincoli con apposita delibera. Lo stesso principio di anticipo degli insegnamenti si applica a tali studenti che, pur iscrivendosi come regolari, si trovano ad avere un carico didattico inferiore a 60 crediti.
Art. 6 – Attività formative
Le attività formative prevedono un’ampia gamma di discipline riconducibili prevalentemente alle seguenti categorie:
- matematica, informatica e statistica;
- fisica e chimica;
- discipline di base dell’ingegneria;
- discipline dell’ingegneria gestionale,
oltre all’acquisizione di competenze complementari di natura soprattutto linguistica.
Gli organi accademici deputati assicurano un costante aggiornamento delle attività formative al fine di assicurare il miglior processo formativo possibile per gli studenti, nel rispetto del vigente ordinamento didattico dettagliato nell’allegato A.
La didattica è strutturata secondo un calendario che combina attività formative organizzate su base annuale (previste prevalentemente nei primi due anni di corso) o semestrale (previste prevalentemente per l’ultimo anno di corso).
La frequenza, ancorché non obbligatoria, è consigliata. I singoli docenti possono, per gli insegnamenti loro affidati, prevedere programmi e/o modalità di esame differenziati tra studenti frequentanti e non frequentanti purché di tali differenze sia dato esplicito ed esauriente avviso nel programma dell’insegnamento. È responsabilità del docente titolare dell’insegnamento accertare e certificare, laddove richiesta, la presenza alle lezioni.
Eventuali vincoli di propedeuticità tra le diverse attività formative sono decisi, su proposta dei responsabili degli insegnamenti, dal Consiglio della Scuola e comunicati agli studenti nel Manifesto degli Studi.
Art. 7 – Offerta formativa
L’allegato B, che è parte integrante del presente regolamento, presenta l’offerta formativa con l’indicazione dei singoli insegnamenti con il rispettivo numero di crediti formativi, Settore Scientifico Disciplinare (SSD) e natura dell’attività formativa (di base, caratterizzante, affine o integrativa, altra attività). Gli insegnamenti complementari proposti agli studenti come possibili opzioni per le attività formative a libera scelta dello studente sono riportati anch’essi nell'allegato B.
Il Consiglio della Scuola, con apposita delibera, può proporre al Consiglio Accademico di emendare la lista degli insegnamenti a scelta di anno in anno, in relazione all’evoluzione degli obiettivi formativi, delle competenze accademiche e delle esigenze del mercato del lavoro. Le variazioni determinano l’aggiornamento del Manifesto degli Studi.
La Scuola si riserva la possibilità di proporre la cancellazione degli insegnamenti solo opzionali che dovessero risultare scelti da un numero di studenti inferiore a 10.
Art. 8 – Definizione dei percorsi di studio individuale
All’atto dell’immatricolazione, ogni studente fornisce un’indicazione preliminare dei percorsi a scelta che intende seguire.
Tale scelta può essere modificata entro il termine deliberato dal Consiglio della Scuola e indicato nel Manifesto degli Studi. La modifica deve essere comunicata alla Segreteria studenti specificando gli insegnamenti che lo studente intende seguire.
Decorso il termine suddetto, per mutare il percorso prescelto, lo studente deve proporre richiesta motivata al Direttore della Scuola.
Art. 9 – Accertamento di conoscenze e competenze: acquisizione dei crediti
L’acquisizione dei crediti associati alle diverse attività formative si ottiene con il superamento di un esame o di altra forma di verifica del profitto. Il voto o il giudizio indicano il livello di profitto raggiunto dallo studente. Il programma di ciascuna attività formativa (insegnamento) deve presentare anche le modalità di svolgimento delle prove d’esame (o delle altre eventuali forme di verifica del profitto).
La partecipazione alle prove di verifica del profitto (esame o altro) è subordinata alla relativa iscrizione che avviene, di norma, in via telematica, mai oltre il terzo giorno lavorativo precedente la data della prova. Nella mattinata del giorno seguente (2 giorni lavorativi prima della prova) è pubblicata la lista degli iscritti all’esame, sì da permettere l’immediato riscontro di eventuali errori o carenze. Il giorno precedente l’esame, operate le rettifiche opportune, è resa pubblica la lista definitiva degli studenti ammessi alla prova. Non sono permesse eccezioni salvo in caso di forza maggiore.
L’ammissione alle prove di verifica del profitto per l’acquisizione dei crediti (esame o altro) è subordinata all’ottenimento della frequenza delle relative attività formative.
La valutazione degli insegnamenti afferenti specifici Settori Scientifico Disciplinari (SSD) è in trentesimi, mentre negli altri casi si esplicita in un giudizio di “Approvato”/”Non Approvato”. I CFU di un insegnamento sono acquisiti se la valutazione della prova è di almeno 18/30 o se si concretizza in un giudizio di “Approvato”. Fanno eccezione i crediti relativi alla conoscenza della lingua inglese, che sono collegati all’acquisizione di un adeguato livello di certificazione secondo quanto stabilito dal Consiglio della Scuola con un’apposita delibera. Qualora il livello minimo richiesto dal Consiglio della Scuola vari durante il periodo di iscrizione al Corso di Laurea, vale il limite più favorevole allo studente. Per gli studenti che si iscrivono al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale avendo già ottenuto il livello di certificazione richiesto, i crediti relativi alla conoscenza della lingua inglese sono riconosciuti automaticamente o possono essere sostituiti da almeno altrettanti crediti scelti tra gli insegnamenti opzionali sulla base di un’apposita richiesta fatta al momento dell’immatricolazione.
Poiché il Consiglio della Scuola può proporre al Consiglio Accademico di cambiare l’offerta formativa al fine di aggiornarla rispetto alle esigenze del mercato del lavoro e all’evolversi delle discipline, le prove di accertamento di competenze e conoscenze per l’assegnazione dei CFU sono comunque garantite. Per gli insegnamenti dei quali viene disposta la cessazione, il Consiglio della Scuola deve individuare la Commissione d’esame tenuto conto delle competenze dei docenti dello stesso Settore Scientifico Disciplinare o settore affine. Gli esami sostenuti presso le Università partner o altre Università frequentate come free mover” pre-autorizzati dall’Ufficio Relazioni Internazionali sono sempre riconosciuti come esami a scelta. Possono anche sostituire esami di insegnamenti fondamentali del percorso prescelto, previa verifica della corrispondenza dei contenuti da parte del Direttore della Scuola o di suo delegato. Lo stesso vale per gli esami di insegnamenti frequentati nell’ambito della partecipazione a programmi “Study Abroad”.
Art. 10 – Accertamento di conoscenze e competenze: sanzioni
Il tentativo dello studente di falsare le prove di accertamento di conoscenze e competenze avvalendosi di aiuti impropri è sanzionato col ritiro del compito e la valutazione negativa della prova. I docenti redigono apposito verbale e lo trasmettono al Rettore per l'adozione di eventuali ulteriori provvedimenti sanzionatori.
In relazione alla gravità del comportamento, nonché di eventuali reiterazioni delle violazioni, la sanzione può consistere nella sospensione dagli appelli di esame per un periodo di tempo determinato, o nell'espulsione dall'Università.
Art. 11 – Accertamento di conoscenze e competenze: prove parziali
I docenti possono organizzare durante il loro insegnamento delle prove intermedie e parziali dalla cui aggregazione risulta il voto finale dell’insegnamento stesso. Di tali valutazioni la Segreteria studenti tiene traccia ai fini del monitoraggio delle carriere universitarie, senza che le registrazioni assumano valore ufficiale fino alla loro aggregazione nel voto complessivo dell’insegnamento.
Le valutazioni intermedie e parziali decadono nel caso in cui lo studente non completi l’intero percorso di valutazione previsto per l’insegnamento entro la prima sessione di appelli successiva alla conclusione dello stesso.
Art. 12 – Accertamento di conoscenze e competenze: sessioni di esame
Il calendario delle sessioni d’esame è definito dal Consiglio della Scuola contestualmente al calendario dell’attività didattica dell’anno accademico.
Per le attività formative organizzate su base annuale sono previste le seguenti sessioni d’esame, tre ordinarie e due straordinarie:
-    ordinaria estiva (giugno/luglio);
-    ordinaria autunnale (settembre);
-    ordinaria invernale (gennaio/febbraio);
-    prolungamento straordinario della sessione autunnale (ottobre/novembre/dicembre);
-    prolungamento straordinario della sessione invernale (marzo/aprile).
Nella sessione estiva sono previsti tre appelli per ogni insegnamento, mentre in tutte le altre sessioni è previsto un solo appello per ogni insegnamento.
Per le attività formative organizzate su base semestrale sono previste le seguenti sessioni d’esame, tre ordinarie e due straordinarie:
-    ordinaria invernale (gennaio/febbraio);
-    ordinaria estiva (giugno/luglio);
-    ordinaria autunnale (settembre);
-    prolungamento straordinario della sessione autunnale (ottobre/novembre/dicembre);
-    prolungamento straordinario della sessione invernale (marzo/aprile).
Nelle sessioni invernale ed estiva sono previsti due appelli per ogni insegnamento, mentre in tutte le altre sessioni è previsto un solo appello per ogni insegnamento.
In entrambi i casi (insegnamenti annuali o semestrali), nelle sessioni straordinarie gli studenti iscritti in corso possono sostenere un solo esame per un insegnamento per il quale abbiano acquisito la frequenza. L’insegnamento scelto deve essere indicato all’inizio della sessione. Fanno eccezione gli studenti che dovessero subire limitazioni nell’accesso agli appelli delle sessioni ordinarie a causa della partecipazione a programmi promossi dall’Ufficio Relazioni Internazionali; questi studenti possono accedere liberamente agli esami della sessione straordinaria immediatamente successiva al loro rientro in LIUC.
Art. 13 – Registrazione dei voti
Gli studenti possono ritirarsi dalle prove di esame o rifiutare un voto positivo.
Se accettato, l’esito positivo di un esame tenuto in forma orale (o di altra forma di verifica del profitto che preveda la comunicazione dell’esito in presenza dell’esaminando) viene registrato immediatamente dopo la comunicazione.
Gli esiti delle prove scritte sono pubblicati nelle bacheche, anche virtuali, dell’Università non oltre quindici giorni di calendario dalla data in cui la prova scritta si è tenuta. Inoltre, almeno due giorni lavorativi prima del termine per l’iscrizione all’esame successivo dello stesso insegnamento (e pertanto almeno cinque giorni prima della data stessa), i docenti devono tenere una sessione di consultazione degli elaborati.
In assenza di diversa indicazione da parte dello studente nei due giorni lavorativi successivi alla data fissata per la visione del compito, il responsabile del corso, tramite la Segreteria studenti, procede alla registrazione del voto, se positivo.
Gli esami già sostenuti e regolarmente registrati non possono essere ripetuti.
La Segreteria studenti archivia i risultati di tutte le prove.
Art. 14 – Attività formativa di tirocinio
Nel corso del terzo anno gli studenti devono svolgere un tirocinio, consistente in un periodo di permanenza in un’azienda per il compimento di un’esperienza di gruppo o individuale, volta a conoscere la realtà e le problematiche aziendali. Durante il tirocinio, attraverso lo svolgimento di un progetto, possono essere sperimentate le metodologie di analisi e risoluzione dei problemi apprese durante il percorso di studio.
In alternativa, il tirocinio può essere svolto presso qualificati laboratori o istituti di tipo universitario, consortile o privato.
L’organizzazione del tirocinio coinvolge vari soggetti, con le funzioni qui di seguito indicate:
 
-    Ufficio placement: valuta attraverso colloqui individuali le attitudini e le aspettative degli studenti, anche in vista di successive azioni di placement; raccoglie, anche con la collaborazione delle Associazioni imprenditoriali, le proposte di tirocinio formulate dalle aziende; cura i collegamenti con le aziende e ogni altro ente interessato per quanto riguarda gli aspetti normativi dei tirocini.
-    Responsabile delle attività di tirocinio: designato dal Direttore della Scuola, coordina le assegnazioni agli studenti delle proposte di tirocinio raccolte dall’Ufficio placement o comunque pervenute all’Università; individua i tutor universitari scegliendoli fra i docenti del Corso di Laurea; approva le proposte dei progetti da svolgere durante i tirocini.
-    Tutor universitario: designato dal Direttore della Scuola su segnalazione del Responsabile delle attività di tirocinio è il responsabile didattico del singolo tirocinio, concorda con il tutor aziendale il programma di lavoro del tirocinio, valuta con il tutor aziendale la tesi finale del laureando ed è relatore dello studente all’esame di Laurea.
-    Tutor aziendale: designato dall’azienda, concorda con il tutor universitario il programma di lavoro del tirocinio, valuta con il tutor universitario la tesi finale del laureando e può essere correlatore dello studente all’esame di Laurea.
-    Accompagnatore aziendale: designato dall’azienda, è il riferimento operativo degli studenti tirocinanti e può coincidere con il tutor aziendale.
 
Il progetto costituirà il tema fondamentale della prova finale.
Il tirocinio può essere svolto, secondo la disponibilità aziendale, singolarmente o in gruppi composti di norma da due studenti.
Gli obiettivi e il piano di lavoro per il tirocinio devono essere concordati con i tutor universitario e aziendale. I tutor impostano il lavoro, ne coordinano e controllano l’avanzamento. Il tutor universitario dà l’approvazione al lavoro e ne guida la presentazione durante la prova finale.
La durata del tirocinio è funzione del raggiungimento degli obiettivi didattici concordati e deve essere di almeno 250 ore (comprensive dell’elaborazione del materiale che verrà poi utilizzato per la prova finale) da svolgere presso l’azienda o altro ente assegnato, anche in periodi non consecutivi, compatibilmente con le esigenze aziendali e con gli altri impegni didattici dello studente. L’azienda deve attestare le ore di presenza dello studente in loco.
I tutor universitario e aziendale devono esprimere una valutazione sui risultati del tirocinio, da trasmettere entro la settimana precedente lo svolgimento della prova finale al responsabile delle attività di tirocinio. La valutazione del tirocinio è un elemento per l’attribuzione del voto di Laurea.
L’elaborato presentato alla prova finale descrive il lavoro svolto dallo studente durante l’attività di tirocinio e perciò il progetto da sviluppare durante il tirocinio deve essere scelto in modo che sia proficuo e significativo ai fini didattici e che presenti ampie possibilità di approfondimento progettuale.
Il Consiglio della Scuola stabilisce, con apposita delibera, il numero di crediti che lo studente deve aver acquisito per poter accedere all’attività di tirocinio.
Art. 15 – Prova finale
La prova finale consiste nella redazione e discussione di un elaborato sviluppato a partire dall’esperienza maturata durante il tirocinio aziendale. L’elaborato deve essere scritto in modo accurato e facilmente leggibile ed essere preceduto da un frontespizio redatto secondo il formato standard disponibile presso la Segreteria studenti. L’elaborato per la prova finale, una volta concluso e approvato dai tutor universitario e aziendale, viene presentato dagli estensori in Segreteria studenti e quindi discusso all’esame finale per il conseguimento della Laurea. La Commissione di fronte alla quale viene discusso l’elaborato è costituita in ottemperanza alle disposizioni del Regolamento Didattico dell'Ateneo ed è presieduta dal Direttore della Scuola che potrà nominare un suo delegato scelto tra i professori di ruolo.
All’esame finale di laurea sono ammessi gli studenti che hanno sostenuto con esito positivo gli esami di tutti gli insegnamenti previsti dal piano degli studi e che hanno completato il tirocinio in modo giudicato soddisfacente dal tutor universitario (Relatore).
A tirocinio concluso e approvato dal Relatore, lo studente propone domanda di accesso alla prova finale. La domanda, controfirmata dal Relatore che certifica lo stato di avanzamento del lavoro, deve essere presentata alla Segreteria studenti non meno di 45 giorni prima della data d’esame. Prima del sostenimento della prova finale dovranno essere acquisiti tutti i restanti crediti formativi.
La Segreteria studenti, appurato quanto sopra, iscrive lo studente alla seduta di laurea, come previsto dal calendario accademico.
Art. 16 – Voto finale di laurea
Il voto finale di laurea è espresso in centodecimi ed è assegnato considerando sia il curriculum degli studi sia la prova finale.
Per determinare il voto finale la base è costituita dalla media dei voti ottenuti negli insegnamenti previsti dal piano di studi, tenuto conto che i voti hanno peso proporzionale al numero di crediti formativi attribuiti all'insegnamento. La media così calcolata verrà tradotta in centodecimi senza arrotondamenti. Gli insegnamenti superati con un giudizio non vengono considerati ai fini del calcolo della media.
La discussione della prova finale e la valutazione di altri titoli conseguiti durante il percorso degli studi (tirocini aggiuntivi rispetto a quello obbligatorio, tutorship, partecipazioni ad attività seminariali, impegni e attività universitarie non direttamente connesse con la didattica, internazionalizzazione del percorso di studio, completamento del percorso con un significativo numero di CFU sovrannumerari, …) concorrono alla determinazione del voto di laurea.
La Commissione di laurea valuta la tesi e la relativa discussione orale, attribuendo un punteggio fino a un massimo definito con delibera del Consiglio della Scuola, sulla base delle indicazioni del Consiglio Accademico. Il voto di laurea risulta perciò determinato come somma di:
a)  media ponderata dei voti degli insegnamenti sostenuti in scala 110;
b)  punteggio attribuito al lavoro di tesi e alla sua eventuale discussione tenendo nella debita considerazione il giudizio del Relatore (al massimo di nove punti con la necessità, per poter assegnare otto o nove punti, di avere un giudizio favorevole ed esplicito di un contro-relatore che abbia esaminato in anticipo il lavoro proposto);
c)  punteggio addizionale per altri titoli conseguiti durante il percorso degli studi (con un massimo di tre punti).
 
Infine, per attribuire il voto di laurea, il punteggio così ottenuto è arrotondato all’intero più vicino.
A studenti particolarmente meritevoli, che abbiano raggiunto il massimo dei voti, la laurea può essere assegnata con lode su giudizio unanime della Commissione.
Art. 17 – Sedute di laurea
In ogni anno sono previste quattro sedute di laurea da tenersi indicativamente nei mesi di luglio, ottobre, dicembre e marzo.
Il calendario delle sedute di laurea è definito dal Consiglio della Scuola contestualmente al calendario dell’attività didattica del corrispondente anno accademico.
Art. 18 – Attività di tutoraggio e orientamento
I docenti coinvolti negli insegnamenti del Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale assicurano l’attività di ricevimento studenti. Per i docenti di ruolo e i ricercatori a tempo determinato, il ricevimento ha cadenza di norma settimanale. Per i docenti incaricati, gli assegnisti e i dottorandi con borsa valgono le condizioni del contratto stipulato con l’Università. In particolare i docenti titolari di un insegnamento devono coordinare i docenti (anche a contratto) coinvolti nell’insegnamento in modo da:
 
-    garantire un’attività di ricevimento studenti di almeno due ore alla settimana nel periodo in cui si tiene l’insegnamento;
-    prevedere, su richiesta degli studenti, almeno due interventi mensili, indicativamente di due ore ciascuno, nei periodi in cui l’insegnamento è sospeso.
Il Consiglio della Scuola attiva forme di orientamento e tutoraggio a favore degli studenti iscritti al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale prevedendo:
 
-    la costituzione di Commissioni per orientare gli studenti ai programmi di internazionalizzazione e ai tirocini;
-    l’attivazione di un servizio di tutoraggio da parte di cultori della materia o di studenti iscritti al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale;
-    il coordinamento delle attività didattiche a livello di singoli anni di corso;
-    il monitoraggio dell’eventuale dispersione studentesca sulla base delle elaborazioni statistiche fornite dall’ufficio di supporto al Nucleo di Valutazione e dalla Segreteria studenti.
Art. 19 – Modalità di comunicazione delle informazioni
Tutte le informazioni relative al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale sono disponibili sulle bacheche (anche virtuali) dell’Ateneo e, in particolare, sul sito web della Scuola di Ingegneria: http://www.liuc.it/ingegneria
Art. 20 – Valutazione dell’efficacia formativa e revisione del regolamento didattico
Allo scopo di effettuare una revisione periodica del presente Regolamento e di verificare in modo strutturato e sistematico i risultati delle attività didattiche, è previsto un sistema di valutazione della qualità delle attività formative secondo quanto previsto dal D.M. 47 del 30 gennaio 2013.
 
Il Consiglio della Scuola valuta le risultanze di tali verifiche e propone al Consiglio Accademico azioni di miglioramento per garantire la miglior qualità dei livelli di apprendimento degli studenti, nel rispetto delle procedure di autovalutazione e valutazione.
Art. 21 – Disposizioni transitorie ed entrata in vigore
Il regolamento entra in vigore il giorno della sua emanazione con decreto rettorale a seguito della intervenuta approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione su proposta del Consiglio Accademico e del Consiglio della Scuola.
Agli studenti già iscritti alla data di entrata in vigore del presente regolamento è assicurata la conclusione dei corsi di studio e il conseguimento del relativo titolo secondo gli ordinamenti e i regolamenti didattici vigenti in precedenza. Gli studenti hanno peraltro la possibilità di optare per l’iscrizione ai corsi di studio disciplinati dal presente regolamento. Ai fini di tale opzione il Consiglio della Scuola, o organo da esso delegato, definisce le corrispondenze tra i diversi ordinamenti, nel rispetto della normativa e dei regolamenti vigenti.