Art. 1 – Denominazione e classe di appartenenza
In virtù delle delibere del Consiglio
della Facoltà di Ingegneria del 14.12.2009 e 18.01.2010, del Senato Accademico
del 20.01.2010 e del Consiglio di Amministrazione del 26.01.2010, è istituito
presso l’Università Carlo Cattaneo – LIUC di Castellanza (VA), Scuola di
Ingegneria Industriale, il Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale
appartenente alla Classe delle Lauree in Ingegneria Industriale (classe L-9).
Art. 2 – Obiettivi formativi
Obiettivo formativo del Corso di Laurea in
Ingegneria Gestionale è formare laureati che rispettino i requisiti formativi
della Classe delle Lauree in Ingegneria Industriale e che quindi devono:
- conoscere
adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi della matematica e delle altre
scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare
e descrivere i problemi dell’ingegneria;
- conoscere
adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi delle scienze dell’ingegneria;
- essere capaci di
utilizzare tecniche e strumenti per la progettazione di componenti, sistemi,
processi;
- essere capaci di
condurre esperimenti e di analizzarne ed interpretarne i dati;
- essere capaci di
comprendere l’impatto delle soluzioni ingegneristiche nel contesto sociale e
fisico-ambientale;
- conoscere le proprie
responsabilità professionali ed etiche;
- conoscere i contesti
aziendali e la cultura d’impresa nei suoi aspetti economici, gestionali e
organizzativi;
- conoscere i contesti
contemporanei;
- avere capacità
relazionali e decisionali;
- essere capaci di
comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in lingua inglese;
- possedere gli
strumenti cognitivi di base per l’aggiornamento continuo delle proprie
conoscenze.
Per conseguire gli obiettivi formativi il
Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale ha come contenuti fondamentali del
primo anno le basi del metodo dell’ingegneria. Le materie di insegnamento del
secondo anno sono invece quelle tipiche dell’ingegneria gestionale. Il terzo
anno, infine, è dedicato al completamento della formazione gestionale e all’acquisizione
di capacità progettuali per il settore industriale o dei servizi.
I laureati saranno pertanto in possesso di
conoscenze idonee a svolgere attività professionali in diversi ambiti, anche
concorrendo ad attività quali la progettazione, la produzione, la gestione ed
organizzazione, l’assistenza delle strutture tecnico-commerciali.
Poiché la Scuola fa
dell’internazionalizzazione del percorso formativo una propria caratteristica
distintiva grazie a un esteso network di relazioni con partner
universitari esteri, gli studenti saranno favoriti il più possibile per seguire
un periodo di studio all’estero o verrà data loro la possibilità di seguire
alcuni insegnamenti del terzo anno in lingua inglese.
Al fine di cominciare a maturare
esperienza di lavoro in azienda, il Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale
prevede l’obbligo di un tirocinio per tutti gli allievi con lo sviluppo di un
progetto che sarà discusso in sede di prova finale per gli allievi che
intendono chiudere il loro percorso in Università con la Laurea. Per gli
studenti interessati a proseguire con il corso di laurea magistrale si
prevedono invece altre attività formative e una prova finale di carattere
applicativo.
Art. 3 – Risultati di apprendimento attesi
(descrittori europei del titolo di studio)
Conoscenza e
comprensione (knowledge and understanding)
Un laureato in Ingegneria Gestionale deve:
- aver acquisito i
concetti di base e i principi delle discipline matematico-fisiche;
- conoscere ed utilizzare
le tecnologie dell’informazione;
- conoscere i concetti
fondamentali dell’analisi tecnico-economica dei processi aziendali e
industriali;
- comprendere le
relazioni tra le diverse unità organizzative;
- comprendere i problemi
della gestione della produzione e delle strutture logistico-distributive;
- saper effettuare
valutazioni di costi/benefici a fronte di possibili soluzioni di problemi
organizzativi;
- essere capace di
comunicare efficacemente in inglese, oltre che in italiano.
Le conoscenze e competenze sono raggiunte
attraverso la frequenza attiva dello studente alle lezioni e lo studio su testi
di livello avanzato.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding)
Il laureato in Ingegneria Gestionale deve:
- saper utilizzare le
conoscenze acquisite per analizzare problemi di gestione di sistemi
rappresentandoli eventualmente tramite opportuni modelli;
- saper analizzare e
gestire i processi aziendali, con particolare riferimento ai sistemi produttivi
e distributivi e alla gestione della tecnologia;
- saper cogliere gli
aspetti rilevanti per il tipo di intervento richiesto.
In particolare, il laureato in Ingegneria
Gestionale si caratterizza per la sua capacità di applicare le proprie
conoscenze a situazioni che richiedono un approccio interdisciplinare con
l’integrazione di dati ed elementi quantitativi con altri di tipo
qualitativo e dove il contributo dato dal fattore umano gioca un ruolo non
trascurabile.
Per raggiungere questi obiettivi nel
percorso formativo si dà ampio spazio ad esemplificazioni pratiche e casi di
studio. Tutti gli studenti partecipano anche a visite guidate, laboratori di
simulazione, stage e tirocini presso le principali realtà imprenditoriali del
territorio.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il laureato in Ingegneria Gestionale deve
poter dare un contributo critico ai progetti cui partecipa e deve saper
esprimere una sua valutazione indipendente basandosi non solo sulle conoscenze
metodologiche e tecniche acquisite (che gli permetteranno di condurre
un’analisi quantitativa), ma integrandole anche con aspetti di tipo soggettivo
e relazionale (un approccio questo più qualitativo).
L’autonomia di giudizio e la capacità di
espressione vengono sviluppate tramite l’interazione con i docenti, con i tutor
e con gli altri allievi e anche attraverso l’opportuna combinazione di prove
d’esame scritte, orali e pratiche.
Abilità comunicative (communication skills)
L’ambiente di lavoro tipico del laureato
in Ingegneria Gestionale è vario e dinamico e prevede confronti e discussioni
con un insieme di persone e figure professionali molto ampio e diversificato
per competenze, età e cultura.
Una delle capacità proprie dell’ingegnere
gestionale deve essere quella di saper partecipare in maniera positiva alle
attività di gruppi di lavoro eterogenei, composti cioè da soggetti diversi per
competenze tecniche e manageriali.
L’ingegnere gestionale deve saper
comunicare con proprietà di linguaggio e padronanza del vocabolario tecnico,
deve essere chiaro, sintetico e, in ogni circostanza, deve rispettare
l’interlocutore.
Nel contesto attuale la conoscenza della
lingua inglese è un requisito indispensabile per l’ingegnere gestionale, perciò
il laureato deve essere in grado di comunicare in inglese e di comprendere ed
elaborare testi in lingua inglese.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato in Ingegneria Gestionale deve
essere in grado di apprendere tutto quanto possa servire per risolvere problemi
complessi, come per esempio l’ottimizzazione di un processo produttivo o la
valutazione delle prestazioni di un’azienda dal punto di vista economico o
produttivo. Gli devono pertanto essere fornite anche le capacità necessarie per
condurre efficacemente la consultazione di materiale bibliografico e lo
sviluppo di indagini sul campo, nonché le competenze per tener conto, tra
le altre cose, dell’imperfezione nei dati, dei limiti modellistici, delle
caratteristiche degli strumenti informatici a disposizione.
Art. 4 – Organizzazione e durata del Corso di Laurea
La durata normale del Corso di Laurea in
Ingegneria Gestionale è di tre anni. Per conseguire la laurea lo studente deve
acquisire 180 crediti formativi universitari (CFU) coerenti con l’ordinamento didattico
vigente e l’offerta formativa prescelta.
Il credito formativo misura sinteticamente
il lavoro complessivo necessario allo studente per acquisire le conoscenze e le
abilità caratterizzanti il corso di studio ed equivale a un impegno per lo
studente di 25 ore tra attività in aula, studio individuale, stage e altre
attività formative. Ogni anno di corso comprende mediamente 60 crediti e, di
conseguenza, comporta circa 1500 ore di impegno effettivo. I diversi
insegnamenti possono comportare un numero di crediti differenziato.
Lo studente può presentare il Segreteria
Studenti la richiesta di anticipo della frequenza agli insegnamenti dell’anno
successivo a quello di iscrizione per un numero massimo di 20 CFU. La domanda
deve pervenire entro le prime tre settimane del semestre di erogazione degli
insegnamenti.
Art. 5 – Accesso al Corso di Laurea
Ogni
anno il Consiglio di Amministrazione, su indicazione del Consiglio Accademico e
sentito il Consiglio della Scuola, delibera il numero programmato di accesso al
Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale.
Per
essere ammesso al corso di Laurea in Ingegneria Gestionale lo studente deve
soddisfare le seguenti due condizioni:
-
aver conseguito un diploma di scuola superiore, o titolo di studio idoneo
conseguito all'estero;
-
dimostrare conoscenze iniziali e competenze di base idonee per gli studi
ingegneristici.
Per
quanto riguarda conoscenze iniziali e competenze di base l'ammissione è diretta
per gli studenti che hanno conseguito all’Esame di Stato una votazione uguale o
superiore a quanto deliberato dall’Ateneo. Negli altri casi è possibile
immatricolarsi previo il superamento di un test di ammissione che verifica il
possesso delle conoscenze iniziali necessarie: logica e comprensione del testo,
matematica di base, cultura generale e attualità. Il test dovrà essere svolto
secondo le modalità stabilite dall’Ateneo.
Possono
pre-iscriversi al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale gli studenti che
stiano completando la formazione scolastica di II grado (all’ultimo o penultimo
anno di corso). La loro iscrizione si perfezionerà, solo dopo il superamento
dell’esame di Stato e, qualora necessario, del test di ammissione. Il conseguimento
del titolo di Stato deve comunque essere comunicato tramite autocertificazione
alla Segreteria studenti entro e non oltre il termine stabilito e reso pubblico
nella apposita sezione, nel sito on line dell’Università, denominata “Guida
dello Studente”.
Per
studenti provenienti da istituti scolastici di diritto straniero, con percorso
scolastico buono, la Scuola direttamente o attraverso idoneo procedimento di
valutazione delegato può procedere all’ammissione anche in assenza del test,
analogamente a quanto avviene per i diplomati italiani con voto superiore al
limite prefissato.
Per
l’iscrizione di studenti stranieri è richiesta la conoscenza della lingua
italiana.
L'immatricolazione
per trasferimento da altra Università o da altro corso di studio è soggetta
alla valutazione di adeguatezza da parte del Consiglio della Scuola
direttamente od attraverso idoneo procedimento di valutazione delegato, circa
la sussistenza dei requisiti necessari, nel rispetto della normativa e dei
regolamenti. Il Consiglio della Scuola definisce, con apposita delibera, il
numero massimo di CFU convalidabili per attività universitarie svolte in
precedenza (DM 270/2004 art. 5, comma 5), nonché l’anno di ammissione. Il
Consiglio della Scuola può prevedere deroghe a tale limite nel caso di
richieste motivate o in relazione ad accordi internazionali con Università
partner.
La
Segreteria studenti istruisce le pratiche relative alle richieste di
trasferimento.
Si
riconoscono al massimo 20 CFU per attività formative extra-universitarie e per
conoscenze e abilità professionali certificate (DM 270/2004 art.5 c. 7 e DM
16/3/2007).
Per
le attività formative (per esempio corsi di formazione tecnica superiore) cui
l’Università abbia partecipato per la progettazione e l’organizzazione sono
riconosciuti CFU fino ad un massimo di 60 e comunque in relazione al numero di
CFU previsti per dette attività.
L’ammissione
degli studenti al terzo anno di corso è subordinata al conseguimento entro la
fine della sessione autunnale d’esame di un numero di crediti che viene
definito dal Consiglio della Scuola con apposita delibera. Gli studenti non in possesso di tali requisiti per
proseguire negli studi, devono iscriversi al secondo anno fuori corso. A
costoro è data la possibilità di anticipare la frequenza agli insegnamenti
dell’anno successivo, per un numero di crediti corrispondenti a quelli
acquisiti con gli esami sostenuti, in modo da raggiungere comunque un carico
didattico di non più di 60 crediti per anno. Per usufruire di questa possibilità
occorre presentare istanza alla Segreteria studenti entro le prime tre
settimane di erogazione degli insegnamenti.
Per
gli studenti che si trasferiscono da altri Atenei il Consiglio della Scuola
direttamente o attraverso idoneo procedimento di valutazione delegato,
definisce il riconoscimento delle attività precedentemente sostenute con
apposita delibera. Lo stesso principio di anticipo degli insegnamenti si
applica a tali studenti che, pur iscrivendosi come regolari, si trovano ad
avere un carico didattico inferiore a 60 crediti.
Art. 6 – Attività formative
Le attività formative prevedono un’ampia
gamma di discipline riconducibili prevalentemente alle seguenti categorie:
- matematica, informatica e statistica;
- fisica e chimica;
- discipline di base dell’ingegneria;
- discipline dell’ingegneria gestionale,
oltre all’acquisizione di competenze
complementari di natura soprattutto linguistica.
Gli organi accademici deputati assicurano
un costante aggiornamento delle attività formative al fine di assicurare il
miglior processo formativo possibile per gli studenti, nel rispetto del vigente
ordinamento didattico dettagliato nell’allegato A.
La didattica è strutturata secondo un
calendario che combina attività formative organizzate su base annuale (previste
prevalentemente nei primi due anni di corso) o semestrale (previste
prevalentemente per l’ultimo anno di corso).
La frequenza, ancorché non obbligatoria, è
consigliata. I singoli docenti possono, per gli insegnamenti loro affidati,
prevedere programmi e/o modalità di esame differenziati tra studenti
frequentanti e non frequentanti purché di tali differenze sia dato esplicito ed
esauriente avviso nel programma dell’insegnamento. È responsabilità del docente
titolare dell’insegnamento accertare e certificare, laddove richiesta, la
presenza alle lezioni.
Eventuali vincoli di propedeuticità tra le
diverse attività formative sono decisi, su proposta dei responsabili degli
insegnamenti, dal Consiglio della Scuola e comunicati agli studenti nel
Manifesto degli Studi.
Art. 7 – Offerta formativa
L’allegato B, che è parte integrante del
presente regolamento, presenta l’offerta formativa con l’indicazione dei
singoli insegnamenti con il rispettivo numero di crediti formativi, Settore
Scientifico Disciplinare (SSD) e natura dell’attività formativa (di base,
caratterizzante, affine o integrativa, altra attività). Gli insegnamenti
complementari proposti agli studenti come possibili opzioni per le attività
formative a libera scelta dello studente sono riportati anch’essi nell'allegato
B.
Il Consiglio della Scuola, con apposita
delibera, può proporre al Consiglio Accademico di emendare la lista degli
insegnamenti a scelta di anno in anno, in relazione all’evoluzione degli
obiettivi formativi, delle competenze accademiche e delle esigenze del mercato
del lavoro. Le variazioni determinano l’aggiornamento del Manifesto degli
Studi.
La Scuola si riserva la possibilità di
proporre la cancellazione degli insegnamenti opzionali che dovessero risultare
scelti da un numero di studenti inferiore a 10.
Art. 8 – Definizione dei percorsi di studio
individuale
All’atto dell’immatricolazione, ogni
studente fornisce un’indicazione preliminare dei percorsi a scelta che intende
seguire.
Tale scelta può essere modificata entro il
termine deliberato dal Consiglio della Scuola e indicato nel Manifesto degli
Studi. La modifica deve essere comunicata alla Segreteria studenti specificando
gli insegnamenti che lo studente intende seguire.
Decorso il termine suddetto, per mutare il
percorso prescelto, lo studente deve proporre richiesta motivata al Direttore
della Scuola.
Gli insegnamenti seguiti presso le
università estere partner o altre frequentate come “free mover” pre-autorizzati
dall’Ufficio Relazioni Internazionali sono sempre riconosciuti come
insegnamenti a scelta. Possono anche sostituire insegnamenti fondamentali del
percorso prescelto, previa verifica della corrispondenza dei contenuti da parte
del Direttore della Scuola o di un suo delegato. Lo stesso vale per gli esami
di insegnamenti frequentati nell’ambito della partecipazione a programmi “Study
Abroad”.
Art. 9 – Accertamento di conoscenze e competenze:
acquisizione dei crediti
L’acquisizione dei crediti associati alle
diverse attività formative si ottiene con il superamento di un esame o di altra
forma di verifica del profitto. Il voto o il giudizio indicano il livello di
profitto raggiunto dallo studente. Il programma di ciascuna attività formativa
(insegnamento) deve presentare anche le modalità di svolgimento delle prove
d’esame (o delle altre eventuali forme di verifica del profitto).
La partecipazione alle prove di verifica
del profitto (esame o altro) è subordinata alla relativa iscrizione che
avviene, di norma, in via telematica, mai oltre il terzo giorno lavorativo
precedente la data della prova. Nella mattinata del giorno seguente (2 giorni
lavorativi prima della prova) è pubblicata la lista degli iscritti all’esame,
sì da permettere l’immediato riscontro di eventuali errori o carenze. Il giorno
precedente l’esame, operate le rettifiche opportune, è resa pubblica la lista
definitiva degli studenti ammessi alla prova. Non sono permesse eccezioni salvo
in caso di forza maggiore.
L’ammissione alle prove di verifica del
profitto per l’acquisizione dei crediti (esame o altro) è subordinata
all’ottenimento della frequenza delle relative attività formative.
La valutazione degli insegnamenti
afferenti specifici Settori Scientifico Disciplinari (SSD) è in trentesimi,
mentre negli altri casi si esplicita in un giudizio di “Approvato”/”Non
Approvato”. I CFU di un insegnamento sono acquisiti se la valutazione della
prova è di almeno 18/30 o se si concretizza in un giudizio di “Approvato”.
Fanno eccezione i crediti relativi alla conoscenza della lingua inglese, che
sono collegati all’acquisizione di un adeguato livello di certificazione
secondo quanto stabilito dal Consiglio della Scuola con un’apposita delibera.
Qualora il livello minimo richiesto dal Consiglio della Scuola vari durante il
periodo di iscrizione al Corso di Laurea, vale il limite più favorevole allo
studente. Per gli studenti che si iscrivono al Corso di Laurea in Ingegneria
Gestionale avendo già ottenuto il livello di certificazione richiesto, i
crediti relativi alla conoscenza della lingua inglese sono riconosciuti
automaticamente o possono essere sostituiti da almeno altrettanti crediti
scelti tra gli insegnamenti opzionali sulla base di un’apposita richiesta fatta
al momento dell’immatricolazione.
Poiché il Consiglio della Scuola può
proporre al Consiglio Accademico di cambiare l’offerta formativa al fine di
aggiornarla rispetto alle esigenze del mercato del lavoro e all’evolversi delle
discipline, le prove di accertamento di competenze e conoscenze per
l’assegnazione dei CFU sono comunque garantite. Per gli insegnamenti dei quali
viene disposta la cessazione, il Consiglio della Scuola deve individuare la
Commissione d’esame tenuto conto delle competenze dei docenti dello stesso
Settore Scientifico Disciplinare o settore affine. La valutazione degli
insegnamenti seguiti all’estero, di cui all’articolo precedente, avviene
secondo le regole dell’università ospite. Le valutazioni sono quindi tradotte
in coerenza con il sistema di cui al comma 4 del presente articolo.
Art. 10 – Accertamento di conoscenze e competenze:
sanzioni
Il tentativo dello studente di falsare le
prove di accertamento di conoscenze e competenze avvalendosi di aiuti impropri
è sanzionato col ritiro del compito e la valutazione negativa della prova. I
docenti redigono apposito verbale e lo trasmettono al Rettore per l'adozione di
eventuali ulteriori provvedimenti sanzionatori.
Art. 11 – Accertamento di conoscenze e competenze:
prove parziali
I docenti possono organizzare durante il
loro insegnamento delle prove intermedie e parziali dalla cui aggregazione
risulta il voto finale dell’insegnamento stesso. I risultati di tali prove
concorrono alla formulazione del voto finale dell’insegnamento.
Le valutazioni intermedie e parziali
decadono nel caso in cui lo studente non completi l’intero percorso di
valutazione previsto per l’insegnamento entro la prima sessione di appelli
successiva alla conclusione dello stesso fatta salva la possibilità del
titolare dell’insegnamento di estendere l’arco temporale di validità.
Art. 12 – Accertamento di conoscenze e competenze:
sessioni di esame
Il calendario delle sessioni d’esame è
definito dal Consiglio della Scuola contestualmente al calendario dell’attività
didattica dell’anno accademico.
Per le attività formative organizzate su
base annuale sono previste le seguenti sessioni d’esame, tre ordinarie e due
straordinarie:
- ordinaria estiva
(giugno/luglio);
- ordinaria autunnale
(settembre);
- ordinaria invernale
(gennaio/febbraio);
- prolungamento
straordinario della sessione autunnale (ottobre/novembre/dicembre);
- prolungamento
straordinario della sessione invernale (marzo/aprile).
Nella sessione estiva sono previsti tre
appelli per ogni insegnamento, mentre in tutte le altre sessioni è previsto un
solo appello per ogni insegnamento.
Per le attività formative organizzate su
base semestrale sono previste le seguenti sessioni d’esame, tre ordinarie e due
straordinarie:
- ordinaria invernale
(gennaio/febbraio);
- ordinaria estiva
(giugno/luglio);
- ordinaria autunnale
(settembre);
- prolungamento
straordinario della sessione autunnale (ottobre/novembre/dicembre);
- prolungamento
straordinario della sessione invernale (marzo/aprile).
Nelle sessioni invernale ed estiva sono
previsti due appelli per ogni insegnamento, mentre in tutte le altre sessioni è
previsto un solo appello per ogni insegnamento.
In entrambi i casi (insegnamenti annuali o
semestrali), nelle sessioni straordinarie gli studenti iscritti in corso
possono sostenere un solo esame per un insegnamento per il quale abbiano
acquisito la frequenza. L’insegnamento scelto deve essere indicato all’inizio
della sessione. Fanno eccezione gli studenti che dovessero subire limitazioni
nell’accesso agli appelli delle sessioni ordinarie a causa della partecipazione
a programmi promossi dall’Ufficio Relazioni Internazionali; questi studenti
possono accedere liberamente agli esami della sessione straordinaria
immediatamente successiva al loro rientro in LIUC.
Art. 13 – Registrazione dei voti
Lo studente può ritirarsi dalle prove di
esame o rifiutare un voto positivo.
Se accettato, l’esito positivo di un esame
tenuto in forma orale (o di altra forma di verifica del profitto che preveda la
comunicazione dell’esito in presenza dell’esaminando) viene registrato
immediatamente dopo la comunicazione.
Gli esiti delle prove scritte sono
pubblicati nelle bacheche, anche virtuali, dell’Università non oltre quindici
giorni di calendario dalla data di sostenimento della prova scritta. Inoltre,
almeno due giorni lavorativi prima del termine per l’iscrizione all’appello
successivo dello stesso insegnamento (e pertanto almeno cinque giorni prima
della data stessa), i docenti devono tenere una sessione di consultazione degli
elaborati.
In assenza di diversa indicazione da parte
dello studente nei due giorni lavorativi successivi alla data fissata per la
visione del compito, il titolare dell’insegnamento, tramite la Segreteria
studenti, procede alla registrazione del voto, se positivo.
Gli esami già sostenuti e regolarmente
registrati non possono essere ripetuti.
La Segreteria studenti archivia i verbali
di tutte le prove.
Art. 14 – Attività formativa di tirocinio
Nel corso del terzo anno lo studente può
svolgere un tirocinio, consistente in un periodo di permanenza in un’azienda
per il compimento di un’esperienza di gruppo o individuale, volta a conoscere
la realtà e le problematiche aziendali e allo sviluppo di un progetto.
In alternativa, il tirocinio può essere
svolto presso qualificati laboratori o istituti di tipo universitario,
consortile o privato.
Il tirocinio è regolato da una procedura
stabilita e approvata dalla Scuola secondo i regolamenti vigenti in merito nei
propri consigli.
Il progetto costituirà il tema fondamentale
della prova finale.
Il tirocinio può essere svolto, secondo la
disponibilità aziendale, singolarmente o in gruppi composti di norma da due
studenti.
Gli obiettivi e il piano di lavoro per il
tirocinio devono essere concordati con i tutor universitario e aziendale. I
tutor impostano il lavoro, ne coordinano e controllano l’avanzamento. Il tutor
universitario dà l’approvazione al lavoro e ne guida la presentazione durante
la prova finale.
La valutazione del tirocinio è uno degli
elementi per l’attribuzione del voto di laurea.
I tutor universitario e aziendale devono
esprimere una valutazione sui risultati del tirocinio, da trasmettere entro la
settimana precedente lo svolgimento della prova finale al responsabile delle
attività di tirocinio. La valutazione del tirocinio è un elemento per
l’attribuzione del voto di Laurea.
Il Consiglio della Scuola stabilisce, con
apposita delibera, il numero di crediti che lo studente deve aver acquisito per
poter accedere all’attività di tirocinio.
Per gli studenti che non svolgeranno
l’attività di tirocinio saranno proposti insegnamenti o altre attività verso il
mondo del lavoro con maturazione dello stesso numero di crediti.
Per gli studenti che hanno partecipato al
tirocinio la prova finale consiste nella redazione e discussione di un
elaborato sviluppato a partire dall’esperienza maturata durante il tirocinio
aziendale. L’elaborato deve essere scritto in modo accurato e facilmente
leggibile ed essere preceduto da un frontespizio redatto secondo il formato
standard disponibile presso la Segreteria studenti. L’elaborato per la prova
finale, una volta concluso e approvato dai tutor universitario e aziendale,
viene depositato dai laureandi in Segreteria nei tempi previsti dalla
Segreteria stessa in anticipo sulla data della discussione all’esame finale per
il conseguimento della Laurea.
Per gli studenti che non hanno svolto il
tirocinio, temi e contenuti della prova finale saranno definiti dalla Scuola.
All’esame finale di laurea sono ammessi gli
studenti che hanno sostenuto con esito positivo gli esami di tutti gli
insegnamenti previsti dal piano degli studi e hanno terminato il tirocinio o le
altre attività verso il mondo del lavoro.
Lo studente propone domanda di accesso
alla prova finale alla segreteria studenti non meno di 45 giorni prima della
data dell’esame. Qualora lo studente abbia seguito il tirocinio la domanda deve
essere corredata dalla certificazione controfirmata dal Relatore (tutor) e
sullo stato di avanzamento del lavoro.Prima del sostenimento della prova finale
dovranno essere acquisiti tutti i restanti crediti formativi.
La Segreteria studenti, appurato quanto
sopra, iscrive lo studente alla seduta di laurea scelta dallo studente.
Art. 16 – Voto finale di laurea
Il voto finale di laurea è espresso in
centodecimi ed è assegnato considerando sia il curriculum degli studi sia la
prova finale.
Per determinare il voto finale la base è
costituita dalla media dei voti ottenuti negli insegnamenti previsti dal piano
di studi, tenuto conto che i voti hanno peso proporzionale al numero di crediti
formativi attribuiti all'insegnamento. La media così calcolata verrà tradotta
in centodecimi senza arrotondamenti. Gli insegnamenti superati con un giudizio
non vengono considerati ai fini del calcolo della media.
L’esito della prova finale e la
valutazione di altri titoli conseguiti durante il percorso degli studi
(tirocini aggiuntivi rispetto a quello obbligatorio, tutorship, partecipazioni
ad attività seminariali, impegni e attività universitarie non direttamente
connesse con la didattica, internazionalizzazione del percorso di studio,
completamento del percorso con un significativo numero di CFU sovrannumerari,
…) concorrono alla determinazione del voto di laurea secondo quanto stabilito
dal Consiglio della Scuola di Ingegneria.
La Commissione di laurea valuta la prova
finale e la relativa eventuale discussione orale, attribuendo un punteggio fino
a un massimo definito con delibera del Consiglio della Scuola, anche sulla base
di indicazioni del Consiglio Accademico. Il voto di laurea risulta perciò
determinato come somma di:
a) media ponderata dei voti degli
insegnamenti sostenuti in scala 110;
b) punteggio attribuito alla prova
finale e alla sua eventuale discussione tenendo fino ad un massimo di cinque
punti secondo i criteri definiti dalla Scuola. Quando sono presentati lavori
conseguenti al tirocinio va tenuto nella debita considerazione il giudizio del
Relatore;
c) punteggio addizionale per altri
titoli conseguiti durante il percorso degli studi con un massimo di tre punti,
secondo i criteri stabiliti dal Consiglio della Scuola
Infine, per attribuire il voto di laurea,
il punteggio così ottenuto è arrotondato all’intero più vicino.
A studenti particolarmente meritevoli, che
abbiano raggiunto il massimo dei voti, la laurea può essere assegnata con lode
su giudizio unanime della Commissione.
Art. 17 – Sedute di laurea
In ogni anno sono previste quattro sedute
di laurea da tenersi indicativamente nei mesi di luglio, ottobre, dicembre e
marzo.
Il calendario delle sedute di laurea è
definito dal Consiglio della Scuola contestualmente al calendario dell’attività
didattica del corrispondente anno accademico.
Art. 18 – Attività di tutoraggio e orientamento
I docenti coinvolti negli insegnamenti del
Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale assicurano l’attività di ricevimento
studenti. Per i docenti di ruolo e i ricercatori a tempo determinato, il
ricevimento ha cadenza di norma settimanale. Per i docenti incaricati, gli
assegnisti e i dottorandi con borsa valgono le condizioni del contratto
stipulato con l’Università. In particolare i docenti titolari di un
insegnamento devono coordinare sia i docenti coinvolti nell’insegnamento che
tutte le altre attività correlate in modo da:
- garantire il
ricevimento studenti di almeno due ore alla settimana nel periodo di
svolgimento dell’insegnamento;
- prevedere, su
richiesta degli studenti, almeno due interventi mensili, indicativamente di due
ore ciascuno, quando non si sta svolgendo l’insegnamento
Il Consiglio della Scuola attiva forme di
orientamento e tutoraggio a favore degli studenti iscritti al Corso di Laurea
in Ingegneria Gestionale prevedendo:
- la costituzione di
Commissioni per orientare gli studenti ai programmi di internazionalizzazione e
ai tirocini;
- l’attivazione di un
servizio di tutoraggio da parte di cultori della materia o di studenti iscritti
al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale;
- il coordinamento delle
attività didattiche a livello di singoli anni di corso;
- il monitoraggio
dell’eventuale dispersione studentesca sulla base delle elaborazioni
statistiche fornite dall’ufficio di supporto al Nucleo di Valutazione e dalla
Segreteria studenti.
Art. 19 – Modalità di comunicazione delle informazioni
Tutte le informazioni relative al Corso di
Laurea in Ingegneria Gestionale sono disponibili sulle bacheche (anche
virtuali) dell’Ateneo e, in particolare, sul sito web della Scuola di
Ingegneria: http://vecchio.liuc.it/ingegneria
Art. 20 – Valutazione dell’efficacia formativa e
revisione del regolamento didattico
Allo scopo di effettuare una revisione
periodica del presente Regolamento e di verificare in modo strutturato e
sistematico i risultati delle attività didattiche, è previsto un sistema di
valutazione della qualità delle attività formative secondo quanto previsto dal
D.M. 47 del 30 gennaio 2013.
Il Consiglio della Scuola valuta le
risultanze di tali verifiche e propone al Consiglio Accademico azioni di
miglioramento per garantire la miglior qualità dei livelli di apprendimento
degli studenti, nel rispetto delle procedure di autovalutazione e valutazione.
Art. 21 – Disposizioni transitorie ed entrata in
vigore
Il regolamento entra in vigore il giorno
della sua emanazione con decreto rettorale a seguito della intervenuta
approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione su proposta del
Consiglio Accademico e del Consiglio della Scuola.
Agli studenti già iscritti alla data di
entrata in vigore del presente regolamento è assicurata la conclusione dei
corsi di studio e il conseguimento del relativo titolo secondo gli ordinamenti
e i regolamenti didattici vigenti in precedenza. Gli studenti hanno peraltro la
possibilità di optare per l’iscrizione ai corsi di studio disciplinati dal
presente regolamento. Ai fini di tale opzione il Consiglio della Scuola, o
organo da esso delegato, definisce le corrispondenze tra i diversi ordinamenti,
nel rispetto della normativa e dei regolamenti vigenti.