Art.
1 – Denominazione e classe di appartenenza
In
virtù delle delibere del Consiglio della Facoltà di Ingegneria del 14.12.2009 e
18.01.2010, del Senato Accademico del 20.01.2010 e del Consiglio di
Amministrazione del 26.01.2010, è istituito presso l’Università Carlo Cattaneo
– LIUC di Castellanza (VA), Scuola di Ingegneria Industriale, il Corso
di Laurea in Ingegneria Gestionale appartenente alla Classe delle Lauree in
Ingegneria Industriale (classe L-9).
Art.
2 – Obiettivi formativi
Obiettivo
formativo del Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale è formare laureati che
rispettino i requisiti formativi della Classe delle Lauree in Ingegneria
Industriale e che quindi devono:
-
conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi della matematica e
delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per
interpretare e descrivere i problemi dell’ingegneria;
-
conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi delle scienze
dell’ingegneria;
-
essere capaci di utilizzare tecniche e strumenti per la progettazione di
componenti, sistemi, processi;
-
essere capaci di condurre esperimenti e di analizzarne ed interpretarne i dati;
-
essere capaci di comprendere l’impatto delle soluzioni ingegneristiche nel
contesto sociale e fisico-ambientale;
-
conoscere le proprie responsabilità professionali ed etiche;
-
conoscere i contesti aziendali e la cultura d’impresa nei suoi aspetti
economici, gestionali e organizzativi;
-
conoscere i contesti contemporanei;
-
avere capacità relazionali e decisionali;
-
essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in lingua
inglese;
-
possedere gli strumenti cognitivi di base per l’aggiornamento continuo delle
proprie conoscenze.
Per
conseguire gli obiettivi formativi il Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale
ha come contenuti fondamentali del primo anno le basi del metodo
dell’ingegneria. Le materie d’insegnamento del secondo anno si
distinguono tra quelle nel solco della formazione ingegneristica tradizionale e
quelle di base tipiche dell’ingegneria gestionale. Il terzo anno, infine, è
dedicato al completamento della formazione gestionale
e all’acquisizione di capacità progettuali per il settore industriale o dei
servizi.
I
laureati saranno pertanto in possesso di conoscenze idonee a svolgere attività
professionali in diversi ambiti, anche concorrendo ad attività quali la
progettazione, la produzione, la gestione ed organizzazione, l’assistenza delle
strutture tecnico-commerciali.
Art.
3 – Risultati di apprendimento attesi (descrittori europei del titolo di
studio)
Conoscenza e comprensione (knowledge and
understanding)
Un
laureato in Ingegneria Gestionale deve:
-
aver acquisito i concetti di base e i principi delle discipline
matematico-fisiche;
-
conoscere ed utilizzare le tecnologie dell’informazione;
-
conoscere i concetti fondamentali dell’analisi tecnico-economica dei processi
aziendali e industriali;
-
comprendere le relazioni tra le diverse unità organizzative;
-
comprendere i problemi della gestione della produzione e delle strutture
logistico-distributive;
-
saper effettuare valutazioni di costi/benefici a fronte di possibili soluzioni
di problemi organizzativi.
-
essere capace di comunicare efficacemente
Le
conoscenze e competenze sono raggiunte attraverso la frequenza attiva dello
studente alle lezioni e lo studio su testi di livello avanzato.
Capacità
di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Il
laureato in Ingegneria Gestionale deve:
-
saper utilizzare le conoscenze acquisite per analizzare problemi di gestione di
sistemi rappresentandoli eventualmente tramite opportuni modelli;
- saper
analizzare e gestire i processi aziendali, con particolare riferimento ai
sistemi produttivi e distributivi e alla gestione della tecnologia;
-
saper cogliere gli aspetti rilevanti per il tipo d’intervento richiesto.
In
particolare, il laureato in Ingegneria Gestionale si caratterizza per la sua
capacità di applicare le proprie conoscenze a situazioni che richiedono un
approccio interdisciplinare con l’integrazione di dati ed elementi
quantitativi con altri di tipo qualitativo e dove il contributo dato dal
fattore umano gioca un ruolo non trascurabile.
Per
raggiungere questi obiettivi nel percorso formativo si dà ampio spazio a
esemplificazioni pratiche e casi di studio. Tutti gli studenti partecipano
anche a visite guidate, laboratori di simulazione, stage e tirocini presso le principali realtà imprenditoriali del
territorio.
Autonomia
di giudizio (making judgements)
Il laureato in Ingegneria Gestionale deve poter dare
un contributo critico ai progetti cui partecipa e deve saper esprimere una sua valutazione
indipendente basandosi sulle conoscenze metodologiche e sulle tecniche
acquisite che, integrandole anche con aspetti di tipo soggettivo e relazionale,
gli permetteranno di condurre analisi quantitative e qualitative.
L’autonomia
di giudizio e la capacità di espressione vengono sviluppate tramite
l’interazione con i docenti, con i tutor e con gli altri allievi e anche
attraverso l’opportuna combinazione di prove d’esame scritte, orali e pratiche.
Abilità
comunicative (communication skills)
L’ambiente
di lavoro tipico del laureato in Ingegneria Gestionale è vario e dinamico e
prevede confronti e discussioni con un insieme di persone e figure
professionali molto ampio e diversificato per competenze, età e cultura.
Una
delle capacità proprie dell’ingegnere gestionale deve essere quella di saper
partecipare in maniera positiva alle attività di gruppi di lavoro eterogenei,
composti cioè da soggetti diversi per competenze tecniche e manageriali.
L’ingegnere
gestionale deve saper comunicare con proprietà di linguaggio e padronanza del
vocabolario tecnico, deve essere chiaro, sintetico e, in ogni circostanza, deve
rispettare l’interlocutore.
Nel
contesto attuale la conoscenza della lingua inglese è un requisito
indispensabile per l’ingegnere gestionale, perciò il laureato deve essere in
grado di comunicare in inglese e di comprendere ed elaborare testi in lingua
inglese.
Capacità
di apprendimento (learning skills)
Il
laureato in Ingegneria Gestionale deve essere in grado di apprendere tutto
quanto possa servire per risolvere problemi complessi, come per esempio
l’ottimizzazione di un processo produttivo o la valutazione delle prestazioni
di un’azienda dal punto di vista economico o produttivo. Gli devono pertanto
essere fornite anche le capacità necessarie per condurre efficacemente la
consultazione di materiale bibliografico e lo sviluppo di indagini sul campo,
nonché le competenze per tener conto, tra le altre cose,
dell’imperfezione nei dati, dei limiti modellistici, delle caratteristiche
degli strumenti informatici a disposizione.
Art.
4 – Organizzazione e durata del Corso di Laurea
La durata
normale del Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale è
di tre anni. Per conseguire il Diploma di Laurea lo studente deve acquisire non
meno di 180 crediti formativi universitari (CFU) coerenti con l’ordinamento
didattico vigente e l’offerta formativa prescelta.
Il
credito formativo misura sinteticamente il lavoro complessivo necessario allo
studente per acquisire le conoscenze e le abilità caratterizzanti il corso di
studio ed equivale a un impegno per lo studente di 25 ore tra attività in aula,
studio individuale, stage e altre
attività formative. Ogni anno di corso comprende mediamente 60 crediti e, di
conseguenza, comporta circa 1500 ore di impegno effettivo. Il numero di
crediti attribuito a ciascun insegnamento può essere diverso.
Lo
studente può presentare il Segreteria Studenti la richiesta di anticipo della
frequenza agli insegnamenti dell’anno successivo a quello di iscrizione per un
numero massimo di 20 CFU. La domanda deve pervenire entro le prime tre
settimane del semestre di erogazione degli insegnamenti.
Art.
5 – Accesso al Corso di Laurea
Ogni
anno il Consiglio di Amministrazione, su indicazione del Consiglio Accademico e
sentito il Consiglio della Scuola, delibera il numero programmato di accesso al
Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale.
Per
essere ammesso al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale lo studente deve
aver conseguito un diploma della Scuola secondaria di secondo grado o un titolo
straniero idoneo o equipollente. Deve inoltre dimostrare conoscenze iniziali e
competenze di base idonee per gli studi ingegneristici.
Per
quanto riguarda conoscenze iniziali e competenze di base l'ammissione è diretta
per gli studenti che hanno conseguito all’Esame di Stato una votazione uguale o
superiore a quanto deliberato dall’Ateneo. In caso contrario, è possibile
immatricolarsi previo il superamento di un test di ammissione per la verifica
del possesso delle conoscenze iniziali e delle competenze di base necessarie.
Il test ha come argomenti logica, comprensione verbale, matematica di base,
cultura generale e attualità. Il test dovrà essere svolto secondo le modalità
stabilite dall’Ateneo.
In caso di mancato superamento del test di ammissione, ai candidati sono
attribuiti specifici obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare entro il primo
anno di corso di studio; la Scuola attiverà, se del caso, appositi corsi o
attività didattiche dedicate al recupero di tali obblighi formativi.
Possono pre-iscriversi al Corso di Laurea in
Ingegneria Gestionale gli studenti che stiano completando la formazione
scolastica superiore di secondo grado (ultimo o penultimo anno di corso). La
loro iscrizione si perfezionerà solo dopo il superamento dell’esame di Stato e,
qualora necessario, del test di ammissione. Il conseguimento del titolo di
Stato deve comunque essere comunicato tramite autocertificazione alla
Segreteria studenti entro e non oltre il termine stabilito e reso pubblico
nella apposita sezione del sito on line dell’Università, denominata Manifesto degli
Studi (Guida dello Studente).
Per studenti
provenienti da istituti scolastici di diritto straniero, con percorso
scolastico buono, la Scuola direttamente o attraverso un procedimento di
valutazione idoneo delegato può procedere all’ammissione anche in assenza del test, analogamente a quanto avviene
per i diplomati italiani con voto superiore al limite prefissato.
Per
l’iscrizione di studenti stranieri è richiesta la conoscenza della lingua
italiana.
L'immatricolazione
per trasferimento da altro corso di studio od Università è soggetta alla
valutazione di adeguatezza da parte del Consiglio della Scuola direttamente o attraverso un procedimento di
valutazione idoneo delegato, circa la sussistenza dei requisiti necessari, nel
rispetto della normativa e dei regolamenti. Il Consiglio della Scuola
definisce, con apposita delibera, il numero massimo di CFU convalidabili per attività
universitarie svolte in precedenza (DM 270/2004 art. 5, comma 5), nonché l’anno
di ammissione.
In relazione
al numero di CFU convalidati, la Scuola riconosce la possibilità di richiedere
di avere un carico didattico fino a 60 CFU anticipando insegnamenti degli anni
successivi, fatto salvo quanto specificato nell’articolo 4 comma 3.
La Segreteria
studenti istruisce le pratiche relative alle richieste di trasferimento.
Si
riconoscono al massimo 20 CFU per attività formative extra-universitarie e per
conoscenze e abilità professionali certificate (DM 270/2004 art.5 c. 7 e DM 16/3/2007).
Per
le attività formative (per esempio corsi di formazione tecnica superiore) cui
l’Università abbia partecipato per la progettazione e l’organizzazione sono
riconosciuti CFU fino a un massimo di 60 e comunque in relazione al numero di
CFU previsti per dette attività.
L’ammissione degli studenti al
terzo anno di corso è subordinata al conseguimento entro la fine della sessione
autunnale strarodinaria d’esame di un numero di CFU definito dal Consiglio della Scuola con
apposita delibera. Per proseguire negli studi, gli studenti carenti di tale requisito devono iscriversi
al secondo anno fuori corso. A costoro è data la possibilità di anticipare la
frequenza agli insegnamenti dell’anno successivo, per un numero di crediti
corrispondenti a quelli acquisiti con gli esami sostenuti, in modo da
raggiungere comunque un carico didattico di non più di 60 crediti per anno,
fatto salvo quanto specificato nell’articolo 4 comma 3. Per usufruire di questa
possibilità occorre presentare istanza alla Segreteria studenti entro le prime
tre settimane di erogazione degli insegnamenti.
Art.
6 – Attività formative
Le
attività formative, oltre a materie complementari di natura soprattutto
linguistica, prevedono un’ampia gamma di discipline
riconducibili prevalentemente alle seguenti categorie:
-
matematica, informatica e statistica;
-
fisica e chimica;
-
discipline di base dell’ingegneria;
-
discipline dell’ingegneria gestionale.
Gli
organi accademici deputati assicurano un costante aggiornamento delle attività
formative al fine di assicurare il miglior processo formativo possibile per gli
studenti, nel rispetto del vigente ordinamento didattico.
La
didattica è strutturata secondo un calendario che combina attività formative
organizzate su base annuale o semestrale.
La frequenza,
ancorché non obbligatoria, è consigliata. I singoli docenti possono, per gli
insegnamenti loro affidati, prevedere programmi e/o modalità di esame
differenziati tra studenti frequentanti e non frequentanti purché di tali
differenze sia dato esplicito ed esauriente avviso nel programma
dell’insegnamento. È responsabilità del docente titolare dell’insegnamento
accertare e certificare, laddove richiesta, la presenza alle lezioni.
Eventuali
vincoli di propedeuticità tra le diverse attività formative sono decisi, su
proposta dei responsabili degli insegnamenti, dal Consiglio della Scuola e comunicati
agli studenti nell’addendum al presente Regolamento e resi pubblici nell’apposita
sezione del portale dell’Università denominata Manifesto degli Studi (Guida
dello Studente).
Art.
7 – Offerta formativa
Nell’offerta
formativa pubblicata nel portale di Ateneo viene riportata l’indicazione dei
singoli insegnamenti con i rispettivi numeri di CFU, Settore Scientifico
Disciplinare (SSD) e natura dell’attività formativa (di base, caratterizzante,
affine o integrativa, altra attività), oltre che l’indicazione dei singoli
insegnamenti.
Gli insegnamenti complementari proposti agli
studenti come possibili opzioni per le attività formative a libera scelta dello
studente sono riportati anch’essi nell’offerta formativa.
Il Consiglio della Scuola, con
apposita delibera, può proporre al Consiglio Accademico di emendare la lista
degli insegnamenti a scelta di anno in anno, in relazione all’evoluzione degli
obiettivi formativi, delle competenze accademiche e delle esigenze del mercato
del lavoro. Le variazioni determinano l’aggiornamento del Manifesto degli Studi
(Guida dello Studente).
La Scuola si
riserva la possibilità di proporre la cancellazione degli insegnamenti
opzionali che dovessero risultare scelti da un numero di studenti inferiore a
10. Della cancellazione sarà data opportuna comunicazione agli studenti
interessati, concordando con gli stessi la necessaria modifica del piano degli
studi.
Art.
8 – Definizione dei percorsi di studio individuale
All’atto dell’immatricolazione,
ogni studente fornisce un’indicazione preliminare degli insegnamenti e del
percorso che intende seguire tra quelli proposti a scelta.
Tale
scelta può essere modificata entro il termine deliberato dal Consiglio della Scuola
e indicato nel Manifesto degli Studi (Guida dello Studente),
collegandosi alla Segreteria On Line.
Decorso
il termine suddetto, per mutare il percorso prescelto, lo studente deve
proporre richiesta motivata al Direttore della Scuola.
Gli esami sostenuti presso le Università partner o
altre Università nel quadro dei programmi di mobilità gestiti dall’Ufficio
Relazioni Internazionali sono sempre riconosciuti nel piano degli studi,
secondo quanto previsto nel Learning
Agreement che viene approvato prima della partenza. Analogamente possono
essere riconosciute anche attività superate nel quadro di altri programmi (per
esempio “Free-Mover”, “Winter&Summer School”, Intensive Programme) purché sia stata
verificata, da parte del Direttore della Scuola o di un suo delegato, la
coerenza dei contenuti con il corso di studi frequentato.
Art.
9 – Accertamento di conoscenze e competenze: acquisizione dei crediti
L’acquisizione
dei crediti associati alle diverse attività formative si ottiene con il
superamento di un esame o di altra forma di verifica del profitto. Il voto o il
giudizio indicano il livello di profitto raggiunto dallo studente. Il programma
di ciascun’attività formativa, insegnamento, deve presentare anche le modalità
di svolgimento delle prove d’esame o delle altre eventuali forme di verifica
del profitto.
La
partecipazione alle prove di verifica del profitto (esame o altro) è
subordinata alla relativa iscrizione che avviene on line entro la data pubblicata nel calendario degli esami. Non
sono permesse eccezioni, salvo in caso di forza maggiore.
L’ammissione
alle prove di verifica del profitto per l’acquisizione dei crediti, esame o
altro, è subordinata all’ottenimento della frequenza delle relative attività
formative.
La valutazione
degli insegnamenti afferenti a specifici Settori Scientifico Disciplinari (SSD)
è in trentesimi, mentre negli altri casi si può esplicitare in un giudizio di “Approvato”/”Non
Approvato”. I CFU sono acquisiti se la valutazione della prova è di almeno
18/30 o se si concretizza in un giudizio di “Approvato”.
Fanno eccezione i crediti relativi alla conoscenza
della lingua inglese, che sono collegati all’acquisizione di un adeguato
livello di certificazione secondo quanto stabilito dal Consiglio della Scuola
con un’apposita delibera.
Qualora il
livello minimo richiesto dal Consiglio della Scuola vari durante il periodo di
iscrizione al Corso di Laurea, vale il limite più favorevole allo studente.
Agli studenti
che si iscrivono al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale presentando
documentazione che certifichi il raggiungimento del livello di inglese
richiesto, verranno riconosciuti i CFU relativi alla conoscenza della lingua
inglese, verificata l’idoneità della certificazione.
Poiché il Consiglio della Scuola può proporre al
Consiglio Accademico di cambiare l’offerta formativa al fine di aggiornarla
rispetto alle esigenze del mercato del lavoro e all’evolversi delle discipline,
le prove di accertamento di competenze e conoscenze per l’assegnazione dei CFU
per gli insegnamenti dei quali è disposta la cessazione sono comunque
garantite. Per gli esami di tali insegnamenti il Consiglio della Scuola deve
individuare la Commissione
d’esame tenuto conto delle competenze dei docenti dello stesso SSD o di settore
affine.
La valutazione
degli insegnamenti seguiti all’estero (vedi articolo precedente), avviene
secondo le regole dell’università ospite. Le valutazioni sono quindi comparate
in coerenza con il sistema di trasferimento di crediti (scale di conversione).
Art.
10 – Accertamento di conoscenze e competenze: sanzioni
Il
tentativo dello studente di falsare le prove di accertamento di conoscenze e
competenze avvalendosi di aiuti impropri è sanzionato col ritiro del compito e
la valutazione negativa della prova. I docenti redigono apposito verbale e lo
trasmettono al Rettore per l'adozione di eventuali ulteriori provvedimenti
sanzionatori. La procedura per l’adozione
delle sanzioni è avviata secondo quanto previsto dal Codice Etico, pubblicato
sul portale dell’Ateneo, da intendersi qui interamente richiamato e, in
particolare, a mente degli articoli 10 e 27 di tale Codice.
Art.
11 – Accertamento di conoscenze e competenze: prove parziali
I docenti possono organizzare prove intermedie e
parziali negli appositi periodi previsti dal Calendario Didattico deliberato
dal Consiglio di Scuola. I risultati di tali prove concorrono alla formulazione
del voto finale dell’insegnamento secondo i criteri esplicitati dai docenti.
Anche per le
prove parziali i docenti devono tenere una sessione di consultazione degli
elaborati.
Gli esiti sono
pubblicati nel sistema “Segreteria On
Line”.
Le valutazioni intermedie e parziali decadono
qualora lo studente non completi l’intero percorso di valutazione previsto per
l’insegnamento entro la prima sessione di appelli successiva alla conclusione
dello stesso, fatta salva la possibilità del titolare dell’insegnamento di
estendere l’arco temporale di validità.
Art.
12 – Accertamento di conoscenze e competenze: sessioni di esame
Il calendario
delle sessioni d’esame è definito dal Consiglio della Scuola contestualmente al
calendario dell’attività didattica dell’anno accademico.
Per gli
insegnamenti sono previste tre sessioni ordinarie d’esame e due straordinarie:
- ordinaria
estiva (giugno/luglio);
- ordinaria
autunnale (settembre);
- ordinaria
invernale (gennaio/febbraio);
-
prolungamento straordinario della sessione autunnale
(ottobre/novembre/dicembre);
-
prolungamento straordinario della sessione invernale (marzo/aprile).
Per tutti gli
insegnamenti che si svolgono su base annuale sono previsti tre appelli nella
sessione estiva, mentre in tutte le altre sessioni è previsto un solo appello
per ogni insegnamento.
Per tutti gli
insegnamenti che si svolgono nel primo semestre sono previsti due appelli nella
sessione invernale, mentre per tutte le
altre sessioni è previsto un solo appello per ogni insegnamento.
Per tutti gli
insegnamenti che si svolgono nel secondo semestre sono previsti due appelli
nella sessione estiva, mentre per tutte le altre sessioni è previsto un solo
appello per ogni insegnamento.
I
prolungamenti straordinari sono riservati agli studenti iscritti fuori
corso salvo quanto indicato nei paragrafi successivi.
Nei
prolungamenti straordinari delle sessioni gli studenti iscritti al primo e al
secondo anno in corso possono sostenere un solo esame per un insegnamento per
il quale abbiano acquisito la frequenza, indipendentemente dal numero di CFU
dell’insegnamento. L’insegnamento scelto deve essere indicato all’inizio della
sessione.
Gli studenti
iscritti al terzo in corso possono sostenere, nella sessione straordinaria
invernale, tutti gli esami per i quali abbiano maturato la frequenza.
Questo vincolo
non si applica agli studenti che dovessero subire limitazioni nell’accesso agli
appelli delle sessioni ordinarie a causa della partecipazione a programmi
promossi dall’Ufficio Relazioni Internazionali; questi studenti possono
accedere liberamente agli esami della sessione straordinaria immediatamente
successiva al loro rientro in LIUC.
Art.
13 – Registrazione dei voti
Lo
studente può ritirarsi dalle prove di esame o rifiutare un voto positivo.
Se
accettato, l’esito positivo di un esame tenuto in forma orale o di altra forma
di verifica del profitto che preveda la comunicazione dell’esito in presenza
dell’esaminando, viene registrato immediatamente dopo la comunicazione.
Gli
esiti delle prove scritte sono pubblicati on line non oltre quindici giorni di calendario dalla data di sostenimento
della prova scritta. Inoltre, almeno due giorni lavorativi prima del termine
per l’iscrizione all’appello successivo dello stesso insegnamento e pertanto
almeno cinque giorni prima della data stessa, i docenti devono tenere una
sessione di consultazione degli elaborati.
In
assenza di diversa indicazione da parte dello studente nei due giorni
lavorativi successivi alla data fissata per la visione del compito, il titolare
dell’insegnamento procede alla registrazione del voto, se positivo. Gli esami
già sostenuti e regolarmente registrati non possono essere ripetuti.
Art.
14 – Attività formativa di tirocinio
Durante il terzo anno del Corso
di Laurea in Ingegneria Gestionale lo studente può svolgere un tirocinio presso
aziende convenzionate con l’Università per il conseguimento della Laurea.
In alternativa, il tirocinio, può
essere svolto, per un lavoro di ricerca, presso qualificati laboratori o
istituti di tipo universitario, consortile o privato.
Il tirocinio è volto al
compimento di un’esperienza di gruppo o individuale per conoscere le realtà
aziendali e per lo sviluppo di un progetto.
Il tirocinio è regolato da una
procedura stabilita e approvata dalla Scuola.
Il Consiglio della Scuola
stabilisce il numero di crediti che lo studente deve aver acquisito per poter
avviare il tirocinio.
La durata del tirocinio è
funzione del raggiungimento degli obiettivi. L’azienda o l’istituto di ricerca
deve attestare le ore di presenza dello studente.
Durante il tirocinio deve essere
sviluppato un progetto che costituirà il tema fondamentale della prova finale.
Per gli studenti che non
svolgeranno l’attività di tirocinio saranno proposti insegnamenti o altre
attività verso il mondo del lavoro con maturazione dello stesso numero di
crediti.
Art.
15 – Prova finale
Per gli studenti che hanno svolto il tirocinio, la prova finale consiste
nella redazione e discussione di un elaborato sviluppato a partire
dall’esperienza maturata durante il tirocinio stesso.
Per gli studenti che non hanno svolto il tirocinio, temi e contenuti della
prova finale saranno concordati con uno dei docenti della Scuola.
L’elaborato
deve essere sottoposto dall’estensore al vaglio del software antiplagio “Turnitin”
prima di essere consegnata in Segreteria Studenti secondo le scadenze pubblicate nella apposita
sezione del portale dell’Università, denominata “Guida dello Studente”.
Qualora la
verifica antiplagio dovesse evidenziare parti dell’elaborato non genuine,
l’estensore non sarà ammesso a sostenere la discussione di laurea, fatta salva,
laddove applicabile, la normativa prevista nel R.D. 20 giugno 1935, n. 1071 Modifiche ed aggiornamenti al testo unico
delle leggi sulla istruzione superiore ed alla L. n. 475 del 19.4.1925
di Repressione della falsa attribuzione
di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree, diplomi,
uffici, titoli e dignità pubbliche.
La domanda,
disponibile on line, controfirmata
dal Relatore che certifica lo stato di avanzamento del lavoro e vidimata
dall'Ufficio Placement, deve essere
presentata alla Segreteria Studenti secondo le scadenze pubblicate nella
apposita sezione del portale dell’Università, denominata “Guida dello
Studente”.
Per essere ammessi all’esame finale di laurea, gli studenti devono avere
sostenuto con esito positivo gli esami di tutti gli insegnamenti previsti dal
piano degli studi.
La Segreteria
studenti, appurato quanto sopra, iscrive lo studente alla prima seduta di
laurea utile, come previsto dal calendario accademico. Tutte le informazioni
sono pubblicate on line.
Art.
16 – Voto finale di laurea
Il
voto finale di laurea è espresso in centodecimi ed è assegnato considerando sia
il curriculum degli studi sia la prova finale.
Per
determinare il voto finale la base è costituita dalla media dei voti ottenuti
negli insegnamenti previsti dal piano di studi, tenuto conto che i voti hanno
peso proporzionale al numero di crediti formativi attribuiti all'insegnamento.
La media così calcolata sarà tradotta in centodecimi senza arrotondamenti. Gli
insegnamenti superati con un giudizio non sono considerati ai fini del calcolo
della media.
L’esito
della prova finale e la valutazione di altri titoli conseguiti durante il
percorso degli studi concorrono alla determinazione del voto di laurea secondo
quanto stabilito dal Consiglio della Scuola.
La
Commissione di laurea valuta la prova finale e la relativa eventuale
discussione orale, attribuendo un punteggio fino a un massimo definito con
delibera del Consiglio della Scuola, anche sulla base di indicazioni del
Consiglio Accademico.
Il
voto di laurea risulta perciò determinato come somma di:
a)
media ponderata dei voti degli insegnamenti sostenuti in scala 110;
b)
punteggio attribuito alla prova finale e alla sua eventuale discussione tenendo
fino ad un massimo di cinque punti secondo i criteri definiti dalla Scuola.
c)
punteggio addizionale per altri titoli conseguiti durante il percorso degli
studi con un massimo di tre punti, secondo i criteri stabiliti dal Consiglio
della Scuola
Infine,
per attribuire il voto di laurea, il punteggio così ottenuto è arrotondato
all’intero più vicino.
La
laurea può essere conferita con lode, su giudizio unanime della Commissione, a
studenti particolarmente meritevoli, che abbiano raggiunto il massimo dei voti.
Art.
17 – Sedute di laurea
In
ogni anno accademico sono previste quattro sedute di laurea da tenersi
indicativamente nei mesi di luglio, ottobre, dicembre e aprile.
Il
calendario delle sedute di laurea è definito dal Consiglio della Scuola
contestualmente al calendario dell’attività didattica del corrispondente anno
accademico.
Art.
18 – Attività di tutoraggio e orientamento
I
docenti coinvolti negli insegnamenti del Corso di Laurea in Ingegneria
Gestionale assicurano l’attività di ricevimento studenti.
Per
i docenti di ruolo e i ricercatori a tempo determinato, il ricevimento ha
cadenza di norma settimanale.
Per
i docenti incaricati, gli assegnisti e i dottorandi con borsa valgono le
condizioni del contratto stipulato con l’Università. In particolare i docenti
titolari di un insegnamento devono coordinare sia i docenti coinvolti
nell’insegnamento che tutte le altre attività correlate in modo da:
-
garantire il ricevimento studenti di almeno due ore alla settimana nel periodo
di svolgimento dell’insegnamento;
-
prevedere, su richiesta degli studenti, almeno due interventi mensili,
indicativamente di due ore ciascuno, quando non si sta svolgendo l’insegnamento
Il
Consiglio della Scuola attiva forme di orientamento e tutoraggio a favore degli
studenti iscritti al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale prevedendo:
-
la costituzione di Commissioni per orientare gli studenti ai programmi di
internazionalizzazione e ai tirocini e alle altre
attività utili per l’inserimento nel mondo del lavoro;
-
l’attivazione di un servizio di tutoraggio da parte di studenti iscritti al
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale o di studenti iscritti al
Dottorato di Ricerca;
-
il coordinamento delle attività didattiche a livello di singoli anni di corso;
-
il monitoraggio dell’eventuale dispersione studentesca sulla base delle
elaborazioni statistiche fornite dall’ufficio di supporto al Nucleo di
Valutazione e dalla Segreteria studenti.
Art.
19 – Modalità di comunicazione delle informazioni
Tutte
le informazioni relative al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale sono
disponibili sul sito web della Scuola
di Ingegneria.
Art.
20 – Valutazione dell’efficacia formativa e revisione del regolamento didattico
Allo
scopo di effettuare una revisione periodica del presente Regolamento e di
verificare in modo strutturato e sistematico i risultati delle attività
didattiche, è previsto un sistema di valutazione della qualità delle attività
formative secondo quanto previsto dal D.M. 47 del 30 gennaio 2013.
Il
Consiglio della Scuola valuta le risultanze di tali verifiche e propone al
Consiglio Accademico azioni di miglioramento per garantire la miglior qualità
dei livelli di apprendimento degli studenti, nel rispetto delle procedure di
autovalutazione e valutazione.
Art.
21 – Disposizioni transitorie ed entrata in vigore
Il
regolamento entra in vigore il giorno della sua emanazione con decreto
rettorale a seguito della intervenuta approvazione da parte del Consiglio di
Amministrazione su proposta del Consiglio Accademico e del Consiglio della
Scuola.
Agli
studenti già iscritti alla data di entrata in vigore del presente regolamento è
assicurata la conclusione dei corsi di studio e il conseguimento del relativo
titolo secondo gli ordinamenti e i regolamenti didattici vigenti in precedenza.
Gli studenti hanno peraltro la possibilità di optare per l’iscrizione ai corsi
di studio disciplinati dal presente regolamento. Ai fini di tale opzione il
Consiglio della Scuola, o organo da esso delegato, definisce le corrispondenze
tra i diversi ordinamenti, nel rispetto della normativa e dei regolamenti
vigenti.