Scuola di Diritto
Scheda Insegnamento
Anno Accademico 2013/14 Secondo Semestre
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Obiettivi di apprendimento attesi
Al termine del corso lo studente:
Risultati di apprendimento attesi
Al termine del corso lo studente:
Contenuti dell’insegnamento
L’integrazione giuridica europea caratterizza profondamente la realtà contemporanea con la quale deve confrontarsi il giurista italiano. Il corso si propone pertanto di far acquisire agli studenti un’adeguata conoscenza dell’ordinamento dell'Unione europea, con riguardo sia ai profili istituzionali sia ad alcuni dei principali aspetti di diritto materiale, anche alla luce della giurisprudenza dell’Unione, dalla quale non si può prescindere nello studio della materia. Mira inoltre a sviluppare il senso critico degli studenti verso il fenomeno dell’integrazione giuridica europea. A tal fine, saranno trattati i seguenti temi.
I. Origini, evoluzione e caratteri dell’integrazione europea.
1. L’organizzazione istituzionale della cooperazione tra Stati: le organizzazioni internazionali.
2. La cooperazione istituzionale tra gli Stati europei.
3. L’evoluzione dell’integrazione europea dal trattato CECA a oggi.
4. Le due direttrici del processo d’integrazione europea: approfondimento e allargamento.
II. Gli elementi strutturali dell’Unione europea.
1. I due modelli di organizzazione istituzionale della cooperazione tra Stati: metodo comunitario vs cooperazione intergovernativa.
2. La struttura dell’Unione europea prima e dopo il Trattato di Lisbona: dai tre pilastri all’unità giuridica (TUE, TFUE e Carta dei diritti fondamentali).
3. I principi e i valori sui quali si fonda l’Unione (in part., i principi democratici e dello Stato di diritto).
4. Il quadro istituzionale.
4.1 Le istituzioni “politiche” (Consiglio europeo, Consiglio, Parlamento europeo e Commissione) alla luce dei principi della democrazia rappresentativa e dell’equilibrio istituzionale.
4.2. Le istituzioni di controllo giurisdizionale (Corte di giustizia dell’Unione europea) e contabile (Corte dei Conti).
4.3 Gli organi monetari e finanziari; gli altri organi.
5. Le competenze (interne ed esterne) dell’Unione europea e la sovranità degli Stati membri.
5.1. L’esistenza di una competenza dell’Unione: il principio di attribuzione o delle competenze derivate.
5.2. La natura delle competenze dell’Unione: in part., competenze esclusive e concorrenti.
5.3. L’esercizio delle competenze dell’Unione: i principi di sussidiarietà e proporzionalità.
6. Il carattere “flessibile” dell’azione dell’Unione: in part., le cooperazioni rafforzate.
III. Le fonti del diritto dell’Unione europea.
1. I caratteri del sistema giuridico dell’Unione: i principi di autonomia e integrazione.
2. Il diritto primario dell’Unione.
3. I principi generali del diritto.
4. La tutela dei diritti umani fondamentali nell’ordinamento dell’Unione.
5. Il diritto internazionale: diritto consuetudinario; accordi internazionali: a) tra l’Unione e Stati terzi; b) tra gli Stati membri e Stati terzi.
6. Il diritto secondario o derivato.
6.1 Le classificazioni degli atti dell’Unione: tipici e atipici; vincolanti e non vincolanti.
6.2 La classificazione degli atti giuridici: atti legislativi e atti non legislativi; le procedure legislative (ordinaria e speciali).
6.3 Gli atti di secondo grado (atti delegati e di esecuzione).
6.4 I regolamenti.
6.5 Le direttive.
6.6 Le decisioni.
7. La gerarchia delle fonti del diritto dell’Unione.
8. L’adeguamento dell’ordinamento italiano al diritto dell’Unione.
9. Norme dell’Unione europea e ordinamento regionale italiano.
IV. Il sistema giurisdizionale dell’Unione europea.
1. La struttura dell’istituzione giurisdizionale dell’Unione (la Corte di giustizia dell’UE): la Corte di giustizia, il Tribunale, i tribunali specializzati e le rispettive attribuzioni.
2. I procedimenti contenziosi.
2.1 Le controversie sul comportamento degli Stati membri (il ricorso per infrazione).
2.2 I giudizi sulla legittimità degli atti dell’Unione (il ricorso di annullamento) e sul loro comportamento omissivo (il ricorso in carenza).
2.3 Le controversie in materia di responsabilità extracontrattuale dell’Unione europea.
3. La giurisdizione non contenziosa: il rinvio pregiudiziale di interpretazione e di validità.
4. La funzione consultiva della Corte di giustizia.
V. Il rapporto tra il diritto dell’Unione europea e gli ordinamenti nazionali alla luce della giurisprudenza dell’Unione.
1. La dottrina giurisprudenziale della diretta efficacia delle norme dell’Unione.
1.1 Fondamento teorico.
1.2 Presupposti.
1.3 Portata e limiti (con riguardo in particolare a direttive e decisioni).
2. L’obbligo di interpretazione dei diritto nazionale in senso conforme al diritto dell’Unione.
3. La responsabilità degli Stati membri per i danni causati ai soggetti privati dalla violazione del diritto dell’Unione.
4. La tutela giurisdizionale effettiva dei diritti degli individui fondati sul diritto dell’Unione: il principio dell’autonomia procedurale degli Stati membri e i limiti derivanti dai principi di equivalenza ed effettività.
5. Il primato del diritto dell’Unione sul diritto nazionale: gli orientamenti della Corte di giustizia e della Corte costituzionale italiana.
VI. Alcuni dei principali aspetti materiali del diritto dell’Unione europea (inquadramento generale).
1. La cittadinanza dell’Unione europea.
2. Le libertà fondamentali di circolazione nel mercato unico.
3. La disciplina della concorrenza applicabile alle imprese.
Metodologia Didattica
La didattica si svolgerà principalmente attraverso lezioni frontali. Gli studenti sono tuttavia invitati a partecipare attivamente: dovranno prepararsi alle lezioni, studiando il materiale (normativo, giurisprudenziale e dottrinale) di volta in volta indicato dal docente, in modo da essere in grado di dare un significativo contribuito alla discussione in aula dei temi trattati, guidata dal docente. Alcune sessioni saranno dedicate all’analisi di casi concreti, preferibilmente attraverso la redazione, individualmente o in gruppo, di memorie scritte.
Nel corso delle lezioni verranno dati suggerimenti per letture di approfondimento. È peraltro positivamente valutato lo spirito d’iniziativa degli studenti, che sono quindi invitati sia a integrare il materiale indicato con altro reperito attraverso proprie ricerche personali, sia a proporre e sviluppare approfondimenti di tematiche oggetto del corso che siano di loro particolare interesse.
Modalità con cui viene accertata l’effettiva acquisizione dei risultati di apprendimento.
L’esame, che si svolgerà al termine del corso, consisterà in una prova unica, articolata in due parti. La prima parte si svolgerà in forma scritta, con domande a risposta multipla obbligatoria; la seconda parte, alla quale saranno ammessi soltanto gli studenti che avranno sostenuto con esito positivo la parte scritta, rispondendo correttamente ad almeno il 50% + 1 delle domande, sarà tenuta in forma orale.
Nella valutazione degli studenti frequentanti saranno tenuti in grande considerazione sia la loro attiva partecipazione alle lezioni, in particolare il loro contributo alla soluzione dei casi prospettati, che i risultati conseguiti nell'ambito delle attività oggetto del Laboratorio esperenziale (che costituisce parte integrante della frequenza).