La conoscenza delle alternative fra procedure giudiziali ed extragiudiziali – nonché, all'interno di queste ultime, fra le loro diverse forme – consente di gestire la conflittualità nel modo strategicamente funzionale agli obiettivi perseguiti tanto dal punto di vista dell'impresa, quanto da quello dei consumatori, nonché delle loro rispettive associazioni.
Il ricorso alle procedure out-of-court ha ricevuto del resto un autorevole avallo legislativo con la riforma del diritto societario, che offre ora anche inedite forme e modalità di composizione delle liti suscettibili di paralizzare l’attività delle imprese, specie se medio-piccole.
Il corso si propone di fornire gli strumenti per la scelta consapevole fra differenti azioni, organi e sedi egualmente consoni a conferire soluzione alle controversie, se pur con modalità ed implicazioni diverse.
Parte specifica del corso è dedicata all’arbitrato come strumento di soluzione delle controversie nel commercio internazionale. Sarà quindi studiata la disciplina prevista dagli articoli 832 e seguenti del codice di procedura civile e quella relativa al riconoscimento e all’esecuzione in Italia di lodi stranieri, con particolare riferimento alla convenzione UNCITRAL di New York del 1958.
Qualificati esperti affiancano i docenti per l'approfondimento di specifici temi. Un modulo è dedicato al diritto sportivo e, in particolare, ai rapporti fra la giustizia sportiva – preminentemente riposta su forme di arbitrato irrituale – e la giustizia ordinaria.
1. L'evoluzione storica della giustizia ‘alternativa’.
2. La disciplina dell'arbitrato e della conciliazione.
3. L'accesso dei consumatori alla giustizia.
4. L’arbitrato internazionale e l’arbitrato estero.
Gli esami hanno luogo in forma orale.
La prova di esame si articola in due distinte parti, vertenti rispettivamente sull’arbitrato e la conciliazione nel diritto e nell’esperienza interni (prof. Vaccà) e sull’arbitrato internazionale (prof. Malatesta). La votazione finale è data dalla media aritmetica delle votazioni riportate nelle due parti.
Gli studenti della Facoltà di Economia sono ammessi a sostenere l’esame in seguito al superamento di un pre-esame volto a verificare la conoscenza del programma di diritto processuale civile; il voto finale risulta dalla media aritmetica dei tre voti riportati nel pre-esame e nelle due parti di esame.